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Cronaca

Auto ribaltata alle porte di Presicce: conducente estratta dalle lamiere

Soccorsi per docente di Tricase operati da vigili del fuoco ed ambulanza del 118, poi gli accertamenti al “Cardinale Panico”

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di Lorenzo Zito


Forse l’asfalto bagnato, forse una distrazione o un ostacolo lungo il percorso. Sono ancora da stabilire le cause che, questa mattina, hanno provocato il ribaltamento di una vettura con a bordo una donna, nel basso Salento.


Il territorio è quello di Presicce-Acquarica, alle porte della località Presicce, lungo la provinciale per Specchia. Una donna di 57 anni di Tricase, docente di scuola primaria, si trovava alla guida di una Ford Fusion intestata al marito quando, improvvisamente, si è ritrovata coinvolta in quello che sembrerebbe essere un incidente autonomo.



Alle ore 8:00 è partita una chiamata ai numeri di soccorso. Da Tricase sono accorsi i vigili del fuoco del locale Distaccamento ed una ambulanza del 118. La donna era rimasta incastrata tra le lamiere della macchina, impossibilitata ad uscire. Per accelerare le operazioni di soccorso, visto che la malcapitata aveva riportato delle ferite, i vigili del fuoco hanno dovuto tagliare le lamiere dell’auto per accedere all’abitacolo.


Aprendo in due il cofano con l’attrezzatura in dotazione, i pompieri hanno potuto estrarre la malcapitata e consegnarla al personale sanitario. Nel frattempo, sul posto sono intervenuti anche i Carabinieri della locale stazione, assieme alla polizia locale, per i rilievi del caso e la gestione del traffico veicolare.


Dopo una iniziale immobilizzazione della donna su una spinale, sono stati effettuati gli accertamenti del caso che hanno scongiurato conseguenze. Condotta in ospedale a Tricase in codice giallo, la signora è stata sottoposta ai controlli di rito. Il traffico sul posto è ritornato alla normalità dopo un paio di ore: il tempo occorso per le operazioni di soccorso e di rimozione della vettura, tutte effettuate sotto la pioggia battente di questo grigio lunedì mattina.


Cronaca

Notte di follia a Matino

Trentasettenne lancia una bombola di gas dalle scale del condominio e fugge sui tetti. Arrestato dai carabinieri.

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Una notte di terrore e tensione quella che si è nel cuore di Matino, dove un 37nne, già sottoposto alla misura restrittiva della detenzione domiciliare, è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di maltrattamenti in famiglia, estorsione, porto di oggetti atti ad offendere e resistenza a pubblico ufficiale.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori il tutto sarebbe iniziato quando la madre e il fratello dell’uomo, conviventi, hanno composto il numero unico di emergenza 112 in preda alla paura.

L’uomo, in forte stato di agitazione, avrebbe richiesto loro del denaro da destinare all’acquisto di sostanze stupefacenti.

Al rifiuto dei familiari la situazione sarebbe precipitata.

In un crescendo di violenza, l’uomo avrebbe cominciato a lanciare oggetti dal balcone e verso i propri congiunti tra cui anche una roncola e persino una bombola di gas facendola rotolare giù per le scale del condominio, gesto che avrebbe potuto trasformarsi in una tragedia.

All’arrivo dei militari della Stazione di Matino, supportati dai colleghi del Nucleo Radiomobile di Casarano, l’uomo ha tentato una disperata fuga sui tetti delle abitazioni vicine, muovendosi tra le tegole nel buio della notte e rischiando anche di rimanere ferito.

Dopo un inseguimento rocambolesco i militari sono riusciti a bloccarlo in strada dove è stato arrestato.

Durante le concitate fasi dell’arresto, l’uomo ha reagito con violenza, provocando lievi escoriazioni ad uno dei militari e dolori all’addome a un altro

Immobilizzato è stato ammanettato e condotto in caserma per le operazioni di rito.

Al termine delle stesse, come disposto dal P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce che conduce le indagini, l’uomo è stato condotto presso la Casa Circondariale di Lecce e dovrà rispondere delle gravi accuse a suo carico.

 

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Casarano

Coltiva marijuana in casa, denunciato 36nne

Sul lastricato di un casaranese una pianta di marijuana alta quasi due metri con infiorescenze, coltivata in vaso all’interno di una serra artigianale. Rinvenuto anche un vero e proprio laboratorio per il confezionamento della droga

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La Polizia di Stato durante l’attività di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti ha proceduto alla denuncia di un 36nne di Casarano, trovato con quasi 5 kg di marijuana in casa.

Gli agenti del Commissariato di Taurisano avevano appreso che l’uomo aveva avviato un’attività di coltivazione presso la propria abitazione.

Hanno effettuato, così, una perquisizione domiciliare a carico del 36nne che ha consentito di rinvenire una pianta di marijuana alta quasi due metri con infiorescenze, coltivata in vaso sul lastrico solare all’interno di una serra artigianale.

All’interno di una pertinenza del lastrico è stato scoperto un vero e proprio laboratorio per il confezionamento dello stupefacente, con numerosi barattoli all’interno dei quali in alcuni erano contenute le infiorescenze già essiccate, in uno le foglie essiccate e in un altro la polvere ricavata dalla macinatura delle infiorescenze, nonché un bilancino di precisione e il materiale per il confezionamento.

In totale sono stati rinvenuti oltre 4,7 kg di marijuana.

Tutto il materiale rinvenuto è stato posto sotto sequestro e l’uomo deferito all’autorità giudiziaria per detenzione illecita di sostanza stupefacente.

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Cronaca

Spacciava da casa della compagna, arrestato pregiudicato

Fermato 51nne galatinese già in affidamento in prova al servizio sociale. Aveva con sé cocaina, hashish e marijuana già suddivise in dosi e tutto l’occorrente per lo spaccio

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La Polizia di Stato ha dato esecuzione al decreto di carcerazione emesso dall’Ufficio di Sorveglianza di Lecce a carico di un uomo di 51 anni residente a Galatina, pluripregiudicato, già in affidamento in prova al servizio sociale.

Il 4 novembre, il 51nne era stato sorpreso dagli agenti del Commissariato di Galatina presso il proprio domicilio nell’abitazione della sua attuale compagna.

Durante la perquisizione è stato trovato in possesso, seppur in modica quantità, di cocaina, hashish e marijuana, già suddivise in dosi, materiale per il confezionamento e tre bilancini elettronici.

Vista la suddivisione della droga, probabilmente destinata alla cessione a terzi, è stato deferito di libertà alla competente A.G. in concorso con la sua compagna per detenzione e spaccio.

Così, gli agenti della Squadra Investigativa del Commissariato di Galatina hanno eseguito il decreto di carcerazione, emesso dal Tribunale di Sorveglianza, con il quale è stata disposta la sospensione della misura alternativa, cui l’uomo risultava già sottoposto dal mese di giugno, e ne ordinata la sua traduzione in carcere.

Ultimate formalità l’uomo è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Lecce – “Borgo San Nicola” – a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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