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Attualità

Terme Santa Cesarea, domani sit-in dei lavoratori davanti al Municipio

La protesta organizzata da Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl E Uiltucs-Uil: «Niente stipendi né certezze sulla tenuta occupazionale. Il tempo passa e nessuno si preoccupa del futuro dei 100 lavoratori e delle loro famiglie»

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Stipendi in ritardo e ancora nessuna certezza per il futuro occupazionale dei 100 lavoratori impiegati nella società Terme di Santa Cesarea, che nella giornata di martedì 2 marzo, alle ore 10, daranno vita a un sit-in di protesta davanti al municipio.


Al loro fianco, ci saranno i rappresentanti delle segreterie territoriali di Filcams-Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs-Uil di Lecce.


«Siamo fortemente preoccupati per l’andamento delle attività lavorativa e l’incertezza sull’inizio della nuova stagione, per il mancato rinnovo degli organi del Cda, nonché per le prospettive occupazionali e i ritardi accumulati dalla società nel pagamento degli ultimi stipendi», dicono Mirko Moscaggiuri (Filcams), Carmela Tarantini (Fisascat) e Antonio Palermo (Uiltucs).


«Al mancato pagamento della 14esima mensilità 2020 e del saldo sulla mensilità di dicembre e della tredicesima», spiegano, «si è aggiunta anche la mensilità di gennaio 2021. Inaccettabile è poi il silenzio del socio di maggioranza che è la Regione Puglia (detiene il 51% delle quote azionarie) e del Comune di Santa Cesarea (che detiene il restante 49%), dinanzi alle nostre reiterate richieste di incontro al fine di discutere le possibili soluzioni e rassicurare i lavoratori. Un comportamento che ci amareggia non poco, soprattutto in un momento complicato come quello che stiamo vivendo a causa della pandemia da Covid-19 ed alla luce del percorso di acquisizione ipotizzato dal sindaco Pasquale Bleve. Il tempo passa e, alla vigilia di una nuova stagione complicatissima e quanto mai incerta, nessuno si sta preoccupando del futuro dei lavoratori e delle loro famiglie».

È noto, infatti, che il Comune di Santa Cesarea sia da tempo interessato a rilevare le quote azionarie detenute dalla Regione ed il cui valore stimato è di 13,7 milioni di euro. Per autofinanziare l’investimento, l’Amministrazione punterebbe sulla privatizzazione della gestione a lungo termine, tramite un bando con l’obbligo per il vincitore di versare un anticipo sostanzioso sufficiente per acquisire dalla Regione la quota da essa detenuta. Di questo si è discusso pochi giorni fa in II Commissione, ma non mancano i dubbi dei commissari al riguardo e, proprio nella giornata di martedì 2 marzo, è previsto un sopralluogo per visitare il centro termale per una prima presa di contatto.


«Protesteremo in concomitanza con questo sopralluogo», rimarcano Moscaggiuri, Tarantini e Palermo, «perché i lavoratori sono stanchi di attendere risposte sul loro futuro occupazionale. Sono anni che aspettiamo una svolta, la Regione non si è mai degnata di convocarci e ascoltarci. Ribadiamo la nostra volontà di partecipare a un percorso di valorizzazione del sito termale che parli di stabilità ai lavoratori e sviluppo del territorio. Ma non siamo più disposti a restare in disparte ad aspettare: la salvaguardia dei posti di lavoro deve avere la priorità e per questo chiediamo un incontro urgente con le istituzioni interessate ai vari livelli».


Attualità

Sconti estivi, si parte da Sabato 5 luglio

Fismo: “Esiste un mercato parallelo con promozioni anticipate, sconti online, offerte social e pre-saldi, che anticipano di fatto le vendite di fine stagione, è questo è quanto si legge in una loro recente indagine”…

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Tutto pronto  per i saldi estivi: sabato 5 luglio è la data da segnare, gli stessi andranno avanti fino al 2 settembre 2025.

Il mercato degli scontisti è in continuo movimento: oltre 6,5 milioni di italiani hanno già effettuato acquisti con lo sconto prima dell’inizio ufficiale dei saldi, per un volume d’affari di circa 700 milioni di euro.

Fismo Confesercenti in collaborazione con Ipsos, fotografa una realtà ormai consolidata: esiste un mercato parallelo con promozioni anticipate, sconti online, offerte social e pre-saldi, che anticipano di fatto le vendite di fine stagione, è questo è quanto si legge in una loro recente indagine.

