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Attualità

Leuca, Asl non paga le bollette e la guardia medica apre in ritardo!

Mancava l’acqua! Bollette non pagate dall’Asl, AQP ha tagliato la fornitura alla sede dell’assistenza sanitaria turistica. Dopo il nostro interessamento, però, la corsa contro il tempo ha fato miracoli

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di Lorenzo Zito


È il pomeriggio di martedì quando iniziamo ad approfondire la questione del presidio di assistenza sanitaria turistica estiva dell’Asl di Lecce presso Leuca.


Siamo al 24 giugno e il servizio, che sarebbe dovuto partire il 15 come nelle altre marine, non è operativo.


Il cancello (come in foto) è chiuso: nessun medico, nessun avviso.


Quella di Leuca è una delle marine più frequentate dell’intera provincia.


La guardia medica estiva è un faro per i tantissimi turisti che sbarcano sull’ultimo lembo di terra della penisola salentina.


Non a caso, il fatto che il presidio sia chiuso qui non è più notizia: tutti lo sanno, in particolar modo la locale farmacia sul lungomare, cui sempre più persone si rivolgono.


Un viavai di clienti che, in assenza d’altro, si appoggiano alla preziosa consulenza di quel che è divenuto l’unico punto di riferimento sanitario del posto.


Non senza difficoltà, per via del fatto che, in assenza di un parere medico, non tutte le richieste di aiuto, in questa sede, possono essere soddisfatte.


Intanto, mentre i disagi aumentano (tra le prime cadute sugli scogli dei bambini e i primi adulti indisposti e non automuniti che non sanno a chi rivolgersi), suona un campanello d’allarme.


Mercoledì, all’ora di pranzo, un uomo perde tragicamente la vita soffocato da una fetta di prosciutto.


La presenza di una guardia medica, in questo caso, non avrebbe cambiato il corso delle cose: il fatto è avvenuto (fatalità) sulla soglia della farmacia e il malcapitato è deceduto nonostante i pronti soccorsi prestati sul posto.


Resta però un segnale chiaro di come l’estate sia decollata, le presenze siano considerevolmente salite e la necessità di un faro sanitario in loco sia già alta.


COSA È SUCCESSO


Era martedì pomeriggio, dicevamo, quando le nostre prime ricerche hanno aperto allo scenario sin qui illustrato. Il capitolo più interessante è quello delle cause.


Non è la carenza di personale, come si potrebbe credere, il problema.


Il bando annuale per la selezione dei medici è già stato portato a termine: dallo scorso 6 giugno tre dottori sono pronti a entrare in servizio a Leuca.


I professionisti degli altri presidi stagionali dell’Asl di Lecce sono all’opera, anche quelli ricadenti nel distretto sanitario di Gagliano (Torre San Giovanni, Torre Vado e Tricase).


Le vere cause del disservizio sono altre. Una, quella palese e manifesta, di natura tecnica.


L’altra, quella vociferata ma non confermata, di natura burocratica.


Partiamo da quest’ultima.


Secondo ben informati, l’immobile sede del presidio di assistenza sanitaria turistica di Leuca era tra i beni dell’Asl di Lecce in lista per essere trasferiti a una società di cartolarizzazione.


Si tratta della Puglia Valore Immobiliare S.r.l., istituita dalla Regione nel 2010 per gestire, valorizzare e dismettere beni immobili delle Asl pugliesi. Ciò avrebbe determinato un ritardo nella predisposizione dello studio medico.

n altre parole, forse la sede del presidio avrebbe dovuto cambiare, ma ciò non è stato possibile e si è tornati alla base, dovendola, però, prima svincolare.


A catena, questo elemento sarebbe gravato sulla causa numero due, quella evidente e di natura tecnica.


Si tratta dell’approvvigionamento idrico.


Una spiacevole sorpresa è venuta a galla al momento della riapertura dell’immobile: manca l’acqua!


È partita allora una corsa contro il tempo, con il coinvolgimento anche del vicinato.


Per fugare ogni dubbio, la proprietaria dell’immobile sottostante, una signora che vive a Brindisi, è giunta appositamente a Leuca per verificare che l’impedimento non fosse il suo rubinetto generale.


Gli immobili risalgono all’inizio del secolo scorso e i tubi che portano l’acqua alla guardia medica passano da quella casa.


Ma si scopre che non è lei il problema.


Il punto sono gli insoluti: bollette AQP non pagate!


UNA PEC AL GIORNO… TOGLIE IL MEDICO DI TORNO


Lo conferma mercoledì il dottor Pierpaolo D’Arpa, direttore del Distretto Asl di Gagliano: «Si tratta certamente di un intoppo burocratico-amministrativo, dato che le bollette non sono mai arrivate in sede e, per questo, la Direzione Generale sta inviando una PEC al giorno».


Sulla possibile data di apertura, ammette di non poter fare previsioni: «La sede, le attrezzature, i farmaci, i medici: è tutto pronto. Manca l’acqua ed attendiamo solo che AQP risponda ai nostri solleciti».


