Connect with us

Taviano

Taviano: al Comune si fanno i conti in tasca

Pubblicato

il

A Taviano sembra essere tornati in piena campagna elettorale, con polemiche a destra e manca, dopo l’aumento della tariffa sui rifiuti del 5% (a dire il vero una della più basse provincia di Lecce) con botta e risposta, rivendicazioni a vario titolo a suon di manifesti murali tra maggioranza e opposizione consiliare.


senza soldiAncora più clamoroso l’atteggiamento del vice sindaco Giuseppe Tanisi che, in Consiglio comunale, si è astenuto proprio su questo argomento, creando non pochi mal di pancia all’interno del governo cittadino, ed ha propostoo a tutti i Consiglieri di rinunciare all’indennità di carica. “Ancora aumenti di tasse, è una storia senza fine”, fanno sapere dal gruppo di opposizione consiliare Città Aperte, “ora basta, spieghino ai cittadini perchè la raccolta differenziata nella Marina di Mancaversa costa il doppio di quella di Torre Suda, marina di Racale. Le spese aumentano si”, chiudono sibillini, “quelle per contributi ed elargizioni varie…”.


Puntale la risposta con tanto di dettagli del gruppo “Taviano Libera”, il movimento che sostiene la maggioranza del Sindaco Carlo Portaccio, per bocca del suo presidente Fabio D’Argento e del suo gruppo dirigente: “Il servizio di gestione dei rifiuti della nostra Città”, dice D’Argento, “è regolato da un contratto già in vigore quando si è insediata l’attuale amministrazione del sindaco Carlo Portaccio e che non prevedeva la raccolta differenziata a Mancaversa e nelle zone rurali. La conseguenza è che fino a ieri presso la nostra marina si assisteva ad uno spettacolo indecoroso, di maleodoranti cassonetti ricolmi di spazzatura e abbandoni indiscriminati di ogni tipo di rifiuti nelle vicinanze degli stessi; oggi, grazie alla determinazione dell’amministrazione Portaccio e alla collaborazione dei cittadini, Mancaversa è più bella, vivibile e pulita. Nella Marina di Mancaversa e nelle zone rurali”, approfondisce, “il servizio veniva svolto mediante un mezzo “mono-operatore”, un camion che si affiancava al cassonetto e l’autista, da solo, meccanicamente agganciava il cassonetto e lo svuotava; adesso, invece,il nuovo servizio di raccolta della differenziata “porta a porta”, che servirà 2.700 unità abitative, prevede che tre operatori, un autista e due operai, passino da casa dei cittadini a svuotare i bidoncini, servizio raddoppiato in estate, con evidente aumento dei costi di gestione. Il costo per il nuovo servizio di raccolta differenziata a Mancaversa per l’anno 2014 è di € 60.000, ed è comprensivo dell’acquisto dei bidoncini per le famiglie e dei carrellabili per le attività commerciali. L’aumento deliberato è del 5% (se un cittadino pagava nel 2013 € 100 nel 2014 pagherà € 105)”.

