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Tricase: le scuole prendono a calci la mafia

“Don Tonino Bello” di Tricase ed Alessano, “Stampacchia” di Tricase, “Comi” di Tricase e “Salvemini” di Alessano: quadrangolare di calcio pro Libera nell’ambito dei Giochi di Sallentia organizzati dal “Don Tonino Bello”

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Lo stadio di via Olimpica di Tricase anche quest’anno ospiterà il quadrangolare di calcio degli studenti che si disputerà il 7 maggio nell’ambito dei Giochi di Sallentia.


La manifestazione è organizzata dall’I.I.SS. “Don Tonino Bello” ed è pro Libera: contribuirà, infatti, ad una raccolta fondi da devolvere all’associazione “Libera nomi e numeri contro le mafie”.


A differenza delle scorse edizioni i componenti delle squadre sono stati sorteggiati ed ognuna di loro annovera calciatori (insegnanti ed alunni) provenienti dai diversi istituti scolastici del territorio: I.I.S.S. “Don Tonino Bello” di Tricase ed Alessano, il Liceo “Stampacchia” di Tricase, il Liceo Statale “Comi” di Tricase e l’ I.S.S. “Salvemini” di Alessano.


Sono felice”, ha dichiarato la dirigente del “Don Tonino Bello” Anna Lena Manca, “perché come ci ha insegnato don Tonino bisogna rinunciare ai segni del potere per il potere dei segni. Ed il segno forte che quest’anno siamo riusciti a dare è che il territorio è riunificato senza più divisioni. Tutti uniti in nome di Libera contro tutte le mafie”.

Proprio per il potere dei segni di cui sopra ognuna delle squadre porterà il nome di una vittima della mafia: “Renata Fonte”, freddata con tre colpi di pistola da due sicari mafiosi il 31 marzo 1984, a soli 33 anni perché da consigliere comunale di Nardò voleva impedire lo stupro del suo territorio; “Antonio Montinaro”, il capo scorta salentino (era di Calimera) del giudice Falcone morto nella strage di Capaci del 23 maggio 1992; “Francesco Marcone”, il responsabile dell’Ufficio del registro di Foggia assassinato nel portone di casa il 31 marzo 1995 in un agguato perché aveva denunciato un giro di malaffare messo in atto da falsi “mediatori” che garantivano, dietro pagamento, il rapido disbrigo di pratiche d’ufficio; Michele Fazio, morto a 16 anni il 12 luglio 2001 solo perché si è trovato al posto sbagliato nel momento sbagliato: è finito casualmente sulla traiettoria di un proiettile che era diretto altrove.


Il Quadrangolare pro Libera avrà luogo lunedì 7 maggio allo stadio di via Olimpica a partire dalle 9,15 quando si giocheranno le semifinali; le perdenti si sfideranno sempre in gare di 45’ nella finalina per il terzo e quarto posto (ore 10,45); a seguire la finale (11,30) che stabilirà la squadra vincitrice dell’edizione 2018. Sana competizione, voglia di primeggiare. Alla fine, però, avranno vinto tutti, uniti in nome di “ Libera nomi e numeri contro le mafie”.


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L’Ass. Naz. Carabinieri di Tricase a scuola contro bullismo e cyberbullismo

Domattina l’incontro con gli studenti del Comprensivo Specchia-Alessano

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Domani, mercoledì 19 novembre, la Sezione Tricase dell’Associazione Nazionale Carabinieri incontrerà studenti e studentesse del Comprensivo Specchia-Alessano per discutere di bullismo e cyberbullismo.

L’evento è diviso in due fasce orarie, per permettere alle classi di entrambi dei plessi situati nei due Comuni di beneficiare dell’iniziativa.

Interventi e dettagli di seguito in locandina.

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In Cammino da Tricase ad Alessano

Il corteo, partito alle 14,30 da piazza Pisanelli a Tricase, ha attraversato il paese per giungere alla collina della Chiesetta della Madonna di Fatima. Più di 150 studenti hanno sfidato la stanchezza e ascoltato con attenzione tutti gli interventi, segno che la condivisione è parte di quel vocabolario della pace tanto caro al nostro Vescovo

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In Cammino prima della Marcia.

In attesa della Marcia per la Pace sulla via di don Tonino Bello (in programma domani dalle 9,30), si è svolto il quinto cammino da Tricase ad Alessano, sulla tomba di don Tonino.

Promosso dal gruppo parrocchiale “don Tonino” della Chiesa della Natività di Tricase, in collaborazione con la Fondazione “Don Tonino Bello”, il cammino ha coinvolto gli istituti scolastici di Tricase ed Alessano, con il consueto entusiasmo dei ragazzi.

