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Cronaca

Smonta dal turno in ospedale e trova l’auto manomessa

Furto fallito a Tricase in orario pomeridiano: ennesimo caso di una lunga serie che, oltre ad una emergenza sicurezza, denota un allarme sociale

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di Lorenzo Zito





Non un periodo felice quello che sta attraversando Tricase sotto il profilo della sicurezza.





Negli ultimi mesi una nuova escalation di furti ha fatto risalire l’allerta in paese, dopo che l’ultima emergenza simile, di qualche mese prima (e dai contorni quasi surreali: scattò una vera e propria caccia all’uomo) sembrava definitivamente archiviata.





Il 2023 non ha dato sin qui tregua. Negozi ed attività commerciali presi di mira nella notte. Auto che spariscono. Furti e tentativi di furto che si susseguono, quasi sempre in orario notturno.





Hanno fatto clamore le 4 vetture rubate in una sola notte a metà marzo. Ma anche le spaccate per pochi spiccioli (dalle lavanderie alle pizzerie) o per bottini pari a zero, come quelli dell’irruzione a metà da Happy Casa e del tentato furto (al limite del ridicolo) a mani nude presso il supermercato Eurospin della settimana scorsa. Ed ancora, il furto d’auto ai danni di una donna che si trovava in ospedale per sottoporsi ad una visita medica.





Ebbene di un altro episodio molto simile si apprende in queste ore (foto a fine articolo). Un altro tentato furto d’auto, ancora in zona ospedale, grossomodo nello stesso punto dell’ultimo citato.





I fatti risalgono a qualche giorno fa. L’auto presa di mira è quella di un infermiere, in turno al Cardinale Panico in orario pomeridiano.





Il malcapitato esce dall’ospedale dopo il lavoro, attorno alle 19e30, e trova la sua Fiat Punto aperta. La portiera lato guida è spalancata, con la maniglia smontata.





Qualcuno ha manomesso la serratura per aprire la portiera. Poi, una volta all’interno dell’abitacolo, ha aperto il quadro e messo mano ai cavi elettrici per mettere in moto la vettura ed impossessarsene.




Fortunatamente, il dispositivo blocca-sterzo ha impedito al ladro di fuggire con la macchina, che è rimasta parcheggiata dov’è (in via Papa Pio X) in attesa dell’arrivo del suo legittimo proprietario (probabilmente anche per diversi quarti d’ora).





Come detto si tratta di un altro piccolo reato che rimpingua un lungo elenco. Perlopiù furti da poco, che in molti casi seminano danni materiali più pesanti degli stessi bottini sottratti.





Spesso colpi ad opera di bande di giovani ladri improvvisati: lo dimostrano non solo gli esiti dei tentati colpi, ma anche le immagini delle videocamere di sorveglianza connesse ad alcuni di questi blitz.





Quello che emerge allora è un allarme doppio. Quello relativo alla sicurezza urbana, senza dubbio: la cittadinanza chiede a gran voce maggiori controlli (e sui social si fa già strada una grande ironia in merito). Ma anche un allarme sociale. Un campanello in questo senso risuona forte: il ripetersi di episodi di questo tipo, anche come detto ad opera di ragazzi, denota un disagio sociale che non può essere archiviato sotto alla sola voce criminalità.





Le foto


















Alessano

Da domani il 112 vale per tutti

Attivo anche nel distretto telefonico di Lecce, Gallipoli e Maglie quindi valido per tutti anche nella nostra provincia. Intanto sullo smartphone si può scaricare l’app “Where Are U”

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Da domani 112 NUE – Numero Unico di Emergenza Europeo sarà attivo in tutti gli Stati dell’Unione Europea.

Ovviamente, anche nel distretto telefonico di Lecce, Gallipoli e Maglie e quindi varrà per tutti i paesi della provincia di Lecce.

Il servizio, completamente gratuito, garantito 24 ore su 24, 7 giorni su 7, potrà essere utilizzato per ogni tipo di richiesta di intervento o soccorso.

Il 112 NUE sostituisce tutti quei numeri di emergenza attualmente utilizzati:

  • il 112 dei Carabinieri
  • il 113 della Polizia di Stato
  • il 115 dei Vigili del Fuoco
  • il 118 del Soccorso Sanitario
  • il 1530 dell’emergenza in mare

Il 112 farà capo ad una Centrale Unica di risposta del Dipartimento di Protezione Civile che provvederà ad indirizzare le chiamate a seconda del tipo di emergenza e assistenza necessaria nonché di priorità, avendo un quadro completo delle richieste sull’intero territorio.

Per tale motivo dalla Polizia di Stato invitano gli utenti residenti nei centri che fanno riferimento ai Commissariati di Galatina, Gallipoli, Nardò, Otranto e Taurisano a non contattare il numero diretto del Commissariato competente, ma di chiamare comunque il NUE 112 che sarà in grado di intervenire più velocemente.