Sulla questione cartolarizzazione, invece, non può confermare né smentire: «La mia responsabilità è limitata al Distretto, non posso esprimermi su ciò che compete alla Direzione».


Poco prima dell’ora di pranzo ci congediamo dal dottor D’Arpa senza una tempistica: non è dato sapere quando la sede sarà operativa. Il lieto fine arriva poco dopo.


La sera dello stesso giorno (mercoledì 25) partono le chiamate al personale.


L’indomani mattina, il primo medico è in turno a Leuca! Improvvisamente il presidio di assistenza sanitaria turistica estiva più a sud dell’Asl di Lecce è aperto e operativo.


E c’è anche l’acqua!


Era martedì pomeriggio, dicevamo, quando abbiamo iniziato ad approfondire la questione.


Ventiquattro ore dopo, con 11 pesanti giorni di assenza del servizio e di risposte alle spalle, il problema è stato improvvisamente risolto. Certamente non è merito nostro.


Ma, quantomeno, possiamo dire di… aver portato bene!


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Attualità

Martano e Zollino da scoprire in bici

Pedali in Comune: per favorire la diffusione del cicloturismo e valorizzare la ricchezza culturale, storica e paesaggistica della Grecìa Salentina

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Promuovere la mobilità sostenibile, favorire la diffusione del cicloturismo e valorizzare la ricchezza culturale, storica e paesaggistica della Grecìa Salentina, territorio unico nel cuore del Salento, caratterizzato da tradizioni secolari e da una forte identità linguistica e culturale.

È questo lo spirito del progetto “Martano-Zollino: Pedali in Comune”, promosso dal Comune di Martano, in qualità di ente capofila, e dal Comune di Zollino, insieme ad una rete di associazioni del territorio: Vivarch, VisitMessapia, Pro Loco MartanoJa to chorió mma” e Salento KM0.

Finalità ed obiettivi sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa, patrocinata dalla Provincia di Lecce, a Palazzo Adorno, dal vicepresidente della Provincia e sindaco di Martano Fabio Tarantino, dal consigliere comunale di Zollino Daniele Coricciati, dal coordinatore regionale di Sport & Salute Spa Luca Balasco, da Mauro Quarta di Vistimessapia e dai partner di progetto.

«Con questo progetto intendiamo unire le nostre comunità attraverso la bicicletta, trasformando la strada che collega Martano a Zollino, partendo dalla stazione ferroviaria di Zollino, in un simbolo di sostenibilità e di valorizzazione del territorio. La forza della rete di partner ci permetterà, inoltre, di dare concretezza a un modello di sviluppo che non è solo infrastrutturale, ma anche sociale, culturale ed economico. Pedali in Comune rappresenta una sfida che guarda al futuro con coraggio e visione», hanno dichiarato Fabio Tarantino, sindaco di Martano, Daniele Coricciati, consigliere comunale di Zollino.

Nello specifico, il progetto, che rientra ed è finanziato dall’Avviso pubblico “Bici in Comune”, promosso dal Ministero per lo Sport e i Giovani, attraverso Sport & Salute Spa ed in collaborazione con Anci, è quello di rafforzare le politiche di mobilità ciclistica tra i territori di Martano e Zollino, stimolando l’uso del mezzo a due ruote sia fra i cittadini, che tra i tanti cicloturisti che visitano il territorio.

Martano – Zollino: Pedali in Comune” mira a: incentivare stili di vita sani e sostenibili, ridurre il traffico veicolare e le emissioni inquinanti, favorire la mobilità dolce casa-scuola e casa-lavoropotenziare il turismo esperienziale legato alla bicicletta, sostenere e rafforzare il commercio di vicinato.

Grazie all’integrazione tra interventi infrastrutturali, strumenti digitali, animazione culturale e coinvolgimento economico, “Pedali in Comune” si propone di fare della Grecìa Salentina un laboratorio di mobilità sostenibile e di cicloturismo, trasformando semplici strade di collegamento in simboli di innovazione, comunità e futuro condiviso.

Il progetto si articola in tre linee di intervento: la prima prevede l’attivazione di un innovativo sistema di gaming urbano, basato su dispositivi tecnologici certificati che permettono di monitorare i chilometri percorsi in bici.

Un meccanismo che premia la scelta di utilizzare la bici per gli spostamenti quotidiani e rafforza il tessuto economico locale, portando nuovi clienti nei negozi di prossimità.

La seconda linea di intervento è dedicata alla mappatura e digitalizzazione dei percorsi cicloturistici e dei punti di interesse culturale, naturalistico e religioso, che saranno resi disponibili sia attraverso una app mobile che tramite un portale open data, con la messa in rete di chiese rurali, menhir, masserie, parchi archeologici, centri storici e paesaggi agricoli, e la realizzazione di due stazioni di ricarica per biciclette.

La terza ed ultima è dedicata agli eventi di animazione, aggregazione e sensibilizzazione territoriale, che hanno come obiettivo di favorire gli itinerari cicloturistici (Parco Archeologico di Apigliano, masserie, centri storici, siti archeologici), promuovere la mobilità sostenibile, facilitare la diffusione del cicloturismo, valorizzare la ricchezza culturale.

