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Attualità

Polo pediatrico del Salento: Sì, ma…

Riprende fiato l’idea di un centro eccellenza per la cura dei bambini, ma il governatore Emiliano ci va cauto

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Il progetto dell’associazione Tria Corda Onlus per l’istituzione di un Polo di eccellenza dedicato alla cura dei bambini delle province salentine di Taranto, Brindisi e Lecce, riprende fiato.


Ieri, alla presenza del governatore Michele Emiliano, sono state illustrate le linee portanti del progetto che attende da 4 anni la fase operativa.  Dalla sigla del protocollo di intesa (dicembre 2013) fra Tria Corda e Regione sono trascorsi due anni infruttuosi, nonostante l’unanimità di tutti i consiglieri regionali. Una condivisione senza ostacoli, che comprende anche i consiglieri di Brindisi e Taranto e che è stata ricordata ieri da Sergio Blasi. “E’ un andazzo tutto italiano di fronte a una necessità di un territorio come il Salento”, ha detto, “E’ evidente che dobbiamo evitare alle famiglie i disagi e i costi dei trasferimenti per mesi in un’altra città, come avviene oggi. Non ha senso tenere una chirurgia pediatrica a Casarano, dove non c’è la terapia intensiva neonatale”.


Pur condividendo appieno il progetto che, peraltro, farebbe risparmiare soldi di mobilità passiva alla regione, il presidente Emiliano è più cauto. “Se ci fosse un polo pediatrico in ogni provincia”, osserva, “sarebbe il massimo. Noi dobbiamo vedere se lo stato di avanzamento, l’entusiasmo, la passione dell’iniziativa che c’è qui a Lecce è tale da poterci portare a questa conclusione. Ma tutto va fatto con calma e senza annunci trionfalistici”.


In soldoni vuol dire (almeno così viene interpretato da Salute Salento) che alla vigilia del riordino ospedaliero che sta per essere varato il governatore è costretto a fare i conti con i numeri. Infatti puntualizza.


“Non posso concentrare le eccellenze in un territorio così complesso. Ci sono anche altre province”, spiega, “quando abbiamo gli elementi si deciderà se questa è la priorità.  Se insieme ai Direttori generali delle tre province si decide che questa è la priorità, si procede. Ma allora significa che dobbiamo modificare i numeri perché non posso concentrare tutto qui”.


Il governatore è il rappresentante di una comunità e di moltissime aziende che si occupano di sanità e quindi vuole valutare se valga la pena o meno costruire un polo pediatrico a Lecce.

Tutti d’accordo i consiglieri regionali presenti ieri all’incontro: Saverio Congedo, Luigi Manca, Paolo Pellegrino, Sergio Blasi, Mario Pendinelli .


Il progetto va avanti da 4 anni ha ricordato Congedo – e grazie a Tria Corda è sopravvissuto all’avvicendamento di assessori regionali e direttori delle Asl . Dopo una iniziale condivisione La proposta si è persa senza che ci sia un nemico specifico».


D’accordo anche per riformulare, accorpare e razionalizzare le pediatrie degli altri ospedali. A costo, ha chiarito Emiliano, di sfidare l’impopolarità nelle piazze. A questo proposito il direttore generale Silvana Melli ha illustrato le sue idee: “Non possiamo tenere in piedi una pediatria per curare una gastroenterite, quando poi i bambini più seri li mandiamo a Bari, Roma o Genova”, ha proposto, “ecco perché penso alle guardie pediatriche, alla formazione di infermieri che vanno a domicilio e alla rivisitazione dell’assistenza domiciliare, alla luce dell’integrazione territorio-ospedale, coinvolgendo le famiglie”.


Cesare Mazzotta


Attualità

Scuola Smart al Comprensivo “Pascoli” di Tricase: “Più dinamici e inclusivi”

Grazie ad una donazione dalla Fondazione Pietro De Francesco, l’Istituto Comprensivo Pascoli di Tricase ha allestito un innovativo ambiente collaborativo plurifunzionale.

