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Attualità

Università del Salento, gli studenti: “Gravi disagi, ora basta!”

Il sindacato studentesco Link Lecce alza la voce: “Abbiamo diritto di seguire le lezioni in strutture, pubbliche, adeguate e di essere ascoltati”

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In vista dell’imminente inizio del nuovo semestre di lezioni universitarie, il sindacato studentesco del Salento, LINK Lecce, fa sentire la sua voce rendendo pubblici disagi irrisolti dell’Università del Salento.


Gli studenti, stanchi di non essere ascoltati, lamentano in particolare gravi disagi al Dipartimento di Storia, Società e Studi dell’uomo: “Tra meno di un mese, ricominceranno le lezioni per tutti gli studenti del Dipartimento di Storia, Società e Studi sull’Uomo. Ad oggi purtroppo, il Dipartimento non può assicurare delle strutture per lo svolgimento di tutte le lezioni. Già durante lo scorso semestre, infatti, gli studenti e i docenti sono stati costretti ad accamparsi occupando le sale lettura o addirittura cercando disperatamente un’aula dove svolgere le lezioni. L’assenza di strutture penalizza persino i ricevimenti, poiché i docenti sono costretti a condividere lo studio con più persone. Tutto ciò è paradossale. In realtà nell’edificio Parlangeli – dove ha sede lo stesso Dipartimento – sono numerose le aule adibite a centri di ricerca che però sono chiusi da anni a prendere polvere e che addirittura, ad oggi, non appaiono censiti sul portale del Dipartimento.


Purtroppo a ciò si aggiunge il cattivo gusto di alcuni docenti che tendono ad impossessarsi di spazi che, per statuto, non possono essere privati, i laboratori informatici ad esempio, impedendone l’utilizzo comune. Questi spazi sono praticamente offlimits per tutti, ma non per i ‘pochi eletti’ dal docente ‘responsabile’, nonostante siano allestiti con fondi dipartimentali che per regolamento sono destinati alla pluralità degli studenti, e non alla comodità del singolo.

I rappresentanti degli studenti dei corsi di laurea del suddetto Dipartimento, supportanti anche dai rappresentanti studenti di altre facoltà, si sono mobilitati portando la questione prima nel Consiglio Didattico di area pedagogica, e poi protocollando una richiesta all’attenzione del Direttore di Dipartimento, il prof. Gioia, in cui si chiedeva un censimento delle aule disponibili cercando di far emergere tutti quei casi di inutilizzo delle aule, dei centri di ricerca e di spazi comuni diventati di natura privata o utilizzati a piacimento dei singoli.


Le difficoltà emergono quando alla richiesta di chiarimenti pervengono risposte che tendono ad insabbiare tutto cercando di sistemare in maniera privata le criticità. Siamo stufi di questo modus operandi poco trasparente, soprattutto quando a doverne pagare le conseguenze sono gli studenti che continuano a non ricevere risposte e si vedono costretti a rivolgersi alla stampa per essere ascoltati. Prendere tempo, cercare di risolvere senza effettivamente trovare una soluzione e mettere a tacere i rappresentanti degli studenti, non farà altro che continuare a generare malcontento. Gli studenti, primi finanziatori del Dipartimento, hanno il diritto di seguire le lezioni in strutture, pubbliche, adeguate e di essere ascoltati da quelle orecchie che sono sorde ormai da anni”.


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Il sindaco di Maglie revoca la nomina di assessore ad Antonio Fitto

Rottura storica con l’ex primo cittadino magliese con cui Toma ha avuto un rapporto amministrativo e politico durato complessivamente oltre vent’anni

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Il sindaco di Maglio Ernesto Toma comunica di aver disposto, con proprio decreto, la revoca della nomina di assessore ad Antonio Fitto, ponendo fine a un rapporto amministrativo e politico durato complessivamente oltre vent’anni.

La spiegazione nelle parole del primo cittadino: “Antonio Fitto ha guidato la città come Sindaco per dieci anni con questa maggioranza e, successivamente, ha ricoperto il ruolo di Assessore nelle Giunte da me presiedute. In questo lungo arco temporale ha partecipato in modo diretto e continuativo a tutte le principali scelte politiche, amministrative e finanziarie del Comune, assumendosene pienamente la responsabilità.

