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Attualità

Tricase, divieti di sosta in centro: “La legge non è uguale per tutti”

Riceviamo e pubblichiamo un intervento del consigliere d’opposizione Antonio Scarcella

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Di recente, nel centro storico di Tricase, Piazza Pisanelli e le strade circostanti sono state oggetto di una serie di modifiche dal punto di vista della circolazione stradale. In particolare, molte zone precedentemente adibite a parcheggio o comunque non sottoposte ad alcuna restrizione, sono ora diventate aree in cui la sosta è vietata.


Al dibattito cittadino, tra chi concorda con la scelta di evitare la sosta selvaggia nel cento storico e chi lamenta l’impossibilità di fermarsi in piazza, fa seguito l’indignazione del capogruppo di opposizione Antonio Scarcella che, in una lettera alla Redazione, fa sentire la sua disapprovazione non solo per le scelte suddette ma anche per l’azione della polizia municipale che ne consegue:


“Rabbia, sdegno e vergogna! Questi i sentimenti che hanno prevalso nel mio animo all’uscita della messa domenicale in piazza Pisanelli”, esordisce Scarcella. “Piazza Pisanelli oggi è interamente inibita alla sosta, come anche lo spiazzo antistante il Comune. La Chiesa Madre ospita ogni domenica una gran numero di fedeli fra cui molti anziani e bambini.  


Antonio Scarcella

Antonio Scarcella


Ebbene, fatta questa premessa, ci si aspetterebbe che gli Operatori di Polizia Locale, nel lasso di tempo di celebrazione della Santa Messa, intervenissero “sì” per agevolare la circolazione stradale, specie all’uscita da Messa, ma non anche invece per elevare sanzioni amministrative, approfittando del fatto che in quel frangente di tempo è facile trovare auto parcheggiate in divieto di sosta che non creano comunque disagio al traffico veicolare.


Invece no cari cittadini, ieri 25 gennaio, intorno le ore 11, due Operatrici di Polizia Locale, han raggiunto Piazza Pisanelli e invitato dapprima, e giustamente, chi è sostato in seconda fila a circolare, fischiato poi per avvertire chi è in sosta vietata (se pur ciò non crei problemi al traffico) e, non ottenendo risposta alcuna (cosa ovvia visto che i proprietari sono in chiesa e non possono mai avvertire il fischio), han proceduto con le multe (sin qui si può parlare invece di rigoroso rispetto delle norme).


Quando però si assiste all’immagine di una coppia di anziani signori che, terminata la Messa, con evidenti difficoltà deambulatorie, raggiungono la loro auto -che non crea ostacolo alcuno alla circolazione- sostata di fronte la Chiesa, e alla vista delle Vigilesse, (poverini), accellerando il passo con altrettanta difficoltà, si rivolgono loro cercando di giustificarsi, e nonostante tutto la Vigilessa risponde: “Ho fischiato. Ormai l’ho fatta e non posso più cancellarla. Se paghi entro 5 giorni, paghi la metà”, bé a quel punto prende il sopravvento la rabbia di cittadino, poi trasformatasi in sdegno di una persona più giovane, sino a tramutarsi nella vergogna di un componente dell’attuale Consiglio Comunale.

Non sarebbe stato più opportuno attendere la fine della Messa prima di fischiare? Da notare che anche l’auto delle Operatrici di Polizia Locale era sostata in evidente infrazione,  creando essa sì effettivo intralcio al traffico. Forse perché non trovavano parcheggio nel raggio di un chilometro..?


Seppur sostenitore del rigoroso rispetto delle regole da parte di tutti, sono convinto che lo stesso debba comunque essere adottato congiuntamente a quel sentimento che oramai a Tricase è difficile riscontrare a tutti i livelli, ossia il buon senso, tant’è che, da componente di un Consiglio Comunale cieco e sordo, mi sono personalmente sentito co-responsabile -pur senza colpa- di un tale atteggiamento nei confronti di quella coppia di anziani signori, ai quali va tutta la mia personale stima e ai quali sento di dover chiedere scusa. E senza voler essere tacciato di strumentale buonismo, ho avvertito il dovere civico di farmi carico della sanzione amministrativa a loro elevata dalle due diligenti, rigorose e inflessibili Operatrici di Polizia Municipale.


Lo stesso dovere civico che l’attuale amministrazione, più volte sollecitata dalle minoranze, non dimostra nei confronti dei cittadini e degli operatori commerciali che chiedono a gran voce  soluzione al problema dell’assenza cronica di parcheggi, successivamente all’adozione delle ordinanze di interdizione alla sosta per tutto il perimetro di Piazza Pisanelli.


Ora l’Amministrazione si trincererà dietro alibi quali ragioni di pubblica sicurezza e ragioni di decoro al centro storico che malcelano la volontà di fare cassa. Ma prima di vietare, bisogna trovare soluzioni alternative al problema dei parcheggi.


