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Attualità

Fieri di dare voce al Salento

Giuseppe Cerfeda: «Parlare di noi significa parlare di voi. L’occasione per riaffermare una volta di più il nostro ruolo di amplificatori delle esigenze del territorio. Ruolo legittimato dal consenso dei lettori»

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“il Gallo” ha poche rughe, è in forma, forte, tenace.


Combattivo come il primo giorno, quel 9 giugno del 1996 che è ormai la data di una storia giornalistica.


Venticinque anni rappresentano una soglia di maturità che, di questo potete esserne certi, non rimuovono la carica giovanile, tuttavia danno consapevolezza di aver accumulato esperienze importanti, di aver contribuito a conoscenze e riflessioni, fornendo pensiero critico e analisi utili alla pubblica opinione.


Tanto è stato fatto e tanto c’è ancora da fare.


Non intendiamo distrarci da ciò che il dovere di giornalisti ci impone: garantire un’informazione corretta, puntuale, utile per sapere, capire, comprendere e riflettere. 


La celebrazione dei 25 anni, dunque, diventa l’occasione per riaffermare una volta di più il nostro ruolo di amplificatori delle esigenze del territorio. Parlare di noi significa parlare di voi.


Un ruolo legittimato dal consenso diffuso che sentiamo ogni giorno, aiutati dal poter guardare occhi negli occhi tutti i nostri lettori


Un giornale non è soltanto un’accozzaglia di fatti e opinioni. È una sponda cui appoggiarsi quando c’è da reclamare l’affermazione di un diritto e quindi di un pezzo di vita, è un fattore importante nella costruzione di un’identità in cui riconoscersi, è un’agorà cartacea e virtuale in cui incontrarsi: per discutere, confrontarsi, litigare, vivere.


Giuseppe Cerfeda


Da 25 anni lottiamo per questo e ce lo proponiamo anche adesso, nonostante i marosi sospinti dal vento della pandemia, dalla crisi dell’editoria, dagli schizzi di fango che non mancano mai, ma che mai fiaccheranno la redazione e tutte le altre componenti de “il Gallo” sia nella versione cartacea che sul web.

Non c’è democrazia senza libertà di stampa. Il giornalismo svolto con professionalità, coraggio e obiettività di giudizio, è il primo argine contro la diffusione di notizie false o distorte che minacciano i diritti e le vite delle persone e un importante presidio di conoscenza che nella pandemia si è rivelato ancora più cruciale.


Solo un’informazione libera e di qualità può formare cittadini consapevoli e in grado di adottare scelte responsabili.


La libertà di stampa è un pilastro delle società democratiche, che possono prosperare solo se i cittadini hanno accesso a informazioni affidabili e fanno le proprie scelte con cognizione di causa.


Facciamo quotidianamente nostre le parole del presidente Mattarella: il Presidente della Repubblica ha ricordato che «soltanto una stampa libera e plurale può presidiare efficacemente i limiti dei poteri pubblici senza travalicare essa stessa i limiti del proprio ruolo nei confronti dei cittadini».


Dal primo numero, da quel giugno 1996, l’informazione è profondamente mutata. Sono cambiati linguaggi e dinamiche e si sono moltiplicate le modalità di fruizione. “il Gallo” oggi non è più solo il periodico cartaceo, ma anche l’edizione digitale, il sito, i social, i webinar…


Ciò che non cambia è la nostra voglia di dare voce a chi solitamente non ha la possibilità di parlare. Ogni volta che ci riusciamo per noi è un piccolo trionfo.


Siamo legati visceralmente alla nostra terra, fino al midollo osseo e per questo siamo fieri di dare voce al Salento ed ai salentini.


Qui siamo e qui resteremo, moderni centurioni senza trincee da difendere se non la professione e il lavoro. Se voi lettori ancora ci vorrete sostenere continueremo insieme a sventolare la bandiera del Salento.


Giuseppe Cerfeda


Attualità

Il sindaco di Maglie revoca la nomina di assessore ad Antonio Fitto

Rottura storica con l’ex primo cittadino magliese con cui Toma ha avuto un rapporto amministrativo e politico durato complessivamente oltre vent’anni

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Il sindaco di Maglio Ernesto Toma comunica di aver disposto, con proprio decreto, la revoca della nomina di assessore ad Antonio Fitto, ponendo fine a un rapporto amministrativo e politico durato complessivamente oltre vent’anni.

La spiegazione nelle parole del primo cittadino: “Antonio Fitto ha guidato la città come Sindaco per dieci anni con questa maggioranza e, successivamente, ha ricoperto il ruolo di Assessore nelle Giunte da me presiedute. In questo lungo arco temporale ha partecipato in modo diretto e continuativo a tutte le principali scelte politiche, amministrative e finanziarie del Comune, assumendosene pienamente la responsabilità.

