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Attualità

Nuovi Bandi d’accoglienza: “Non siamo albergatori, non siamo guardiani”

Comunicato congiunto di Arci Lecce, Coop. Rinascita e Vento Nuovo Aps: “Si pensi anche alla perdita di ulteriori posti di lavoro e al danno economico visto che tutte le risorse economiche impegnate nell’accoglienza rimangono nel nostro territorio”

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Non siamo albergatori, non siamo guardiani e non saremo mai parte di un sistema di accoglienza che sta perdendo i requisiti minimi di umanità”.


Lo scrivono in una nota congiunta Arci Lecce, Cooperativa Rinascita e Vento Nuovo APS. Con l’entrata in vigore delle nuove regole sull’accoglienza dei migranti, fissate dal Decreto Sicurezza, molti enti gestori in tutta Italia annunciano che non parteciperanno ai bandi delle Prefetture.


Anche a Lecce è stato pubblicato il bando per affidare il servizio di accoglienza  a strutture con capacità ricettiva fino a un massimo di 50 posti per un fabbisogno presunto di 600 posti.


In tutta Italia i bandi si sono dovuti adeguare alle direttive ministeriali presenti del Decreto ed escludono di fatto la possibilità di qualsiasi azione di inclusione e integrazione, non prevedendo risorse per l’inserimento culturale e sociale dei migranti accolti.


Il progetto del governo è ben preciso”, denunciano le associazioni leccesi, “non dando strumenti si cerca di isolare sempre più i migranti per farli divenire un problema sociale, abbandonandoli di fatto a loro stessi senza alcuno strumento di comunicazione con i territori, e non potranno più essere considerati una risorsa a livello economico perché si sono sempre fatti conoscere per il loro lavoro in settori nei quali non si trovano più figure professionali adeguate”.

Arci Lecce, Cooperativa Rinascita e Vento Nuovo APS “non intendono legittimare un modello per nulla al servizio delle persone accolte e soprattutto delle comunità che hanno deciso di accogliere”.


I tre summenzionati enti gestori operano nel campo dell’accoglienza integrata “con passione e professionalità, alcuni da quasi 20 anni, mettendo al centro la persona e tutti i servizi di cui ha bisogno, per sentirsi parte integrante della comunità ospitante (assistenza sanitaria, legale e psicologica; attività multiculturali; inserimento scolastico dei minori; mediazione linguistica e interculturale; servizi per la formazione e per l’inserimento lavorativo)”.


Secondo loro “il nuovo modello di accoglienza voluto dall’attuale Governo intende trasformare i centri di accoglienza in meri dormitori, dove sarà negata la piena realizzazione di un percorso di inserimento e quindi una vita serena e autonoma. Questo significherà anche la perdita di ulteriori posti di lavoro in un territorio che invece aveva trovato uno sbocco lavorativo per tanti giovani laureati, quindi il blocco forzato degli arrivi, la repressione libica nei lager e quest’ultimo atto, un bando inaccettabile, riduce sul lastrico anche centinaia di famiglie salentine che attraverso queste economie locali si erano risollevate.  Non dimentichiamo”, continuano, “che tutte le risorse economiche impegnate nell’accoglienza rimangono nel nostro territorio: affitti, spesa alimentare e di vestiario, manutenzioni, stipendi, utenze, tutti i consumi possibili vengono spesi solo in loco producendo reddito e un giro economico importante. La nostra idea di accoglienza quindi è un’altra”, spiegano, “e passa per il riconoscimento dei diritti, l’inserimento, l’integrazione, l’inclusione sociale, la dignità delle persone attraverso la professionalità degli operatori sociali; tutti obiettivi che questo bando esclude. Da sempre e per sempre coerenti nel nostro lavoro, non possiamo rinunciare alla dignità nostra, dei rifugiati e degli operati sociali. Continueremo a difendere i più deboli in tutti i modi possibili, siano essi italiani o stranieri”, concludono, “senza mai cedere ai diritti o alimentare soprusi”.


