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Claudio Prima & Seme ai piedi di Torre Sant’Emiliano

Tra Otranto e Porto Badisco, alcuni brani del disco d’esordio dell’organettista, cantante e compositore, “Enjoy”. Venerdì 12 novembre sul sito del National Sawdust di New York, su Facebook e Youtube sarà proposto in anteprima “Moon Fragment”

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Girato ai piedi di Torre Sant’Emiliano, tra Otranto e Porto Badisco, prodotto da Ipe Ipe Music, in collaborazione con VisionIntoArt e National Sawdust, nella Programmazione Puglia Sounds Producers 2020/2021 della Regione Puglia (FSC 2014/2020 Patto per la Puglia – Investiamo nel vostro futuro), venerdì 12 novembre sarà lanciato online “Moon Fragment” di Claudio Prima & Seme.


La bellezza della costiera salentina, primo lembo ad Est d’Europa, e l’originalità dell’architettura della torre, sono lo scenario ideale per le riprese del live dell’ensemble che presenta al pubblico internazionale alcuni brani di “Enjoy”, disco d’esordio del progetto, prodotto da Ipe Ipe Music nella programmazione Puglia Sounds Record, anticipato dal brano “Domenica”.



La premiere del video Moon Fragment – girato da Cosimo Pastore Stefano Tamborino con il suono a cura di Emanuele Flandoli – sarà programmata alle 15 non solo su Facebook (@progettoseme), YouTube (@claudioprima), ma anche sul sito del National Sawdust di New York (live.nationalsawdust.org).


Posizionato nel cuore di Williamsburg, un creativo quartiere di Brooklyn, diretto da Paola Prestini, compositrice italoamericana fra le maggiori protagoniste dell’attuale scena della musica contemporanea statunitense, il National Sawdust è un incubatore culturale, live e virtual stage molto attivo nell’ambito della musica classica contemporanea e della world music.


In questo nuovo progetto l’incontro fra l’organetto del musicista, cantante e compositore salentino Claudio Prima e il quartetto d’archi formato da Vera Longo (violino e voce), Paola Barone (violino), Cristian Musìo (viola) e Marco Schiavone (violoncello), già protagonisti di numerose collaborazioni (Giovane Orchestra del Salento, La Municipal, Orchestra della Magna Grecia) porta alla ricerca di una scrittura che esprime il contatto tra due stili (classico e popolare), apparentemente lontani fra loro, ma legati da un’appartenenza geografica che negli anni ha prodotto numerose forme di reciproca influenza.


L’organetto ha il suono di una tradizione antica, legata a doppio filo con le ritualità Europee: dal Sud Italia alla Scozia, dai Paesi Baschi all’Est Europa.


È uno strumento relativamente moderno (nato all’inizio del 1800) che però ha già attraversato tutto il globo, spesso portato in valigia dai migranti, che dall’Europa lo hanno trasportato in America e Africa, a fare da radice per la crescita delle nuove musiche tradizionali in Argentina, Brasile, Usa, Canada, Madagascar, Kenya, sviluppatesi spesso a partire dalle melodie europee.


L’organetto negli ultimi anni da strumento della tradizione si è gradualmente trasformato in strumento di evoluzione della tradizione stessa, grazie alle nuove composizioni nell’ambito della world music e alle sempre più frequenti commistioni fra stili e culture diverse. Qui il rigore della musica classica incontra, dunque, l’istinto e la spontaneità della musica popolare, che rivive di una ritualità moderna, traslando la sua eterna ricerca di un richiamo ancestrale in una scrittura attuale.


Il Mediterraneo si fonde, infatti, con il mondo classico, giocando con le provenienze e favorendo la contaminazione di due mondi musicali che da sempre hanno segretamente dialogato, come si può evincere dalle composizioni di Béla Bartók, Franz Liszt e Igor Stravinskj, fra gli altri, profondamente intrise di echi tradizionali. Il repertorio, totalmente inedito, nelle musiche e nei testi, traccia una rotta ideale fra le tradizioni del Sud dell’Europa e il mondo classico, con una scrittura colta che conserva l’istintività e la passionalità dello stile popolare. Gli archi sostengono l’organetto nella creazione di un ambiente musicale ricco e complesso, che indaga a fondo le possibilità espressive della musica tradizionale, nel suo continuo fluire e dialogare con la modernità.


