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Pane e lavoro!
Una food policy per il Salento. Il cibo per un nuovo giusto sviluppo del territorio venerdì 19 al mercato del giusto di Melpignano
Melpignano chiama alla costruzione di un sistema territoriale del cibo, ciò che per il Salento significherebbe fare squadra, rilanciare, provare a uscire da una lunga situazione di stallo, dovuta anche al disseccamento degli ulivi, per ripensarsi grazie ad una forte e attiva presenza degli attori pubblici.
Il cibo, infatti, non è questione che riguarda solo il settore privato, spesso disconnesso tra i suoi due versanti di produttori e consumatori.
È una sfida ambiziosa: si chiama “Food Policy Salento” e prende spunto, riadattando il tutto in chiave locale, dall’esperienza pioneristica in Italia fatta dalla città di Milano, la prima a dotarsi, appunto, di una policy legata al cibo.
È questo l’argomento dell’ultimo appuntamento di stagione con “Al mercato del giusto”, venerdì 19 luglio, a partire dalle 19,30, in piazza Antonio Avantaggiato, a Melpignano.
Il mercato dei contadini ospita, alle 20,30, il dialogo “Pane e Lavoro! Food Policy Salento: il cibo per un nuovo giusto sviluppo del territorio” con Marco Imperiale, direttore generale Fondazione con il Sud, che ha supportato la mensa bio di Melpignano; Andrea Calori, responsabile scientifico di ESTà- Economia e Sostenibilità, gruppo di lavoro che ha fornito la consulenza scientifica al Comune di Milano; Francesca Casaluci, responsabile della Rete Salento Km0. A moderare è Virginia Meo, cofondatrice di Oltre Mercato Salento.
È un modo per iniziare a dare risposte alle nuove domande sociali legate al cibo.
«Questa è già la sfida alla base del nostro progetto della mensa bio a km0 a scuola – spiega la vicesindaca con delega all’Ambiente e all’Agricoltura Valentina Avantaggiato – e ora si punta ad ampliare la prospettiva. Se si vuole ridisegnare lo sviluppo sostenibile del territorio per almeno i prossimi trent’anni, bisogna pianificare. E i Comuni non possono tirarsi fuori da questo ragionamento, delegando tutto solo alla contrattazione privata o a enti sovraordinati. Noi vogliamo tenere come fulcro della nostra politica la produzione di cibo sano e giusto e sviluppare lungo questa direttrice sia la produzione agricola, sia il riconoscimento dei giusti redditi ai contadini, ma anche l’educazione alimentare e il nuovo approccio al paesaggio. Il cibo è elemento di cultura, di produttività etica e va letto persino in chiave urbanistica».
Gli asset sono tanti. Solo per citarne alcuni: sagre invogliate a utilizzare grani e ortaggi locali; bandi per la ristorazione collettiva totalmente a km0; mercati organizzati dei piccoli contadini; produzione di colture differenti anche in aree pubbliche, per sfamare il territorio e andare oltre, creando opportunità di sviluppo e lavoro diversificato in ottica di multifunzionalità.
L’esempio di Milano
«Innovare il sistema alimentare di Milano, rendendolo maggiormente sostenibile, inclusivo, equo e attrattivo».
È questo l’obiettivo che ha ispirato la Food Policy del capoluogo lombardo, per non far morire l’eredità lasciata da Expo 2015.
Il Consiglio comunale, in quell’anno, ha adottato la strategia quinquennale per orientare le sue politiche cittadine relative al cibo, con una visione condivisa sul futuro rapporto della città con il cibo e armonizzando i vari progetti. Ci si è avvalsi di un gruppo di lavoro composto da esperti, ESTà- Economia e Sostenibilità, sotto la responsabilità scientifica di Andrea Calori, ospite a Melpignano venerdì sera.
Il Comune di Milano ha declinato nelle proprie politiche i principi ispiratori e gli indirizzi codificati a livello internazionale sui temi del diritto al cibo, coinvolgendo tutti gli attori. Il programma è stato articolato in cinque punti nevralgici: garantire cibo sano a tutti, promuovere la sostenibilità del sistema alimentare, educare al cibo, lottare contro gli sprechi, sostenere e promuovere la ricerca scientifica in campo agroalimentare.
