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Corsano: i miracoli di San Biagio

Dal stasera la festa. Era il 1953, quando un bambino, dato senza speranze, guarì per intercessione del Santo protettore della gola…

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Patrono del paese, vescovo di Sebaste, città dell’Armenia è il protettore della gola. Le virtù taumaturgiche del Santo sono radicate nella tradizione popolare ed alcune sono anche testimoniate da sacerdoti che hanno vissuto fatti miracolosi in prima persona; per questo S. Biagio, è venerato anche dagli abitanti dei paesi vicini.


I suoi miracoli a Corsano


San BiagioL’unica testimonianza scritta, è tratta dall’archivio della chiesa di S. Sofia, e precisamente della prima pagina del Libro dei Battezzati, comprendente gli anni dal 1707 al 1755. Tale avvenimento fu annotato dall’allora arciprete don Leonardo Griso de Conte “Arciprete”:

“Nell’anno 1708, addì 12 aprile, Giacomo Venuti di Matino, accusato in Corsano e caminante in detto loco fu assalito dal male della gola, e fu con molti rimedi aggiustato dai medici, e non giovandole nessun rimedio umano alla morte, ed essendosi dati i Santissimi Sacramenti, si vedeva di punto in punto vicino alla detta morte, ed io avendolo eccezionalmente mostrata la Santa reliquia del glorioso S. Biagio nostro protettore, appena l’infermo Giacomo baciatola, e toccandolo con quello alla gola subito fu sano e salvo”.


I miracoli di San Biagio che i corsanesi ben conoscono e si raccontano di generazione in generazione sono tanti. A noi piace ricordare quello recente, datato 1953, quando un bambino di 5 o 6 anni, figlio unico di Giuseppe Pastore, brigadiere della Guardia di Finanza, si ammalò di una grave malattia alla gola. Le condizioni di salute si aggravarono tanto che il medico curante, la sera del 2 febbraio di quell’anno si recò in casa del malato per comunicare ai genitori che malgrado i suoi tentativi non poteva fare più nulla per strapparlo alla morte. Il brigadiere e la moglie non si persero d’animo e decisero di rivolgersi al parroco don Ernesto Valiani, perché lasciasse la reliquia di S. Biagio in casa loro per tutta la notte, sperando in una grazia del Santo. Il prete acconsentì alla loro richiesta e ciononostante la mattina successiva il bambino versava nelle medesime condizioni. La reliquia fu riportata in chiesa perché serviva per la processione che si sarebbe svolta al seguito della statua del Santo portato per le vie del paese. Quando la processione transitò per via Fiume, dove abitava lo sfortunato ragazzo, i genitori si affacciarono al balcone e rinnovarono con preghiere la richiesta della grazia per il figlio a loro tanto caro. Terminata la processione il parroco volle visitare l’ammalato per sincerarsi delle sue condizioni e con grande stupore, ma con immensa gioia, notò il ragazzo seduto sul letto e intento a sorbire una tazza di brodo caldo. Quel bambino, scampato da morte sicura è oggi un uomo felicemente sposato che testimonia ogni anno la sua devozione e quella dei genitori scomparsi con la celebrazione di una messa in onore di San Biagio.

Nella “ricorrenza estiva” estiva di quest’anno, stasera la Processione accompagnata dal Concerto Bandistico Città di Salice Salentino. Alle 21,30, tutti in piazza San Biagio dove si potrà assistere al concertio degli Officina Summer Fest.

Domani, sabato 26, in piazza San Biagio, sulla cassarmonica, esibizione del Gruppo Badistico Città di Conversano e a sera tarda, spettacolo di fuochi pirotecnici.

La sera di domenica 27, sempre in piazza San Biagio, intrattenimento musicale con una Cover Band dei Modà.