«Scrivere per quartetto d’archi non è impresa semplice, è uno strumento complesso con delle logiche interne quasi perfette, che si portano dietro secoli di storia della musica», spiega Claudio Prima.

«Dopo quattro anni di prove e tentativi a volte non riusciti», aggiunge, «ho iniziato a scrivere per quartetto cercando di sfruttarne al meglio la potenza evocativa, che viene dall’ascolto degli archi in ambito popolare, soprattutto nell’est Europa, in Albania, Romania, Armenia. In questo progetto io cerco principalmente l’emozione del gesto sonoro, la coesione e l’immediatezza.


Ogni brano è un piccolo rito per me, ha i suoi richiami nella mia storia personale e nel mio percorso professionale, rappresenta per me il riferimento a un vissuto, a una relazione, a un’esperienza, che traduco volta per volta in musica.


Ogni brano è completamente vissuto e concreto, questo mi aiuta a connettermi in prima persona con quello che scrivo e poi suono. Così posso trasportare con me dapprima i musicisti che condividono questo percorso, giovani talenti che hanno da subito sposato l’idea e che mi sostengono in tutto il processo e quindi il pubblico, a cui nei live racconto cosa c’è dietro ogni brano, per poterli aiutare a rivivere con me quell’emozione. A dirla tutta questo accade, a volte, anche senza dire una parola».


Claudio Prima è leader e ideatore di numerosi progetti di indagine sulle musiche di confine (BandAdriatica, Adria, La Repetitiòn – Orchestra senza confini, Tukrè, Manigold).


Si esibisce in festival e rassegne internazionali in Europa, USA, Brasile Tunisia, Libano, Giordania, Kuwait.


È organettista, cantante, compositore e autore di colonne sonore. È solista dell’opera contemporanea Oceanic Verses di Paola Prestini con cui si esibisce a New York, Washington e al Barbican Center di Londra con la BBC Symphony Orchestra.


Dirige la “Giovane Orchestra del Salento” un ensemble di giovani musicisti salentini. È assistente di Goran Bregovic e Giovanni Sollima per la Notte della Taranta.


Ha un’intensa attività discografica e ad oggi conta più di 80 presenze in pubblicazioni discografiche italiane ed internazionali.


Scrive musiche per teatro (Verso Terra di Mario Perrotta 2016, Oltremundo, Arrivi e partenze di Marcelo Bulgarelli 2014, La grande cena di Camilla Cuparo 2009).


«L’organetto per me è uno strumento di relazione, di incontro», conclude, «è una lente d’ingrandimento, portata sempre in valigia e pronta ad esplorare. Ha il suono e il sapore della mia terra d’origine e lo sguardo rivolto al prossimo approdo».


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“ChiAmaLaVita”. Le nuove storie di Federica Sabato

Sicurezza stradale: il secondo libro della giornalista. Per “non darla vinta alla morte”, anche semplicemente continuando a vivere la propria vita, uno strumento di sensibilizzazione su un tema tristemente attuale ma che è necessario continuare a divulgare per una maggiore presa di coscienza

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La sala conferenze del museo archeologico “S. Castromediano” di Lecce (via Gallipoli) ospiterà la presentazione ufficiale del nuovo libro della giornalista Federica Sabato: “ChiAmaLaVita. Le nuove storie” (Edizioni Esperidi).

Sono previsti i saluti istituzionali di: Adriana Poli Bortone sindaco di Lecce, Fabio Tarantino presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone deputato parlamentare, Girolamo Tortorelli governatore Lions distretto 108AB, Claudio Martino editore. Insieme all’autrice interverranno Valter Spadafina viceprefetto di Lecce, il cap. Domenico Molino comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia dei Carabinieri di Lecce, Stefano Guarnieri presidente dell’ass. “Lorenzo Guarnieri onlus” e Walter Gabellone presidente dell’ass. “Alla conquista della vita”.

L’appuntamento è per domani, venerdì 24 ottobre, alle ore 17,30; modererà la serata la giornalista Roberta Grassi.

L’evento gode del patrocinio della Città di Lecce, della Provincia di Lecce, in collaborazione con Lions Club International.

IL LIBRO

Ritorna Chiamalavita, con le sue storie e i suoi approfondimenti sulla tematica della sicurezza stradale.

