Attualità
«Aiutatemi a ritrovarlo»
A causa di un “misterioso” bombardamento americano avvenuto in aperta campagna, nei pressi di Rovereto, perse la vita un’intera famiglia composta da Maria De Lucca, originaria di Ortelle, da due figli e dalla sorella di lei. L’unico superstite fu il marito, Pellegrino Florio che nel 1947, si stabilì a Tricase…
«Sono un giornalista di Trento che sta ultimando un’indagine storico-giornalistica», ci ha scritto Maurizio Panizza, «per questo motivo ho inviato ai sindaci di Tricase, Ortelle (in provincia di Lecce) e Altavilla Irpina (Avellino) una lettera senza però ottenere risposta. Mi rivolgo ora a voi, dopo avere fatto inutilmente analoga domanda anche alla “Gazzetta del Mezzogiorno”, che siete sul territorio».
Il giornalista trentino col patrocinio di numerosi Enti territoriali lo scorso anno ha prodotto un documentario storico su di un “misterioso” bombardamento americano avvenuto in aperta campagna, nei pressi della città di Rovereto (Trentino), il 13 settembre 1944.
In quella tragedia, che causò la morte di 18 persone, perse la vita un’intera famiglia pugliese composta dalla madre, Maria De Luca (originaria di Ortelle), da due figli e dalla sorella di lei. L’unico superstite fu il marito, Pellegrino Florio (nativo di Altavilla Irpina), che si trovava in quel momento in altra parte della città. Disperato, l’uomo (che era finanziere in città) si aggirò per giorni sul luogo della tragedia, invocando il nome della moglie e dei figlioletti. Alcuni anni dopo rientrò in Puglia e, nel 1947, si stabilì a Tricase.
Un commovente dettaglio del documentario ricorda, grazie ad una testimone all’epoca diciassettenne, che la signora Maria De Lucca si rivolse a lei (che non conosceva) supplicandola nel corso dell’allarme aereo di non andare in un posto più avanti, allo scoperto, perché “poteva essere molto pericoloso”.
Quella ragazza, oggi 93enne, ricorda perfettamente con dovizia di particolari quella famiglia che pochi minuti dopo morì sotto le bombe e rammenta quella giovane donna che con generosità si preoccupava per la sua incolumità.
«Oggi, dopo che il documentario è stato presentato in numerose serate, al sottoscritto e all’anziana testimone», scrive ancora Panizza, «farebbe piacere consegnare simbolicamente la “memoria” di quell’evento ai parenti di quella sfortunata famiglia perché non venga mai dimenticata».
In collaborazione con il Comune di Rovereto, si vorrebbero rintracciare eventuali figli nati successivamente , oppure, quantomeno, dei parenti di Pellegrino Florio, suoi e/o della moglie Maria De Lucca. Tutto questo in un certo senso “chiuderebbe il cerchio” di quel tragico avvenimento che dopo 76 anni, grazie al documentario di Panizza, è stato consegnato alla Storia nella sua cruda verità.
Chiunque avesse qualche notizia utile a rintracciare il signor Pellegrino o molto più probabilmente i suoi eredi e a ricostruire l’intera vicenda può contattarci in redazione (0833/545777; info@ilgallo.it).
Sotto, in calce, i nomi completi della famiglia in oggetto.
Florio Pellegrino, nato l’1.08.1906 a Altavilla Irpina (Avellino) – marito
De Luca Maria in Florio, nata il 21.11.1914 a Ortelle (Lecce) – moglie
Florio Franco, nato il 22.05.1942 a Rovereto (Trento) – figlio
Florio Maria Rita, nata il 7.04.1944 a Rovereto (Trento) – figlia
De Luca Giorgina, nata il 18.04.1931 a Ortelle (Lecce) – sorella di Maria
Attualità
I carabinieri portano la magia del Natale in reparto
L’iniziativa ha coinvolto in particolare i piccoli pazienti dei reparti di Oncologia, Chirurgia, Reumatologia, Immunologia e Pediatria Generale…
Un gesto che scalda i cuori in pieno periodo natalizio: i Carabinieri di Lecce hanno portato la magia delle feste nel Reparto di Pediatria dell’Ospedale “Vito Fazzi”, donando giocattoli e materiale didattico ai bambini ricoverati.
