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Tricase

PD Tricase, Zocco: “L’Amministrazione Musarò con molte avarie al motore”

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Nuovo intervento del consigliere comunale del Partito Democratico, Carmine Zocco, sulla situazione politico-amministrativa della città. “L’Amministrazione Musarò giunge al tagliando del secondo anno di attività con molte avarie al motore e diverse ammaccature alla carrozzeria. Con metà percorso amministrativo compiuto sarebbe stato lecito attendersi un rendiconto sulle condizioni  della città, un bilancio delle promesse realizzate e le opere in cantiere. Ci troviamo di fronte invece a una frustrazione acuta e a una delusione crescente per le aspettative mancate. E’ una sensazione che si percepisce in strati sempre più vasti della nostra comunità e la lettera con cui alcuni consiglieri di maggioranza minacciano la sfiducia al Sindaco è un segnale ulteriore di tale disagio. Alcuni di questi consiglieri erano stati protagonisti della “ crisi d’agosto” dell’anno scorso, dopo che il centrodestra a Tricase si era trovato in minoranza alle elezioni provinciali di giugno. La rabbia per la mancata elezione a consigliere di qualche pezzo grosso della maggioranza provocò allora la guerra di tutti contro tutti. Solo l’intervento del Ministro riuscì a imporre la “pax fittiana” in vista delle successive elezioni regionali e il Sindacò si convinse a tornare alla vecchia Giunta dopo averla sostituita con un’altra tenuta accuratamente “nascosta”. Frutto del vassallaggio al Signore di Maglie o della vena comica del Sindaco? Decidete voi!  


Ora hanno replicato la sconfitta anche alle Regionali e il predestinato all’ elezione(mancata, ancora una volta!) e i suoi amici cercano di scaricare le tensioni politiche sull’amministrazione. Per noi consiglieri di opposizione del Partito Democratico è la conferma di quanto sosteniamo da tempo nelle sedi istituzionali, nelle piazze, nei contatti quotidiani con i cittadini. L’Amministrazione Musarò continua a confermare la sua inadeguatezza sia nell’indicare un progetto per il futuro della nostra comunità  sia nella cura ordinaria delle tante esigenze quotidiane dei nostri concittadini.



  • Non c’è traccia di un’idea e di un’azione per il Piano Urbanistico Generale, fondamentale per lo sviluppo del territorio e le politiche del lavoro.

  •  Il Piano Traffico, redatto con finanziamento europeo e approvato dalla Giunta Coppola nel 2006, non è mai stato portato all’attenzione del Cons. Comunale. Giace, perciò, inapplicato e il caos nella circolazione con annesso “parcheggio selvaggio” continua a essere causa di stress e intemperanze.

  • Il potenziamento del Porto è stato a lungo sbandierato come una grande intuizione e merito esclusivo dell’azione amministrativa. Appena è stato chiaro che era un’iniziativa della Regione Puglia con la partecipazione di Italia Navigando hanno cercato di far slittare la firma della convenzione necessaria per iniziare l’iter della realizzazione. Alla conferenza stampa di presentazione del piano portuale regionale con la Vicepresidente della Regione Puglia, il Sindaco ha ritenuto di non partecipare, benché sollecitato, perché si era in campagna elettorale. Se questo è l’approccio, ci chiediamo quanto tempo passerà prima che siano tematizzate le opere sulla terraferma connesse con lo sviluppo della turismo da diporto.

  • Intanto, con l’estate alle porte, sarà inibito l’accesso ad alcuni luoghi intorno al porto tradizionalmente usati per la balneazione e non si intravede nessun piano di individuazione e allestimento di nuove discese al mare, né di pulizia di quelle esistenti. E’ utile ricordare, in proposito, la colpevole negligenza che ha portato alla distruzione delle piattaforme mobili in legno collocate a Marina Serra in località “Lavaturu” e “Piscina”. Era  Dicembre, nel 2008, e non erano state ancora smontate per sottrarle alla furia del mare. Nelle Marine permane, inoltre, il sistema indifferenziato di raccolta dei rifiuti ed è stata smontata l’unica “isola ecologica” per la raccolta di materiale riciclabile. Abbiamo richiesto più volte, ma vanamente, di estendere anche alle Marine la raccolta differenziata.  Se oggi la vista dei bidoni stracolmi e sporchi è spettacolo quotidiano per i residenti, ci chiediamo come sarà durante l’estate per i turisti!
  • Nel frattempo, si sta verificando un paradosso: nonostante la differenziata a Tricase si attesti al 25% del totale dei rifiuti prodotti, anziché un premio per la buona pratica si annuncia l’aumento della Tassa sulla spazzatura di quasi il 30%.