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Grazie ad una donazione dalla Fondazione Pietro De Francesco, l’Istituto Comprensivo Pascoli di Tricase ha allestito un innovativo ambiente collaborativo plurifunzionale. Questo nuovo spazio, già a disposizione di tutte le classi, è stato progettato per trasformare la didattica quotidiana in un’esperienza sempre più dinamica e inclusiva.
L’ambiente è stato dotato di strumenti all’avanguardia:
• Arredi modulari: 24 banchi trapezoidali, un tavolo collaborativo e 25 sedie, pensati per favorire il lavoro di gruppo.
• Tecnologia di ultima generazione: 25 Chromebook con relativo carrello caricatore e un monitor touch interattivo da 65 pollici.
• Formazione: Nei prossimi mesi i nostri docenti parteciperanno a corsi specifici sull’uso dei nuovi dispositivi e sulle metodologie didattiche collaborative digitali.
La Dirigente Annamaria Turco spiega: “La Fondazione con questo dono ha voluto fornire ai nostri alunni gli strumenti necessari per lo sviluppo di competenze digitali, di problem solving e di comunicazione, competenze ormai essenziali per i futuri cittadini europei, come indicato dal quadro di riferimento europeo Digicomp 2.3.
Gli arredi e i dispositivi sono pensati nell’ottica della Classe 4.0, promossa dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), e che rappresenta un nuovo modello di ambiente di apprendimento che si discosta dalla tradizionale impostazione trasmissiva per una didattica innovativa, attiva e centrata sullo studente.
I ringraziamenti ufficiali sono stati espressi con profonda gratitudine il 16 dicembre 2025 durante il nostro Recital di Natale alla Dott.ssa Tina De Francesco e alla Dott.ssa Mariangela Martella, rappresentanti della Fondazione, per il loro concreto sostegno alla crescita dei nostri ragazzi. Il nostro plauso va anche alla Prof.ssa Laura Accoto, progettista dell’ambiente collaborativo“.
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Dal Salento spicca il volo “Il sogno di Flip”

Un albo illustrato per parlare ai bambini di inclusività e fiducia in sé, toccando il tema del bullismo

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“Il sogno di Flip” è l’albo illustrato, con testi e disegni di Alessia Urso, illustratrice e grafica di Marittima, pubblicato da Curcio Editore.

Ambientata al Polo Nord, la storia racconta di Flip, un piccolo elfo con una disabilità che sogna di lavorare nella fabbrica di Babbo Natale.
Dopo un episodio di bullismo, grazie alla creatività e all’incontro con un’amica speciale, Flip trova la forza di non arrendersi e costruisce un braccio artificiale che diventa simbolo di riscatto e fiducia in sé. Un racconto dolce e luminoso che parla ai bambini di coraggio, amicizia e inclusione. Disponibile su Amazon

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Presentato il calendario della Polizia locale contro la violenza di genere

Ogni mese, attraverso gli scatti di Giacomo Fracella, racconta un valore, un gesto, un simbolo di rispetto e di tutela…

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Lo speciale calendario della Polizia Locale di Nardò per il 2026 è dedicato al tema del contrasto alla violenza di genere.

Ogni mese, attraverso gli scatti di Giacomo Fracella, racconta un valore, un gesto, un simbolo di rispetto e di tutela. Ci sono, tra le altre cose, un paio di scarpette rosse sul suolo di piazza Salandra, una foto di gruppo delle agenti del Comando di via Crispi, la panchina rossa.

Dietro queste immagini c’è il lavoro quotidiano della Polizia Locale, che con dedizione e sensibilità opera per garantire sicurezza e dignità ai cittadini e ovviamente anche a tutte le donne.

Questa mattina il comandante Cosimo Tarantino ha presentato il calendario nella sede di via Crispi, consegnando una copia al consigliere delegato alla Polizia Locale Gabriele Mangione e all’assessora con delega alle Pari Opportunità Sara D’Ostuni. Presenti anche la consigliera Daniela Bove e la vice comandante Simona Bonsegna.

“Questo calendario – ha detto il comandante Cosimo Tarantino – è un messaggio di coraggio e speranza. Pensiamo che ognuno di noi debba fare la propria parte nel contrasto alla violenza di genere, la Polizia Locale ha ritenuto quest’anno di utilizzare il calendario come importante veicolo divulgativo per sensibilizzare tutti. È importante non abbassare mai la guardia”.

“Questo è un tema che interessa singoli, famiglie e istituzioni – ha aggiunto il consigliere delegato alla Polizia Locale Gabriele Mangione – e ognuno deve affrontarlo nei limiti del proprio ruolo e delle proprie possibilità. Questo calendario è uno strumento istituzionale, ma stavolta anche un segno tangibile di vicinanza nei confronti dei cittadini e di tutte le donne”.

“Ringrazio il Corpo di Polizia Locale – ha detto ancora l’assessora alle Pari Opportunità Sara D’Ostuni – per questa iniziativa di estrema sensibilità e responsabilità. Avere a casa questo calendario ci ricorda ogni giorno che il contrasto alla violenza di genere non può e non deve essere una battaglia episodica, ma costante e generalizzata”.

Dalla prima edizione del calendario della Polizia Locale di Nardò sono passati ormai 24 anni, dedicata all’epoca alla sicurezza stradale e arricchita dai disegni sul tema degli studenti delle scuole primarie. Questa edizione, invece, arriva nell’anno (il 2026) che celebra i 160 anni della Polizia Locale italiana.

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