Nella prima edizione del libro, pubblicato nel 2017, l’autrice raccontava le vite distrutte e stravolte a causa di un sinistro stradale.

Oltre al dolore però è stata raccontata anche la speranza che ha accompagnato le famiglie delle vittime, nel “non darla vinta alla morte”, anche semplicemente continuando a vivere la propria vita.

La nuova edizione, come la prima, intende essere strumento di sensibilizzazione su un tema tristemente attuale ma che è necessario continuare a divulgare per una maggiore presa di coscienza.

I protagonisti di queste nuove storie sono: Diego De Luca, Luca Margiotta Casaluci, Viola Casilli, Walter Gabellone, Leo (Pantaleo) Delle Donne, Mattia “Desmo” Ottaviano, Virginia Campanile.

Le storie di Mattia Marchello e Elisa Bascià sono state scritte dalla giornalista Francesca Pastore, impegnata da sempre nel sociale e nella difesa dei diritti dei più deboli.

Nel libro ci sono anche i contributi degli esperti Stefano Guarnieri, Marco De Mitri, Roberto Guido, del prefetto di Lecce Natalino Domenico Manno, Tiziana Montinari.

L’AUTRICE

Federica Sabato, nella vita professionale, si divide tra l’attività giornalistica e quella di educatrice professionale all’interno di comunità per minori e scuole, oltre a essere impegnata nel mondo del volontariato sociale.

Ha approfondito i suoi studi in materie psico-pedagogiche, di cui è docente.

È insegnante di ruolo presso l’I.C. Polo 2 “Borgo” di Gallipoli.

Giornalista pubblicista dal 2005, ha collaborato con numerose testate giornalistiche, tra cui “il Gallo”, Canale8, il Nuovo Quotidiano di Puglia, Puglia e Mare, Salento Review, ecc.

Dal 2014 fa parte dei Lions Clubs International e da anni promuove campagne di sensibilizzazione sulla sicurezza stradale rivolte principalmente agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado.

La prima edizione di ChiAmaLaVita (Esperidi 2017) è stata regalata a numerose scuole della provincia di Lecce ed è stata inclusa in una campagna di sensibilizzazione sulla sicurezza stradale a cura della Provincia di Lecce e finanziata da Upi Puglia.

Per lei, “la scrittura è un’estensione del pensiero, una necessità, un’arte e un atto di connessione”.

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Gagliano del Capo si veste da Cittadella della Prevenzione

Domenica 26 ottobre, dalle 9 alle 13, in piazza Falcone Borsellino medici, operatori sanitari e farmacisti, associazioni, insieme, metteranno a disposizione dell’intera comunità il proprio tempo, le loro competenze per eseguire visite ed esami gratuiti

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Un evento importante per la sensibilizzazione alla prevenzione ed alla cura della salute.

L’iniziativa, progetto dell’associazione “TUA” di Tiggiano, in programma domenica 26 ottobre a Gagliano del Capo (dalle 9 alle 13, in piazza Falcone Borsellino) è organizzato dal Comune di Gagliano del Capo in unione con “Fidas Gagliano del Capo” e in collaborazione con ASD “Sirio Finibus Terrae” e Associazione “Li Vagnoni”.

Un obiettivo comune: promuovere la prevenzione.

Ancora oggi, il tema della prevenzione della salute è spesso trascurato o considerato secondario rispetto ad altri aspetti quotidiani.

La disinformazione e/o la scarsa comprensione di questo tema possono aumentare la distanza dalla realtà ed alterarne la sua percezione, riflettendo la sommaria superficialità attraverso una diagnosi improvvisa.

Medici, operatori sanitari e farmacisti, associazioni, insieme, metteranno a disposizione dell’intera comunità il proprio tempo, le loro competenze per eseguire visite ed esami gratuiti, tra cui elettrocardiogramma, ecografie dell’addome, ecografie tiroidee, test dell’udito e della vista, fisioterapia, analisi del passo, test Hcv, elettrocardiogramma e misurazione della pressione, consulenza sessuologica, visita Urologica.

Dall’amministrazione comunale di Gagliano del Capo si dicono convinti che «l’unione possa fare la forza, ritiene che la collaborazione attiva con la comunità, gli enti locali, le imprese e le altre associazioni sia lo strumento più idoneo ed efficace per creare una realtà più coesa, più unita ed inclusiva».

