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Appuntamenti

Il soul di J.P. Bimeni & The Black Belts sbarca nel Salento

Stasera sul palco del Chiostro dell’ex Convento dei Teatini a Lecce anche il Gabriele Poso Organik Trio a Lecce per il Sud Est Indipendente

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Dopo l’esibizione sul palco del Jova Beach Party di Jovanottistasera (ore 21,30 – ingresso 17 euro + dp) il soul man africano J.P. Bimeni sarà sul palco del Chiostro dell’ex Convento dei Teatini di Lecce con il suo progetto The Black Belts per il Festival Sud Est Indipendente. In apertura il percussionista e polistrumentista Gabriele Poso Organik Trio.


Jp Bimeni


Discendente di una famiglia reale burundese, J.P. Bimeni lascia il suo paese all’età di 15 anni durante la guerra civile e ottiene lo status di rifugiato politico in Gran Bretagna. Il cantante sorprende con una voce che ricorda quel soul del primo Otis Redding, in cui risuona l’anima dell’Africa. Le sue canzoni parlano di amore e perdita, speranza e paura, con una convinzione che arriva dalle esperienze straordinarie con cui la vita lo ha messo alla prova.


Nel disco d’esordio “Free Me”, alle jam funk si susseguono profonde ed accorate ballad provenienti dal southern soul, con un’atmosfera unica presente in tutto questo capolavoro, grazie a quel suo edificante stile africano.


Il fatto che Bimeni abbia vissuto un’esistenza fuori dall’ordinario e viva per raccontare questa storia rende queste canzoni ancora più significative. “Non torno in Burundi dal 2015“, racconta il cantante. “Ora ho una famiglia, dei figli, e per ora non mi sento sicuro di andarci per via delle tensioni politiche in atto, delle rivolte… e del presidente Pierre Nkurunziza che rimane aggrappato al potere. Non escludo però un giorno di organizzare lì un festival con i migliori talenti locali“.


Gabriele Poso Organik Trio

Gabriele Poso è un artista con una forte visione spirituale e musicale.


Virtuoso delle percussioni, polistrumentista e direttore della Yoruba Soul Orchestra per il dj e produttore vincitore di un Grammy Award, Osunlade, Gabriele è nato in Sardegna ed è salentino d’adozione, ma l’incessante passione per la musica lo ha portato ad espandere i propri orizzonti musicali: da Roma a Porto Rico, da Cuba a Berlino. Tra i suoi sostenitori più illustri, Gilles Peterson che ne ha inserito alcune tracce nel suo The International Worldwide Show e altri show internazionali.


L’ultimo album “Awakening” (BBE Records), arriva dopo la nascita del primo figlio e segna una svolta dal punto di vista personale e artistico, con maggiori libertà espressiva e maturità compositiva.


Nel Salento prosegue, infatti, il Sud Est Indipendente, festival firmato da CoolClub con la direzione artistica di Cesare Liaci, sostenuto dal Fus – Fondo Unico per lo spettacolo del Mibac e dalla Regione Puglia (Avviso pubblico per lo Spettacolo e le Attività culturali FSC 2014-2020 – Patto per la Puglia), con il sostegno di B94Vestas Travel Candido 1859 in collaborazione con i Comuni  di Corigliano d’OtrantoLecce e CastroIndie PrideCoreACoreRadioWau e altri partner pubblici e privati. Dopo la residenza artistica “ReSound“ con Lee Ranaldo, Leah Singer, Patrick Watson e molti altri musicisti pugliesi, il concerto dei Giant Sand, le quattro serate di musica e incontri a Corigliano d’Otranto (con, tra gli altri, Diaframma, La rappresentante di Lista, Any Other, Finn Andrews, Contini, Be Forest, Lucia Manca, Dimartino, La Batteria), Sergio CammeriereGabriele Poso Organik Trio e J.P. Bimeni & The Black Belts  i prossimi appuntamenti ospiteranno Joan as Police Woman (5 agosto al Castello Volante di Corigliano d’Otranto), la presentazione del volume “Come spiriti adolescenti. 25 scrittori per Kurt Cobain” (9 agosto al Molly Malone di Lecce), Calcutta con Giorgio Poi e Margherita Vicario (10 agosto al Campo Sportivo di Locorotondo nell’ambito del Locus Festival), il Faber Ensemble con un omaggio a Fabrizio De André (11 agosto nell’ex Convento dei Teatini di Lecce in collaborazione con Festinamente e il Comune di Lecce), Franco126 (12 agosto nell’Arena Live di Serranova, frazione di Carovigno, in collaborazione con Torre Regina Giovanna e Sottosopra Fest). Purtroppo è stato invece annullato il concerto di Beirut previsto per il 21 agosto a Gallipoli.