Uno degli aspetti più rilevanti del progetto è la rete di partenariato creatasi.

Accanto ai due Comuni promotori, partecipano realtà associative attive e di rilievo sul territorio (Vivarch, VisitMessapia, Pro Loco MartanoJa to chorió mma” e Salento KM0).

Tale collaborazione garantirà competenze diversificate: dalla valorizzazione culturale all’animazione territoriale, dalla promozione turistica alla comunicazione, dalla sostenibilità ambientale alla costruzione di reti di economia locale.

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Attualità

Le Buone pratiche del “De Viti De Marco” di Casarano

La dirigente scolastica Rosaria De Marini: «L’attestazione ed il Logo distintivo assegnati al nostro istituto, motivo di orgoglio, perché indicativi del serio impegno e della professionalità dei docenti in una visione tesa all’innovazione, con diretto impatto sulla didattica attiva ed inclusiva»

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C’è anche l’I.T.E. A. De Viti De Marco” di Casarano tra le 70 scuole che, a Roma, presso la sede del Ministero dell’Istruzione e del Merito, hanno ricevuto il prestigioso riconoscimento di scuola attuatrice di Buone pratiche nell’ambito delle strategie innovative per la formazione del personale scolastico.

«L’attestazione ed il Logo distintivo assegnati al nostro istituto», commenta la dirigente scolastica Rosaria De Marini, «costituiscono per noi motivo di orgoglio, perché indicativi del serio impegno e della professionalità dei docenti in una visione tesa all’innovazione, con diretto impatto sulla didattica attiva ed inclusiva a vantaggio della formazione di studenti e studentesse di questo Istituto».

«La possibilità di coniugare ambienti di apprendimento digitalmente avanzati con metodologie, quali Digital Storytelling, Gamification, Tinkering, Inquiry-Based Learning, Hackathon e Project Based Learning per favorire l’apprendimento attivo, anche attraverso l’uso di strumenti di Visual Coding, Intelligenza Artificiale, Realtà Aumentata e Metaverso, ha consentito ai docenti di realizzare, nella didattica quotidiana esperienze immersive motivanti per gli studenti», precisa la prof.ssa Stefania Petrone, che ha evidenziato come nell’ambito della ricerca-azione da lei promossa, i docenti abbiano autonomamente strutturato strumenti operativi e didattici, sulla base di modelli pedagogico-didattici applicati nelle proprie classi.

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Appuntamenti

Festa dei Nonni, Matino scopre il Centro Diurno per anziani

Giovedì 2 ottobre l’inaugurazione del Centro Diurno in via Salvo D’Acquisto. Il sindaco Giorgio Salvatore Toma: «Uno spazio di incontro e di crescita, dove le generazioni possono dialogare e sostenersi reciprocamente»

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Matino inaugura il nuovo Centro Diurno per anziani.

La cerimonia del taglio del nastro si terrà in concomitanza con la celebrazione della Festa dei Nonni, giovedì 2 ottobre, dalle ore 17, in via Salvo D’Acquisto.

L’immobile, destinato a struttura socioassistenziale a ciclo diurno per anziani, è stato recentemente restaurato e adeguato alle normative vigenti grazie ai fondi della Regione Puglia per il finanziamento di strutture e interventi sociali e sociosanitari per soggetti beneficiari pubblici.

L’intervento rientra nello strumento attuativo dell’APQ “Benessere e Salute”, finanziato con il Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) 2007-2013.

Tale misura è rivolta ai Comuni associati negli Ambiti Territoriali Sociali ed è finalizzata al potenziamento e alla qualificazione della rete di strutture socioassistenziali, socioeducative e sociosanitarie, nonché dei servizi offerti a persone, famiglie e comunità su tutto il territorio regionale.

Il nuovo Centro Diurno si propone come un luogo di accoglienza, socializzazione e sostegno, pensato per valorizzare la qualità della vita degli anziani e rafforzare il legame tra generazioni, in coerenza con la tradizione e i valori della nostra comunità.

Il sindaco Giorgio Salvatore Toma

«Con l’apertura di questa struttura», dichiara il sindaco Giorgio Salvatore Toma, «compiamo un passo importante nel rafforzare il nostro impegno verso la comunità e, in particolare, verso i nostri anziani, che rappresentano la memoria storica, la saggezza e i valori fondanti della nostra società».

«Il nostro Centro Diurno», sottolinea, «non è soltanto un luogo di assistenza, ma uno spazio di incontro e di crescita, dove le generazioni possono dialogare e sostenersi reciprocamente».

Il primo cittadino ringrazia «tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione di un’opera che sarà punto di riferimento prezioso per le famiglie e per l’intera cittadinanza».

Infine, il sindaco Toma invita tutta la cittadinanza a partecipare «a questo importante momento di condivisione, che segna un passo significativo nel percorso di attenzione e cura verso i nostri anziani».

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