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Attualità

Squali elefante nel Salento

Rari e totalmente innocui: avvistati esemplari di 8 metri tra Leuca e Porto Cesareo. L’appello di OSE: “Chiamate subito la guardia costiera”

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Sono tornati in Puglia anche quest’anno gli squali elefante, giganti di 8-9 metri di lunghezza totalmente innocui, dato che si cibano solo di plancton.


Egidio-Trainito_Tavolara2Dopo sporadici avvistamenti in gennaio, pochi giorni fa gli uomini della Guardia Costiera di Gallipoli hanno avvistato due esemplari nuotare placidamente in superficie a Santa Maria di Leuca e a Porto Cesareo. I militari hanno avvisato “in tempo reale”, direttamente dalla motovedetta, le responsabili dell’Operazione Squalo Elefante, un progetto internazionale di ricerca e conservazione su questa specie, rara e a rischio estinzione.


Dalla prima segnalazione è scattata subito l’Operazione Squalo Elefante. Le due ricercatrici Eleonora de Sabata e Simona Clò, in missione da Roma, hanno infatti iniziato a pattugliare la costa ionica, con l’obiettivo di marcare gli squali con trasmettitori satellitari per seguirli nelle loro migrazioni annuali. Il progetto ha infatti accertato come la Puglia, insieme alla Sardegna, sia l’unico luogo conosciuto in Mediterraneo dov’è possibile osservare con regolarità questa specie.


“Gli squali elefante, o cetorini, si avvicinano alla costa per pochi giorni l’anno, di solito in febbraio o marzo, spiegano le ricercatrici, “nonostante le loro dimensioni, però, trovare questi squali in mare è difficilissimo. Nei giorni scorsi siamo uscite in pattugliamento sia in volo, con un ultraleggero, che in mare con la Guardia Costiera, avvistando però solo un bel gruppo di delfini. Il brutto tempo ha fatto sospendere per ora le ricerche, ma il bel tempo previsto domenica ci spinge a chiedere la collaborazione del pubblico e dei tanti pescatori: chiunque avvisti una grande pinna in superficie avverta subito la Guardia Costiera o lo segnali attraverso il nostro profilo Facebook (facebook.com/operazionesqualoelefante). Ci aiuterà così a decifrare il comportamento di questo gigante per molti versi ancora sconosciuto”.

OSE si affianca ad un altro importante progetto Life+ dell’Unione Europea che ha a cuore la salute degli squali nel Mediterraneo. Si chiama SharkLife ed ha come obiettivo la realizzazione di azioni concrete per la salvaguardia di questi animali attraverso la riduzione della mortalità causata dalla pesca professionale e sportiva in Italia.


Lo squalo elefante, o cetorino, è uno dei più grandi animali marini italiani, secondo per dimensioni solo alla balenottera. Instancabile nuotatore, è capace di attraversare interi oceani per raggiungere le zone ricche del plancton – piccoli gamberetti di pochi centimetri di lunghezza – di cui si nutre. Nonostante la sua mole e l’abitudine di nuotare in superficie, dove trova gli sciami di gamberetti, lo squalo elefante è un animale misterioso. Scarsissime le informazioni sul Mediterraneo.


Nel 2005 MedSharks ha dato vita all’Operazione Squalo Elefante (OSE), la prima ricerca “sul campo” in Mediterraneo su questo grande squalo a cui collaborano diverse Università internazionali. Il progetto è condotto insieme al CTS (Centro Turistico Studentesco e Giovanile) capofila anche di SharkLife, con il supporto della Fondazione Principe Alberto II di Monaco, e vede la fattiva collaborazione del Corpo della Capitaneria di Porto Guardia Costiera e dell’Area Marina Protetta di Porto Cesareo.


Attualità

Rifiuti, Poggiardo cambia passo

Nuovo servizio di gestione di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti. Il sindaco Antonio Ciriolo: «Miglioramenti per i cittadini e per l’ambiente». La vicesindaca e assessora all’ambiente Antonella Pappadà: «Puntiamo alla tariffazione puntuale grazie alla quale, con la collaborazione della cittadinanza, ogni utente pagherà la Tari calcolata sull’effettivo rifiuto prodotto»

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L’amministrazione comunale ha comunicato l’avvenuta aggiudicazione della nuova gara d’appalto per i servizi di spazzamento, lavaggio, raccolta e trasporto dei rifiuti.

Ciò consente a Poggiardo di rinnovare un servizio in essere da 16 anni, introducendo una gestione moderna e in linea con le esigenze attuali della nostra comunità.

Il sindaco Antonio Ciriolo

Il nuovo servizio dovrebbe portare significativi miglioramenti e cambiamenti: raccolta separata dell’organico, che ridurrà la produzione dei rifiuti indifferenziati destinati all’impianto di biostabilizzazione di Poggiardo, con vantaggi ambientali ed economici; fornitura regolare di nuove pattumelle e strumenti adeguati per tutti i cittadini; un servizio su misura, progettato per rispondere alle necessità odierne del nostro Comune.

«Poggiardo avrà un nuovo servizio che porterà cambiamenti nel sistema di raccolta, ma anche miglioramenti per i cittadini e per l’ambiente», sottolinea il sindaco Antonio Ciriolo, «ringraziamo l’attuale gestore per il servizio svolto in questi anni e confidiamo di poter migliorare sempre più il sistema di raccolta e spazzamento a beneficio di tutti».