L’evento
Venerdì 19 luglio, alle 19,30, l’apertura del mercato contadino in piazza Antonio Avantaggiato sarà accompagnata da “Bianchi, rossi, gialli e neri in piazza Grande”, spettacolo a cura del centro di Cultura popolare e di Atletico Micatanto Melpignano, e dal laboratorio per bambini Kamishibai, racconti in valigia, teatro e realizzazione di tavole illustrate.
Alle 20,30, il dialogo “Pane e Lavoro! Food Policy Salento: il cibo per un nuovo giusto sviluppo del territorio”, seguito, alle 22, dal concerto “LibertAria, canti di terra e di lotta”: Ninfa Giannuzzi e Luigi Marra racconteranno la storia d’Italia con le canzoni che narrano il bisogno lucido di libertà di un popolo schiavo e consapevole.
Si raccontano le lotte dei lavoratori contro il padrone, la fatica straziante, i soldati nelle trincee, la condizione femminile, con una coscienza politica e comunitaria gravida di appigli.
Le canzoni sognano e fanno sperare che il sogno sia avverato e diventano un mezzo coercitivo per una società che sembra caduta nell’oblio, vittima di uno Stato indesiderabile, non necessario e dannoso.
Uno sguardo al passato con un sentimento attuale e grato per chi ha lottato per la nostra libertà.
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“Rossana Casale meets the Beatles”, insieme la Provincia e il comune di Lecce
In programma domani giovedì 1 gennaio, alle ore 20, presso il Teatro Apollo, a Lecce…
Saranno la cantante Rossana Casale e la Jazz Studio Orchestra, diretta da Paolo Lepore, i protagonisti dell’atteso “Concerto di Capodanno”, organizzato e promosso dalla Provincia di Lecce e dal Comune di Lecce, in programma l’1 gennaio, alle ore 20, presso il Teatro Apollo, a Lecce.
“Rossana Casale meets The Beatles” è il titolo del programma musicale che propone una rilettura scritta per big band (orchestra) di una carrellata di brani celebri dell’iconico quartetto britannico, fra cui “Yesterday”, “Imagine”, “Get Back”, “And I love her”, di cui la Casale ne è eccezionale interprete. Il progetto si distingue per la ricercatezza e originalità degli arrangiamenti, l’intensità delle esecuzioni e la carica emozionale trasmessa dagli artisti. Per l’occasione, nel corso della serata saranno eseguiti anche alcuni pezzi natalizi cantati da Rossana Casale e altri per big band e orchestra sola.
La Jazz Studio Orchestra nasce nel 1975 ad opera del M° Paolo Lepore, e rappresenta una delle realtà più longeve del panorama jazzistico nazionale, nonché la prima orchestra privata a raggiungere questo traguardo.
Nel corso degli anni la Jazz Studio Orchestra ha collaborato con artisti di fama nazionale e internazionale, quali Dizzy Gillespie, Chet Baker, Enrico Rava.
Con Rossana Casale ha una collaborazione che va avanti da molti anni, nella realizzazione di progetti sempre nuovi.
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Artigianato e tecnologia si fondono nel Presepe
In mostra a Casarano, Matino Ugento e Cannole. Roberta Esposito e Roberto Memmi, entrambi di Casarano, insieme a Katia Luzio di Serrano, hanno trasformato il loro amore per la bellezza e l’artigianato in un progetto creativo che parla al cuore attraverso opere minuziose e altamente evocative
di Antonio Memmi
Dalla passione condivisa di tre amici nasce RKR, una realtà artistica tutta salentina che sta conquistando pubblico e addetti ai lavori grazie a un linguaggio originale, capace di fondere tradizione, innovazione e narrazione visiva.
Roberta Esposito e Roberto Memmi, entrambi di Casarano, insieme a Katia Luzio di Serrano, hanno trasformato il loro amore per la bellezza e l’artigianato in un progetto creativo che parla al cuore attraverso opere minuziose e altamente evocative.
