Attualità
Stranieri in classe. E allora?
Alcuni genitori gli hanno chiesto di cambiare classe ai figli perché ci sono alunni non italiani. Quel preside ha detto “no”. E gli altri?
Gerardo Marchitelli è preside di una scuola elementare di Bari.
Alcuni genitori gli hanno chiesto di cambiare classe ai figli perché ci sono alunni stranieri.
Quel preside ha detto no.
Alla fine alcune famiglie hanno deciso di portare i figli in un altro istituto. Il preside è mortificato, ma non fa marcia indietro.
Vi abbiamo raccontato questa storia, anche se arriva dal Barese, perché ogni anno anche in tante scuole salentine accade la stessa identica cosa e lo diciamo a ragion veduta.
I nostri figli vanno a scuola per apprendere, avviarsi ad una istruzione ed essere protagonisti della loro vita.
Le agenzie educative hanno, però, anche l’obbligo di cooperare per insegnare ai ragazzi a vivere e farlo nel rispetto del prossimo.
Ma, se l’esempio dato in famiglia è quello, non c’è da essere ottimisti che le cose possano presto cambiare.
Cari genitori: i bambini non guardano il colore della pelle!
Ci sono ancora troppi muri da abbattere, bisogna educare al rispetto della persona, dell’essere umano.
La diversità non è un limite, è una ricchezza.
La scuola non deve discriminare, ma insegnare valori come l’inclusione e l’accettazione.
E allora ben vengano uno, cento, mille presidi Marchitelli.
Nella speranza che anche i suoi colleghi alle nostre latitudini facciano lo stesso e non cedano alle pretese “razziste” (conoscete forse un altro aggettivo che le definisca?) di taluni genitori.
Giuseppe Cerfeda
*iin alto, foto di repertorio
Attualità
Scuola Smart al Comprensivo “Pascoli” di Tricase: “Più dinamici e inclusivi”
Grazie ad una donazione dalla Fondazione Pietro De Francesco, l’Istituto Comprensivo Pascoli di Tricase ha allestito un innovativo ambiente collaborativo plurifunzionale.
Attualità
Dal Salento spicca il volo “Il sogno di Flip”
Un albo illustrato per parlare ai bambini di inclusività e fiducia in sé, toccando il tema del bullismo
“Il sogno di Flip” è l’albo illustrato, con testi e disegni di Alessia Urso, illustratrice e grafica di Marittima, pubblicato da Curcio Editore.
Ambientata al Polo Nord, la storia racconta di Flip, un piccolo elfo con una disabilità che sogna di lavorare nella fabbrica di Babbo Natale.
Dopo un episodio di bullismo, grazie alla creatività e all’incontro con un’amica speciale, Flip trova la forza di non arrendersi e costruisce un braccio artificiale che diventa simbolo di riscatto e fiducia in sé. Un racconto dolce e luminoso che parla ai bambini di coraggio, amicizia e inclusione. Disponibile su Amazon
Attualità
Presentato il calendario della Polizia locale contro la violenza di genere
Ogni mese, attraverso gli scatti di Giacomo Fracella, racconta un valore, un gesto, un simbolo di rispetto e di tutela…
Lo speciale calendario della Polizia Locale di Nardò per il 2026 è dedicato al tema del contrasto alla violenza di genere.
Ogni mese, attraverso gli scatti di Giacomo Fracella, racconta un valore, un gesto, un simbolo di rispetto e di tutela. Ci sono, tra le altre cose, un paio di scarpette rosse sul suolo di piazza Salandra, una foto di gruppo delle agenti del Comando di via Crispi, la panchina rossa.
Dietro queste immagini c’è il lavoro quotidiano della Polizia Locale, che con dedizione e sensibilità opera per garantire sicurezza e dignità ai cittadini e ovviamente anche a tutte le donne.
Questa mattina il comandante Cosimo Tarantino ha presentato il calendario nella sede di via Crispi, consegnando una copia al consigliere delegato alla Polizia Locale Gabriele Mangione e all’assessora con delega alle Pari Opportunità Sara D’Ostuni. Presenti anche la consigliera Daniela Bove e la vice comandante Simona Bonsegna.
“Questo calendario – ha detto il comandante Cosimo Tarantino – è un messaggio di coraggio e speranza. Pensiamo che ognuno di noi debba fare la propria parte nel contrasto alla violenza di genere, la Polizia Locale ha ritenuto quest’anno di utilizzare il calendario come importante veicolo divulgativo per sensibilizzare tutti. È importante non abbassare mai la guardia”.
“Questo è un tema che interessa singoli, famiglie e istituzioni – ha aggiunto il consigliere delegato alla Polizia Locale Gabriele Mangione – e ognuno deve affrontarlo nei limiti del proprio ruolo e delle proprie possibilità. Questo calendario è uno strumento istituzionale, ma stavolta anche un segno tangibile di vicinanza nei confronti dei cittadini e di tutte le donne”.
“Ringrazio il Corpo di Polizia Locale – ha detto ancora l’assessora alle Pari Opportunità Sara D’Ostuni – per questa iniziativa di estrema sensibilità e responsabilità. Avere a casa questo calendario ci ricorda ogni giorno che il contrasto alla violenza di genere non può e non deve essere una battaglia episodica, ma costante e generalizzata”.
Dalla prima edizione del calendario della Polizia Locale di Nardò sono passati ormai 24 anni, dedicata all’epoca alla sicurezza stradale e arricchita dai disegni sul tema degli studenti delle scuole primarie. Questa edizione, invece, arriva nell’anno (il 2026) che celebra i 160 anni della Polizia Locale italiana.
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