La vicesindaca e assessora con delega all’ambiente Antonella Pappadà

«Sono felice di questo traguardo che è stato voluto, cercato e raggiunto insieme a tutta l’amministrazione, e che segna una svolta importante per la nostra città nell’ambito del servizio di gestione dei rifiuti», ha dichiarato la vicesindaca e assessora con delega all’ambiente, Antonella Pappadà, «avvieremo nelle prossime settimane la distribuzione delle nuove pattumelle e la raccolta separata dell’organico consentendo a Poggiardo di essere al pari delle altre città virtuose, grazie al progressivo incremento della  raccolta differenziata. Diminuiranno i quantitativi di rifiuti in ingresso nell’impianto di biostabilizzazione presente a Poggiardo con benefici ambientali ed economici».

«Continueremo a lavorare», conclude Antonella Pappadà,  «per proiettare Poggiardo verso la tariffazione puntuale grazie alla quale, con la collaborazione della cittadinanza, ogni utente andrà a pagare una Tari calcolata sull’effettivo rifiuto prodotto».

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Attualità

Il milione che vorrei? Lo hanno vinto a Vignacastrisi!

Un milione di euro! Cifra tonda per un fortunato o una fortunata nella Tabaccheria di Donata Boccadamo

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Il milione che vorrei” recita la pubblicità del Million Day, gioco di Lottomatica con due estrazioni quotidiane, una alle 13 e l’altra alle 20,30.

Voi cosa ci fareste con un milione di euro?

Mentre ci pensate, trasognanti, c’è chi in queste ore stara scrivendo su carta tutti i desideri da realizzare.

Perché con una giocata presso Tabaccheria di Donata Boccadamo a Vignacastrisi (Ortelle) un fortunato avventore si è assicurato proprio la straordinaria cifra di un milione di euro!

Come sempre facciamo in questi casi, ci complimentiamo con il fortunato vincitore o la fortunata vincitrice mentre, a tutti gli altri, raccomandiamo sempre di giocare con intelligenza e secondo le proprie possibilità senza farsi prendere la mano e rischiare di cadere nel baratro della ludopatia  con tutti i disastri che ne conseguono per se stessi e i propri cari.

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Attualità

E se introducessero il PNRR per la casa?

Report “Scenari regionali dell’edilizia 2025” di ANCE: in Puglia nel 2025 previsto un calo del 7,5% degli investimenti nel settore delle costruzioni. Biancofiore, presidente ANCE Puglia: «Necessaria visione strategica di lungo periodo»

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Secondo l’ultimo report Scenari regionali dell’edilizia 2025 del Centro Studi di ANCE, l’andamento per il comparto delle costruzioni in Puglia è in chiaroscuro, tra dati in crescita e segnali di rallentamento.

La buona notizia è che nel 2024 la spesa in conto capitale dei comuni pugliesi è aumentata del 4,6% rispetto al 2023 e, in particolare, gli investimenti infrastrutturali del 5,3%, pari maggiori investimenti per opere pubbliche per circa 46 milioni di euro; positivo anche l’andamento nel primo trimestre 2025 con un incremento dell’11,3% degli investimenti pubblici locali.

Al contempo, tuttavia, Prometeia stima per il 2025 una contrazione del 7,5% degli investimenti in costruzioni, susseguente al calo del 54,4% del valore dei bandi di gara per lavori pubblici nel 2024 (pari a circa 2,8 miliardi di euro contro i 6,2 del 2023) evidenziato dai dati della Ragioneria Generale dello Stato.

«Tale ridimensionamento, in Puglia come nel resto del paese», dichiara il presidente di ANCE Puglia Gerardo Biancofiore, «è legato al progressivo esaurimento delle fasi di gara riferite agli interventi del PNRR. Tuttavia, la realizzazione delle opere del PNRR sarà massima nel biennio 2025-2026, con ingenti investimenti pubblici, e potrebbe estendersi fino al 2027 grazie al completamento di interventi finanziati in parte dalle risorse europee».

Crollo verticale anche per il mercato della manutenzione residenziale abitativa: secondo i dati ENEA-MASE sugli investimenti legati al Superbonus, infatti, il valore dei lavori realizzati in Puglia, dopo aver raggiunto il picco di 2,2 miliardi nel 2023, si è ridotto nel 2024 del 67% attestandosi sui 734 milioni di euro.

«Un dato negativo», aggiunge Biancofiore, «attribuibile al forte ridimensionamento degli incentivi fiscali legati al Superbonus. In fase di esaurimento la stagione dei bonus e con i lavori del PNRR da completarsi a stretto giro il rischio è che, a partire dal 2027 il settore possa rivivere periodi di crisi produttiva, così come successo fino al 2020. Occorre sviluppare una visione strategica di lungo periodo, capace di creare le condizioni per una maggiore stabilità degli investimenti e una più solida continuità produttiva; in tal senso, auspichiamo un PNRR per la casa per affrontare l’emergenza abitativa; risorse per le fasce della popolazione meno abbienti e, soprattutto, riforme incisive e un quadro normativo certo».

Il settore delle costruzioni resta un pilastro per la Puglia, incidendo per il 13,2% sul PIL regionale e impiegando il 36,3% degli addetti dell’industria e l’8,8% del totale dei lavoratori nei diversi settori economici.

Dal 2020, in Puglia, dopo la crisi decennale che aveva causato la scomparsa di 4mila imprese, l’offerta produttiva è tornata a crescere e nel quadriennio 2020-2023 sono state create oltre 3.300 aziende nel settore.

Parallelamente, si è assistito a un incremento della dimensione media delle imprese, che è passata dai 2,6 addetti per impresa del 2019 ai 3,1 addetti per impresa del 2023.

Nello stesso anno, le imprese attive nel settore erano 31.500, pari al 5,8% del totale nazionale.

Nonostante le incertezze, il comparto continua a generare occupazione: secondo i dati CNCE (Commissione nazionale paritetica per le casse edili) in Puglia, nel 2024, sono aumentate dello 0,6% le ore lavorate e del 5,7% il numero dei lavoratori iscritti.

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