“Se oggi”, ecco l0’affondo del gruppo di maggioranza, “un nostro novello “pifferaio magico” si sveglia dicendo che esistono delle alchimie finanziarie per sostenere diversamente il costo della raccolta differenziata nella Marina di Mancaversa finge di ignorare che il nuovo servizio deve essere interamente finanziato, per legge, dalla relativa tassa sulla spazzatura! Lo stesso pifferaio magico, che propone di rinunciare alle indennità di funzione, la reale indennità dei Consiglieri comunali di Taviano, i quali percepiscono la “fantastica” somma di € 9 al mese circa, mentre gli assessori 300/600 al mese circa. Proponiamo, pertanto, che i Consiglieri comunali versino e mettano a disposizione della Città tutte le indennità ricevute (di certo somme di gran lunga più importanti) per incarichi di sottogoverno. E poiché ci fa sempre piacere il confronto con le realtà degli altri paesi: a Racale (“esempio caro agli esponenti di Città Aperte”) il costo della tassa sui rifiuti è di €2,05 al mq per le abitazioni (“ed è ancora la vecchia tariffa del 2013 senza i probabili aumenti nel 2014”), mentre a Taviano, con tutto l’aumento che vi è stato per dare il nuovo servizio alla marina, il costo è pari ad € 1,76 al mq. E poiché ci fa ancora più piacere il confronto con le realtà degli altri Comuni vicini apprezziamo il fatto che l’Amministrazione abbia deciso di non aumentare la TASSA IMU mantenendola allo 9,6 per mille (per i proprietari di più immobili), vale a dire l’aliquota IMU più bassa rispetto ai comuni limitrofi che la tengono al 10,60 per mille. I consiglieri di Città Aperte che erano in maggioranza e sostenevano la precedente Amministrazione”, attaccano ancora, “dimenticano che gli aumenti delle Tasse ai cittadini di Taviano (e senza fornire nuovi servizi) appartengono a loro ; infatti in tempi di vacche grasse, i suddetti consiglieri non hanno esitato a varare la stangata dell’aumento dell’addizionale IRPEF portandola al massimo, dal 5 all’8 per mille, e non hanno esitato a spendere 30.000/40.000 euro per ogni singola serata (vedi serata con i Nomadi, la PFM, Cloris, ecc.) L’amministrazione Portaccio, invece, ha già da tempo eliminato gli sprechi e il superfluo: eliminando carrozzoni politici ( Mercaflor e Area Sistema) vuole continuare ad investire in cultura e nella scuola; vuole investire nell’edilizia scolastica , nelle opere pubbliche e nel decoro urbano”.

Giuseppe Aquila


Attualità

Quando l’amore per lo sport fa cento

La cifra tonda di Franco Margarito nelle maratone: un atlante mondiale di sfide lungo 24 anni

Pubblicato

il

di Lorenzo Zito

Cento maratone alle spalle. Una vita di corsa da sportivo non professionista, senza vedere ancora il traguardo. Franco Margarito, 63 anni, già felicemente nonno, di professione geometra e direttore tecnico specializzato in opere pubbliche, di Ruffano, conta la vita in chilometri. La mattina li macina in auto, per lavoro. La sera nei suoi scarpini, che quotidianamente allaccia per “avvicinarsi” alla sua prossima maratona, ai prossimi 42km (e rotti) da correre in qualche angolo del globo, vicino o lontano da casa.

Oggi non appende la casacca al chiodo, ma stappa una bottiglia per festeggiare la cifra tonda. Sportivo da sempre, Franco ha iniziato da ragazzino. Dalla corsa campestre ed il calcio è passato alla corsa su pista, col gruppo sportivo Fiamma Maglie. Poi, l’amore e la corsa lo hanno reso (anche) cittadino tavianese d’adozione: la moglie, Angela Rita Bruno, originaria di Taviano e già assessora del Comune di Ruffano, è anche la ragione per cui lui, 24 anni fa, ha conosciuto l’Atletica Taviano 97. “È diventata la mia seconda famiglia”. Oggi lui ne è una colonna portante.

Con loro, lo scorso 16 novembre, in terra amica, alla 6ª edizione della Maratona della Grecia Salentina, ha segnato il suo traguardo speciale: la sua centesima.

I primi 42km e 195 metri sono stati i più famosi al mondo, quelli della Maratona di New York: era il 6 novembre 2005. Da allora, il mondo si è aperto attraverso lo sport, in un susseguirsi di luoghi, strade e emozioni: Parigi, Milano, Lisbona, Valencia, Barcellona, Roma. E poi Amsterdam, Bruxelles, Firenze, Oslo, Stoccolma, Venezia.

L’elenco è un vero atlante personale. Per citarne solo alcune: Tirana, Budapest, la Collemarathon nelle Marche, il Lago di Garda, Sabaudia. In Puglia il Gargano, Sannicandro, Putignano, Barletta. E ancora le ultra: la 100 km del Passatore, la Pistoia–Abetone, il Gran Sasso, la 50 km del Vesuvio, Rapone, e le 6/8 ore di Lavello, fino al Parco Nord di Milano e alla 6 ore di Roma.