Dopo il saluto del parroco don Gianluigi, il corteo, partito alle 14,30 da piazza Pisanelli a Tricase, ha attraversato il paese per giungere alla collina della Chiesetta della Madonna di Fatima.

Assistiti prima dalla Polizia municipale di Tricase e poi da quella di Alessano, grandi e piccini hanno condiviso quasi sette chilometri di strada, tra periferie e campagne, ulivi e cave dismesse.

All’arrivo, ad attendere i pellegrini sulla tomba del Venerabile, c’erano Stefano Bello, nipote di don Tonino, il sindaco Osvaldo Stendardo, il presidente della Fondazione Giancarlo Piccinni, i dirigenti Chiara Vantaggiato dell’Istituto G. Salvemini e Rina Mariano del Comprensivo Tricase – Via Apulia.

Protagonista del momento di approfondimento, l’ingegnere Vito Alfieri Fontana, testimone e pacificatore che, da produttore di armi, è diventato sminatore.

Tante riflessioni e domande da parte dei ragazzi degli istituti scolastici, che hanno trovato risposte certe nella scelta di un uomo che ha abbracciato la pace.

Più di 150 studenti hanno sfidato la stanchezza e ascoltato con attenzione tutti gli interventi, segno che la condivisione è parte di quel vocabolario della pace tanto caro al nostro Vescovo.

In chiusura, Maria Grazia Bello, rappresentante del gruppo “don Tonino”, ha ringraziato i partecipanti e le istituzioni coinvolte, consapevole delle difficoltà di svolgere iniziative che coinvolgono gli studenti in orario extrascolastico. Ma ne è valsa la pena perché l’insegnamento di don Tonino è proprio questo: «In piedi, costruttori di pace!».

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In Marcia per la Pace, sulla via di don Tonino Bello

In programma domani con partenza alle 9,30. Seguirà un percorso simbolico: dalla casa natale dell’indimenticato “Vescovo col Grembiule”, fino alla sua tomba. Alla manifestazione promossa dalla CISL di Lecce in collaborazione con il Comune di Alessano, la Fondazione Don Tonino Bello prenderanno parte anche gli studenti di scuola media e delle superiori del territorio

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Nell’ambito della “Maratona per la Pace“, iniziativa di mobilitazione nazionale, in programma una manifestazione ad Alessano, paese natale di Don Tonino Bello, indimenticato vescovo e profeta di pace.

L’evento, promosso dalla CISL di Lecce in collaborazione con il Comune di Alessano, la Fondazione Don Tonino Bello e le istituzioni scolastiche del territorio, è in programma per domani, mercoledì 6 novembre e intende lanciare un chiaro messaggio di rifiuto ad ogni forma di conflitto e violazione dei diritti umani.

Alle 9,30 prenderà il via la Marcia per la Pace che seguirà un percorso simbolico: dalla casa natale di don Tonino fino alla sua tomba.

Un cammino che vuole onorare la memoria e l’eredità spirituale del Vescovo, grande testimone dei princìpi di fratellanza tra i popoli e rispetto della dignità umana.

Il tutto con la partecipazione attiva degli studenti di scuola media e delle superiori del territorio, coinvolti in prima persona in un momento di riflessione e impegno civico.

Il programma prevede: alle 9,30 l’avvio della marcia dalla casa natale di don Tonino Bello; alle 10,30 i saluti istituzionali del sindaco di Alessano Osvaldo Stendardo, dei dirigenti scolastici Salvatora Accogli (Istituto comprensivo di Alessano), Anna Lena Manca (I.I.S.S. Don Tonino Bello – Liceo Artistico Nino Della Notte di Tricase AlessanoPoggiardo) e Chiara Vantaggiato (I.I.S.S. G. Salvemini di Alessano).

Alle 11,20, introduzione all’evento a cura di Ada Chirizzi, Segretario Generale CISL Lecce e Giancarlo Piccinni, presidente della Fondazione don Tonino Bello.

Alle 11,30 il momento clou dell’iniziativa con la toccante testimonianza di don Salvatore Leopizzi di Pax Christi, che condividerà il suo percorso e la sua esperienza al fianco di don Tonino Bello, il pastore scomodo che marciò contro la guerra (marcia pacifista su Sarajevo 1992 – foto in fondo alla pagina), offrendo una preziosa lezione di impegno per la pace.

L’evento si pone come un momento fondamentale per costruire la pace “stando in piedi“, come ricordava Don Tonino Bello: «Occorre, forse, una rivoluzione di mentalità per capire che la pace non è un “dato”, ma una conquista. Non un bene di consumo, ma il “prodotto” di un impegno. Non un nastro di partenza, ma una situazione di arrivo».

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