  • Il ricorso della Regione contro il progetto Anas della strada statale 275 ha riportato al centro della discussione l’impatto devastante che la costruzione avrà nell’ultimo tratto che comprende Tricase. Il Sindaco Musarò si è affrettato nei giorni scorsi a chiedere a gran voce la realizzazione integrale del progetto. Dobbiamo pensare che non gli interessi la profonda ferita che subirà il nostro territorio tra Tricase e Lucugnano, passando per il Gonfalone. E, forse, è anche ignaro che esistono due deliberazioni del Cons. Comunale che chiedono le quattro corsie fino a Montesano e poi il raccordo con la viabilità esistente. Vista la gravità delle sue affermazioni, stiamo pensando di proporre agli altri gruppi consiliari la convocazione di un Cons. Comunale monotematico.


La scena che la maggioranza  amministrativa rappresenta è ormai nota, ma non per questo meno preoccupante per il paese: lo sfilacciamento politico permane e aumenta, sfociando spesso in litigi e rancori personali. I consiglieri che contestano il Sindaco pongono questioni che hanno un fondamento concreto, ma  non possono sottrarsi alla responsabilità politica di quanto essi stessi denunciano. Riguardo al settore assetto del territorio, concordiamo che non si possa lasciare a lungo l’ufficio privo di dirigente senza arrecare gravi danni ai cittadini che non potranno ricevere alcuna concessione a costruire. Ma quando poi si spingono con interviste sui giornali a chiedere al Sindaco “a chi interessi il deprezzamento dei terreni comunali intorno all’Acait” a causa del nuovo grande palazzo che sta sorgendo in Via Pirandello , noi obiettiamo: dove eravate quando abbiamo denunciato in Cons. Comunale l’inerzia politica e amministrativa che ha provocato l’abbandono dell’accordo di programma del 2006 della Zona Lama? Questo piano prevedeva la realizzazione di alcune lottizzazioni private e di un parco cittadino di 13 mila metri, senza spese per la comunità, che si sarebbe raccordato con lo spazio dell’Acait. Quel palazzone che sta sorgendo è figlio di quella colpevole ignavia. Se poi alludevano ad altri interessi “inconfessabili”, escano dal vaghezza e si rivolgano ad altre autorità. Anche questa è difesa dell’interesse pubblico!


 In questa situazione, pensiamo che il nostro compito di consiglieri di opposizione sia di svelare con chiarezza ai cittadini la quantità, le cause e gli effetti delle inadempienze e dei danni che questa maggioranza amministrativa sta procurando alla nostra comunità. Il compito indifferibile di tutte le forze politiche del centrosinistra, insieme ai tanti cittadini e alle associazioni che amano la nostra città è  quello di aprire il cantiere per l’alternativa a questa progressiva degenerazione”.


Attualità

Ma davvero i pugliesi sono i più infelici d’Europa?

Le indagini sono invece molto soggettive, e quindi discutili, quando vogliono entrare nella psicologia umana e valutare la felicità di una persona, felicità che non si può ridurre ad un dato statistico poiché è sempre personale sia per quello che uno desidera sia per i momenti della vita in cui si esprime

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ALLA FINE DEL GIORNO.  SIAMO FELICI O INFELICI?

di Hervé Cavallera

   Secondo un report ISTAT del 17 aprile scorso i lavoratori italiani sono trai più infelici d’Europa e tra gli Italiani i Pugliesi. Ciò riguarderebbe la percezione delle amicizie, l’utilizzazione del tempo libero, i rapporti familiari, la condizione economica e sociale. Un quadro certamente non esaltante e che sembra contrastare, per noi Salentini, quella che è considerata l’immagine ufficiale del “tacco d’Italia”, terra del sole, dell’ospitalità, dello svago. Si tratta quasi di squarciare il velo di autoprotezione e di scorgere una realtà ben diversa. 