Appuntamenti

A Vaste (di Poggiardo) ricordano Alfio, Filadelfio e Cirino

Entrambi i genitori furono barbaramente martirizzati. I tre fanciulli vennero educati dapprima da Evodio da Bisanzio e, successivamente, dal Sacerdote cristiano Onesimo. I loro nomi, le cui radici presentano…

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Aria di festa a Vaste (frazione di Poggiardo) per i Santi patroni Alfio, Filadelfio e Cirino, i tre Martiri vissuti nel III secolo.

I tre fratelli nacquero nella Città dei Prefetti, nel III secolo. Dai nobili natali, discendevano da Benedetta di Locuste e dal principe Vitale (o Vitalio), padre di quattro figli (la primogenita fu madre del martire Erasmo).

Entrambi i genitori furono barbaramente martirizzati. I tre fanciulli vennero educati dapprima da Evodio da Bisanzio e, successivamente, dal Sacerdote cristiano Onesimo. I loro nomi, le cui radici presentano eminentemente una derivazione ellenistica, evidenziano tre significati ben precisi: Alfio (di carnagione chiara), Filadelfo (amico del fratello), Cirino (piccolo signore). La breve vita terrena dei tre Santi si concluse in modo tragico: furono martirizzati per la loro fede Cristiana a Lentini, in Sicilia, nel 253 d.C.

La Novena in onore dei Santi Martiri, quest’anno è titolata “La Vita è un Viaggio”, (avviata il 1° maggio con l’intronizzazione dei Santi e seguita, il giorno dopo, da “Il Miracolo della vita” che si concretizza nelle braccia di una madre con la dott.ssa Adriana Carluccio che si racconta…) prosegue sabato 3 maggio con “Un Cuore che ha R-imparato a battere”: nei corridoi degli ospedali comprendi che la vita non è una gara ma una benedizione. Il dott. Stefano Primitivo si racconta…

Domenica 4, “Lungo la via che percorsero i Martiri”: alle 18,30: Pellegrinaggio e Santa Messa al Pozzo dei Martiri.

Lunedì 5, “Se ognuno di noi vedesse nel prossimo il riflesso di Dio, pensate che ci sarebbe ancora bisogno di barconi?”: la Dott.ssa Katia Botrugno si racconta…

Martedì 6, “Chiusi dentro”: viaggio nelle carceri italiane. La prof.ssa Alba Monti si racconta…

Mercoledì 7, “Vite spezzate: la tua morte è per me, per noi la più grande ingiustizia». L’avv.ssa Maria Cristina Rizzo si racconta…

Giovedì 8, “Non sono stati mamma e papà ad adottare me, ma sono stata io con il passare dei giorni, dei mesi e deglianni ad adottare loro”. Mina Monteduro si racconta…
Si entra nel vivo delle celebrazioni venerdì 9 maggio: alle 8,30: Santa Messa della vigilia; alle 19,30, la processione per le vie del paese.
Al termine, lo spettacolo itinerante della Salento Street Band, Artisti di Strada e il Dj Nico Monteduro.

Sabato 10, solennità dei Santi Patroni Alfio, Filadelfio e Cirino, Sante Messe alle 8, 11 e 19 (in piazza, celebrata da don Antonio Tondi, parroco di Collepasso).
Nel corso della giornata presterà servizio la Grande Orchestra di Fiati Lirica Sinfonica di Terra d’Otranto Città di Lecce, diretta dal Maestro Giancarlo Perrone.

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Attualità

Taurisano e la Festa del SS Crocifisso ed il grande spettacolo

Oggi, 3 maggio, il concerto degli Audio 2, noti al grande pubblico anche per la loro stretta somiglianza al compianto Lucio Battisti. Sul palco, un altro grande esponente della musica partenopea: il percussionista Tony Esposito…

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Taurisano rinnova l’appuntamento con la tanto attesa Festa del Santissimo Crocifisso: un’occasione di fede, cultura e anche grande spettacolo che unisce la comunità in un’atmosfera unica.

Quella di quest’anno, promette di essere un’edizione speciale che anuncia emozioni forti.