Appuntamenti

Dialoghi sulla Giustizia e sulla Legalità a Patù

Ospiti Francesco Mandoi, già Procuratore Nazionale Antimafia Aggiunto, con un’esperienza trentennale nel contrasto alla criminalità organizzata, e Roberto Tanisi, già Presidente del Tribunale di Lecce e autore di numerose pubblicazioni sui temi del diritto e della giustizia

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Patù si prepara a ospitare un momento di confronto culturale di grande prestigio.

Domani, venerdì 12 dicembre, nella Sala Consiliare del Comune, si terrà l’incontro dal titolo “Dialoghi sulla Giustizia e sulla Legalità”.

La serata vedrà protagonisti due magistrati di spicco, la cui fama non si limita al contesto salentino.

Gli ospiti saranno Francesco Mandoi, già Procuratore Nazionale Antimafia Aggiunto, con un’esperienza trentennale nel contrasto alla criminalità organizzata, e Roberto Tanisi, già Presidente del Tribunale di Lecce e autore di numerose pubblicazioni sui temi del diritto e della giustizia.

Al centro dell’incontro ci saranno anche le loro ultime pubblicazioni.

Né eroe né guerriero, ricordi e sfide di un magistrato di Mandoi, edito da Besa con prefazione del giudice Nino Di Matteo, racconta le sfide e le esperienze di una carriera nella magistratura.

Il Sillabario minimo della giustizia di Tanisi, pubblicato da Chiriatti, offre una riflessione sintetica e originale sui principi e il funzionamento del diritto.

La serata si aprirà con i saluti del sindaco Gabriele Abaterusso e del dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo SalveMorciano Patù, Gianni Sergi.

Nell’occasione, l’amministrazione comunale donerà una copia della Costituzione italiana a tutti i ragazzi e le ragazze che hanno compiuto 18 anni, un gesto simbolico che lega l’evento alla formazione civica delle nuove generazioni.

La Libreria Idrusa di Alessano curerà il banchetto dei libri.

Coordinerà l’incontro  la giornalista Luana Prontera, che negli anni ha approfondito i temi legati alla legalità, all’antimafia sociale e alla comunicazione di prossimità.

Il dialogo si snoderà tra le esperienze dei magistrati e le questioni del presente, mettendo in luce oltre al contenuto dei libri anche le esperienze e i percorsi umani e sociali che li attraversano.

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Archivi della Memoria orale: tra tracce e narrazioni

Nel pomeriggio al Centro di Documentazione delle Musiche Popolari di Palazzo Marchesale a Melpignano, un convegno che invita a scoprire il valore profondo degli archivi e il loro ruolo nel custodire l’identità di un territorio

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Un viaggio nel cuore pulsante della memoria del Mezzogiorno, tra storie, voci e visioni che continuano a trasformare il presente.

Questo pomeriggio, alle ore 17,30, il Palazzo Marchesale di Melpignano, che ospita il Centro di Documentazione delle Musiche Popolari, apre le sue porte a “Archivi della Memoria orale: tracce e narrazioni”, un convegno che invita a scoprire il valore profondo degli archivi e il loro ruolo nel custodire l’identità di un territorio.

Un’occasione unica per esplorare il prezioso Fondo Luigi Chiriatti e confrontarsi sulle sfide – umane, culturali e tecnologiche – che accompagnano la gestione degli archivi orali.

Dopo i saluti della sindaca Valentina Avantaggiato interverranno voci autorevoli del panorama archivistico e culturale nazionale.

