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Appuntamenti

Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la trans fobia

Per l’occasione,  il Comune di Racale in collaborazione con la  Consulta Giovanile, organizza un incontro online in diretta sulla  pagina Facebook della Consulta; ospite dell’evento la Senatrice Monica Cirinnà

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Il 17 maggio si celebra in tutta Europa la Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia.

La commemorazione fu istituita nel 2007 per condannare le discriminazioni che ancora oggi moltissime persone sono costrette a subire sulla base del loro orientamento sessuale.


La senatrice Monica Cirinnà


Per l’occasione,  il Comune di Racale in collaborazione con la  Consulta Giovanile, organizza un incontro on line in diretta sulla  pagina Facebook della Consulta; ospite dell’evento la Senatrice Monica Cirinnà.


L’incontro vuole essere un momento di riflessione e campagna di sensibilizzazione per denunciare e lottare contro ogni abuso fisico e morale legato all’orientamento sessuale.


Mattia Antonio Chetta, presidente della Consulta giovanile di Racale: «Abbiamo accolto con grande entusiasmo la proposta pervenuta dalla Presidente del Consiglio comunale, Anna Toma, perché è un’iniziativa che dà seguito al percorso cominciato qualche mese fa proprio dai giovani della città. Infatti, dopo Brindisi, Lecce e Martano, a Racale non volevamo essere da meno e decidemmo, con la Consulta giovanile, di invitare il nostro Consiglio comunale a sostenere formalmente questa battaglia di civiltà, invitando l’assise a pronunciarsi sul ddl Zan. Siamo altresì felici di dialogare con la senatrice Monica Cirinnà, promotrice delle unioni civili e difensore dei diritti LGBTQI».

Anna Toma, presidente del consiglio comunale di Racale e componente del consiglio nazionale dell’Anci


«La realtà è policroma e ogni tonalità ha pari diritti di fronte al mondo», sottolinea Anna Toma, presidente del consiglio comunale con delega alle Pari opportunità, «un messaggio che riassume le aspirazioni di milioni di persone e che il Ddl Zan sta tenacemente cercando di trasformare in giusta legge dello Stato. La battaglia per la non violenza contro ogni discriminazione e per l’affermazione dei diritti delle Comunità LGBTQ+», evidenzia, «è la nostra battaglia. Mi rammarica il fatto che ogni anno si debbano celebrare la giornata contro l’omofobia, contro la violenza sulle donne, quella per i diritti dei minori, contro la povertà… come se certi valori non fossero già, naturalmente, patrimonio di una civiltà evoluta e moderna e si debba, invece, ribadirne di continuo l’importanza. Ognuno di noi ha sensibilità differenti, ognuno nella vita pubblica, ma soprattutto privata, compie scelte in base alle proprie inclinazioni e ai propri desideri e su questo è impensabile che si continui su uno scontro di valori. Credo si possa rimanere della propria idea politica pur continuando a rispettare le scelte dell’altro. Per la nostra amministrazione», insiste la presidente del consiglio comunale, «l’obiettivo del 17 maggio è quello di promuovere la consapevolezza e individuare le azioni positive di prevenzione e contrasto al fenomeno dell’omofobia, lesbofobia, bifobia, transfobia. Scriviamoli e ripetiamoli bene tutti questi termini, perché le persone purtroppo non sono ancora tutte libere di essere e il compito di un’amministrazione non è solo quello di promuovere la libertà, garantita in primis dalla Costituzione, ma di diffondere una cultura aperta e inclusiva e di lavorare costantemente, nella società e nelle sue diramazioni, a partire dalla scuola, per rimuovere gli ostacoli che si frappongono alla realizzazione di quella libertà. Non basta promuovere la libertà per dichiararsi a posto con la propria coscienza e il proprio ruolo».


«Il 17 maggio», annuncia  Anna Toma, «avremo l’onore di ospitare, in una diretta Facebook, la Senatrice Monica Cirinnà, da sempre in prima linea su queste tematiche e fautrice della normativa sulle unioni civili, nonché il presidente di ArciGay Salento Giuseppe Todisco su impulso del quale nel gennaio scorso abbiamo portato in  consiglio la mozione a sostegno del Ddl Zan, e per questo ringrazio l’amministrazione e la Consulta per aver accolto con entusiasmo tale iniziativa».