So bene che l’attuale amministrazione non ha di questi problemi, visto che diversi suoi componenti utilizzano costantemente l’atrio di palazzo Gallone per parcheggiare la loro auto, in barba al regolamento comunale che lo vieta categoricamente. Ma si sa in Italia, ma specie a Tricase la legge non è uguale per tutti… “


Attualità

Casarano, l’Associazione Placemaking boccia i lavori in centro

Placemaking una preparazione professionale ce l’ha e, in maniera documentata, interviene nel dibattito di questi lavori (che, ricordiamolo, sono finanziati con fondi PNRR per circa 3,5 milioni di Euro).

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di Antonio Memmi

Quando iniziarono lavori di Piazza San Domenico e giardini William Ingrosso a Casarano, il mondo era diverso: Trump non era stato ancora rieletto, non era ancora cominciato il conflitto israelo-palestinese e chat GBT era riservata a pochi eletti. 

Si sa: i lavori pubblici non finiscono, entrano nella leggenda.

In un modo o nell’altro però, fra imprecazioni dei cittadini ed esercizi commerciali chiusi (anche) per l’impossibilità di raggiungerli, pare che almeno i primi abbiano trovato una conclusione. Tutti quindi contenti? Assolutamente NO!

I commenti sui social si rincorrono fra coloro che ne parlano male (tanti) e coloro che vedono qualcosa di positivo (pochi) ma, come sempre accade sui social, la maggior parte dei commentatori non ha alcuna preparazione tecnico artistica per parlare ed il tutto rimane confinato nel gradimentopersonale.

L’Associazione Placemaking invece una preparazione professionale ce l’ha e, in maniera documentata, interviene nel dibattito di questi lavori (che, ricordiamolo, sono finanziati con fondi PNRR per circa 3,5 milioni di Euro).

Nel documento, firmato dalla presidente arch. Loredana Manco, l’Associazione solleva una critica tecnica e civica, non politica, al metodo progettuale adottato e agli esiti degliinterventi. 

Il nodo centrale è l’assenza di una reale coprogettazione con i cittadini: le piazze, secondo l’associazione, non sono semplici superfici da pavimentare, ma luoghi sociali, storici e simbolici che richiedono ascolto e partecipazione autentica.

Viene ricordato come le normative nazionali ed europee, comprese quelle legate al PNRR, promuovano processi partecipativi strutturati e trasparenti, non consultazioni di facciata ed evidenzia inoltre che i fondi PNRR non sono “regali”, ma debito pubblico che graverà sulle future generazioni, rendendo ancora più necessaria una visione strategica di lungo periodo.

Secondo Placemaking Casarano, i due interventi si sono invece limitati a una riqualificazione estetica, senza creare nuove funzioni, opportunità sociali o sviluppo economico, e particolarmente critiche sono le valutazioni su Piazza Umberto I, dove la fontana viene definita un elemento puramente scenografico, e su Piazza San Domenico, giudicata invece priva di una logica urbana, mancando allineamenti, assi civici e gerarchie spaziali.

Un altro punto centrale è poi l’assenza quasi totale di verde, ritenuto un grave errore in termini di sostenibilità climatica e qualità dello spazio pubblico così come viene criticata anche la demolizione del bar storico, sostituito poi da un edificio anonimo, considerato uno strappo all’identità del luogo.

L’Associazione infine contesta le modifiche alla viabilità e la discrepanza tra il progetto realizzato e quello presentato, sottolineando come la piazza rischi di perdere il suo significato simbolico; il tutto porta quindi verso una conclusione che è una bocciatura netta: le critiche, aggiunge, non sono un attacco politico, ma un atto di cittadinanza attiva.

E così, dopo anni in cui si attende l’inaugurazione più come una liberazione, si comprende come non sempre ciò che dura a lungo lascia il segno… qualche volta lascia solo domande.

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Attualità

I carabinieri portano la magia del Natale in reparto

L’iniziativa ha coinvolto in particolare i piccoli pazienti dei reparti di Oncologia, Chirurgia, Reumatologia, Immunologia e Pediatria Generale…

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Un gesto che scalda i cuori in pieno periodo natalizio: i Carabinieri di Lecce hanno portato la magia delle feste nel Reparto di Pediatria dell’Ospedale “Vito Fazzi”, donando giocattoli e materiale didattico ai bambini ricoverati. 

L’iniziativa ha coinvolto in particolare i piccoli pazienti dei reparti di Oncologia, Chirurgia, Reumatologia, Immunologia e Pediatria Generale, dove opera con dedizione Suor Alessandra Notaro.

Grazie alla preziosa collaborazione della dott.ssa Roberta Tornese e della direzione sanitaria, l’evento è stato accolto con grande entusiasmo da grandi e piccini. 

