Cronaca
Carabinieri scoprono 19 lavoratori in nero
In aziende ispezionate dai NIL tra Martano, Gallipoli, Soleto, Otranto, Matino e Lecce
Nel prosieguo dell’attività ispettiva finalizzata alla lotta senza quartiere al lavoro nero e irregolare, militari del NIL (Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro) e Ispettori del lavoro della Direzione Territoriale del Lavoro di Lecce, negli ultimi giorni hanno passato al setaccio una quindicina di aziende operanti nei più svariati settori produttivi: dall’allevamento all’agricoltura, dalle lavanderie industriali al settore turistico – alberghiero, dai pubblici esercizi all’edilizia.
Le zone interessate ai controlli in quanto sede delle aziende ispezionate, sono state quelle corrispondenti ai Comuni di Martano, Gallipoli, Soleto, Otranto, Matino e Lecce, dove i Carabinieri del NIL, unitamente agli Ispettori del lavoro hanno accertato l’occupazione irregolare di venticinque lavoratori, di cui diciannove completamente “in nero”. Situazioni particolarmente gravi sono state riscontrate presso un allevamento avicolo, dove su un totale di otto lavoratori occupati, ben cinque sono risultati completamente sconosciuti alla Pubblica Amministrazione, quindi “in nero” e impiegati in condizioni ambientali molto dure, per una paga giornaliera di appena 25,00 euro. Non solo: gli stessi non erano mai stati sottoposti ad alcun controllo medico teso ad accertarne l’idoneità fisica alle particolari mansioni e non avevano ancora partecipato ai previsti corsi di formazione e informazione a cura del datore di lavoro. Datore di lavoro che a sua volta era carente per quanto riguarda il possesso della documentazione obbligatoria in tema di sicurezza sui luoghi di lavoro (Documento di Valutazione dei Rischi ed altro). Nei confronti dell’azienda ispezionata è scattato naturalmente il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale, per il superamento della soglia del 20% di lavoratori irregolari rispetto a quelli regolarmente occupati e per violazioni prevenzionistiche. Nel corso di un controllo ad un complesso turistico in corso di ristrutturazione, sono stati sorpresi altri sei lavoratori in nero, occupati da un impresa edile in violazione delle norme giuslavoristiche, pare per accelerare i tempi di consegna dei lavori. Anche in questo caso il cantiere è stato sospeso e sono state comminate sanzioni sia amministrative che penali, per numerose violazioni della normativa sul lavoro e del Testo Unico sulla Sicurezza dei Luoghi di Lavoro. Presso un capannone industriale dove operano alcune aziende specializzate nell’attività di lavanderia e stireria industriale, gli ispettori hanno identificato altri cinque lavoratori in nero sprovvisti di qualsivoglia copertura previdenziale, assicurativa e sanitaria. Sessantotto sono stati gli illeciti amministrativi accertati, mentre ammontano ad € 107.202,60 le sanzioni amministrative comminate, relative alla cosiddetta “maxi sanzione per lavoro nero”, all’irregolare tenuta del Libro Unico del Lavoro, alla mancata consegna del contratto di lavoro e del tesserino di riconoscimento ed altre violazioni di legge, mentre i datori di lavoro sono stati segnalati alla competente Autorità Giudiziaria per le infrazioni di carattere penale riguardanti la sicurezza sui luoghi di lavoro, fra le quali la mancata redazione del DVR (Documento di Valutazione dei Rischi), del POS (Piano Operativo della Sicurezza) e omessa designazione del coordinatore in fase di esecuzione (nei cantieri edili). Quattro sono in tutto le aziende nei confronti delle quali è scattata la sospensione dell’attività imprenditoriale per impiego di lavoratori in nero in misura superiore al 20% di quello occupato, con un’ulteriore sanzione di € 1.950,00 che ogni imprenditore ha dovuto già pagare per poter riprendere l’attività. Recuperati alle casse dell’INPS € 7.800,00 di contributi evasi. I datori di lavoro sanzionati saranno inoltre segnalati anche alla G.d.F. per quanto di competenza, in merito agli illeciti fiscali e tributari che scaturiscono dal pagamento in nero delle retribuzioni ai lavoratori irregolari.
Cronaca
Due ventenni italiani si accaniscono contro due iracheni: calci, pugni e… ospedale
Uno dei due aggrediti ha riconosciuto i presunti autori tra le immagini pubblicate sui social del locale e ha presentato denuncia allegando gli screenshot a supporto…
La Polizia identifica e denuncia due giovani per l’aggressione a due cittadini stranieri
Nella serata del 25 ottobre scorso, due giovani cittadini iracheni sono stati vittime di un’aggressione mentre si trovavano all’interno di un noto locale a Lecce.
