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Attualità

Papa Francesco: un anno di rivoluzione…

Credenti e atei, laici e praticanti, bigotti e mangiapreti. Razionalità e Fede: l’unione degli opposti, in un periodo in cui tutti gli schemi preconfezionati saltano e perdono di significato.

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Credenti e atei, laici e praticanti, bigotti e mangiapreti. Razionalità e Fede: l’unione degli opposti, in un periodo in cui tutti gli schemi preconfezionati saltano e perdono di significato. E per una volta non stiamo parlando di questioni politiche. Da un anno il mondo cattolico e religioso pende dalle labbra di un signore grande e grosso, allo stesso tempo canuto e dolce, un interprete riuscitissimo dell’anziano padre di un’enorme famiglia. Esprimendo la dolcezza, la rabbia, la determinazione e il coraggio di un saggio nonno che le ha viste tutte (e che magari ha avuto la forza di imparare dai suoi errori), in dodici mesi un uomo di nome Jorge ha conquistato le simpatie di tutti, o perlomeno di molti in più rispetto ai suoi noti predecessori, spesso austeri e conservatori, a volte apparsi poco disposti a cambiare le millenarie “carte in tavola” dell’Istituzione più controversa della storia.


Papa BergoglioBergoglio no! Papa Francesco è il cambiamento, la semplicità. La scelta del nome parla da sé. Dal primo giorno (13 marzo 2013) si è capito di che pasta fosse fatto questo gigante argentino, venuto “dalla fine del mondo”. Ricorderemo il saluto semplice, incorniciato da un sorriso, la croce metallica e puramente simbolica, le scarpe nere, magari usurate, le tante papaline donate ai più piccoli. Ma non solo: le visite a chi soffre, le telefonate a sorpresa e le udienze private che non ti aspetti stanno costruendo finalmente un “Papa dalla parte dell’ultimo”, quasi un monito per dire che “Gesù non lo trovi nell’oro e nella seta…”. Francesco è un rivoluzionario, in un certo senso un ribelle. Il “Papa rock” di Celentano allora esiste davvero! Non ve ne siete accorti? Non sono certo mancate vicinanza e solidarietà a quel “popolo di Dio”, che – Bibbia alla mano – comprende non solo la gente che schiamazza ostentando una fede meschina, ma anche l’umile e il peccatore. Un “Sua Santità” che spezza una lancia a favore dei divorziati, un Vescovo di Roma che pur rimanendo fermo sulle posizioni tradizionaliste contrarie alle unioni gay quantomeno non le disprezza o giudica, ma condanna l’omofobia e continua nella sua lotta imperterrita contro chi, squallidamente, ha taciuto sugli abusi di prelati pedofili… probabilmente in piena Inquisizione Francesco sarebbe stato un eretico!


Stilare un elenco delle opere (piccole, forse ancora poche, ma dall’immenso significato etico) svolte in un anno dall’Uomo, Jorge, e dal Papa, Francesco, sarebbe difficile e poco produttivo: stiamo parlando di un personaggio esemplare che fa dell’umiltà e del ripudio delle “grandi firme” i suoi cavalli di battaglia.  L’emblema della nuova Chiesa di Francesco non è il lusso sgargiante di molti vescovi e cardinali che vivono isolati nelle loro torri d’avorio, ma la rara semplicità (quando non la povertà) di un attivo prete di campagna. La bontà delle sue parole ha creato un ambiente più accogliente, meno rigido, a prescindere dalla fede nel dio cristiano: anche il più agnostico dell’Universo non può che rimanere compiaciuto dalle proposte di un uomo (finora) immenso. L’augurio è che possa continuare sulla strada rivoluzionaria della “purezza ecclesiastica”. È un percorso in salita, irto di insidie e di ostacoli maligni, ma con gente come Francesco una Chiesa del “progredire”, e non meramente del “proibire”, è finalmente realizzabile!

Stefano Verri


Appuntamenti

Fine mercato tutelato: fermati. Non prendere la scossa!

Dal mercato tutelato al mercato libero dell’energia: dal 1° luglio il passaggio automatico per milioni di italiani: una fase delicata, nella quale i consumatori avrebbero bisogno di una bussola per capire come comportarsi con i gestori e con le pratiche commerciali aggressive. Questo pomeriggio seminario in CGIL

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Già qualche giorno fa da queste colonne ci eravamo occupati del passaggio dal mercato tutelato al mercato libero dell’energia e dell’iniziativa di Adiconsum per sostenere quegli utenti gabbati dagli eventi.

Bene, oggi vi segnaliamo l’iniziativa delle sezioni provinciali di Federconsumatori, Spi Cgil e Cgil, un seminario, in CGIL, sulla fine del mercato tutelato dell’energia.

Appuntamento questo pomeriggio, dalle 16,30 nella Sala Di Vittorio in via Merine, 33, a Lecce.

Dal 1° luglio il passaggio automatico per milioni di italiani: una fase delicata, nella quale i consumatori avrebbero bisogno di una bussola per capire come comportarsi con i gestori e con le pratiche commerciali aggressive che stanno caratterizzando questa fase.

Per questo motivo le organizzazioni territoriali hanno organizzato un primo seminario di un ciclo che coinvolgerà anche altri comuni della provincia.