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Attualità

Unisalento, domani si vota per eleggere il nuovo Rettore

È stato allestito un unico seggio elettorale al Centro Congressi di Ecotekne: il seggio resterà aperto dalle 10 alle 17 e l’operazione di spoglio delle schede, che comincerà immediatamente dopo la chiusura delle operazioni di voto, si potrà seguire in diretta sul sito www.unisalento.it  

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UNISALENTO AL VOTO PER ELEGGERE IL NUOVO RETTORE O LA NUOVA RETTRICE

La comunità accademica dell’Università del Salento domani, 4 luglio, andrà al voto per eleggere il nuovo rettore o la nuova rettrice.

Questi i candidati: Salvatore Rizzello, Luigi Melica e Maria Antonietta Aiello.

È stato allestito un unico seggio elettorale al Centro Congressi di Ecotekne: il seggio resterà aperto dalle 10 alle 17 e l’operazione di spoglio delle schede, che comincerà immediatamente dopo la chiusura delle operazioni di voto, si potrà seguire in diretta sul sito www.unisalento.it

Nel primo turno di voto e nei successivi due – fissati con decreto del decano di ateneo Antonio Leaci a martedì 8 luglio e a giovedì 10 luglio – l’elezione a rettore o a rettrice scatta se si ottiene la maggioranza assoluta delle preferenze degli aventi diritto al voto.

Qualora nessuno di questi tre turni di votazione risultasse decisivo, allora i due candidati più suffragati si misureranno nel ballottaggio che si terrà martedì 15 luglio.

In questo caso risulterà eletto o eletta il candidato o la candidata che avrà riportato il maggior numero di voti validi oppure, in caso di parità, si svolgerà un secondo turno di ballottaggio giovedì 17 luglio.

Si ricorda che ai fini del calcolo dei voti validi e delle preferenze sono sommati:

a) tutti i voti validi dei professori di I e II fascia e dei ricercatori di ruolo e a tempo determinato;

b) tutti i voti validi degli studenti presenti nel Consiglio degli studenti, nel Senato accademico, nel Consiglio di amministrazione, nei Consigli di Dipartimento, nei Consigli delle Scuole, nei Consigli didattici, nel Comitato unico di garanzia, nel Nucleo di valutazione e nel Comitato per lo Sport con peso pari al venticinque per cento del rapporto tra il numero dei docenti e ricercatori sul numero degli studenti con diritto di voto;

d) tutti i voti validi delle unità di personale tecnico amministrativo con peso pari al venticinque per cento del rapporto tra il numero dei docenti e ricercatori sul numero delle unità di personale tecnico amministrativo.

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Il Festival? «Fatelo in Salento!»

Il presidente della Provincia ha scritto una lettera indirizzata ai vertici della Rai, dando la disponibilità dell’amministrazione a valutare un eventuale trasferimento della storica kermesse musicale a Gallipoli

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«Il Festival della Canzone Italiana? Fatelo da noi!» È la proposta provocatoria fino ad un certo punto del sindaco di Gallipoli e presidente della provincia di Lecce Stefano Minerva.

Da Festival di Sanremo a Festival del Salento in effetti alla differenza sarebbe minima, almeno dal punto di vista semantico e dell’assonanza.

Dopo la recente pronuncia del Consiglio di Stato, è stato confermato che per l’affidamento del festival sarà necessaria una gara pubblica, aprendo potenzialmente alla possibilità di un cambio di sede dopo il 2027, quando scadrà l’attuale accordo con la città ligure.

Ed è tutt’altro che scontato un rinnovo della partnership tra Rai e Sanremo per le prossime edizioni del Festival. In questo mare di dubbi si è tuffato Minerva che

ha avanzato la candidatura di Gallipoli, la sua città per ospitare, in futuro, la manifestazione.

Il presidente della Provincia ha scritto una lettera indirizzata ai vertici della Rai, dando la disponibilità dell’amministrazione a valutare un eventuale trasferimento della storica kermesse musicale nella località salentina, qualora se ne presentasse l’occasione.

Stefano Minerva

«Desidero esprimere l’interesse della nostra amministrazione ad accogliere, laddove vi fosse reale possibilità e volontà, una futura edizione del Festival di Sanremo o parte di essa nel nostro territorio», ha scritto Minerva.

Minerva, nella missiva, ha ribadito come Gallipoli abbia intrapreso un percorso di rilancio culturale, che segna un deciso distacco dall’immagine di capitale del divertimento estivo che l’ha accompagnata in passato.

«Gallipoli, perla dello Ionio, è da anni una delle destinazioni turistiche più amate e riconosciute d’Italia», ha scritto, sottolineando che la città è stata anche selezionata tra le dieci finaliste per il titolo di Capitale italiana della Cultura 2027.

Il progetto, nato da un’idea del produttore Rai Nello Marti, storico volto del Premio Barocco e della Regia Televisiva, punta su un teatro già pronto a ospitare grandi eventi: «Il Teatro, funzionale, è pronto a diventare uno dei cuori pulsanti di un’edizione innovativa del Festival».

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