Presenti i responsabili dei reparti – tra cui la dott.ssa Assunta Tornesello, la dott.ssa Lucia Russo e la dott.ssa Adele Civino, oltre ad una folta rappresentanza di operatori sanitari.

I militari, in veste di Babbo Natale, hanno testimoniato l’attenzione costante dell’Arma verso i più piccoli, augurando a ciascun bambino di vincere la propria battaglia contro la malattia. Questo impegno va oltre le attività istituzionali di tutela e sicurezza, rafforzando il legame con il territorio attraverso gesti di prossimità verso le fasce più fragili.

Dal Comando dei Carabinieri si sottolinea come la sinergia tra Arma e personale sanitario trasformi l’ospedale in un luogo di speranza e solidarietà autentica, dimostrando il valore della vicinanza umana nelle azioni quotidiane.

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Aradeo

Serie di misure della Polizia: tra fogli di via, truffa nei confronti di anziani e rissa

Sono state allertate le forze di Polizia e sul posto sono arrivati gli agenti del Commissariato di Galatina e i Carabinieri di Aradeo che hanno riscontrato evidenti segni della colluttazione, mentre il ferito veniva trasportato d’urgenza presso il pronto soccorso…

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Le attività di controllo del territorio della Polizia di Stato nella trascorsa settimana hanno dato luogo all’emissione di diverse misure di prevenzione 

I report dei controlli dell’ultima settimana della Polizia vedono l’emissione di diverse misure di prevenzione tra le quali: due ammonimenti del Questore, uno nei confronti di un 38enne e l’altro di un 34enne, entrambi per atti persecutori nei confronti delle rispettive ex-compagne;

Tre fogli di via obbligatori: uno per truffa aggravata e continuata in concorso in danno di anziani nei confronti di un 42 enne di Napoli che vieta di fare ritorno nel comune di Aradeo per tre anni; 

un altro di 3 anni nei confronti di un 44enne originario di Napoli per truffa aggravata in concorso che fingendosi un appartenente all’Arma dei Carabinieri, tentava insieme a un complice, una truffa in danno di anziani a Cursi; 

il terzo foglio di via vieta l’ingresso ad Uggiano la Chiesa per due anni ad un 23enne di Scorrano che, alla guida di un’auto sprovvisto di patente, non si fermava all’alt dei Carabinieri innescando una fuga che creava pericolo tra gli abitanti del predetto paese. 

Due Daspo: uno di tre anni nei confronti di un 47enne di Bagnolo del Salento e uno di due anni per un 17enne di Carovigno (Br) a seguito dei fatti occorsi durante l’incontro di calcio “Polis Bagnolo Vs Città di Carovigno” il 16 novembre u.s. disputatosi presso lo stadio comunale di Otranto, dove alcuni tifosi delle opposte tifoserie hanno dato luogo ad un pericoloso lancio di oggetti in cui una bottiglia in vetro si è infranta in direzione delle forze dell’ordine.

Inoltre è stato notificata un Dacur  per i fatti occorsi in un bar di Aradeo il 15 novembre u.s. quando nel locale si è verificata una violenta rissa tra alcuni avventori, scaturita da futili motivi riconducibili all’abuso di sostanze alcoliche. 

Durante l’alterco, uno dei soggetti coinvolti ha estratto un coltello colpendo al fianco sinistro un altro avventore, provocando una ferita con abbondante perdita di sangue.

Sono state allertate le forze di Polizia e sul posto sono arrivati gli agenti del Commissariato di Galatina e i Carabinieri di Aradeo che hanno riscontrato evidenti segni della colluttazione, mentre il ferito veniva trasportato d’urgenza presso il pronto soccorso.

Tutti i soggetti coinvolti risultano gravati da precedenti di polizia, incluso l’autore dell’accoltellamento, un 49enne del posto, deferito in stato di libertà per lesioni personali e porto illegale d’arma.

L’episodio, avvenuto in orario preserale in un locale aperto al pubblico, ha generato particolare allarme sociale, determinando una concreta minaccia all’ordine e alla sicurezza pubblica, per tali motivi l’autore dell’aggressione è stato colpito dalla misura di prevenzione del Dacur, che vieta al responsabile la frequentazione dell’esercizio commerciale teatro dei fatti, nonché di altri bar e locali pubblici situati nel centro abitato di Aradeo.

La Divisione Anticrimine della Questura di Lecce ha avviato una specifica istruttoria finalizzata all’adozione di ulteriori misure di prevenzione nei confronti di altri soggetti coinvolti nella rissa. 

Parallelamente, la Squadra Amministrativa della Questura ha avviato il procedimento per la sospensione, per dieci giorni, della licenza a carico del titolare del locale.

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