Appare pertanto doveroso ristabilire la verità dei fatti di fronte ai cittadini: le recenti dichiarazioni con cui Antonio Fitto invoca oggi un “rilancio dell’attività amministrativa” risultano politicamente contraddittorie e poco credibili, poiché rivolte contro un’azione di governo che egli stesso ha contribuito a costruire, sostenere e approvare per due decenni. Non più tardi di pochi giorni fa, lo stesso Assessore ha votato in Giunta il Bilancio comunale, condividendone senza riserve contenuti, scelte e indirizzi strategici.

La scelta di candidarsi, senza nemmeno discuterlo con la propria maggioranza, alla carica di Sindaco di Maglie, con un progetto politico alternativo e dichiaratamente in contrapposizione all’attuale Amministrazione rappresenta una legittima ambizione personale, ma segna una rottura politica netta e non più compatibile con il ruolo di Assessore. Non è possibile, soprattutto in una fase pre-elettorale, amministrare una città e al contempo condurre una campagna politica contro l’Amministrazione di cui si fa parte. La revoca del decreto di nomina è quindi un atto di chiarezza politica, di rispetto istituzionale e di correttezza nei confronti dei cittadini, chiamati a scegliere tra progetti alternativi senza ambiguità, doppiezze o operazioni di scarico di responsabilità.

L’Amministrazione comunale continuerà il proprio lavoro fino alla conclusione naturale del mandato con coerenza, serietà e senso delle istituzioni, rivendicando con orgoglio il percorso compiuto e rimettendo, come è giusto che sia, il giudizio finale agli elettori”.

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Scuola Smart al Comprensivo “Pascoli” di Tricase: “Più dinamici e inclusivi”

Grazie ad una donazione dalla Fondazione Pietro De Francesco, l’Istituto Comprensivo Pascoli di Tricase ha allestito un innovativo ambiente collaborativo plurifunzionale.

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Grazie ad una donazione dalla Fondazione Pietro De Francesco, l’Istituto Comprensivo Pascoli di Tricase ha allestito un innovativo ambiente collaborativo plurifunzionale. Questo nuovo spazio, già a disposizione di tutte le classi, è stato progettato per trasformare la didattica quotidiana in un’esperienza sempre più dinamica e inclusiva.
L’ambiente è stato dotato di strumenti all’avanguardia:
• Arredi modulari: 24 banchi trapezoidali, un tavolo collaborativo e 25 sedie, pensati per favorire il lavoro di gruppo.
• Tecnologia di ultima generazione: 25 Chromebook con relativo carrello caricatore e un monitor touch interattivo da 65 pollici.
• Formazione: Nei prossimi mesi i nostri docenti parteciperanno a corsi specifici sull’uso dei nuovi dispositivi e sulle metodologie didattiche collaborative digitali.
La Dirigente Annamaria Turco spiega: “La Fondazione con questo dono ha voluto fornire ai nostri alunni gli strumenti necessari per lo sviluppo di competenze digitali, di problem solving e di comunicazione, competenze ormai essenziali per i futuri cittadini europei, come indicato dal quadro di riferimento europeo Digicomp 2.3.
Gli arredi e i dispositivi sono pensati nell’ottica della Classe 4.0, promossa dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), e che rappresenta un nuovo modello di ambiente di apprendimento che si discosta dalla tradizionale impostazione trasmissiva per una didattica innovativa, attiva e centrata sullo studente.
I ringraziamenti ufficiali sono stati espressi con profonda gratitudine il 16 dicembre 2025 durante il nostro Recital di Natale alla Dott.ssa Tina De Francesco e alla Dott.ssa Mariangela Martella, rappresentanti della Fondazione, per il loro concreto sostegno alla crescita dei nostri ragazzi. Il nostro plauso va anche alla Prof.ssa Laura Accoto, progettista dell’ambiente collaborativo“.
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Dal Salento spicca il volo “Il sogno di Flip”

Un albo illustrato per parlare ai bambini di inclusività e fiducia in sé, toccando il tema del bullismo

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“Il sogno di Flip” è l’albo illustrato, con testi e disegni di Alessia Urso, illustratrice e grafica di Marittima, pubblicato da Curcio Editore.

Ambientata al Polo Nord, la storia racconta di Flip, un piccolo elfo con una disabilità che sogna di lavorare nella fabbrica di Babbo Natale.
Dopo un episodio di bullismo, grazie alla creatività e all’incontro con un’amica speciale, Flip trova la forza di non arrendersi e costruisce un braccio artificiale che diventa simbolo di riscatto e fiducia in sé. Un racconto dolce e luminoso che parla ai bambini di coraggio, amicizia e inclusione. Disponibile su Amazon

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