Appare pertanto doveroso ristabilire la verità dei fatti di fronte ai cittadini: le recenti dichiarazioni con cui Antonio Fitto invoca oggi un “rilancio dell’attività amministrativa” risultano politicamente contraddittorie e poco credibili, poiché rivolte contro un’azione di governo che egli stesso ha contribuito a costruire, sostenere e approvare per due decenni. Non più tardi di pochi giorni fa, lo stesso Assessore ha votato in Giunta il Bilancio comunale, condividendone senza riserve contenuti, scelte e indirizzi strategici.

La scelta di candidarsi, senza nemmeno discuterlo con la propria maggioranza, alla carica di Sindaco di Maglie, con un progetto politico alternativo e dichiaratamente in contrapposizione all’attuale Amministrazione rappresenta una legittima ambizione personale, ma segna una rottura politica netta e non più compatibile con il ruolo di Assessore. Non è possibile, soprattutto in una fase pre-elettorale, amministrare una città e al contempo condurre una campagna politica contro l’Amministrazione di cui si fa parte. La revoca del decreto di nomina è quindi un atto di chiarezza politica, di rispetto istituzionale e di correttezza nei confronti dei cittadini, chiamati a scegliere tra progetti alternativi senza ambiguità, doppiezze o operazioni di scarico di responsabilità.

L’Amministrazione comunale continuerà il proprio lavoro fino alla conclusione naturale del mandato con coerenza, serietà e senso delle istituzioni, rivendicando con orgoglio il percorso compiuto e rimettendo, come è giusto che sia, il giudizio finale agli elettori”.

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Scuola Smart al Comprensivo “Pascoli” di Tricase: “Più dinamici e inclusivi”

Grazie ad una donazione dalla Fondazione Pietro De Francesco, l’Istituto Comprensivo Pascoli di Tricase ha allestito un innovativo ambiente collaborativo plurifunzionale.

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Grazie ad una donazione dalla Fondazione Pietro De Francesco, l’Istituto Comprensivo Pascoli di Tricase ha allestito un innovativo ambiente collaborativo plurifunzionale. Questo nuovo spazio, già a disposizione di tutte le classi, è stato progettato per trasformare la didattica quotidiana in un’esperienza sempre più dinamica e inclusiva.
L’ambiente è stato dotato di strumenti all’avanguardia:
• Arredi modulari: 24 banchi trapezoidali, un tavolo collaborativo e 25 sedie, pensati per favorire il lavoro di gruppo.
• Tecnologia di ultima generazione: 25 Chromebook con relativo carrello caricatore e un monitor touch interattivo da 65 pollici.
• Formazione: Nei prossimi mesi i nostri docenti parteciperanno a corsi specifici sull’uso dei nuovi dispositivi e sulle metodologie didattiche collaborative digitali.
La Dirigente Annamaria Turco spiega: “La Fondazione con questo dono ha voluto fornire ai nostri alunni gli strumenti necessari per lo sviluppo di competenze digitali, di problem solving e di comunicazione, competenze ormai essenziali per i futuri cittadini europei, come indicato dal quadro di riferimento europeo Digicomp 2.3.
Gli arredi e i dispositivi sono pensati nell’ottica della Classe 4.0, promossa dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), e che rappresenta un nuovo modello di ambiente di apprendimento che si discosta dalla tradizionale impostazione trasmissiva per una didattica innovativa, attiva e centrata sullo studente.
I ringraziamenti ufficiali sono stati espressi con profonda gratitudine il 16 dicembre 2025 durante il nostro Recital di Natale alla Dott.ssa Tina De Francesco e alla Dott.ssa Mariangela Martella, rappresentanti della Fondazione, per il loro concreto sostegno alla crescita dei nostri ragazzi. Il nostro plauso va anche alla Prof.ssa Laura Accoto, progettista dell’ambiente collaborativo“.
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Dal Salento spicca il volo “Il sogno di Flip”

Un albo illustrato per parlare ai bambini di inclusività e fiducia in sé, toccando il tema del bullismo

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“Il sogno di Flip” è l’albo illustrato, con testi e disegni di Alessia Urso, illustratrice e grafica di Marittima, pubblicato da Curcio Editore.

Ambientata al Polo Nord, la storia racconta di Flip, un piccolo elfo con una disabilità che sogna di lavorare nella fabbrica di Babbo Natale.
Dopo un episodio di bullismo, grazie alla creatività e all’incontro con un’amica speciale, Flip trova la forza di non arrendersi e costruisce un braccio artificiale che diventa simbolo di riscatto e fiducia in sé. Un racconto dolce e luminoso che parla ai bambini di coraggio, amicizia e inclusione. Disponibile su Amazon

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