L’iniziativa ha coinvolto in particolare i piccoli pazienti dei reparti di Oncologia, Chirurgia, Reumatologia, Immunologia e Pediatria Generale, dove opera con dedizione Suor Alessandra Notaro.
Grazie alla preziosa collaborazione della dott.ssa Roberta Tornese e della direzione sanitaria, l’evento è stato accolto con grande entusiasmo da grandi e piccini.
Presenti i responsabili dei reparti – tra cui la dott.ssa Assunta Tornesello, la dott.ssa Lucia Russo e la dott.ssa Adele Civino, oltre ad una folta rappresentanza di operatori sanitari.
I militari, in veste di Babbo Natale, hanno testimoniato l’attenzione costante dell’Arma verso i più piccoli, augurando a ciascun bambino di vincere la propria battaglia contro la malattia. Questo impegno va oltre le attività istituzionali di tutela e sicurezza, rafforzando il legame con il territorio attraverso gesti di prossimità verso le fasce più fragili.
Dal Comando dei Carabinieri si sottolinea come la sinergia tra Arma e personale sanitario trasformi l’ospedale in un luogo di speranza e solidarietà autentica, dimostrando il valore della vicinanza umana nelle azioni quotidiane.
Aradeo
Serie di misure della Polizia: tra fogli di via, truffa nei confronti di anziani e rissa
Sono state allertate le forze di Polizia e sul posto sono arrivati gli agenti del Commissariato di Galatina e i Carabinieri di Aradeo che hanno riscontrato evidenti segni della colluttazione, mentre il ferito veniva trasportato d’urgenza presso il pronto soccorso…
Le attività di controllo del territorio della Polizia di Stato nella trascorsa settimana hanno dato luogo all’emissione di diverse misure di prevenzione
I report dei controlli dell’ultima settimana della Polizia vedono l’emissione di diverse misure di prevenzione tra le quali: due ammonimenti del Questore, uno nei confronti di un 38enne e l’altro di un 34enne, entrambi per atti persecutori nei confronti delle rispettive ex-compagne;
Tre fogli di via obbligatori: uno per truffa aggravata e continuata in concorso in danno di anziani nei confronti di un 42 enne di Napoli che vieta di fare ritorno nel comune di Aradeo per tre anni;
un altro di 3 anni nei confronti di un 44enne originario di Napoli per truffa aggravata in concorso che fingendosi un appartenente all’Arma dei Carabinieri, tentava insieme a un complice, una truffa in danno di anziani a Cursi;
il terzo foglio di via vieta l’ingresso ad Uggiano la Chiesa per due anni ad un 23enne di Scorrano che, alla guida di un’auto sprovvisto di patente, non si fermava all’alt dei Carabinieri innescando una fuga che creava pericolo tra gli abitanti del predetto paese.
Due Daspo: uno di tre anni nei confronti di un 47enne di Bagnolo del Salento e uno di due anni per un 17enne di Carovigno (Br) a seguito dei fatti occorsi durante l’incontro di calcio “Polis Bagnolo Vs Città di Carovigno” il 16 novembre u.s. disputatosi presso lo stadio comunale di Otranto, dove alcuni tifosi delle opposte tifoserie hanno dato luogo ad un pericoloso lancio di oggetti in cui una bottiglia in vetro si è infranta in direzione delle forze dell’ordine.
Inoltre è stato notificata un Dacur per i fatti occorsi in un bar di Aradeo il 15 novembre u.s. quando nel locale si è verificata una violenta rissa tra alcuni avventori, scaturita da futili motivi riconducibili all’abuso di sostanze alcoliche.
Durante l’alterco, uno dei soggetti coinvolti ha estratto un coltello colpendo al fianco sinistro un altro avventore, provocando una ferita con abbondante perdita di sangue.
Sono state allertate le forze di Polizia e sul posto sono arrivati gli agenti del Commissariato di Galatina e i Carabinieri di Aradeo che hanno riscontrato evidenti segni della colluttazione, mentre il ferito veniva trasportato d’urgenza presso il pronto soccorso.
