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Cronaca

Acquarica e Presicce verso la fusione

I sindaci chiedono 30mila euro alla Regione per lo studio di fattibilità del progetto

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I sindaci di Acquarica del Capo e Presicce, Francesco Ferraro e Riccardo Monsellato, si fanno promotori dell’iniziativa volta al conseguimento della fusione tra i loro Comuni, obiettivo fissato con l’approvazione all’unanimità, nei rispettivi Consigli Comunali, dell’Atto di indirizzo in merito alla fusione dei due enti così come previsto dall’art. 15 (Modifiche territoriali, fusione ed istituzione di comuni) del TUEL (d.lgs. n. 267/2000).


Al momento i comuni di Acquarica del Capo e Presicce sono gli unici nell’intero territorio regionale ad aver aderito al progetto diretto alla fusione degli enti.


Nei giorni scorsi i sindaci hanno inviato una lettera al presidente della Regione Puglia per “La richiesta di incentivi finanziari a concorso delle spese per l’elaborazione di progetti di riorganizzazione territoriale (fusione di comuni); art. 12, comma 1, lett. a), l.r. 1 agosto 2014, n. 34 ‘Disciplina dell’esercizio associato delle funzioni comunali’”.


I Comuni di Acquarica del Capo (4.852 abitanti), con deliberazione consiliare n. 9 del 4 giugno 2015, e Presicce (5.515 abitanti), con deliberazione consiliare n. 13 del 3 giugno 2015, intendono procedere verso tale obiettivo seguendo l’iter stabilito dalla stessa Regione Puglia con la legge regionale 1 agosto 2014, n. 34, recante “Disciplina dell’esercizio associato delle funzioni comunali”.


La suddetta legge, all’art. 11 della l.r. n. 34/2014, prevede forme d’incentivazione all’esercizio associato di funzioni e servizi comunali, preferendo «nella ripartizione delle risorse disponibili, la Giunta regionale […le] fusioni di comuni», mentre all’art. 12, dispone che la Giunta regionale conceda gli incentivi specifici previsti dal comma 8 dell’articolo 11, finalizzandoli anche alla realizzazione di fusioni tra comuni e Unioni di comuni e a «concorso delle spese per l’elaborazione di progetti di riorganizzazione» territoriale.


Proprio sulla base di quanto espresso dalla legge le due amministrazioni hanno chiesto formalmente la necessità di procedere ad uno studio di fattibilità per la fusione dei Comuni di Acquarica e di Presicce, e quindi la concessione di un incentivo finanziario di euro 30mila euro per le spese di redazione di tale studio.


Attualmente i  due comuni svolgono in forma associata (Unione di comuni) le seguenti attività e/o funzioni:


– Segretario Generale;


– Servizi sociali (Condivisione del Responsabile di Settore);


– Servizi Finanziari (Condivisione del Responsabile di Settore);

– Cimitero Comunale ( già cimitero consortile, attualmente gestito attraverso l’Unione dei Comuni);


– Servizi di igiene urbana (gestione attraverso l’ARO come stabilito dalla Regione Puglia);


– Redazione Piano Urbanistico Generale intercomunale;


– Centrale Unica di Committenza;


– Protezione Civile;


– Servizi Statistici.


Ecco le dichiarazioni dei due sindaci in merito all’iniziativa:


Francesco Ferraro, sindaco di Acquarica del Capo, si dice “convinto che le due cittadine sono ormai mature e consapevoli del percorso comune da intraprendere, l’unica strada possibile, secondo me, l’ho già dichiarato in passato, per la salvezza dei piccoli comuni. Per la prima volta con l’amministrazione di Presicce abbiamo iniziato e stiamo portando avanti un progetto rivoluzionario. Stiamo procedendo con rapidità. Certo, l’ultima parola spetta ai cittadini, ma sono sicuro che i campanilismi sono ormai del passato”.


Riccardo Monsellato, sindaco di Presicce, rimarca invece come si stia andando avanti sulla linea che ci eravamo dati. Assieme al sindaco Ferraro abbiamo compiuto un ulteriore passo verso la fusione dei comuni. Stiamo seguendo volta per volta la procedura, indicata dalla legge. Naturalmente per farlo, oltre ad avere il prezioso coinvolgimento delle due cittadinanze, che avverrà presto, secondo modalità e tempi che concorderemo con i Consigli comunali, occorre anche un supporto tecnico, ed ecco l’importanza della richiesta di questo finanziamento. Noi amministratori ci stiamo provando a fondere le due comunità, alla cittadinanza poi la maturità politica e sociale per portare avanti l’idea”. 