L’appuntamento, in streaming, in diretta Facebook sulla pagina della Consulta Giovanile di Racale, è n programma per  lunedì  17 maggio, alle ore 17.



Appuntamenti

Archivi della Memoria orale: tra tracce e narrazioni

Nel pomeriggio al Centro di Documentazione delle Musiche Popolari di Palazzo Marchesale a Melpignano, un convegno che invita a scoprire il valore profondo degli archivi e il loro ruolo nel custodire l’identità di un territorio

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Un viaggio nel cuore pulsante della memoria del Mezzogiorno, tra storie, voci e visioni che continuano a trasformare il presente.

Questo pomeriggio, alle ore 17,30, il Palazzo Marchesale di Melpignano, che ospita il Centro di Documentazione delle Musiche Popolari, apre le sue porte a “Archivi della Memoria orale: tracce e narrazioni”, un convegno che invita a scoprire il valore profondo degli archivi e il loro ruolo nel custodire l’identità di un territorio.

Un’occasione unica per esplorare il prezioso Fondo Luigi Chiriatti e confrontarsi sulle sfide – umane, culturali e tecnologiche – che accompagnano la gestione degli archivi orali.

Dopo i saluti della sindaca Valentina Avantaggiato interverranno voci autorevoli del panorama archivistico e culturale nazionale.

Donato Pasculli, Direttore dell’Archivio di Stato di Lecce, offrirà una riflessione sul ruolo dell’archivistica pubblica nella tutela della memoria collettiva. Manuela Iannetti, direttrice di Archivissima, il più importante festival italiano dedicato agli archivi, porterà l’esperienza del racconto culturale attraverso nuovi linguaggi.

Giovanni Chiriatti, editore e anima di Kurumuny Edizioni, racconterà la visione che ha guidato la costruzione del Fondo Chiriatti.

Massimiliano Morabito, etnomusicologo e musicista, condividerà esperienze sul campo e prospettive di ricerca dopo aver dedicato un volume alla figura di Alan Lomax.

Chiara Marola, giornalista, musicista e direttrice del festival Scalero, offrirà uno sguardo interdisciplinare sul rapporto tra voce, territorio e contemporaneità.

A moderare, la giornalista Giorgia Salicandro, da anni impegnata nella divulgazione culturale nel Salento.

Il convegno rappresenta il secondo appuntamento del programma di attività nato attorno al Centro di Documentazione Musiche Popolari, inaugurato il 22 ottobre: un progetto visionario con cui Melpignano dà voce ai patrimoni materiali e immateriali del territorio. Grazie ai fondi PNRR (M1C3 – Investimento 2.1, Attrattività dei Borghi – Linea B), l’Amministrazione ha potuto acquisire e rendere pubblico l’immenso Archivio di Luigi Chiriatti, frutto di oltre cinquant’anni di ricerca e oggi consultabile sul portale centrodocumentazionemelpignano.it.

Più di 4 terabyte di registrazioni, fotografie, interviste e documenti etnografici, organizzati in otto grandi aree tematiche grazie al lavoro specialistico di Emanuela Candido (Imago Cooperativa Sociale di Lecce) e catalogati sulla piattaforma Archiui.

Ma il Centro è molto più di un archivio: è un luogo che si attraversa, uno spazio che vibra. Due installazioni immersive, nate da un progetto sostenuto dalla Regione Puglia e firmate dall’artista internazionale Massimiliano Siccardi e dall’architetta salentina Raffaela Zizzari, trasformano documenti e luoghi storici in esperienze emozionanti.

Una è dedicata all’Archivio Chiriatti; l’altra, site-specific, restituisce voce alle scritte dei detenuti delle antiche prigioni di Melpignano, trasformando un luogo di dolore in un potente esercizio di memoria condivisa. Il Centro diventa così una soglia: un ponte tra passato e futuro, un laboratorio in cui comunità, culture e narrazioni continuano a rigenerarsi.

Come ricorda la sindaca Avantaggiato: «Un archivio non è solo conservazione, è un corpo vivo che costruisce futuro». Melpignano dà a studiosi, appassionati e viaggiatori curiosi l’opportunità di ascoltare la voce dei suoi archivi.

