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Cronaca

Tricase: rubata auto vicino alla Casa di Betania

“Sparita” la Fiat Punto di una donna di Alessano che era in loco per una visita di controllo. Sarebbe il quarto furto di utilitaria in poche settimane registrato nella zona

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«Ciao a tutti, un aiuto per chiunque avesse visto qualcosa. Ho parcheggiato la mia auto questa mattina alle ore 9.10 presso via Ludovico Ariosto adi fronte alla Casa di Betania, alle ore 12, al mio ritorno, la mia auto non c’era più… Fiat Punto nera. Allego foto della targa, grazie a tutti».


Questo l’annuncio pubblicato su una pagina Facebook dedicata a Tricase da una donna di Alessano.


Si era recata alla Casa di Betania per una visita ambulatoriale di controllo, all’uscita l’amara sorpresa: la sua auto, una Fiat Punto di colore nero, non era più dove l’aveva parcheggiata.


Passato lo straniamento ha pensato, forse si è augurata, che per qualche motivo l’avessero rimossa i vigili urbani.


Così ha chiamato la Polizia Locale ma lì non ne sapevano nulla.

A quel punto a realizzato che l’auto le era stata rubata così ha provveduto a recarsi dai carabinieri per denunciare il furto.


Li è venuta a conoscenza che quello della sua auto non è stato il primo furto registrato nei paraggi ma addirittura il quarto in un mese o poco più e sempre di utilitarie.


Possibile che i furti siano avvenuti per poi rivendere pezzi di ricambio o almeno questa sembrerebbe una delle piste seguite dagli inquirenti.


Cronaca

Bloccata nell’auto in fiamme dopo incidente: muore 32enne

Drammatico sviluppo per un sinistro registrato in mattinata lungo una rampa della tangenziale ovest di Lecce

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Ha dell’incredibile l’incidente verificatosi oggi sulla tangenziale ovest di Lecce che è costato la vita ad una donna di Copertino.

Un sinistro che ha visto coinvolte due vetture sulla rampa che conduce verso il “Vito Fazzi” e San Cesario: una Fiat Punto ed una Lancia Ypsilon le protagoniste. Lo scontro però non è la causa diretta della morte di una delle due conducenti coinvolte. Infatti la vittima, S.V., 32 anni, è deceduta nell’abitacolo della Lancia a causa dell’incendio divampato dopo lo scontro.

A margine dell’impatto tra i mezzi, la cui dinamica è in fase di ricostruzione, la donna è rimasta bloccata tra le lamiere, impossibilitata ad uscire. Le fiamme hanno avvolto l’auto e lei è riuscita ad uscire dall’abitacolo quando ormai era troppo tardi.

Sul posto vigili del fuoco e polizia. Vani i soccorsi.

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Cronaca

Operaio morto in salumificio di Taurisano: chiesti 12 anni

Prosegue il processo per morte del 53enne che nel 2013 fu schiacciato dall’impastatrice dell’azienda per cui lavorava

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A dieci anni dal tragico incidente sul lavoro che costò la vita ad un operaio del noto salumificio “Scarlino” di Taurisano, il pm ha in queste ore chiesto, nel corso del processo, una pena a 12 anni di reclusione per il titolare dell’azienda, Antonio Scarlino.

Il drammatico episodio risale all’agosto del 2013. Quel giorno il 53enne Mario Orlando cadde in una impastatrice mentre era intento a lavarne una vasca. Fu schiacciato dalle pale in movimento: le ferite riportate furono fatali.

Le indagini che sono seguite hanno portato sul banco degli imputati Attilio Scarlino, 60enne di Taurisano, in qualità di amministratore unico dell’azienda; suo fratello Antonio Scarlino, 51 anni, responsabile della sicurezza; Luigi De Paola, 52 anni di Ruffano, capo del reparto di produzione; Antonio Scarlino, 62 anni di Taurisano, operaio manutentore; Massimo Rizzello, 40 anni, operaio manutentore, di Taurisano.

Ci sono poi anche due persone residenti all’estero tra gli imputati: Roberto Vocino, 54 anni, di origini pugliesi ma residente in Germania, in qualità di tecnico della Inotec, azienda produttrice dell’impastatrice; Fred Sprenger, 60 anni  tecnico tedesco della medesima azienda.

Nei confronti di tutte queste persone è stata chiesta la condanna a pene comprese tra i 4 e gli 8 anni. Il pm ha chiesto invece la prescrizione del reato per Daniele Carangelo, operaio 46enne di Taurisano.

L’accusa, a vario titolo ed in diversa misura, è di reato di morte o lesioni come conseguenza di altro delitto; rimozione od omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro; false informazioni al pubblico ministero e favoreggiamento personale.

Per la Procura, i necessari sistemi di sicurezza della macchina che stritolò il 53enne furono rimossi perché ritenuti troppo costosi.

Il 21 aprile è la data della prossima udienza.

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Cronaca

Colpo grosso nella notte: furto in negozio di borse

Ladri di lusso in azione in centro a Lecce: via con diversi pezzi di importanti marchi, sia nuovi che usati

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Ladri in fuga a Lecce nella notte con un bottino dal valore di diverse migliaia di euro.

Siamo in centro, in via Oberdan. I malviventi hanno colpito il negozio Vendome Luxury Bags, un rivenditore di borse di alta moda e grandi marchi. Pochi minuti dopo la mezzanotte la spaccata, l’assalto alla merce e subito via indisturbati con il bottino da rivendere sul mercato nero.

L’ammanco è di numerose borse, sia nuove che usate. Considerevole anche il danno patito dal locale. Il tutto è in fase di quantificazione, mentre le forze dell’ordine sono sulle tracce degli autori.

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