Cronaca

Smantellato laboratorio clandestino di fuochi d’artificio

Nel locale, gli Artificieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Lecce hanno accertato una situazione potenzialmente estremamente pericolosa, dovuta alla presenza di polveri e sostanze caratterizzate da elevata volatilità ed estrema infiammabilità, conservate in modo del tutto inidoneo

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I Carabinieri del NOR hanno tratto in arresto in flagranza di reato un uomo di 55 anni, residente a Monteroni di Lecce, già noto, ritenuto responsabile del reato di illecita detenzione di materiale esplosivo artigianale.

L’attività si pone in linea di continuità con i recenti risultati conseguiti nel territorio salentino, tra cui il sequestro effettuato nei giorni scorsi a Scorrano, dove i Carabinieri hanno rinvenuto circa mezza tonnellata di artifizi pirotecnici illegali, alcuni dei quali non classificati, manomessi e alterati, occultati all’interno di un garage in area urbana.

Nel corso di una perquisizione domiciliare presso l’abitazione del 55enne, effettuata nella mattinata del 24 dicembre, i militari hanno rinvenuto un laboratorio artigianale clandestino, destinato alla realizzazione di materiale esplodente e ubicato nel pieno centro abitato. 

La scena presentatasi agli operanti lasciava chiaramente intendere la presenza di un laboratorio in piena attività, con sostanze, materiali e attrezzature pronti per la lavorazione, circostanza che ha fatto immediatamente emergere un quadro di elevato rischio operativo e di serio allarme per la sicurezza pubblica.

Nel locale, gli Artificieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Lecce hanno accertato una situazione potenzialmente estremamente pericolosa, dovuta alla presenza di polveri e sostanze caratterizzate da elevata volatilità ed estrema infiammabilità, conservate in modo del tutto inidoneo.

In particolare, sono state rinvenute sostanze precursori quali polvere di alluminio, nitrato e perclorato di potassio, la cui miscelazione consente di ottenere composti esplodenti artigianali.

Secondo quanto rilevato dagli Artificieri dell’Arma, la conservazione di tali miscele all’interno di un ambiente chiuso, privo delle necessarie condizioni di sicurezza e con modalità del tutto improprie, le rende soggette a variazioni fisiche e chimiche tali da aumentarne sensibilmente l’instabilità e, conseguentemente, il livello di rischio. Anche il minimo attrito, urto o innesco accidentale avrebbe potuto determinare una reazione improvvisa, con conseguenze gravissime non solo per l’occupante dell’immobile ma anche per le abitazioni circostanti e per l’intero quartiere.

Al termine delle attività sono stati sottoposti a sequestro complessivamente circa 600 chilogrammi di materiale pirotecnico, dei quali oltre due quintali costituiti da materiale esplodente non classificato, nonché 60 chilogrammi di sostanze utilizzabili come precursori per la produzione di esplosivi pirotecnici.

Il Pubblico Ministero di turno ha disposto la misura degli arresti domiciliari in attesa della convalida dell’arresto. 

Nel settore dei cosiddetti “botti illegali”, infatti, non è mai agevole risalire alla figura del cosiddetto “maker”, ossia del soggetto che materialmente realizza gli ordigni, poiché la filiera è spesso frammentata e caratterizzata da elevata clandestinità. Si tratta del primo caso in Salento in cui, nonostante i frequenti sequestri di materiale esplodente illegale effettuati negli ultimi anni, l’attività di contrasto ha consentito di individuare e smantellare un intero laboratorio di produzione.

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Cronaca

Taurisano, rubato il Gesù bambino dal Presepe

E’ successo tutto nella notte della vigilia di Natale…

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Natale non è Natale senza Gesù Bambino.

Questo avrà pensato il benpensante quando ha portato via la statuina del Bambino Gesù dal presepe allestito in piazza Castello, dalla curia e don Gionatan, un’opera realizzata con materiali di riciclo.

E’ successo tutto nella notte della vigilia di Natale. 

Ad accorgersene è stato il parroco, don Gionatan De Marco, che ha affisso un cartello accanto al presepe: “C’è tanto bisogno di Gesù, siamo contenti che qualcuno se lo sia portato a casa!“. 

Un messaggio ironico, che fa pensare ma che porta alla riflessione e alla vergogna.

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Cronaca

Tragica viglia di Natale per un ottantenne

Il conducente dell’altra auto coinvolta, un 19enne, non ha riportato ferite gravi…

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Tragica vigilia di Natale a Leverano. Uno scontro tra due auto a causato il decesso di un uomo del posto di 80 anni.

Le auto coinvolte sono Mercedes e una Opel Corsa, sulla quale viaggiava un uomo di 80 anni.

Una volta arrivati i mezzi di soccorso del 118 e i Vigili del Fuoco, hanno tentato invano di rianimare l’uomo ma hanno dovuto constatarne il decesso.

Il conducente dell’altra auto coinvolta, un 19enne di Leverano, non ha riportato ferite gravi, anche se è rimasto scioccato da quanto accaduto.

I Carabinieri del luogo sono intervenuti per accertare le cause e capire la dinamica dell’impatto.

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