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Anche Ermal Meta al Concertone della Notte della Taranta

Per la prima volta ospite del palcoscenico di Melpignano, sabato 23 agosto il cantautore rileggerà Lule Lule

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Cantautore tra i più intensi e raffinati della scena italiana, per la prima volta sul palcoscenico di Melpignano, Ermal Meta salirà come ospite del Concertone della Notte della Taranta.

Attualmente impegnato in un’intensa attività artistica che unisce musica, scrittura e teatro, con l’Orchestra Popolare La Notte della Taranta, diretta dal Maestro concertatore David Krakauer, Ermal Meta interpreterà Mediterraneo, brano tratto dal suo ultimo album Buona fortuna, e Lule Lule – un antico canto d’amore in lingua arbëreshe – che letteralmente significa “fiori fiori” ma che assume il valore metaforico di “amata, cara”. Scelto per la sua intensa carica emotiva e simbolica, il brano rievoca le radici dell’identità culturale di Ermal, nato in Albania e cresciuto in Italia. Con la sua inconfondibile timbrica, darà voce a una memoria musicale che attraversa confini e generazioni, riscoprendo la propria eredità. Il brano si inserisce nel più ampio impegno della Fondazione La Notte della Taranta per la valorizzazione del patrimonio delle minoranze linguistiche storiche in Puglia.

Un periodo molto denso per Ermal Meta che, oltre al tour, ha condotto per il secondo anno il Concerto del Primo Maggio a Roma ed è in radio e sulle piattaforme digitali con il nuovo singolo “Ferma gli orologi”. A maggio è uscito inoltre il suo secondo romanzo, Le camelie invernali (La Nave di Teseo), ambientato tra Albania e Grecia, dove affronta il tema delicato del kanun – antico codice albanese del diritto – con una scrittura che conferma la sua vocazione narrativa.

Dopo il successo e in continuità con il tour nei più importanti teatri italiani dello scorso inverno, Ermal Meta è attualmente impegnato nel suo “Live 2025” che sta portando l’artista sui palchi estivi e location speciali di tutta la penisola, svelando sfumature inedite artistiche e personali.

Con una carriera che abbraccia la musica, la parola e l’impegno civile, Ermal Meta si prepara così a salire sul palcoscenico della grande notte che sabato 23 agosto accenderà Melpignano, condividendo una visione profonda e contemporanea delle nostre radici.

Accanto a lui, tra gli altri ospiti già annunciati, Tära e il Canzoniere Grecanico Salentino.

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Indovina chi viene a cena?

Il noto programma RAI di inchiesta sul cibo “si sposta” per una sera nel Salento, a Melpignano. Per il “Mercato del giusto special edition” la giornalista Sabrina Giannini e l’epidemiologo Franco Berrino

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Un terzo, super appuntamento per l’edizione estiva del Mercato del giusto, la rassegna per promuovere cultura ed educazione al cibo e all’ambiente lanciata dall’amministrazione comunale guidata dalla sindaca Valentina Avantaggiato.

Per l’evento di lunedì 4 agosto, organizzato in collaborazione e nell’ambito degli appuntamenti di AMelpignano, ci saranno due ospiti d’eccezione: Sabrina Giannini e Franco Berrino.

La prima è la nota giornalista e conduttrice Rai di “Indovina chi viene a cena?”, uno dei più seguiti programmi di approfondimento e inchiesta sui temi dei modelli alimentari sostenibili, delle ripercussioni sanitarie dei cibi industriali e delle condizioni degli animali negli allevamenti intensivi.

Il secondo, medico ed epidemiologo, è spesso ospite del format di Sabrina Giannini e noto per i suoi contributi scientifici sulle testate nazionali circa i temi legati alla sana alimentazione.

Nella sua lunga carriera medica si è reso protagonista di importanti studi sulla prevenzione del cancro e sono inoltre suoi anche importanti contributi sulla nascita del registro tumori in Italia.

Non due ospiti a caso, dunque, ma tra i più autorevoli divulgatori nel Paese di nozioni scientifiche e sanitarie sulla corretta alimentazione.

