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Suoni diVini con Patrizia Conte a Specchia
Intervista alla trionfatrice di “The Voice Senior”, questa sera in concerto al Jazz&Wine specchiese: «Sono molto contenta di ritornare nel Salento. Prima di The Voice ero stata a Lecce e a Tricase ma erano anni che non suonavo da voi»

di Giuseppe Cerfeda
La voce di Patrizia Conte non è nuova ai frequentatori degli ambienti jazz pugliesi e agli appassionati di musica.
Ma, paradosso dei tempi moderni, è arrivata al grande pubblico quando si è messa in gioco, partecipando (e vincendo) al talent Rai, The Voice Senior.
Lo ha fatto senza far pesare il suo ruolo di docente di conservatorio e la sua provenienza dal bel canto.
Del resto, nonostante la sua formazione lirica, è sempre stato il jazz il suo grande amore.
Patrizia Conte ci ha aperto le porte del suo mondo con un’intervista in esclusiva concessaci con l’intercessione di Elisabetta Marra, presidente di Risonanze Eventi d’Arte, che ha curato (con Enza Zocco, Pro Loco Specchia e Puglia Rewind) la prossima edizione di Suoni diVini, il festival jazz & wine voluto e organizzato dal Comune di Specchia e in programma dal 25 luglio.
Che effetto le fa il clamore mediatico seguito alla vittoria di The Voice Senior? Cosa è cambiato nella sua vita?
«Il primo effetto di cui ovviamente sono grata è che ora ho più concerti», ride, «ho tante richieste. E poi sono stata contattata da musicisti che prima non si facevano mai sentire. Ecco, questo è cambiato, la mole di lavoro: c’è molta, moltissima richiesta. Io però sono la stessa Patrizia di sempre. L’altro cambiamento riguarda i Social: mi scrive tantissima gente, giorno e notte. Continuano ancora a farlo, prima o poi la cosa si ridimensionerà».
Il suo grande merito, questo lo diciamo noi, è stato quello di mettersi in gioco senza far pesare il suo solido curriculum e partecipando a The Voice con una leggerezza che l’ha portata fino al trionfo finale.
«Sì, è vero, mi sono messa in gioco, ha detto bene, non so come io abbia fatto, ma comunque l’ho fatto.
E, devo dire, ci sono stati dei risultati. Molto evidenti. Ciò che mi lascia più soddisfatta, però, è che in trasmissione sono stata molto sincera, non c’è stato alcunché di artefatto. In tutta sincerità, la felicità più grande non è stata tanto quella di vincere, ma avvertire intorno a me tanti consensi. E senza che alcuno spingesse per me. Diciamo pure», riprende a sorridere, «che non ero raccomandata».
Parliamo di jazz. Alle nostre latitudini pare ci sia un certo fermento e che molti giovani si avvicinino al genere con la giusta curiosità. Solo apparenza?
«Sono una docente di Conservatorio e posso dire con contezza che, in generale, c’è poco background nell’ascolto. “Jazz” è spesso una parola modaiola che piace tanto, ma il suo senso profondo non è sempre compreso. Non vedo nei più giovani quella sofferenza, quella curiosità che avevo io quando ero giovane. Già a dieci anni avevo mille dischi, tutto mi incuriosiva e mi appassionava».
Colpa anche dalla tendenza usa e getta alimentata da Internet?
«Probabile. Però i ragazzi, oggi, rispetto a noi, hanno molto di più, dovrebbero usare il web che è uno strumento straordinario a loro favore, non subirlo. Parlando di musica dovrebbero andare oltre e invece si fermano alla canzone del momento. Invece, il jazz inizia da molto prima. È importante conoscere la storia della musica. Io vengo dalla lirica e ho imparato che tutto nasce dalla musica classica. È cinquant’anni avanti rispetto a tutta la musica del mondo. Sarebbe utile che anche i più giovani potessero esplorare questo mondo».
Nonostante le mode che vanno e vengono, c’è chi come Carmine Zocco, direttore artistico di Risonanze, imperterrito, da tanti anni, continua a spendersi per promuovere la buona musica.
«E meno male! Gli amatori, i cultori sono i bastioni che proteggono tutto l’ambaradan e ne garantiscono la sopravvivenza. In questo momento io mi ritengo più fortunata di altri. In realtà noi non lavoriamo. La nostra è una scelta di vita, non potrà mai essere la scelta di un mestiere. Pertanto, passiamo anche dei momenti veramente terribili, in cui tante certezze vengono a mancare».
The Voice non ha cambiato neanche i suoi compagni di avventura: la band è quella di sempre, vero?
«Sì, negli anni è cambiato solo il tastierista. Loro mi accompagnano da una vita e sono dei grandi professionisti, professori d’orchestra, anche loro docenti. Mi conoscono da tanto, siamo come fratelli».