Durante la mattinata anche lo sport sarà protagonista: l’Asd Sirio Finibus terrae ha organizzato un minitorneo di Catch’n Serve Ball, un momento di condivisione e movimento dedicato a tutti (a partire dalle ore 9).

Alla Cittadella della Prevenzione parteciperanno anche le associazioni del territorio, impegnate ogni giorno nella tutela della salute e nella promozione della consapevolezza: AISM Lecce, con il laboratorio “Senti come mi sento” per comprendere da vicino le difficoltà legate alla Sclerosi Multipla; FIDAS Lecce, per informare su chi può donare, come avviene la donazione e perché il sangue è vita; ADMO Lecce, per spiegare come diventare donatore di midollo osseo e offrire una speranza concreta a chi attende un trapianto; LILT Lecce – per sensibilizzare sull’importanza degli screening preventivi e della diagnosi precoce dei tumori.

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Leuca aspetta il Grand Prix del Salento

Il grande motorsport nel cuore del Capo di Leuca dal  7 al 9 novembre. Il comitato organizzatore esprime gratitudine al comune di Castrignano del Capo e all’ACI Lecce. Presentazione ufficiale mercoledì 5 novembre 

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L’attesa cresce e i motori iniziano a rombare in vista del Grand Prix del Salento, un evento che promette spettacolo e adrenalina in una delle cornici più suggestive d’Italia.

Il comitato organizzatore, guidato dal promotore Pino Frascaro e orchestrato dalla scuderia Motorsport Scorrano, è in piena attività per definire gli ultimi dettagli di una manifestazione che porterà il grande motorsport nel cuore del Capo di Leuca.

«In questa fase cruciale, mentre i lavori sul percorso procedono a ritmo serrato e le prime iscrizioni iniziano ad arrivare», affermano gli organizzatori, «sentiamo il dovere di rivolgere un sentito e profondo ringraziamento a chi sta rendendo possibile questo sogno. Il nostro primo pensiero va al Comune di Castrignano del Capo, insignito del titolo di “Comune Europeo dello Sport 2025”, da ACES Europe e a tutta l’amministrazione comunale. La loro disponibilità, visione e supporto logistico sono stati fondamentali. Hanno creduto nel progetto fin dal primo istante, aprendo le porte della loro splendida terra e permettendoci di disegnare un evento unico nella frazione di Santa Maria di Leuca».

Non esiste palcoscenico migliore di questa ridente marina, gioiello incastonato de finibus terrae, lì dove le acque cristalline dello Ionio e dell’Adriatico si incontrano e si abbracciano.

Ilcomitato organizzatore intende ringraziare anche «l’Automobil Club Lecce e il suo presidente, Francesco Sticchi Damiani. La loro competenza rappresenta un sigillo di garanzia per la qualità e la sicurezza della manifestazione, confermando la storica vicinanza dell’ACI allo sport automobilistico sul territorio».

«Un evento di tale portata», continuano, «non sarebbe realizzabile senza il sostegno di partner illuminati che condividono la nostra stessa passione. Desideriamo quindi esprimere la nostra più sincera gratitudine ai nostri main sponsor, aziende di prestigio nazionale e locale che hanno legato il loro nome al Grand Prix del Salento: RCF di Bologna, eccellenza italiana nel mondo dell’audio professionale; Ma.Fra di Milano, leader nei prodotti per la cura dell’auto, e il suo rivenditore di zona Le.di.ca.r.; Del Car Automotive di Alessano, punto di riferimento per gli automobilisti del territorio; D’Amico Immobiliare di Torre Vado, una realtà consolidata che opera in questo magnifico angolo di Salento».

I preparativi fervono e l’entusiasmo è alle stelle.

La presentazione ufficiale del Grand Prix del Salento (in programma dal 7 al 9 novembre) si terrà mercoledì 5 novembre presso il Municipio di Castrignano del Capo.

In quella sede, verranno svelati tutti i dettagli del programma e le novità di questa edizione.

«Grazie ancora a tutti», concludono gli organizzatori, «stiamo lavorando per offrire al Salento, ai piloti e al pubblico un evento indimenticabile».

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