Stesso discorso ovviamente per le caserme dei carabinieri, quelle dei vigili del fuoco per il soccorso sanitario e per le emergenze in mare.

Il numero può essere chiamato da rete fissa o mobile, anche da cellulare sprovvisto di SIM o privo di credito o bloccato ed è disponibile inoltre il servizio multilingue.

Inoltre il 112 NUE può essere chiamato direttamente scaricando dall’App store l’applicazione dedicata “Where Are U” che si consiglia di installare sul proprio telefono cellulari, in quanto la tecnologia utilizzata permette una localizzazione della chiamata in modo più preciso e veloce, particolarmente utile nel caso di chiamate mute o di utenti non udenti.

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Cronaca

Rapina a colpi di bastone, in manette 29enne

Operazione congiunta tra carabinieri e polizia di stato permette l’arresto del rapinatore violento

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È risultata decisiva la collaborazione interforze tra Carabinieri e Polizia di Stato che ha consentito di arrestare un rapinatore in merito all’aggressione con un bastone a una coppia di coniugi di Nardò.

In particolare i Carabinieri della Stazione di Nardò, unitamente al N.O.R. della Compagnia di Gallipoli, sono intervenuti presso un’abitazione del centro storico neretino, dove poco prima si era consumata una rapina.

Un uomo, a volto scoperto, dopo aver raggirato la donna con la scusa di aver bisogno di un bicchiere d’acqua per la propria moglie incinta, è riuscito ad intrufolarsi nell’abitazione.

Prima ha aggredito con un bastone la donna e poi si è fatto consegnare il portafoglio con le chiavi della loro autovettura.

Il marito, un uomo di 55 anni, ha anche provato a fermare il rapinatore per tutta risposta è stato ripetutamente colpito al capo dall’aggressore che poi si è dato alla fuga dileguandosi a piedi per le stradine del centro.

I militari della locale Stazione unitamente ai colleghi del Nucleo Investigativo di Lecce e i poliziotti del Commissariato di P.S. di Nardò, intervenuti presso l’abitazione dei richiedenti, hanno condotto un’immediata e celere attività info-investigativa che ha permesso una dettagliata ricostruzione di quanto avvenuto e la successiva individuazione dell’autore del violento raid.

Indispensabile è stata l’analisi dei filmati delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona che hanno ripreso l’uomo, poi individuato in un 29enne neretino.

Raggiunto dagli investigatori è stato arrestato e come disposto dal PM di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce che conduce le indagini, è stato condotto presso la Casa circondariale di Lecce.

Presso la sua abitazione ritrovati l’abbigliamento che lo stesso aveva utilizzato nel compiere la rapina e la refurtiva.

I due coniugi, trasportati in codice rosso presso l’Ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, sono stati ricoverati per le cure del caso. Nessuno dei due, fortunatamente ha riportato conseguenze “irrecuperabili”.

 

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Andrano

Botrugno contro Amati, al centro il rimedio contro la Xylella

L’udienza, presso il Tribunale di Brindisi, che si sarebbe dovuta tenere il 9 maggio 2024, è stata aggiornata al prossimo 20 giugno, l’accusa: diffamazione.

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Prosegue la singolar tenzone che vede contrapposti il consigliere regionale Fabiano Amati (Azione), di Fasano e l’imprenditore Luigi Botrugno, di Castiglione di Andrano, creatore di NuovOlivo, il rimedio contro l’essiccamento degli ulivi dalla Xylella.

L’udienza predibattimentale, presso il Tribunale di Brindisi, che si sarebbe dovuta tenere il 9 maggio 2024, è stata aggiornata al prossimo 20 giugno, l’accusa: diffamazione.

Il fatto

Nell’ottobre di due anni fa, lo stesso imprenditore Botrugno, dopo le dichiarazioni del consigliere e presidente della Commissione Bilancio, Amati, che sosteneva che “si è trattato di un raggiro per evocare una fantomatica cura dalla Xylella”,  seguito da un post pubblicato dallo stesso consigliere in cui sosteneva che “era una truffa”, aveva seccamente chiarito a BrindisiReport: “Innanzitutto, io non ho ideato una cura per la Xylella per debellare il batterio. Ma il mio prodotto, NuovOlivo, riesce a far rinverdire gli ulivi essiccati. Inoltre, è bene chiarirlo, non sono un truffatore. E non ci tengo a passare per tale”.

Ora il tribunale di Brindisi dovrà decidere se il consigliere regionale Amati debba andare a processo o meno con l’accusa di aver diffamato l’imprenditore Botrugno.

Amati nell’ottobre 2023 era stato citato a giudizio dal pubblico ministero Pierpaolo Montinaro dopo la querela presentata dallo stesso Botrugno.

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