Una geografia fatta di fatica, amicizia e passi lunghi, che trova nella Maratona della Grecia Salentina un simbolo: “È bellissima. Attraversa 9 Comuni. Speriamo che la passione (di chi la pratica e di chi la organizza, come Cristian Bergamo) la preservi a lungo perché, oggi, è un piccolo patrimonio culturale sportivo nostrano”.

Accanto a lui, lungo il percorso, non sono mancati compagni di viaggio: gli amici runner Eliseo Stefano e Marco Marino, e naturalmente l’Atletica Taviano97, con il presidente Sergio Perchia “che da 24 lunghi anni mi vede associato”, ci racconta.

4 ore, 21 minuti e 38 secondi il tempo per chiudere la centesima. Non serve far calcoli per capire che per un maratoneta lo sport non è un optional o un passatempo. È parte integrante della propria vita.

Chi può spiegare meglio, allora, ad un bambino cosa significhi praticare sport? “Fare sport è vita. È al contempo sacrificio e libertà. E, pur essendo la corsa una pratica individuale, è grande opportunità di confronto”.

A casa, nel frattempo, c’è una stanza invasa da cimeli, gadget e medaglie: ogni oggetto racconta un frammento di questa sua storia. Non sono in ordine. “Adesso è ancora il momento di collezionarli. Per catalogarli ci sarà spazio, più avanti”. In agenda c’è già la prossima: la prima edizione della Due Mari a Taranto. Nel cuore le parole di Eugenio Montale: “Amo l’atletica perché è poesia. Se la notte sogno, sogno di essere un maratoneta”.

Continua a Leggere

Appuntamenti

Taviano: dagli anziani mille alberi per l’ambiente

Iniziativa per l’ambiente dello Spi Cgil, con il Comprensivo e le Discepole di Gesù Eucaristico. Domani, nella Giornata nazionale degli alberi, i pensionati della Cgil pianteranno alberi d’olivo in cinque scuole

Pubblicato

il

📍 Segui il GalloLive News su WhatsApp 👉 clicca qui

Piante d’olivo nei giardini delle scuole di Taviano.

Lo Spi Cgil di Lecce si rivolge ai bambini della Città dei fiori.

Domani, venerdì 21 novembre, in occasione della Giornata nazionale degli alberi, il sindacato dei pensionati, darà il proprio contributo alla lotta al cambiamento climatico, con un ideale abbraccio tra generazioni.

Primo appuntamento alle 9 nella scuola primaria “Aldo Moro”; a seguire, gli ulivi saranno piantati nell’Istituto Suore discepole di Gesù Eucaristico, al “D’Ambrosio”, in via Martiri d’Otranto, in via Martin Luther King e in via Carlo Mauro (nome particolarmente caro sindacato, Carlo Mauro fu tra i fondatori della Cgil nel secondo dopoguerra).

L’iniziativa – che gode del patrocinio del Comune di Taviano ed è organizzata in collaborazione con l’Istituto comprensivo “Francesco Dimo” e l’Istituto Suore discepole di Gesù Eucaristico – si inserisce nel progetto regionale “Piantiamo il Futuro. Dagli anziani mille alberi per l’ambiente”.

«Per stare bene, dobbiamo impegnarci a cambiare le nostre abitudini, dall’alimentazione all’uso degli oggetti.

Se ognuno farà la sua parte quotidianamente, insieme potremo raggiungere grandi traguardi anche sul versante della tutela dell’ambiente», sottolinea la segretaria generale dello Spi Cgil Lecce, Fernanda Cosi.

«Gli alberi», spiega la sindacalista, «verranno messi a dimora da studenti e anziani nei cortili delle scuole: l’ulivo è scelto come presidio identitario dei pugliesi e, dopo la piaga della Xylella, come simbolo di rinascita, anche perché è tra le piante che contribuiscono meglio alla mitigazione dei cambiamenti climatici».