Tutti i soggetti coinvolti risultano gravati da precedenti di polizia, incluso l’autore dell’accoltellamento, un 49enne del posto, deferito in stato di libertà per lesioni personali e porto illegale d’arma.
L’episodio, avvenuto in orario preserale in un locale aperto al pubblico, ha generato particolare allarme sociale, determinando una concreta minaccia all’ordine e alla sicurezza pubblica, per tali motivi l’autore dell’aggressione è stato colpito dalla misura di prevenzione del Dacur, che vieta al responsabile la frequentazione dell’esercizio commerciale teatro dei fatti, nonché di altri bar e locali pubblici situati nel centro abitato di Aradeo.
La Divisione Anticrimine della Questura di Lecce ha avviato una specifica istruttoria finalizzata all’adozione di ulteriori misure di prevenzione nei confronti di altri soggetti coinvolti nella rissa.
Parallelamente, la Squadra Amministrativa della Questura ha avviato il procedimento per la sospensione, per dieci giorni, della licenza a carico del titolare del locale.
Attualità
Consorzio di bonifica e gli inutili sprechi
Pagliaro: “Ma intanto, veniamo a sapere che il Consorzio di bonifica spenderà quasi un milione e mezzo di euro in 48 mesi per noleggiare 98 Panda ibride. Una inutile flotta di auto gialle, ferme in un parcheggio a Nardò…”
Anche Paolo Pagliaro, consigliere regionale di FdI, si scaglia contro l’obolo del Consorzio di Bonifica: “Per gli agricoltori una brutta sorpresa sotto l’albero di Natale: le ingiunzioni di pagamento del famigerato tributo 630. Un chiaro tentativo di fare cassa a spese dei consorziati, nonostante le opere di bonifica continuino a restare ferme. E intanto, si allunga il bollettino degli sprechi del Consorzio, che ho piu volte denunciato nella passata legislatura.
L’ho fatto per evidenziare l’ingiustizia della pretesa del tributo 630, a fronte di interventi di bonifica fermi anche da anni. Dal governo regionale si è alzato un muro alle mie reiterate richieste di sospendere le cartelle, che continuano a piovere a raffica benché non dovute. Sono stati respinti i miei emendamenti, e sono stati umiliati gli agricoltori che nell’aula del Consiglio regionale hanno manifestato la loro rabbia per questo vero e proprio sopruso. Durante la campagna elettorale per le regionali il Pd, campione di testacoda, ha messo nero su bianco nel suo programma l’azzeramento del tributo 630. L’ennesimo inganno, l’ennesima bugia che ho smascherato fin da subito e di cui chiederò conto al neo presidente Antonio Decaro e al futuro assessore all’agricoltura, non appena partirà la nuova legislatura”.
E condanna alcune scelte del consorzio: “Ma intanto, veniamo a sapere che il Consorzio di bonifica spenderà quasi un milione e mezzo di euro in 48 mesi per noleggiare 98 Panda ibride. Una inutile flotta di auto gialle, ferme in un parcheggio a Nardò. Questo è solo l’ultimo spreco di una lunga serie: continuano le consulenze pagate a peso d’oro, gli affidamenti di incarichi legali per contenziosi spesso perdenti, le nomine illegittime come quella di un biologo marino come responsabile dell’area agraria,.senza le necessarie competenze, guarda caso ex consulente Arif.
E qui tornano le storture dei vasi comunicanti tra Arif e Consorzio, figlie del conflitto d’interessi del commissario Francesco Ferraro, al tempo stesso direttore Arif. Due ruoli dirigenziali accentrati nelle mani di una sola persona, cosa che abbiamo denunciato senza mai ricevere risposta. Intanto, però, Ferraro viene condannato per una consulenza inutile all’ex sub commissario, e dovrà risarcire per 140mila euro”.
E chiude con: “Sugli sprechi e sulla mala gestione del Consorzio di bonifica faremo un’opposizione ancora più dura, perché questo bubbone venga finalmente affrontato, e si riparta con le bonifiche del territorio agricolo in abbandono. Solo allora, a fronte di benefici effettivi, ad agricoltori e cittadini potrà essere richiesto il tributo 630. Su questo continueremo a batterci“.
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