Ci vediamo stasera a Specchia, con Suoni diVini…
«Sono molto contenta di ritornare nel Salento. Prima di “The Voice” ero stata a Lecce e a Tricase ma erano anni che non suonavo da voi. Venite perché sarà un bello spettacolo. Lo dico perché, comunque, tutto quello che sto facendo sta avendo tanto successo e io sono felicissima di presentare anche questo nuovo repertorio con le aggiunte».
JAZZ E VINO, LE TRE SERATE DI SPECCHIA
Fino al 27 luglio: dal canto raffinato di Patrizia Conte alle calde atmosfere brasiliane di Aquele Abraço, fino al jazz tradizionale di New Orleans con il progetto “Dixie Heritage”
Suoni diVini doneranno ulteriore magia al centro storico di Specchia per tre serate.
L’accoppiata jazz & vino si conferma vincente.
Il jazz è noto per la sua capacità di evocare emozioni e creare un’atmosfera rilassata, mentre il vino può aggiungere un tocco di raffinatezza e piacere.
Il jazz contribuisce a creare un’atmosfera rilassata e intima, perfetta per gustare un buon vino; i sapori del vino possono essere accostati ai suoni del jazz, creando un’esperienza multisensoriale. Il vino e il jazz, infine, sono entrambi considerati simboli di sofisticatezza e cultura.
La tre giorni specchiese prenderà il via venerdì 25 luglio, alle 21,30, nell’atrio di palazzo Risolo, dalle 21,30, Patrizia Conte Quintet: con Patrizia Conte (fresca vincitrice di The Voice Senior), Peppe Fortunato (tastiera), Pino Mazzarano (chitarre), Vito di Modugno (basso) e Mimmo Campanale (batteria).
U un viaggio nelle più belle melodie del jazz cantato, tra standard e rivisitazioni raffinate.
Sabato 26, sempre dalle 21,30, Il Jazz e la Musica Popolare, Aquele Abraço, con Francesca Leone & Guido Di Leone Quartet (Francesca Leone – voce; Guido Di Leone – chitarra; Gianluca Fraccalvieri – basso; Fabio Delle Foglie – batteria), special guest, Daniele Scannapieco: il calore e i colori del Brasile incontrano il jazz in un progetto che celebra le radici popolari e la bossa nova.
Domenica 27 luglio, dalle 21,30, per le vie del centro storico e, dalle 22,30, nell’atrio di palazzo Risolo, Il Jazz Tradizionale, con i Dixie Héritage (Mino Lacirignola – tromba; Francesco Manfredi – clarinetto; Franco Angiulo – trombone; Renzo Bagorda – banjo; Alessio Anzivino – tuba; Michele Fracchiolla – batteria; Cristina Lacirignola – voce): il sound del jazz delle origini, tra marce e swing di New Orleans, in una coinvolgente esibizione acustica itinerante.
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Appuntamenti
Quando la Madonna, stanca di vedersi abbandonata e sola, ruppe il lucchetto della porta
Per la giornata della festa, domenica 21 settembre, sante messe al Santuario ogni ora dalle 6 alle 10; in Chiesa Madre la messa solenne alle 11…

Le celebrazioni religiose, iniziate con il Settenario presso il Santuario, proseguiranno alla vigilia della festa, sabato 20 settembre, dalle 18, con il Santo Rosario e la santa messa.
Per tutta la giornata si esibirà il Concerto Bandistico Città di Taviano.
Alle ore 19, dalla Chiesa Madre partirà una processione al Calvario per la santa messa,; seguiranno i fuochi pirotecnici della Ditta Napoletana.
La statua della Vergine verrà infine riaccompagnata al suo Santuario in attesa delle celebrazioni del prossimo anno.
Appuntamenti
Gallipoli, 20 giorni con Babele
Fino all’11 ottobre, Festival Multidisciplinare d’Emergenza, organizzato da ZeroMeccanico Teatro

Un melting pot di linguaggi artistici e di condivisione. Un cartellone che intreccia teatro, performance, incontri e azioni urbane con artisti e compagnie tra le più significative della scena contemporanea italiana.
Questo è Babele – Festival Multidisciplinare d’Emergenza, organizzato a Gallipoli dal 19 settembre all’11 ottobre da ZeroMeccanico Teatro, direzione artistica di Ottavia Perrone e Francesco Cortese, giunto quest’anno alla quinta edizione. Il Festival è patrocinato dal Comune di Gallipoli.
Il tema dell’edizione 2025 è “abitare la catastrofe”: non una resa ma un attraversamento, una scelta politica e poetica di stare dentro le fratture del nostro tempo per trasformarle in visioni condivise. Un invito a sostare nel disordine del presente, trasformando le fratture in possibilità.
Sette appuntamenti, sette momenti di condivisione.
Il sipario su Babele si alza venerdì 19 settembre, appuntamento in Piazza Tellini alle 18. 30, con Incontri, spettacolo interattivo di Stalker Teatro di Torino.