 

Continua a Leggere

Cronaca

Colpo alla criminalità organizzata: 22 arresti

All’alba i carabinieri coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia hanno eseguito 22 arresti tra Squinzano, Trepuzzi, Racale e Taviano. Sequestrati beni per circa un milione di euro

Pubblicato

il

All’alba di oggi, i Carabinieri del Comando Provinciale di Lecce, al termine di un’articolata e prolungata attività investigativa coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia, hanno dato esecuzione a una vasta operazione antimafia che ha portato all’arresto di 22 persone – 18 tradotte in carcere e 4 sottoposte agli arresti domiciliari – su un totale di 55 indagati, nonché al sequestro preventivo di beni per oltre 800mila euro.

Il provvedimento cautelare, composto da 23 misure (una delle quali non eseguita poiché il destinatario è deceduto), è stato emesso dal GIP del Tribunale di Lecce.

All’operazione hanno preso parte oltre 100 militari, supportati dallo Squadrone Eliportato Cacciatori “Puglia”, dal Nucleo Cinofili di Bari, dal 6° Nucleo Elicotteri di Bari-Palese e da personale specializzato API e SOS dell’11° Reggimento “Puglia”.

Gli indagati rispondono, a vario titolo, dei reati di associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione ai fini di spaccio, rapina, lesioni aggravate, usura, estorsione, ricettazione, detenzione e porto illegale di armi ed esplosivi e procurata inosservanza di pena, tutti aggravati dal metodo mafioso.

L’approfondita attività d’indagine ha permesso di individuare anche ruoli operativi femminili stabilmente inseriti nei circuiti dello spaccio di droga.

Le indagini condotte dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Lecce sono state avviate con la cattura del latitante Sergio Notaro, già condannato nel primo maxiprocesso alla Sacra Corona.

Unita per appartenenza alla frangia mafiosa guidata da Giovanni De Tommasi, attiva a Squinzano.

Notaro, deceduto nel 2022, era ricercato per numerosi reati commessi tra il 2008 e il 2013, tra cui l’associazione mafiosa ex art. 416-bis.

L’uomo fu rintracciato in una dependance nelle campagne di Melendugno, dove si nascondeva da mesi, ponendo fine al suo tentativo di fuga: da tale circostanza l’indagine ha assunto il nome convenzionale “Escape”.

Le successive attività hanno permesso di ricostruire la rete di appoggio che aveva favorito la latitanza del capo clan e di delineare struttura, ruoli, collegamenti e fonti di finanziamento di due frange operative riconducibili alla Sacra Corona Unita, attive nei territori di Campi Salentina e Squinzano: la prima guidata dal latitante arrestato, la seconda da un altro esponente vicino al clan De Tommasi.

È stata inoltre accertata la presenza di un’ulteriore organizzazione, con struttura verticistica, dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti nelle aree di Campi Salentina, Novoli e Trepuzzi, nonché di un’altra associazione attiva nel traffico di droga nella zona di Casarano.

I proventi delle attività illecite venivano consegnati dai pusher ai rispettivi referenti e successivamente utilizzati sia per il sostentamento dei detenuti e delle loro famiglie, sia per il mantenimento degli interessi economici del clan.

Durante la latitanza di Notaro, la gestione operativa del gruppo era stata assunta dal figlio, incaricato di riscuotere i proventi e coordinare le attività criminali, tra cui usura, estorsioni, traffico di stupefacenti e rapine.

Le indagini hanno documentato l’applicazione di tassi usurari del 10% mensile (pari al 120% annuo) ai danni di imprenditori locali in difficoltà economiche, nonché l’uso sistematico di minacce e violenze per il recupero dei crediti legati alla droga.

Sono state inoltre individuate diverse basi logistiche per la custodia e il confezionamento degli stupefacenti, denominate dagli affiliati “cd” o “stecche”.

Tra queste, una sala giochi di Novoli, considerata dagli investigatori base operativa dello spaccio, era gestita da un 49nne tratto in arresto insieme alla compagna, coinvolta stabilmente nella gestione delle forniture di cocaina.

Un’altra donna, una 42nne di Racale, ha ricevuto la misura in carcere, dove si trovava già detenuta dopo un arresto avvenuto a luglio con il sequestro di quasi 80 chili di sostanze stupefacenti.