    E tuttavia i dati sono da valutare con una certa cautela anche perché si entra nella dimensione intima dei soggetti e in essa l’emotività ha un ruolo notevole  e gli esseri umani sono spesso portati ad accentuare ciò che di positivo e di negativo hanno incontrato o incontrano nella propria esistenza. Dipende poi dalle diverse età della vita e dalle esperienze provate nella vicinanza del report. Immaginate un giovane intervistato a pochi giorni dal suo matrimonio con aperta davanti una luminosa speranza di vita e un giovane intervistato poco dopo la scomparsa di una persona a lui cara.

D’altra parte, secondo un discutibile report del 1923 attribuito all’ONU (Where young people are the happiest ossia Dove i giovani sono più felici) si troverebbero tra i più felici i giovani del nord Europa e in primo luogo i Lituani. Altri report giudicano la Finlandia lo Stato ove si vive meglio.

E questo sempre  tenendo conto del reddito pro capite, dell’aspettativa di vita sana, della libertà sociale. E a ciò si contrappone il fatto, attestato sempre da report, che il tasso maggiore dei suicidi avviene proprio nei Paesi Baltici  dove appunto esiste un più alto tenore di vita. E il suicidio, si capisce bene, è indubbia espressione di drammatica infelicità. Non è il denaro che assicura la felicità. 

   Insomma, non è facile tradurre in fredde classifiche, che vorrebbero essere oggettive e scientifiche, quelli che sono i sentimenti delle persone, sentimenti che variano non solo secondo le età e il successo lavorativo, ma appunto secondo lo stato d’animo del momento in cui si risponde ai quesiti dei report.

Nella percezione di sé gli elementi soggettivi si intrecciano inevitabilmente con  quelli oggettivi, sì da rendere molto dubbia la possibilità di una conoscenza oggettiva di come veramente si è. Le variabili sono tante e non codificabili.

Ad esempio, può naturalmente accadere che una persona con un reddito modesto possa  essere più sereno di un’altra con un reddito più alto ma con incombenze più pesanti. A voler poi richiamare la nostra tradizione cattolica, è pressoché difficile che nelle confessioni non si dichiarino delle colpe, degli errori, sia pur veniali. E il riconoscimento del peccato mostra come l’uomo non è mai esente dalle ombre, a meno che non si tratta di figure eccezionali di cui è riconosciuta la santità, ma anche loro hanno pur sofferto le “tentazioni”. Lo stato d’animo è fatalmente soggettivo e non può che riguardare il singolo individuo.

    Ciò non vuol dire che le classifiche, le statistiche, i “dati” siano da buttar via. Essi, quando veramente ben fatti e promossi da istituti di riconosciuti meriti scientifici, sono utili per individuare “frammenti” di vita, di aspirazioni, di stati d’animo, di aspettative; frammenti che possono servire come stimolo per venire incontro alle esigenze della comunità. 

I report sono certamente oggettivi allorché indicano dei dati come, ad esempio, stipendi, natalità, emigrazione, malattie, ecc. In questi casi dovrebbero costituire un pungolo nei confronti delle classi dirigenti politiche per migliorare in modo equo la qualità della vita dei cittadini.  

   Le indagini sono invece molto soggettive, e quindi discutili, quando vogliono entrare nella psicologia umana e valutare la felicità di una persona, felicità che non si può ridurre ad un dato statistico poiché è sempre personale sia per quello che uno desidera sia per i momenti della vita in cui si esprime. Si pensi ad un giovane che ha di fronte un futuro che è sempre, nel bene e nel male, pieno di incognite.

Nel giovane ora possono prevalere l’entusiasmo e la speranza, ora la delusione e l’incertezza.

  Ma ciò vale anche per l’anziano. Nel meriggio della propria esistenza egli può fare un bilancio di quanto accaduto e necessariamente trova gioia e dolori, vittorie e delusioni, errori e illusioni, successi e affetti.

A quali dare più peso, considerato che tutti insieme hanno costituito e costituiscono la propria vita? Vivere significa anche accettare gioie e dolori, sperando di commettere pochi errori e non gravi. 

  Ora, tornando al nostro Salento e prescindendo dai diversi problemi personali che possono riguardare le aspettative che si riscontrano nel proprio ambiente lavorativo, il quale dovrebbe essere analizzato secondo le diverse tipologie, è chiaro che in generale qualcosa non va nel mondo giovanile, e ne sono espressione oggettiva lo spopolamento e il calo demografico. La maggior parte di coloro che vanno a studiare o a lavorare fuori Terra d’Otranto non torna più. E di tale problema dovrebbe farsi carico il mondo della politica regionale e nazionale, come lo stesso mondo deve affrontare il tema della natalità che, pur connesso ad un modus vivendi che talvolta non vuole assumersi responsabilità, potrebbe essere in qualche modo modificato con agevolazioni e contributi per la nascite. 