Sabato 3, presso la Cappella del SS. Crocifisso, Sante Messe alle 8 e alle 10. Alle 11 traslazione della venerata immagine del SS. Crocifisso nella Chiesa SS. Apostoli San Pietro e Paolo dove sarà celebrata la Santa Messa alle 18,30.

Alle 19, la processione per le vie del paese.

Nel corso della giornata presterà servizio il Gran Concerto Bandistico Associazione “G. Verdi” di Taurisano.

In cartellone, per sabato 3 maggio, il concerto degli Audio 2, alla ribalta negli anni ’90 e duemila e noti al grande pubblico anche per la loro stretta somiglianza al compianto Lucio Battisti. Sul palco, con i due artisti napoletani,un altro grande esponente della musica partenopea: il percussionista Tony Esposito con la sua inconfondibile energia.

Dopo il concerto, nell’Area So What, street food, birra artigianale e DJ set con Manuele Arhgirò.

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Attualità

Casarano Calcio: voce ai commericanti ed alla gente

Le voci, i commenti, la gioia dei tifosi e dei commercianti di Casarano per la Serie C

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ESCLUSIVA

INSERTO CASARANO IN SERIE C, scaricalo cliccando sul link a seguire:

https://www.ilgallo.it/wp-content/uploads/2025/04/Inserto-Maggio_Casarano-Serie-C.pdf

di Giuseppe Lagna

Gianni Toma (Toma Orologi)

«Felice della grande stagione e del ritorno del Casarano tra i professionisti, sarà volano economico per l’intera città. Gioisco anche per aver contribuito al rilancio della squadra alcuni anni fa».

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Annalisa Giorgino (Civico 16 Abbigliamento)

«Sono molto contenta per la vittoria del campionato, che porterà notorietà alla città e incremento alle attività commerciali».

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Agostino Malorgio (Enjoy Pizza Restaurant)

«Sono sicuro che la promozione del Casarano in serie C darà lustro anche all’economia e alla socialità nella città, con vantaggi anche nelle attività di ristorazione».

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Alessandro Venneri (Libreria Dante Alighieri)

«Sicuramente la risalita del Casarano nei professionisti apporterà ampi riflessi in tutte le attività del territorio, comprese quelle sportive e culturali».

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Paolo Mele (Bar Betitaly)

«Con il ritorno del Casarano nel professionismo tutta la città deve essere soddisfatta, perché è noto che il calcio può rappresentare occasione di ripresa in ogni ambito sociale».

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Aldino Antonaci (Trattoria La Pergola)

«Dopo quasi un trentennio di alti e bassi, siamo riconoscenti all’impegno del presidente Antonio Filograna Sergio per aver riportato il Casarano in serie C, questo avrà certamente ripercussioni positive in ogni settore dell’economia cittadina».

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Alessandra Costa (Costa Confezioni)

«Per me che son cresciuta al seguito del Casarano con mio padre Gigi è stata una grande gioia e spero che la serie C riporti la città agli splendori sociali ed economici di un tempo».

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Leonardo Scorrano (Buffetti Computer Store)

«Come recita lo striscione apposto al mio negozio, si è trattato di una continuità tra l’epoca di Mesciu Ucciu Filograna e suo nipote Antonio. Tutto questo non potrà che assicurare vantaggi all’economia della Città e del comprensorio».

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Giovanna D’Agnello Crazy Tabacchi e Servizi online)

«Finalmente! La Serie C è un’altra cosa. Il salto di categoria ce lo siamo meritato tutti. In particolare, noi tifosi. Dico “noi” perché, oltre ad occuparmi della rivendita dei biglietti per le partite nella mia tabaccheria, sono un’assidua frequentatrice della curva. Quando abbiamo potuto cantare “ce ne andremo in Serie C”, in curva erano tanti gli occhi gonfi. La terza serie darà lustro alla città e, ne sono sicura, anche l’economia casaranese se ne gioverà. Sono felice anche per i calciatori, ne ho conosciuti molti e sono tutti bravi ragazzi. Così come sono felice per il presidente, se lo merita. Domenica 4 maggio al Capozza ci sarà il pienone e sarà gremita anche la Curva Sud.
Faremo una grande festa, questo è sicuro!».

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