Nel corso dell’indagine sono stati effettuati numerosi arresti e sequestri per un totale di circa 70 kg di droga (cocaina, marijuana e hashish).

Tra i più rilevanti, l’arresto di due cittadini albanesi trovati in possesso di un ingente quantitativo di hashish e marijuana pari a 30 chili e il sequestro, a Racale, di 3,5 kg di cocaina e 28 kg di marijuana a carico di tre persone già note per reati legati agli stupefacenti.

Le indagini hanno anche evidenziato la disponibilità di armi da parte del gruppo, utilizzate per esercitare controllo e intimidazione sul territorio.

In particolare, nella stessa sala giochi di Novoli, due affiliati avevano esploso colpi di arma da fuoco contro un sodale, in un episodio intimidatorio legato alla gestione dello spaccio.

Durante una successiva perquisizione, i Carabinieri del Nucleo Investigativo avevano rinvenuto un arsenale composto da pistole calibro 9 e 7,65, un mitra MP5, un fucile a canne mozze, un ordigno esplosivo di circa 2,5 kg e numerose munizioni.

Le attività investigative hanno inoltre consentito di individuare uno degli autori della rapina commessa l’8 settembre 2019 ai danni di un noto avvocato penalista di Trepuzzi.

L’indagato, raggiunto dalla misura cautelare in carcere, è accusato, tra l’altro, di associazione mafiosa.

L’analisi degli elementi raccolti ha permesso di ricostruire la fase preparatoria dell’azione e le modalità di accesso all’abitazione, da parte di tre persone incappucciate e armate che avevano atteso il rientro della vittima approfittando dell’oscurità della pineta circostante.

Dopo averlo colpito al volto, gli avevano puntato un’arma alla tempia costringendolo a entrare in casa.

All’interno, l’avvocato, la moglie e i due figli minori erano stati tenuti sotto minaccia e costretti a rimanere immobili.

I malviventi avevano quindi obbligato il professionista, sempre sotto minaccia, ad aprire la cassaforte, da cui sono stati rubati denaro contante, preziosi e orologi, prima di rinchiudere la famiglia in bagno e allontanarsi.

L’operazione Escape rappresenta un significativo risultato nella costante azione di contrasto alla criminalità organizzata svolta dall’Arma dei Carabinieri, resa possibile dallo stretto coordinamento con l’Autorità Giudiziaria e dall’impegno quotidiano dei reparti sul territorio.

L’intervento, oltre a colpire la struttura operativa e finanziaria dei gruppi criminali coinvolti, contribuisce a rafforzare le condizioni di sicurezza per la comunità locale.

GLI ARRESTATI

Sono finiti in carcere: Loredana Coluccia e Clemente Manni, Daniele Papa, tutti 49nni di Trepuzzi; Giuliano Notaro, (il nano), 35 anni di Squinzano; Massimliano Leuzzi, 52 anni di Campi Salentina; Cosimo Schiavone, 57 anni di Salice Salentino; Federico Foccillo 42 anni, Simone Minutello 37 anni, Rebecca Pindinello 32 anni; Nicolas Marco Stifani 33 anni, tutti e 4 di Racale; Altin Avduramani, 52 anni nativo di Valona (Albania) e residente a Castro.

Costretti ai domiciliari: Gianfranco Grasso, 53 anni di Squinzano; Ettore Francesco Quarta 54 anni,  Giuseppe Martena 47 anni e Pasquale De Michele 37anni, tutti di Campi Salentina.

Persone già detenute raggiunte in carcere da misure cautelative: Antony Notaro, 30 anni, e Massimo Scalinci, 50 anni, di Campi Salentina; Tomas Manni, 44 anni, e Sara Tafuro, 42 anni, di Racale; Carlo Coviello, 48 anni, Salvatore Perrone, 59 anni, di Trepuzzi; Ivan Perrone, 48 anni di Porto Cesareo.

📍 Segui il GalloLive News su WhatsApp 👉 clicca qui

Continua a Leggere
Pubblicità
Pubblicità

Più Letti