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Attualità

Tricase: raccolta firme per la via in dissesto

«Dislivelli, dossi, avvallamenti e buche; quando piove la strada è impercorribile…». Raccolta firme per via Santa Caterina nel tratto che parte dall’incrocio con Via della Croce alla strada comunale Lucugnano-Alessano nella frazione di Lucugnano

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Avviata la sottoscrizione di una petizione al Sindaco (quello che verrà) di Tricase «affinché il Comune provveda alla manutenzione , che manca da molti anni, della via Santa Caterina per porre rimedio al suo dissesto».


Si tratta di una strada storica che fin dall’antichità collega i rioni di Santa Eufemia e Tutino a Specchia, attraversando le campagne di Lucugnano oltre quelle di Specchia per dare accesso ai numerosi appezzamenti.


Ancora oggi la strada è percorsa da coloro che risiedono sull’asse Specchia-Tricase, da numerosi joggers e dagli agricoltori.


«Il dissesto è tale», denunciano i promotori della petizione, «che in caso di pioggia non è più percorribile se non con mezzi fuoristrada o agricoli, perché il fondo stradale è pieno di dislivelli, dossi, avvallamenti e buche».


L’iniziativa popolare può essere sottoscritta presso: Bar Melissa a Lucugnano, Callistos Hotel a Tricase centro, Parafarmacia Simbiosi in via Manzoni 8 a Tricase, Intimo Gisella in piazza Cappuccini a Tricase, Estetica Ninfea a Tutino di Tricase e Sanitaria Fe.Vi. in zona Ospedale a Tricase.


«La petizione», spiega ancora Rosanna Rossoni, una tra i promotori, «sta incontrando numerose adesioni a riprova dell’interesse della popolazione per il territorio. Abbiamo invitato a un sopralluogo tutti i candidati sindaci e alcuni l’hanno già fatto.  Invito tutti i cittadini a firmare perché più siamo, maggiore sarà l’attenzione che il sindaco e la Giunta che verranno ci dedicherà».





LA PETIZIONE


Con la petizione, i firmatari segnalano «la situazione di assoluto dissesto in cui versa la via Santa Caterina nel tratto che parte dall’incrocio con Via della Croce alla strada comunale Lucugnano-Alessano nella frazione di Lucugnano.


Il fondo stradale è pieno di numerosi dislivelli, dossi, avvallamenti e buche determinati sia dall’usura che dalle intemperie, quando piove la strada è impercorribile a piedi, in moto e in bicicletta, le automobili basse evitano il passaggio per non danneggiare pneumatici, sospensioni e il motore che assorbirebbe acqua, la carreggiata è ristretta dai rovi cresciuti su ambo i lati e gli automezzi appena più larghi di una vettura, come un furgone, non passano se non strisciando sui rovi a bordo strada, di tanto in tanto vengono incendiati i bordi da persone esasperate con l’intento di eliminare la vegetazione selvatica, mettendo però a rischio il bosco di pini contiguo e gli ulivi, oramai secchi per la Xylella, a primavera son frequenti gli scarichi in carreggiata di inerti provenienti da demolizioni, creando rilevanti dislivelli. Ovviamente non c’è nessuna illuminazione notturna.


Con la pioggia il disagio diviene più rischioso: ogni pozza d’acqua può nascondere una semplice pozzanghera o, in alternativa, una buca profonda anche 40 cm irta di ostacoli, con le conseguenti rovinose ripercussioni sulla meccanica delle nostre autovetture.


La segnalazione, con ripetute richieste di intervento per ovviare al dissesto stradale, sono state fatte anche per iscritto agli Uffici Tecnici del Comune di Tricase, senza alcun seguito».