Un “gioco” basato sulla relazione profonda tra le persone e ispirato alla eterna saggezza dell’Antico Testamento.
Una fucina di idee che si incontrano per creare immagini meravigliose e fantasmagoriche partendo da oggetti semplici.
Partecipazione gratuita.
Domenica 21 settembre, Babele Festival si sposta al Raffo Parco Gondar, sipario ore 20.30.
In scena Atto di Dolore di e con Riccardo Lanzarone. Una produzione Solares Fondazione delle Arti e Teatro delle Briciole di Parma.
Leonardo Vitale nasce in una famiglia affiliata a cosa nostra, lo zio paterno Giovanbattista detto “Titta” è alla guida della cosca mafiosa di Baida dove Leonardo si forma come uomo di mafia trovandosi anche costretto a uccidere. Il 29 marzo 1973 dovrebbe essere una data storica per l’Italia, ma in realtà nessuno la ricorda, pochi ne hanno parlato, tranne Giovanni Falcone 20 anni dopo. Quel giorno Vitale si presenta alla questura di Palermo e dichiara di attraversareuna crisi religiosa e che intende cominciare una nuova vita; si autoaccusa di due omicidi, di un tentato omicidio, estorsione e altri reati minori, e fa i nomi di Salvatore Riina, Giuseppe Calò, Vito Ciancimino ed altri mafiosi, collegandoli a precise circostanze-
Rivela per primo l’esistenza di una “Commissione”, descrivendo anche il rito di iniziazione di Cosa Nostra e l’organizzazione di una famiglia mafiosa.
Ingresso 8 euro intero – 5 euro ridotto. Biglietteria online su oooh.events
Di seguito gli altri appuntamenti di Babele – Festival Multidisciplinare d’Emergenza
Apocalisse Apocrifa di e con Giuseppe Semeraro e Valerio Daniele (Principio Attivo Teatro)
Futuro Anteriore – letture e visioni nella città a cura di ZeroMeccanico Teatro
Calcinculo – Babilonia Teatri (Verona)
Mondo Sorcio – ZeroMeccanico Teatro
Info e prenotazioni spettacoli: 3483819266 – 3400801820 zeromeccanicoteatro@gmail.com
Biglietteria online su oooh.events, botteghino aperto un’ora prima di ogni spettacolo
«Non intendiamo la catastrofe come evento spettacolare o come immaginario post-apocalittico distante da noi – le parole di Ottavia Perrone e Francesco Cortese – ma come condizione quotidiana. La precarietà sociale, ambientale, politica e culturale che ognuno di noi vive nel proprio tempo e nel proprio corpo. Abitare la catastrofe significa riconoscere le crepe del reale e farne materia artistica.
Questo lavoro è per noi prima di tutto un atto politico, il teatro come luogo in cui interrogare il presente, nel quale la scena non si limita a rappresentare ma diventa gesto critico, scomodo, necessario.
Babele Festival è un dispositivo di prossimità. Uno spazio in cui la fragilità diventa forza collettiva, in cui il teatro non consola ma apre crepe”
Appuntamenti
Nuova Guardia Medica a Tricase, domani l’inaugurazione
I locali, in via San Tommaso D’Aquino nel rione di Tutino, ospiteranno anche Serd e Neuropsichiatria Infantile. Il sindaco Antonio De Donno: «Restituita alla cittadinanza una sede moderna, accessibile e finalmente pronta a garantire servizi essenziali»

La nuova sede della Guardia Medica di Tricase è nel rione di Tutino, in via San Tommaso D’Aquino.
Sarà inaugurata domani, giovedì 18 settembre, alle ore 11.
«Un traguardo importante per la nostra comunità», ha sottolineato il sindaco Antonio De Donno, «finalmente i locali messi a disposizione dal Comune di Tricase, dopo un accurato intervento di adeguamento e abbattimento delle barriere architettoniche, sono pronti ad accogliere servizi fondamentali per i cittadini».
Nei locali di via San Tommaso D’Aquino troveranno spazio, insieme a quello di Continuità Assistenziale, anche altri servizi di grande rilievo sociosanitario, come il Serd e la Neuropsichiatria Infantile.
«Un risultato frutto della collaborazione tra istituzioni», ha aggiunto il primo cittadino, «che ha permesso di restituire alla cittadinanza una sede moderna, accessibile e finalmente pronta a garantire servizi essenziali».
Durante l’inaugurazione di domattina porteranno i loro saluti istituzionali oltre al sindaco Antonio De Donno, il direttore generale dell’ASL Lecce, Stefano Rossi, e il direttore del Distretto Socio-Sanitario, Pierpaolo D’Arpa.
Seguirà la benedizione a cura di 𝐝𝐨𝐧 𝐏𝐚𝐬𝐪𝐮𝐚𝐥𝐞 𝐂𝐚𝐫𝐥𝐞𝐭𝐭𝐚, della Parrocchia Santa Maria delle Grazie di Tutino.
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