La maestria di questi ragazzi si distingue per la capacità di muoversi con naturalezza tra diverse forme d’arte: dalle miniature, dove la precisione della piccola scala diventa espressione di grande bravura, alla presepistica, reinterpretata con realismo ed emozione, fino ai diorami, veri e propri mondi immersivi in grado di raccontare storie complesse in pochi centimetri.
Ogni creazione nasce sempre ed interamente a mano, utilizzando materiali autentici, ed è arricchita da una progettazione 3D estremamente accurata, che consente di raggiungere livelli di dettaglio altrimenti impossibili.
La tecnologia però non sostituisce certo l’anima artigianale, ma la valorizza.
Le opere vengono dipinte a mano con grande cura, per dare profondità e carattere a ogni figura, mentre la stampa 3D permette di realizzare miniature e soggetti altamente personalizzabili. È così che prende forma un’“arte fatta su misura”, in cui ogni lavoro diventa unico e irripetibile.
Uno degli aspetti più apprezzati del progetto è infatti la possibilità di personalizzazione dei personaggi, sapendo realizzare ritratti miniaturizzati che immortalano persone reali, familiari o figure significative, trasformandole in protagonisti di presepi e diorami o in opere da esporre in qualsiasi contesto.
Un modo originale e intimo di rendere l’arte parte della propria storia personale.
Le opere di “RKR” sono attualmente esposte in diverse mostre locali, a testimonianza di un percorso in costante crescita.
A Casarano, presso Palazzo D’Elia, e a Matino, nel suggestivo Frantoio ipogeo all’interno del Presepe Vivente, le installazioni sono visitabili nei fine settimana e nei giorni festivi.
A Ugento, il Museo Diocesano ospita alcune creazioni del collettivo, mentre a Cannole, presso Masseria Torcito e partecipando al Presepe Vivente allestito nel Parco di Torcito, visitabile il 4, 5 e 6 gennaio 2026, dalle 17 alle 20.
Un traguardo particolarmente significativo è arrivato poi con la selezione di due opere per la storica Mostra d’Arte Presepiale “Città di Salerno”, giunta alla sua XXXI edizione e capace di attirare ogni anno decine di migliaia di visitatori.
Un riconoscimento importante non solo per l’impegno di questi ragazzi ma per l’intera arte presepiale salentina, accolta con entusiasmo in una delle capitali italiane di questa tradizione (e, siccome nessuno è profeta in patria, fra i mille complimenti, attestazioni ed interessamenti è mancato purtroppo proprio quello della propria cittadina).
Il successo ottenuto ha già però posto le basi per nuove e più ampie collaborazioni fuori regione, aprendo scenari promettenti per il futuro.
Un percorso che conferma come il presepe salentino possa ritagliarsi un ruolo di primo piano nel panorama artistico nazionale, continuando a rinnovarsi senza perdere la propria identità.

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San Silvestro in piazza a Tricase: musica e video mapping
Per il terzo anno consecutivo, i Giovani di A.Do.Vo.S. Messapica Tricase danno appuntamento a tutta la cittadinanza per festeggiare l’arrivo del nuovo anno in Piazza Pisanelli, con un evento pensato per unire, emozionare e condividere.
Tra le novità di quest’anno, il suggestivo video mapping sulla facciata della Chiesa di San Domenico: un vero e proprio spettacolo di luci e animazioni che accompagnerà tutta la serata del 31 dicembre, a partire dalle 22:00.
Sul palco dalle ore 22:30 la band ACCASACCIO farà scatenare la piazza, e a seguire, dalle ore 00:30, Troony DJ ci porterà nel cuore del 2026 con il suo dj set.
L’evento è realizzato grazie all’impegno dei giovani volontari, al sostegno della Città di Tricase e al contributo degli sponsor che hanno creduto nella bellezza di questa iniziativa.
“Invitiamo tutta la comunità a partecipare con calore e presenza: il Capodanno in Piazza è un momento per ritrovarsi e costruire insieme una tradizione che cresce anno dopo anno“, scrivono da Adovos. “Concludiamo l’anno con un sorriso e iniziamone uno nuovo con un gesto che vale una vita: dona il sangue. Regalati la gioia di aiutare gli altri“.
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