I firmatari chiedono che «siano eseguiti con la massima urgenza i necessari lavori di manutenzione, volti a porre in sicurezza la strada.  La raccolta di firme, allegata a questa missiva, scaturisce dall’esigenza, generale e ormai non più prorogabile, della necessità del rifacimento del fondo e del manto stradale di Via Santa Caterina , ristabilendo i requisiti minimi di sicurezza e percorribilità per tutti coloro che per qualsiasi motivo percorrono questa strada che è antichissima e che collega fin dall’antichità  Tricase a Specchia attraverso Tutino e Santa Eufemia»,


In particolare si chiede ai futuri amministratori e alle autorità competenti l’intervento urgente per: «il rifacimento del fondo stradale e riasfaltatura completa del tratto di strada con impiego di materiali di qualità al fine di ottenere una maggiore durata dei lavori; la selezione delle sole ditte appaltatrici in grado d’impiegare personale e macchinari idonei alle operazioni; il rifacimento delle cunette laterali di drenaggio delle piogge;l’eliminazione dei rovi e potatura degli alberi adiacenti al ciglio stradale, al fine di creare sufficiente larghezza delle due carreggiate contrapposte, oggi solo virtuali».


I firmatari «chiedono di conoscere quali siano le intenzioni del Comune di Tricase, destinatario della presente petizione, al fine ridurre la pericolosità della Strada Santa Caterina», ricordando che «la responsabilità della Pubblica Amministrazione per omessa o cattiva manutenzione delle pubbliche strade[1], discende da disposizioni normative che impongono agli enti territoriali (Comuni, Province, Regioni) obblighi di manutenzione e sicurezza delle stesse oltre che di tutte le altre aree urbane calpestabili (piazze, marciapiedi…)».


Appuntamenti

Aeronautica: un salentino al comando a Galatina

Il Col. Fabrizio Beccarisi, originario proprio di Galatina, subentrerà al Colonnello Roberto Ambra nell’incarico di Direttore del 10° Reparto Manutenzione Velivoli

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Si svolgerà domani, mercoledì 24 settembre, all’interno dell’hangar Nord dell’Aeroporto “F. Cesari” di Galatina, la cerimonia di avvicendamento alla Direzione del 10° Reparto Manutenzione Velivoli.

Il Colonnello Fabrizio Beccarisi (nella foto in alto), galatinese, sostituirà l’uscente Colonnello Roberto Ambra.

La cerimonia sarà presieduta dal Brigadiere Generale Roberto Lo Conte, Comandante della 2^ Divisione del Comando Logistico dell’Aeronautica Militare.

Il 10° Reparto Manutenzione Velivoli è l’Ente dell’Aeronautica Militare Italiana che produce capacità operativa per le flotte di competenza.

In particolare: assicura il supporto tecnico-logistico sui Sistemi d’Arma T-339 in tutte le sue versioni, inclusa quella utilizzata dalla Pattuglia Acrobatica Nazionale, T-345, T-346, alianti e sulle Barriere d’Arresto per garantirne la massima efficienza; esercita le funzioni attribuite su delega dal Comando Logistico relativamente alla gestione tecnica, logistica ed amministrativa sui sistemi predetti ed alla sola gestione tecnico-amministrativa sul Sistema T-260; addestra il personale specialista alla manutenzione sui sistemi d’arma T-339,T-346 e sulle Barriere d’Arresto e rilascia la Licenza di Manutentore Aeronautico (MAML); opera nell’ambito di una sinergica integrazione all’interno della Base di Galatina e del contesto salentino per garantire elevata utilità complessiva al sistema Paese.

Il Colonnello Roberto Ambra, Direttore uscente, durante il suo intenso periodo di comando ha permesso al Reparto di gestire con successo l’incremento della produzione di ore volo del velivolo T-339.

Contestualmente, è stato assicurato il costante supporto alla Pattuglia Acrobatica Nazionale, sia durante la trasferta in Nord America (NAT 24) sia nelle stagioni in Italia.

Nel corso del suo mandato, nonostante le criticità legate alla vetustà della flotta T-339, il Reparto è riuscito sempre a mantenere un numero di velivoli disponibili sufficiente a sostenere il numero di ore volo da produrre.

Il Colonnello Fabrizio Beccarisi, originario di Galatina, proviene dai Corsi Regolari dell’Accademia Aeronautica, è laureato in Ingegneria Aerospaziale ed ha conseguito la qualifica di Ingegnere Sperimentatore di Volo.