   Importante, in ogni caso, è saper vivere insieme e  sapersi spendere per vedere crescere i propri cari, la propria terra. Questo in vario modo hanno fatto i nostri genitori, i nostri antenati e a questo compito non ci si può e non ci si deve sottrarre.   

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Attualità

Tricase Destinazione Autentica 2024, avviso pubblico

Rivolto a soggetti pubblici e o privati, singoli e associati, anche a carattere religioso, ed è finalizzato ad individuare proposte di eventi ed iniziative progettuali di carattere culturale turistico di intrattenimento e spettacolo, da inserire nella programmazione della rassegna. C’è tempo fino al 31 maggio. online anche il bando “Una casa per giovani idee”

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Avviso pubblico per l’individuazione di progetti eventi di iniziativa da inserire nella programmazione culturale e turistica: “Tricase Destinazione Autentica 2024”.

L’amministrazione comunale intende valorizzare i principali attrattori culturali e turistici della città, delle frazioni e delle marine, al fine di promuovere un piano di sviluppo turistico culturale ricco e multidisciplinare.

L’avviso pubblico è rivolto a soggetti pubblici e o privati, singoli e associati, anche a carattere religioso, ed è finalizzato ad individuare proposte di eventi ed iniziative progettuali di carattere culturale turistico di intrattenimento e spettacolo, da inserire nella programmazione della rassegna dal titolo Tricase Destinazione Autentica 2024. Saranno accolte proposte che siano in linea con gli obiettivi prefissati dell’amministrazione comunale, in un’ottica di promozione turistica e riposizionamento competitivo della città. C’è tempo fino al 31 maggio.

Online anche il nuovo bando per “Luoghi Comuni”, “Una casa per giovani idee”. È un’iniziativa delle Politiche giovanili lanciata da Regione Puglia e ARTI Puglia con l’obiettivo di finanziare progetti di innovazione sociale proposti da organizzazioni giovanili, che possono essere accolti e realizzati in spazi pubblici.

C’è tempo fino al 28 maggio 2024 per candidare progetti di innovazione sociale per rivitalizzare la Chiesa della Madonna di Costantinopoli (la “chiesa dei diavoli”) e tutta l’ampia area all’aperto circostante del Comune di Tricase.

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Tricase, Pro Loco: rinnovate le cariche sociali

Nel segno della continuità e del rinnovamento. Paolo Scarascia confermato presidente all’unanimità

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Si è tenuta l’assemblea che ha dato il via al mandato 2024-2028 della Proloco Tricase, l’associazione che si occupa della promozione e valorizzazione turistica, delle potenzialità naturalistiche, ambientali, artistiche, storiche, culturali ed enogastronomiche della Città.

Sarà un Consiglio Direttivo da nove membri ad affiancare Paolo A. Scarascia, riconfermato all’unanimità presidente dell’associazione.

«In questi anni abbiamo lavorato per far sì che Proloco tornasse al centro della vita sociale di Tricase. Lo abbiamo fatto consapevoli dell’importanza e del ruolo istituzionale che gioca la nostra associazione. Dopo iniziative, eventi, collaborazioni e progetti, siamo pronti a fare un altro passo avanti» ha evidenziato Scarascia.

Il consiglio direttivo è composto da Andrea Ciardo, Gabriele Musio, Vito Sabato, Roberta Ferramosca (riconfermata vice presidente), Enzo Tamborrini, Maria Assunta Coppola, Antonia Morciano e Rocco Sparascio.

A loro, si aggiunge il collegio dei probiviri composto da Giovanni Sergi Battocchio, Tommaso Serrano e Francesco Zocco.

«Oltre alle partnership già siglate, il consiglio direttivo e i soci sono già a lavoro per l’organizzazione di iniziative territoriali che coinvolgeranno tutti i rioni, quartieri e frazioni di Tricase», ha concluso il presidente Paolo Scarascia, «vogliamo porre al centro l’importanza della socialità, della partecipazione e della valorizzazione delle peculiarità della Città».

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