Una selezione, da parte degli amministratori melpignanesi, ricaduta sulla qualità come per gli altri appuntamenti e per le scorse edizioni della rassegna, che hanno visto salire sul proprio palco autorevoli esponenti del mondo della scienza, della politica, dell’arte e del food, per promuovere dibattiti e momenti di riflessione.

L’intento degli amministratori è infatti quello di sensibilizzare ai temi della sostenibilità a 360 gradi, dell’etica degli alimenti e della socialità.

Non a caso, assieme ai due celebri personaggi del mondo dell’informazione e della salute, nel centro del borgo grico saranno come sempre presenti, a partire dalle 20, gli stand dei produttori agricoli e degli artigiani locali, per portare cibo e manufatti di qualità, prodotti e realizzati nel rispetto dell’ecosistema e della salute umana.

L’evento è completamente gratuito, ma è necessaria la prenotazione sulla piattaforma https://www.eventbrite.it/.

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Tricase: Emigranti Esprèss con Mario Perrotta

Sabato 9 agosto al Castello di Tutino in scena nuove puntate in esclusiva dalla fortunata trasmissione ideata per RAI Radio 2

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Un appuntamento speciale, in esclusiva per il Castello di Tutino a Tricase, quello con Mario Perrotta.

Sabato 9 agosto, dalle ore 20, porterà in scena nuove puntate di “Emigranti Esprèss”, tratto dalla celebre trasmissione radiofonica da lui ideata per RAI Radio 2.

Dalla radio al palco, passando per la carta stampata: “Emigranti Esprèss” è diventato anche un libro edito da Fandango, e continua oggi il suo viaggio con nuove storie dal vivo.

L’idea nasce da un’esperienza personale.

È il 1980, Mario ha dieci anni e una volta al mese prende il treno da Lecce a Milano, da solo, per raggiungere il padre che lavora a Bergamo e “aggiustare l’apparecchio ai denti”. Ogni volta la madre lo affida a una famiglia di emigranti incontrata sul momento.

Brindisi, Bari, Pescara, Ancona, Rimini, Bologna, Parma, Milano… fino a Zurigo, Stoccarda e Bruxelles, in una deviazione improvvisa decisa dal padre, appena arrivati nella monumentale e grigia Stazione Centrale di Milano.

Ogni stazione è una storia.

Ogni storia è un pezzo di memoria collettiva.
Attraverso gli occhi curiosi del bambino e la fantasia alimentata dai racconti dei compagni di viaggio, si compone un mosaico di esistenze: operai, madri, amanti perduti, minatori.

Italiani costretti a emigrare in cerca di un futuro migliore, spesso accolti da intolleranza e sfruttamento.

Cambia il tempo, cambiano i volti, i luoghi e le lingue, ma il viaggio degli “Emigranti Esprèss” continua ancora oggi sotto altre forme, su altri treni, verso altre frontiere.

Emigranti Esprèss” è molto più di un racconto autobiografico: è un poema popolare che commuove e fa riflettere, un affresco potente sulle migrazioni di ieri e di oggi, attraverso una narrazione che intreccia radici, dialetti, sogni e rimpianti.

«Sono storie bellissime, bizzarre, tragiche, comiche, epiche di operai, minatori, innamorati destinati a perdersi per sempre, che hanno popolato la fortunata trasmissione radiofonica Emigranti Esprèss e che Mario ripropone live» (Claudia Cannella, Hystrio).

Mario Perrotta è tra le voci più autorevoli del teatro contemporaneo. Vincitore di quattro Premi Ubu e di numerosi altri riconoscimenti nazionali e internazionali, le sue opere sono tradotte e rappresentate in contesti prestigiosi, dal Festival di Avignone allo United Solo Festival di New York.

La sua poetica teatrale nasce dall’urgenza di raccontare il presente attraverso drammaturgie originali e progetti di ampio respiro.

Biglietto unico 7 euro – info e prenotazioni: 3331817362

 

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