Nel corso della carriera ha prestato servizio presso il Reparto Sperimentale di Volo del Comando Logistico, l’agenzia NETMA di Hallbergmoos e alla Direzione Armamenti Aeronautici e per l’Aeronavigabilità dove ha svolto importanti incarichi nell’ambito di diversi programmi di sviluppo della Forza Armata.

 

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Alessano

Sea & Rivers, Puglia e Salento Plastic Free

Sabato 27 e domenica 28 settembre volontari in azione per la tutela di mari, fiumi e corsi d’acqua. Oltre 260 eventi in tutta Italia. In Salento appuntamenti ad Alessano, Campi Salentina, Casarano, Cutrofiano, Guagnano, Taurisano e Castro 

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Torna l’onda blu dei volontari Plastic Free: sabato 27 e domenica 28 settembresi svolgerà in tutta Italia “Sea & Rivers”, il grande evento dedicato alla tutela di mari, fiumi e corsi d’acqua,promosso da Plastic Free Onlus, con il patrocinio morale del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e in collaborazione con MINI Italia.

Saranno ben 28 gli appuntamenti in Puglia, uno dei numeri più alti a livello nazionale, distribuiti tra sabato e domenica, grazie all’impegno della rete capillare di referenti territoriali e all’entusiasmo dei volontari.

«Il nostro è ormai un appuntamento ricorrente e siamo felici di vedere coinvolti un numero sempre maggiore di referenti», dichiara Luigi Schifano, referente regionale Plastic Free Puglia (è di Castro, NdR), «ancora più importante è poter contare sulla collaborazione di amministrazioni comunali, associazioni locali e volontari: un segnale concreto della crescente sensibilità ambientale del nostro territorio. Il nostro obiettivo resta quello di non dover più intervenire, perché significherà che non ce ne sarà più bisogno. La strada è ancora lunga, ma il percorso che stiamo seguendo è quello giusto.

Sabato 27 settembre si terranno iniziative di clean up ad Alessano, Bisceglie, Francavilla Fontana, Campi Salentina, Putignano, Fasano, Bitonto, Laterza, Gravina in Puglia, e in Castellana Grotte, dove è prevista una passeggiata ecologica.

A Monopoli si svolgerà invece una raccolta mozziconi.

Domenica 28 sarà una giornata di mobilitazione ancora più ampia.

Nella provincia di Lecce sono previste attività a Casarano, Cutrofiano, Guagnano, Taurisano e Castro (passeggiata ecologica).

«In un momento storico in cui i mari stanno soffocando sotto il peso dei nostri scarti, Sea & Rivers rappresenta un grido collettivo di speranza e di azione», dichiara Luca De Gaetano, fondatore e presidente di Plastic Free Onlus, «le nostre iniziative dimostrano che invertire la rotta è ancora possibile. In appena sei anni, abbiamo organizzato più di 8.800 appuntamenti in Italia, rimuovendo oltre 4,6 milioni di chili di plastica e rifiuti. Ora è il momento di fare ancora di più».

Al centro dell’azione di Plastic Free c’è la lotta alla plastica: secondo le previsioni, entro il 2050 nei mari ci sarà più plastica che pesci, con conseguenze devastanti per la biodiversità marina e per la stessa catena alimentare umana.

Si stima che l’80% della plastica presente nei mari provenga da fonti terrestri, in particolare dai fiumi, che ogni anno riversano tra 1,15 e 2,41 milioni di tonnellate di rifiuti plastici.

In Italia, un monitoraggio condotto su 12 fiumi ha rivelato che l’87% dei rifiuti fluviali contiene plastica, di cui oltre il 38% è plastica monouso.

Non si tratta solo di un problema visibile e ambientale. Studi scientifici recenti hanno rilevato la presenza di microplastiche e nanoplastiche nel sangue, nei polmoni, nel latte materno e nei tessuti umani, a conferma della pervasività di un’emergenza che riguarda non solo l’ambiente ma anche la salute pubblica.

