Copertino
Irrompe in casa della ex, la malmena e le porta via il telefono: arrestato
Rapina, lesioni personali dolose, atti persecutori, violazione di domicilio e maltrattamenti contro familiari o conviventi
																								
												
												
											Fermo di indiziato di delitto a Copertino per un 26enne.
La misura, scattata ieri su disposizione della Procura della Repubblica di Lecce, è stata attuata nel pomeriggio dai militari dell’Arma locale, al termine di una attività investigativa.
Tutto nasce da una denuncia sporta da due donne in seguito ad una aggressione ad opera dell’ex compagno di una delle due.
I reati contestati all’uomo, alla fine, son risultati essere: rapina, lesioni personali dolose, atti persecutori, violazione di domicilio e maltrattamenti contro familiari o conviventi.
La notte precedente, il 26enne aveva sfondato la porta d’ingresso dell’abitazione della donna e, facendo irruzione in casa, l’aveva aggredita con calci e pugni mentre questa era in attesa dell’arrivo della sua amica. 
Al termine dell’aggressione, il giovane le ha anche sottratto il telefono cellulare e si è dato alla fuga a bordo della sua autovettura. 
L’amica della malcapitata, sopraggiunta sul posto, ha soccorso l’ex compagna del 26enne ed ha chiamato i carabinieri che si sono immediatamente messi sulle tracce dell’aggressore sino alle 8 circa di oggi. Intorno a quell’ora, l’uomo è stato rintracciato presso la propria abitazione. Con lui, anche il telefono cellulare della vittima, sottoposto a sequestro. Fermato, espletate le formalita’ di rito e’ stato tradotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliar
Per la malcapitata 8 giorni di prognosi per riprendersi dalle conseguenze fisiche patite. Lui, invece, è stato arrestato.
Alezio
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Attualità
Altritudini piace anche all’Europa
Il progetto dell’Associaizone Pari è risultato vincitore del bando Connecting Spheres-Oxfam Italia e finanziato dall’Ue. Cuore pulsante della residenza artistica, affidata agli esperti Walter Prete e Gustavo D’Aversa, gli studenti e le studentesse dell’Istituto comprensivo “Tricase- Via Apulia”
														Il progetto (soggetto proponente PARI APS e come soggetti partner il Comune di Tricase, la Commissione Pari Opportunità della Provincia di Lecce, Agedo Lecce) si propone di avviare un processo di trasformazione delle norme sociali che perpetuano la violenza di genere, promuovendo lo sradicamento degli stereotipi contro le persone LGBTQIA+, adottando una prospettiva intersezionale e utilizzando il linguaggio e la forza dirompente del teatro sociale.
La residenza artistica sarà affidata agli esperti Walter Prete e Gustavo D’Aversa, che guideranno dieci studenti e studentesse nella produzione e nella messa in scena di uno spettacolo teatrale inedito sul contrasto alla violenza di genere e contro le discriminazioni nei confronti delle persone LGBTQIA+.
Cuore pulsante della residenza artistica saranno gli studenti e le studentesse dell’Istituto comprensivo “Tricase – Via Apulia”, che, diretti da Walter Prete e Gustavo D’Aversa, si cimenteranno in attività di scrittura, ascolto di testimonianze, dialoghi, scenografia: il lavoro finale sarà socializzato nei prossimi mesi, prima a Tricase e poi in altri Comuni della provincia di Lecce.
Sono inoltre previste ulteriori azioni di sensibilizzazione nelle scuole della provincia di Lecce, anche attraverso la realizzazione di un video promozionale dell’iniziativa.
Alla conferenza stampa di presentazione, in corso in queste ore, nel salone del Gal a palazzo Gallone, partecipano: Lorenzo Zito, responsabile relazioni esterne PARI APS; Francesca Longo, vicesindaca di Tricase; Anna Toma, presidente della Commissione Pari Opportunità Rosaria Riccardo, presidente Agedo Lecce
Così Lorenzo Zito di PARI APS: «Il contesto della provincia di Lecce è caratterizzato, come il resto d’Italia, da una diffusa omolesbobitransfobia, che si esplicita in episodi violenti e anche in una marginalizzazione silenziosa delle istanze di tutela e della inclusione nei processi di partecipazione civica delle persone della comunità LGBTQI*, così come in un boicottaggio altrettanto silenzioso delle manifestazioni di rivendicazione di riconoscimento e diritti, come ad esempio il Pride. Altra spia di tale percezione omotransfobica è il basso numero di scuole che hanno avviato la c.d. carriera “alias”: delle sole 7 scuole che hanno previsto la carriera “alias”, solo 2 si trovano fuori dalla città capoluogo (Tricase e Copertino), mentre sono e restano moltissime le scuole dove tale necessità è rimasta senza ascolto, nonostante la presenza nota di studenti e studentesse nella condizione di poterne o volerne usufruire. Occorre perciò coinvolgere in primo luogo gli studenti e le studentesse in percorsi di sensibilizzazione sul tema, incentivando la collaborazione e lo scambio di esperienze con le associazioni e le persone della comunità LGBTQI* e facendo in modo che da questa alleanza tra scuole e attivist* possa affermarsi una diversa percezione rispetto alle persone LGBTQI*».
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Copertino
In grave crisi psicotica cerca di strangolare la moglie
La vittima, in evidente stato di shock, ma non in pericolo di vita, è stata soccorsa dal personale del 118 e trasportata all’ospedale di
														Tentato omicidio sventato a Copertino: salvata una donna grazie ai Carabinieri
Nel pomeriggio di ieri, a Copertino, un dramma familiare è stato scongiurato grazie al tempestivo intervento dei Carabinieri, con il supporto del Nucleo Operativo di Gallipoli.
Secondo quanto emerso dagli accertamenti, un uomo del posto, in preda a una grave crisi psicotica, avrebbe aggredito la propria moglie all’interno dell’abitazione con l’intento di strangolarla.
La donna, dopo alcuni momenti di terrore, è riuscita a divincolarsi e a chiedere aiuto.
Allertati dai vicini, i militari sono giunti rapidamente sul posto, riuscendo a bloccare l’uomo e procedendo al suo arresto, evitando conseguenze ben più gravi.
La vittima, in evidente stato di shock, ma non in pericolo di vita, è stata soccorsa dal personale del 118 e trasportata all’ospedale di Copertino, dove è stato attivato il protocollo “Rosa”, previsto nei casi di violenza domestica.
L’uomo, già seguito da tempo dai servizi di salute mentale, è stato accompagnato al reparto psichiatrico dell’ospedale di Galatina, dove è attualmente sottoposto a piantonamento dai Carabinieri.
Il PM di turno di Lecce, informato dell’accaduto, sta coordinando le indagini e disponendo ulteriori accertamenti per chiarire la dinamica e le circostanze del gesto.
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