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Fam(m)i d’Amore

Due facce della stessa medaglia: anoressia e bulimia. Da un’idea di Vincenza De Rinaldis, “Borgo in Scena” presenta la prima assoluta. Domani, dalle 19, all’auditorium del Museo Castromediano di Lecce

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Due giovani donne, si incontrano in uno spazio sospeso tra realtà e memoria.

Ognuna racconta la propria storia, il proprio rapporto con il cibo e con lo specchio, la propria “fame” d’amore e di riconoscimento.

Una cerca il controllo negando il cibo, l’altra tenta di riempire un vuoto interiore attraverso di esso: due facce della stessa medaglia — anoressia e bulimia.

Attraverso parole, gesti e immagini evocative, le due protagoniste danno voce a un disagio profondo ma anche alla possibilità di cambiamento.

Nel dialogo emergono la fragilità dell’adolescenza, la ricerca d’identità, il bisogno di ascolto e la speranza che nasce quando si impara a guardarsi con occhi nuovi.

Lo spettacolo, a cura della compagnia Finibus Terrae Teatro, in programma domani, venerdì 12 dicembre (sipario alle 19) presso l’auditorium del Museo Castromediano di Lecce, non si limita a raccontare il dolore, ma apre alla consapevolezza e alla rinascita: l’amore più importante, quello che salva, è l’amore per sé stessi.

Drammaturgia di Francesca Danese; in scena Vincenza De Rinaldis e Francesca Danese; regia di Fabio Rubino.

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Racale accende l’Albero della Sicurezza

Dall’inizio del 2025, ogni 6 ore muore un lavoratore. Sabato 13 dicembre l’inaugurazione dell’installazione artistica con caschi da cantiere per sensibilizzare bambini, ragazzi e adulti sulla tematica degli infortuni sul lavoro

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Un messaggio di speranza e un monito potente contro la piaga degli infortuni e delle morti sul lavoro.

Sabato 13 dicembre, in piazza San Sebastiano, a Racale,  l’inaugurazione dell’Albero della Sicurezza, un’installazione artistica unica nel suo genere per fare memoria delle vittime del lavoro e per mantenere i riflettori puntati sull’orrendo dramma.

Lo dimostrano i dati: dall’inizio del 2025, ogni 6 ore (e qualche minuto) muore un lavoratore.

Da gennaio a settembre le morti sul lavoro in Italia sono state 784, con 575 in occasione di lavoro e 209 in itinere.

L’opera è stata ideata e realizzata dal Maestro Francesco Sbolzani, il quale ha utilizzato decine di caschi da cantiere per comporre un albero che, pur celebrando le festività, alza il velo su un tema di stretta attualità e di cruciale importanza sociale: la sicurezza nei luoghi di lavoro.

L’evento, patrocinato dal Comune di Racale è promosso e organizzato congiuntamente dalle Associazioni di Azione Cattolica delle Parrocchie di Racale e dal MLAC (Movimento Lavoratori di Azione Cattolica) della Diocesi di Nardò-Gallipoli, in una significativa sinergia con l’associazione ANMIL (Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro) di Lecce.

L’installazione artistica intende stimolare una riflessione profonda sul valore della vita e sul diritto inalienabile di ogni lavoratore a svolgere le proprie mansioni in un ambiente sicuro e protetto.

L’inaugurazione si terrà, dunque, in piazza San Sebastiano, presso gli spazi esterni della Parrocchia di S. Giorgio Martire, a partire dalle ore 19,30, e sarà preceduta da un breve momento di confronto e di riflessione sul tema della sicurezza.

Interverranno Rino Stefani, esperto di medicina del Lavoro e Alberto Stefani, specializzato in Sicurezza sul Lavoro, condividendo alcune esperienze e prospettive.

Inoltre, in preparazione all’evento e per approfondire la discussione, è stato diffuso online un breve questionario anonimo i cui risultati saranno spunto di analisi durante la serata.

L’invito a partecipare da parte degli organizzatori è particolarmente rivolto ai lavoratori, alle aziende e alle istituzioni del territorio

 

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