Anche quest’anno MINI Italia rinnova il suo supporto all’iniziativa con il progetto “MINI for the Planet”, che esprime l’impegno concreto del brand per la salvaguardia dell’ambiente, condividendo con Plastic Free i valori di responsabilità e partecipazione attiva.

«Invitiamo tutti i cittadini, le famiglie, le associazioni, le scuole e le imprese a unirsi a noi», aggiunge De Gaetano, «basta andare su www.plasticfreeonlus.it/eventi, scegliere l’appuntamento più vicino e iscriversi gratuitamente. Ogni singola azione conta, ogni persona può fare la differenza. Il nostro Pianeta ci sta chiedendo aiuto: è tempo di rispondere».

Plastic Free Onlus è un’associazione di volontariato nata nel 2019 con l’obiettivo di informare e sensibilizzare cittadini e istituzioni sul pericolo dell’inquinamento da plastica. In pochi anni è diventata una delle realtà più attive in Italia in ambito ambientale, grazie a una rete capillare di referenti territoriali, progetti educativi nelle scuole, collaborazioni istituzionali e campagne di pulizia in tutto il Paese.

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Attualità

Lavori da remoto? Ecco tutta la tecnologia che ti serve nel 2025

Vediamo insieme gli strumenti indispensabili per rendere il lavoro da remoto davvero produttivo, sicuro e – perché no – anche più piacevole

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Il lavoro da remoto non è più un esperimento nato durante la pandemia: è diventato la normalità per milioni di professionisti. L’ufficio, oggi, può essere ovunque – una baita di montagna, un bar nel centro città o il tavolo della cucina. Ma per sfruttare davvero libertà e flessibilità, serve un kit tecnologico intelligente, capace di semplificarti la vita e proteggerti dalle insidie digitali.

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VPN: il passe-partout digitale di cui non puoi fare a meno

In un mondo in cui i caffè diventano sale riunioni e gli aeroporti uffici improvvisati, la VPN gratis resta lo strumento numero uno. Non si tratta solo di connessioni criptate: pensa a una VPN come al tuo scudo digitale.

Che tu stia inviando documenti riservati da un coworking o leggendo email sul Wi-Fi dell’hotel, una VPN crea un tunnel privato che tiene lontani occhi indiscreti e hacker. E non solo: ti permette anche di aggirare restrizioni geografiche, dandoti accesso a strumenti e piattaforme fondamentali ovunque ti trovi.

In breve? La VPN è il compagno di viaggio che ti serve sempre.

Produttività smart o caos digitale? La scelta è tua

Ogni giorno spuntano nuove app che promettono miracoli. Ma attenzione: riempire il tuo laptop di strumenti inutilizzati non ti renderà più produttivo.

La strategia giusta è scegliere con criterio:

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E ricordati: meno è meglio. Spesso un’app leggera e ben fatta batte sistemi complessi e pieni di funzioni superflue. A questo aggiungi uno storage cloud aziendale affidabile: così i tuoi file saranno sempre al sicuro e accessibili, senza intoppi.

Benessere e concentrazione: i veri alleati del lavoro da remoto

Non tutti gli strumenti utili al lavoro da remoto sono software professionali. Alcuni ti aiutano a restare concentrato e in salute:

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E non dimenticare l’ergonomia: un supporto per il laptop, un poggiapolsi o un poggiapiedi regolabile possono sembrare dettagli, ma sul lungo periodo fanno la differenza tra lavorare bene e lavorare soffrendo.

Un toolkit su misura per te

Il segreto del lavoro da remoto nel 2025 è semplice: non esiste una soluzione universale. Il tuo kit tecnologico deve rispecchiare le tue esigenze. Sicurezza dei dati, strumenti che ti fanno risparmiare tempo e piccoli accorgimenti che migliorano il benessere: questo mix è la vera formula vincente.

Essere sicuri – scegliere cosa serve davvero e cosa no – è la chiave per lavorare meglio, ridurre lo stress e godersi al massimo i vantaggi del lavoro da remoto. Perché l’ufficio, ormai, è dove decidi tu.

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