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Cronaca

Allarme bomba al Tribunale di Lecce!

Fuggi fuggi dalla sede del Tribunale di Lecce. Evacuati Penale e Procura. Ma si trattava di un falso allarme

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Fuggi fuggi dal Tribunale di Lecce. Sospese le udienze ed evacuato il Tribunale Penale di Viale De Pietro. Stessa operazione anche per la Procura.


Tribunale LecceTutti fuori per un allarme bomba.  Proprio in Procura sono arrivate ben tre telefonate che avrebbero avvertito della presenza di un ordigno: “Al tribunale di Lecce c’è una bomba“. Gli artificieri hanno poi verificato che si trattava di un falso allarme.



“Da ripensare il sistema-sicurezza degli uffici giudiziari di Lecce”


Dopo quanto accaduto stamane a Lecce, il segretario generale della Confasal-Unsa, Massimo Battaglia è perentorio: “L’allarme-bomba di oggi, peraltro durato non più di un’ora”, dice il segretario generale della Confsal-Unsa, Massimo Battaglia, appena appresa la notizia, “fa comprendere i rischi oggettivi che si corrono lavorando nella Giustizia, e la necessità di rivisitare e ripensare le misure di sicurezza attuali. Appare in particolare vulnerabile la porta carraia di viale De Pietro, e andrebbe rivisto anche il regime dell’accesso ai parcheggi interni da parte di estranei agli uffici giudiziari e alle forze dell’ordine”.


La Confsal-Unsa dà atto che, mentre in precedenti occasioni non è stata nemmeno data notizia del pericolo, questa volta è stata favorita l’evacuazione che, però, non è apparsa organizzata e sistematica. Negli uffici non è stata fatta circolare con chiarezza e metodo una disposizione ufficiale al riguardo, dal che si deduce o la mancanza, o l’inefficienza di piani di evacuazione urgente per eventi imprevisti e per situazioni di rischio grave e incombente. Da questo punto”, conclude Battaglia, “la Confsal-Unsa riprenderà con la massima determinazione l’iniziativa organica in tema di sicurezza, avviata prima dell’estate con la richiesta di un tavolo presso la Corte di appello”.


Cronaca

Beccati con 400 ricci di mare nel cofano. Multati e segnalati

Gli esemplari erano ancora in stato vitale, i finanzieri hanno provveduto a reimmetterli immediatamente in mare in un’area idonea…

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Nei giorni scorsi la Guardia di Finanza di Gallipoli ha messo a segno un nuovo intervento a tutela dell’ecosistema marino, intercettando un trasportatore abusivo in località Santa Caterina di Nardò.

I finanzieri hanno notato un’autovettura che, con manovre sospette, tentava di allontanarsi rapidamente dalla costa verso l’entroterra. Una volta fermato il veicolo e identificato il conducente, l’ispezione del bagagliaio ha confermato la presenza di circa 400 ricci di mare, in violazione della Legge Regionale che vieta tassativamente il prelievo, la detenzione e la commercializzazione di questa specie. 

Il provvedimento mira a favorire il ripopolamento dei fondali, messi a dura prova dal prelievo indiscriminato, e a scongiurare il rischio di estinzione.

Per il responsabile è scattata una sanzione amministrativa di 2.000 euro, oltre alla segnalazione all’Autorità Marittima competente. 

Fortunatamente, poiché gli esemplari erano ancora in stato vitale, i finanzieri hanno provveduto a reimmetterli immediatamente in mare in un’area idonea, garantendo così la sopravvivenza dei ricci

e il mantenimento dell’equilibrio biologico della zona.

Questa operazione rappresenta solo l’ultimo tassello di un più ampio piano di vigilanza attuato dal Servizio Navale della Guardia di Finanza. Dall’inizio dell’anno, i controlli hanno portato alla liberazione di oltre 3.000 ricci di mare, al sequestro di numerose attrezzature da pesca.

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Cronaca

Era una carrozzeria e autolavaggio ma smerciava mitili in pessime condizioni

Il personale ASL fatto intervenire sul posto ne ha accertato il cattivo stato di conservazione a causa del contatto con le pedane insudiciate da cui l’inidoneità al consumo umano…

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Segue senza sosta l’attività di controllo da parte delle forze di polizia presenti sul territorio ed in particolare nella città bella.

Nella mattinata di ieri, è stata portata a termine una operazione congiunta tra la Capitaneria di Porto di Gallipoli ed il Commissariato Polizia che, partendo da una attenta attività info-investigativa di osservazione e appostamenti, ha portato ad individuare un’attività di distribuzione al dettaglio di prodotti ittici, da parte di una ditta multiservizi che spaziava, con unica partita iva, da autocarrozzeria ad autofficina e autolavaggio.

Gli uomini in divisa hanno proceduto pertanto a controllare i locali della suindicata attività individuando, posizionate in un vano attiguo all’autocarrozzeria ove erano stoccati diversi mezzi e pezzi di ricambio (tutti al vaglio di accertamenti circa la loro provenienza) due celle frigo, installate abusivamente ed in pessime condizioni igienico sanitarie al cui interno, appoggiate a terra su una sudicia pedana, 25 kg di mitili contenuti in 6 retini.

Il personale ASL fatto intervenire sul posto ne ha accertato il cattivo stato di conservazione a causa del contatto con le pedane insudiciate da cui l’inidoneità al consumo umano.

Il titolare dell’attività è stato pertanto deferito all’A.G. sia per le violazioni di carattere igienico sanitario ma anche per diverse irregolarità relative all’attività di autolavaggio e autocarrozzeria.

Il prodotto ittico rinvenuto e le celle utilizzate per la loro conservazione sono state poste sotto sequestro e, poiché i mitili risultavano essere ancora vivi, sono stati rigettati a mare.

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Cronaca

Auto in fiamme nella zona Draghi a Tricase

Tragedia sfiorata in zona molto popolata, auto va a fuoco…

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Un’auto, una Ford che viaggia a gas e benzina, questa mattina è andata a fuoco nella zona Draghi a Tricase.

Dopo lo spavento l’autista è riuscito prontamente a mettersi in salvo ed a chiamare i pompieri.

Gli stessi sono prontamente accorsi e hanno spento l’incendio e messo in sicurezza la zona.

Questi i video di quanto accaduto:

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