Donato Pasculli, Direttore dell’Archivio di Stato di Lecce, offrirà una riflessione sul ruolo dell’archivistica pubblica nella tutela della memoria collettiva. Manuela Iannetti, direttrice di Archivissima, il più importante festival italiano dedicato agli archivi, porterà l’esperienza del racconto culturale attraverso nuovi linguaggi.

Giovanni Chiriatti, editore e anima di Kurumuny Edizioni, racconterà la visione che ha guidato la costruzione del Fondo Chiriatti.

Massimiliano Morabito, etnomusicologo e musicista, condividerà esperienze sul campo e prospettive di ricerca dopo aver dedicato un volume alla figura di Alan Lomax.

Chiara Marola, giornalista, musicista e direttrice del festival Scalero, offrirà uno sguardo interdisciplinare sul rapporto tra voce, territorio e contemporaneità.

A moderare, la giornalista Giorgia Salicandro, da anni impegnata nella divulgazione culturale nel Salento.

Il convegno rappresenta il secondo appuntamento del programma di attività nato attorno al Centro di Documentazione Musiche Popolari, inaugurato il 22 ottobre: un progetto visionario con cui Melpignano dà voce ai patrimoni materiali e immateriali del territorio. Grazie ai fondi PNRR (M1C3 – Investimento 2.1, Attrattività dei Borghi – Linea B), l’Amministrazione ha potuto acquisire e rendere pubblico l’immenso Archivio di Luigi Chiriatti, frutto di oltre cinquant’anni di ricerca e oggi consultabile sul portale centrodocumentazionemelpignano.it.

Più di 4 terabyte di registrazioni, fotografie, interviste e documenti etnografici, organizzati in otto grandi aree tematiche grazie al lavoro specialistico di Emanuela Candido (Imago Cooperativa Sociale di Lecce) e catalogati sulla piattaforma Archiui.

Ma il Centro è molto più di un archivio: è un luogo che si attraversa, uno spazio che vibra. Due installazioni immersive, nate da un progetto sostenuto dalla Regione Puglia e firmate dall’artista internazionale Massimiliano Siccardi e dall’architetta salentina Raffaela Zizzari, trasformano documenti e luoghi storici in esperienze emozionanti.

Una è dedicata all’Archivio Chiriatti; l’altra, site-specific, restituisce voce alle scritte dei detenuti delle antiche prigioni di Melpignano, trasformando un luogo di dolore in un potente esercizio di memoria condivisa. Il Centro diventa così una soglia: un ponte tra passato e futuro, un laboratorio in cui comunità, culture e narrazioni continuano a rigenerarsi.

Come ricorda la sindaca Avantaggiato: «Un archivio non è solo conservazione, è un corpo vivo che costruisce futuro». Melpignano dà a studiosi, appassionati e viaggiatori curiosi l’opportunità di ascoltare la voce dei suoi archivi.

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Fam(m)i d’Amore

Due facce della stessa medaglia: anoressia e bulimia. Da un’idea di Vincenza De Rinaldis, “Borgo in Scena” presenta la prima assoluta. Domani, dalle 19, all’auditorium del Museo Castromediano di Lecce

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Due giovani donne, si incontrano in uno spazio sospeso tra realtà e memoria.

Ognuna racconta la propria storia, il proprio rapporto con il cibo e con lo specchio, la propria “fame” d’amore e di riconoscimento.

Una cerca il controllo negando il cibo, l’altra tenta di riempire un vuoto interiore attraverso di esso: due facce della stessa medaglia — anoressia e bulimia.

Attraverso parole, gesti e immagini evocative, le due protagoniste danno voce a un disagio profondo ma anche alla possibilità di cambiamento.

Nel dialogo emergono la fragilità dell’adolescenza, la ricerca d’identità, il bisogno di ascolto e la speranza che nasce quando si impara a guardarsi con occhi nuovi.

Lo spettacolo, a cura della compagnia Finibus Terrae Teatro, in programma domani, venerdì 12 dicembre (sipario alle 19) presso l’auditorium del Museo Castromediano di Lecce, non si limita a raccontare il dolore, ma apre alla consapevolezza e alla rinascita: l’amore più importante, quello che salva, è l’amore per sé stessi.

Drammaturgia di Francesca Danese; in scena Vincenza De Rinaldis e Francesca Danese; regia di Fabio Rubino.

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