Secondo quanto denunciato, i due ragazzi sono stati avvicinati da un giovane che, in modo provocatorio e con atteggiamento ostile, li ha accusati di “fissare” lui e il suo gruppo di amici, intimando loro di allontanarsi.
Nel tentativo di evitare lo scontro, i due si sono allontanati dal locale ma sono stati raggiunti dallo stesso ragazzo che poco prima li aveva affrontati che ha colpito al volto uno dei due con un oggetto affilato, provocandogli una ferita allo zigomo.
Contemporaneamente, un altro giovane del gruppo ha aggredito fisicamente anche l’altro ragazzo con calci e pugni, le due vittime sono poi state circondate e malmenate anche quando sono rovinate per terra.
Con grande difficoltà, i due sono riusciti a fuggire e a richiedere aiuto ai familiari che hanno allertato la Polizia e chiamato i soccorsi sanitari, che li hanno accompagnati presso l’ospedale “Santa Caterina Novella” di Galatina per le cure del caso.
Successivamente, uno dei due aggrediti ha riconosciuto i presunti autori dell’aggressione tra le immagini pubblicate sui social network del locale e ha presentato denuncia allegando gli screenshot a supporto.
Le indagini condotte dalla Polizia hanno permesso di identificare i due giovani aggressori residenti in provincia di Brindisi, rispettivamente di 22 e 20 anni.
Quest’ultimo ha reso dichiarazioni spontanee, ammettendo le proprie responsabilità nell’aggressione, mentre il secondo si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Entrambi sono stati deferiti in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria per il reato di lesioni personali aggravate.
Cronaca
15 anni scomparso da poco. Chi l’ha visto?
Francesco vive a Specchia indossava un giubilo nero con scarpetta ginnastica nere, pantalone e tuta di colore chiaro, capelli neri
l coordinamento provinciale del Volontariato della Protezione Civile, ha diramato, qualche ora fa, un post dove si chiede di avvisare il 112 nel caso qualcuno vedesse questo ragazzo.
Francesco Romano, di 15 anni, si è allontanato ieri, 18 dicembre 2025, da Santa Cesarea Terme.
Francesco vive a Specchia quando si è allontanato indossava un giubino e scarpe da ginnastica nere, pantalone e tuta di colore chiaro, capelli neri, corporatura esile, altezza un metro e 75.
Non ha denaro con se, si sposta a piedi o chiedendo passaggi. Probabile direzione Potenza.
Cronaca
Quattro arresti e maxi-sequestro di droga
Gli agenti della Squadra Mobile avevano notato movimenti anomali nei pressi di un’abitazione di Tuglie, con l’arrivo ravvicinato di più veicoli e persone che entravano ed uscivano dall’immobile in tempi molto brevi
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Rilevante operazione antidroga che ha portato all’arresto di quattro persone (due pregiudicati e due incensurati) e al sequestro di un ingente quantitativo di sostanze stupefacenti.
Nel pomeriggio, personale della Squadra Mobile, impegnato in attività di vigilanza e prevenzione, ha notato movimenti anomali nei pressi di un’abitazione di Tuglie, con l’arrivo ravvicinato di più veicoli e persone che entravano ed uscivano dall’immobile in tempi molto brevi.
Il comportamento osservato, unito all’atteggiamento guardingo dei soggetti e alla presenza di individui già noti alle forze dell’ordine, ha insospettito gli operatori, che hanno deciso di procedere a un controllo più approfondito.
All’uscita dall’abitazione, i quattro uomini sono stati fermanti e identificati, quindi informati delle operazioni di polizia in corso.
La successiva perquisizione personale e domiciliare, ha dato esito positivo.
All’interno dell’abitazione sono stati rinvenuti, nascosti in diversi ambienti: oltre 14 chilogrammi di hashish, suddivisi in numerosi panetti; circa 230 grammi di cocaina; bilancini elettronici e materiale per il confezionamento; denaro contante, ritenuto provento dell’attività di spaccio.
L’ingente quantitativo di droga sequestrata, unitamente alle modalità di occultamento e frazionamento, ha fatto emergere un’attività di spaccio pronta a rifornire il mercato illecito locale e provinciale.
Le verifiche sono state estese anche ai veicoli e ai domicili dei coinvolti, consentendo di recuperare ulteriore sostanza stupefacente.
Al termine degli accertamenti, i quattro uomini sono stati condotti presso la Questura di Lecce per gli adempimenti di rito.
Su disposizione del Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica di Lecce, gli stessi sono stati arrestati in flagranza e associati presso la Casa Circondariale di Lecce – Borgo San Nicola, in attesa di convalida.
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