Attualità
“il Gallo” 25 anni dopo: vivi, vigorosi, vibranti
Il direttore Luigi Zito: «Ringraziamo quanti, fedeli seguaci e ostinati detrattori, ci hanno letto, commentato, sollecitato, denunciato; quanti hanno inveito, querelato, offeso, citato…»
Dicono che saper ascoltare sia un grande dono.
Ascoltare, non udire e nemmeno sentire; eclissarsi nel profondo del suono altrui e percepire le più umane vibrazioni, captare il non detto, la virgola che stona nel racconto perfetto, la smorfia impercettibile che nasconde la verità.
Uno specchio dell’anima altrui, un soffio che riflette ogni emozione, che trapàna la mente e si staglia nel cervello; è un libro aperto sulle virtù e le debolezze del prossimo che capta e svela una nuance di colori, un roseto sovrastato dal profumo che non lascia sottendere le spine.
25 anni sono pochi, non bastano a dimostrare l’amore, l’interesse, l’attenzione, l’abnegazione, la devozione profusi negli anni nei confronti del Salento e della sua gente;
25 anni non bastano a svelare i loro sogni, a difendere le loro speranze, schermare le loro paure, impastare ogni desiderio, farlo lievitare e sfornare realtà; permettono appena di progettare e disegnare qualche aspirazione nella speranza di vederla, col tempo, realizzata;
25 anni sono uno sbaffo della pubertà, una macchia di sbagli recuperabili, l’attimo prima di iniziare a vivere e respirare consapevolmente, la porta chiusa di una giovinezza da scavezzacollo, il primo gradino della vita, il porto battente “bandiera liberiana”.
Eppure, 25 anni sono trascorsi.
Il film della storia, a cui assistiamo col groppo in gola, proietta una data, quella del 9 giugno 1996, e ci restituisce una figura sbiadita di alcuni “quasi giovani” convinti della bontà dell’idea, pugnaci
ed armati di penna e sogni, che si avventurano in qualcosa che, a detta dei più, come “l’Effimera”, avrebbe avuto breve vita.
Oggi, 25 anni dopo, siamo qui, segniamo punto, passiamo al setaccio un quarto di secolo, valutiamo i pro e i contro di quello che è stato, rovistiamo nel cesto delle emozioni alla ricerca di un’epoca passata, di un attimo evaporato, croce e delizia della vita di ognuno.
Non diamo voti, non diamo giudizi, non perché indifferenti, senza cuore, lontani dalla realtà, lo facciamo convinti che la platea dei lettori, di ieri e di oggi, esercita, come lo ha fatto in tutti questi anni, un’apertura mentale che porta al benessere, alla ragione e, ormai maturo, sappia distinguere il grano dalla pula.
“Pensare è molto difficile”, ripeteva Jung, “per questo la maggior parte della gente giudica”.
Noi passiamo oltre, col capo chino, ringraziamo quanti, fedeli seguaci e ostinati detrattori, ci hanno letto, commentato, sollecitato, denunciato; quanti hanno inveito, querelato, offeso, citato, ma creduto e investito in questa quota parte della vita che, nostro e vostro malgrado, ci ha reso tutti protagonisti.
Se abbiamo acceso nei vostri cuori almeno una di queste scintille allora siamo Vivi, Vigorosi, Vibranti; adesso sì che possiamo coltivare una speranza: quella di avere un futuro radioso scortati dalla “meglio gioventù” della nostra terra, il Salento.
Luigi Zito
Attualità
Il sindaco di Maglie revoca la nomina di assessore ad Antonio Fitto
Rottura storica con l’ex primo cittadino magliese con cui Toma ha avuto un rapporto amministrativo e politico durato complessivamente oltre vent’anni
Il sindaco di Maglio Ernesto Toma comunica di aver disposto, con proprio decreto, la revoca della nomina di assessore ad Antonio Fitto, ponendo fine a un rapporto amministrativo e politico durato complessivamente oltre vent’anni.
La spiegazione nelle parole del primo cittadino: “Antonio Fitto ha guidato la città come Sindaco per dieci anni con questa maggioranza e, successivamente, ha ricoperto il ruolo di Assessore nelle Giunte da me presiedute. In questo lungo arco temporale ha partecipato in modo diretto e continuativo a tutte le principali scelte politiche, amministrative e finanziarie del Comune, assumendosene pienamente la responsabilità.
Appare pertanto doveroso ristabilire la verità dei fatti di fronte ai cittadini: le recenti dichiarazioni con cui Antonio Fitto invoca oggi un “rilancio dell’attività amministrativa” risultano politicamente contraddittorie e poco credibili, poiché rivolte contro un’azione di governo che egli stesso ha contribuito a costruire, sostenere e approvare per due decenni. Non più tardi di pochi giorni fa, lo stesso Assessore ha votato in Giunta il Bilancio comunale, condividendone senza riserve contenuti, scelte e indirizzi strategici.
La scelta di candidarsi, senza nemmeno discuterlo con la propria maggioranza, alla carica di Sindaco di Maglie, con un progetto politico alternativo e dichiaratamente in contrapposizione all’attuale Amministrazione rappresenta una legittima ambizione personale, ma segna una rottura politica netta e non più compatibile con il ruolo di Assessore. Non è possibile, soprattutto in una fase pre-elettorale, amministrare una città e al contempo condurre una campagna politica contro l’Amministrazione di cui si fa parte. La revoca del decreto di nomina è quindi un atto di chiarezza politica, di rispetto istituzionale e di correttezza nei confronti dei cittadini, chiamati a scegliere tra progetti alternativi senza ambiguità, doppiezze o operazioni di scarico di responsabilità.
L’Amministrazione comunale continuerà il proprio lavoro fino alla conclusione naturale del mandato con coerenza, serietà e senso delle istituzioni, rivendicando con orgoglio il percorso compiuto e rimettendo, come è giusto che sia, il giudizio finale agli elettori”.
Attualità
Scuola Smart al Comprensivo “Pascoli” di Tricase: “Più dinamici e inclusivi”
Grazie ad una donazione dalla Fondazione Pietro De Francesco, l’Istituto Comprensivo Pascoli di Tricase ha allestito un innovativo ambiente collaborativo plurifunzionale.
Attualità
Dal Salento spicca il volo “Il sogno di Flip”
Un albo illustrato per parlare ai bambini di inclusività e fiducia in sé, toccando il tema del bullismo
“Il sogno di Flip” è l’albo illustrato, con testi e disegni di Alessia Urso, illustratrice e grafica di Marittima, pubblicato da Curcio Editore.
Ambientata al Polo Nord, la storia racconta di Flip, un piccolo elfo con una disabilità che sogna di lavorare nella fabbrica di Babbo Natale.
Dopo un episodio di bullismo, grazie alla creatività e all’incontro con un’amica speciale, Flip trova la forza di non arrendersi e costruisce un braccio artificiale che diventa simbolo di riscatto e fiducia in sé. Un racconto dolce e luminoso che parla ai bambini di coraggio, amicizia e inclusione. Disponibile su Amazon
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