Il passaggio del 1° luglio riguarderà le utenze domestiche dell’elettricità e seguirà quello del gas avvenuto il 10 gennaio scorso.

Una fase che avrà un impatto considerevole sulle condizioni economiche di milioni di persone, su cui regna grande confusione anche per le poche (e non sempre chiare) informazioni circolanti riguardo a cosa fare o non fare.

In questo scenario anche le persone più anziani e i fragili, sebbene destinatarie di trattamenti di maggior favore (potranno rimanere o rientrare nel percorso di tutela), rischieranno di compiere scelte a loro sfavorevoli, magari spinti da straordinarie e non sempre corrette campagne commerciali.

Per questa ragione CGIL, SPI e Federconsumatori hanno predisposto una capillare campagna dal titolo “Fine mercato tutelato: fermati. Non prendere la scossa!”, all’interno della quale rientra l’incontro di questo pomeriggio.

L’iniziativa è ovviamente aperta a tutti.

 

 

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Attualità

Whatsapp cambia ancora: le novità

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A pochi giorni dal lancio della nuova interfaccia per le app Android e iOS, e dell’annuncio dei nuovi filtri per le chat non lette e quelle di gruppo, Meta aggiorna anche l’interfaccia di WhatsApp Web, la versione per browser della piattaforma di messaggistica da 2,3 miliardi di utenti.

Si tratta di piccole novità, apparentemente quasi insignificanti, ma che vanno viste alla luce delle altre modifiche già annunciate. Meta, in pratica, ha fatto spazio nell’interfaccia di WhatsApp Web in vista dell’inserimento di altre icone per accedere alle nuove funzioni.

WhatsApp Web, la nuova interfaccia

La novità nell’interfaccia di WhatsApp Web è sostanzialmente una: la barra di navigazione spostata a sinistra, in verticale. Nella barra compaiono ora 8 icone e un separatore, segno che potrebbe non trattarsi della versione definitiva dell’interfaccia e che qualcosa, nelle prossime settimane, potrebbe ancora cambiare. Dall’alto verso il basso, le icone sono:

  • Chat (per accedere a tutte le conversazioni)
  • Stato
  • Canali
  • Archiviate
  • Importanti
  • Impostazioni
  • Profilo

Tra i canali e le chat archiviate c’è il separatore, che al momento è un semplice elemento grafico che non può essere spostato né modificato.

Oltre la barra laterale posta a sinistra, tutto il resto non cambia e resta identico a prima: colonna principale con l’elenco delle chat, dei canali, degli stati, e riquadro a destra con il contenuto delle chat.

Restano anche l’icona per cercare all’interno di tutte le chat e quella per cercare all’interno della chat attualmente aperta. Resta anche il filtro per le chat non lette che, però, molto probabilmente sparirà a breve.

WhatsApp Web cambierà ancora

Alla luce dell’annuncio dei nuovi filtri in arrivo sulle app per smartphone, è molto probabile che questa modifica all’interfaccia di WhatsApp Web sia solo un preparativo per portare i filtri anche sul browser.

Nella colonna a sinistra, infatti, c’è ora moltissimo spazio libero dove inserire nuove icone e c’è anche un separatore che, al momento, non serve a nulla e non ha alcun senso. Lo avrà, invece, quando le icone saranno di più con l’arrivo di quelle per mostrare solo le chat non lette o le chat di gruppo.

WhatsApp e le chat di terze parti

C’è, infine, un’ulteriore novità in arrivo da considerare: le chat con le app di terze parti, che WhatsApp è stata costretta ad accettare in Europa dopo l’entrata in vigore del Digital Markets Act e del Digital Services Act.

Queste chat arriveranno se, e solo se, altre piattaforme decideranno di aderire al sistema di interoperabilità messo in piedi da Meta. Sappiamo già che quasi nessuna delle piattaforme concorrenti è intenzionata a farlo, ma WhatsApp deve permetterlo per legge.

Eventuali chat con utenti provenienti da altre app e piattaforme, quindi, potrebbero essere raggiunte da un’apposita icona posizionata nella barra laterale sinistra di WhatsApp Web. Ciò permetterebbe anche a WhatsApp di mostrare, nella colonna dell’elenco di queste chat, un apposito messaggio sul diverso grado di sicurezza di queste conversazioni.

Sulla sicurezza delle future chat multipiattaforma, infatti, è in corso un acceso dibattito e la maggior parte degli esperti ritiene che esse non potranno essere tanto sicure come quelle tra utenti della stessa piattaforma.

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A Tricase la collezione Scolozzi apre le porte a Cimeetrincee

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Significativo incontro in questi giorni in quel di Tricase.

Il consigliere dell’Associazione Storica Cimeetrincee, Daniele Lissoni, ha fatto visita alla collezione di militaria curata dal tricasino Paolo Scolozzi, rimanendo particolarmente colpito dalla varietà della raccolta di cimeli.

“Ci auguriamo che all’orizzonte si profili un’interessante collaborazione tra le due realtà – Cimeetrincee è un’associazione di ricerca storica, con sede a Venezia e con soci distribuiti su tutto il territorio nazionale, che si occupa di conservare la memoria in relazione ai fatti accaduti durante la Grande Guerra -, che dia risalto anche alla storia passata del nostro territorio salentino”, ha commentato Scolozzi.

Nelle foto alcuni momenti dell’incontro.

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