Cronaca
Coppia morde i carabinieri e gli aizza il cane contro: arrestato un leccese in Emilia

Nei guai un uomo della provincia di Lecce, arrestato ieri sera ad Argenta, in provincia di Ferrara.
Nella tarda serata i carabinieri delle stazioni di Portomaggiore e di Argenta hanno raggiunto l’abitazione dove l’uomo, P.M., 31enne, vive con G.G., 24enne originaria della provincia di Rovigo. I due erano già noti alle forze dell’ordine per i reati di violenza e minaccia aggravate, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali aggravate a pubblico ufficiale.
L’episodio di ieri riguarda una perquisizione domiciliare e personale a carico dei suddetti, delegata dalla Procura della Repubblica di Ferrara. Nel corso delle operazioni, però, i due, con il chiaro intento di sviare l’operato dei militari, hanno opposto resistenza attiva nei confronti dei Carabinieri, tanto che P.M. ne ha aggrediti due con morsi e graffi (i militari hanno riportato 5 gg di prognosi ciascuno) e G.G. ha aizzato ripetutamente il proprio cane (un molossoide di razza Dogo Argentino) contro gli operanti facendolo avventare su di loro per evitare che immobilizzassero il compagno. Una volta bloccati e messi in sicurezza, i due sono stati dichiarati in arresto e condotti in caserma dove hanno proseguito la condotta violenta nei confronti dei militari.
P.M. e G.G. nella circostanza sono stati anche denunciati in stato di libertà per il reato di ricettazione aggravata poiché nel corso della perquisizione sono stati trovati in possesso di una bicicletta provento furto (subito restituita al legittimo proprietario) e di altro materiale di dubbia provenienza (una e-bike del Comune Ferrara, tre decespugliatori/tosaerba, un’accetta, una mannaia agricola, un arco con una freccia appuntita ed un coltello) che è stato posto sotto sequestro in attesa della verifica sulla reale provenienza. Al termine delle operazioni i due arrestati sono stati sottoposti al regime degli arresti domiciliari presso la loro abitazione, in attesa del processo con rito direttissimo.
Corsano
Insieme per celebrare i 40 anni, fra ricordi, battute e risate
Tra musica anni ’80 e ’90, foto ingiallite dagli album di classe, battute che solo chi ha vissuto quegli anni può capire, la serata si è trasformata in una vera e propria macchina del tempo…

Castrignano del Capo
Leuca: “Revocata la concessione cinquantennale alla Spa Porto Turistico”
La Regione ha disposto un sopralluogo, ed è stata confermata la totale inadempienza denunciata. Come se non bastasse i funzionari demaniali hanno contestato la presenza di manufatti abusivi e altre irregolarità catastali…”

Tanto tuonò che piovve!
L’avevamo anticipato circa un mese fa, della possibile revoca della concessione cinquantennale alla Spa Porto Turistico, di Leuca, accusata di una serie di inadempienze.
Ora la la Regione Puglia, con determina n. 483 del 1° settembre, ha dichiarato decaduta quella concessione tenuta in piedi per 50 anni.
Con un comunicato congiunto i consiglieri di minoranza, del Comune di Castrignano del Capo, Roberto Calabrese, Giulia Chiffi, Francesco De Nuccio, Katya Pizzolante, Annamaria Rosafio, fautori della denuncia alla Regione Puglia e alla Procura (esposto depositato il 21 luglio), giustificano il loro operato: “Abbiamo fatto il nostro dovere, sostituendoci a chi avrebbe dovuto attivarsi a tutela dell’interesse pubblico di fronte all’ennesima presa in giro di chi legalmente e di fatto ha avuto la conduzione della società concessionaria.
Con nota del 20 maggio scorso segnalavamo al Servizio Demanio Costiero e Portuale della Regione Puglia il mancato avvio delle opere di completamento del porto turistico, da oltre 6 milioni di euro, che la Società si era impegnata a iniziare entro 120 giorni dalla sottoscrizione del nuovo Atto Formale avvenuta il 12 dicembre 2024, a parziale modifica della concessione cinquantennale rilasciata nel 2008.
Nei giorni seguenti, la Regione ha disposto un sopralluogo, all’esito del quale è stata confermata la totale inadempienza da noi denunciata. Come se non bastasse”, rincarano la dose “in quella sede i funzionari demaniali hanno contestato la presenza di manufatti abusivi e altre irregolarità catastali.
La Regione ha così avviato il procedimento di decadenza dalla concessione, avverso il quale la società Porto Turistico ha fornito le proprie contro deduzioni. Queste ultime non solo sono state tutte rigettate ma hanno aggravato la posizione della concessionaria nei confronti della Regione Puglia, che ha confermato il “venir meno: della dovuta trasparenza, correttezza e lealtà” e la sua ormai totale “inaffidabilità“.
Il primo effetto della decadenza dalla concessione è ora l’immissione giuridica dell’area demaniale nella potestà amministrativa del Comune, che in caso di inadempienza allo sgombero da parte della concessionaria potrà procedere all’esecuzione forzata.
Dopo il bastone, la carota: “Pur consapevoli che si apre una fase molto complicata, con prevedibili strascichi giudiziari, possiamo affermare che da oggi il Comune può concretamente tornare protagonista dei destini del porto turistico e iniziare a scrivere una nuova pagina. Noi continueremo a vigilare e a fare la nostra parte con azioni propositive. Lo abbiamo sempre fatto, come risulta agli atti, esortando fino a pochi mesi fa l’amministrazione comunale ad attivarsi anche legalmente nei confronti degli organi societari. Non abbiamo mai ricevuto ascolto.
Non solo, per tutta risposta il sindaco Petracca affermava pubblicamente quanto le acque del porto turistico fossero “limpide e trasparenti“. Ancora una volta è stato smentito dai fatti.
Oggi, infatti”, chiosano, con l’ennesima freccia cavata dalla faretra, “non l’opposizione ma la Regione, la Procura ed altre autorità ci dicono quanto al contrario fossero torbide quelle acque e la condotta della concessionaria, di cui il Comune è socio al 49%!“
Cronaca
Discarica Burgesi, il TAR rinvia l’esame alla fase di merito
L’udienza relativa ai ricorsi presentati dai Comuni di Presicce-Acquarica e Ugento contro il provvedimento dell’AGER Puglia, che autorizza il conferimento di rifiuti presso la discarica di Burgesi…

Discarica Burgesi, il TAR rinvia al merito: “Questione complessa, la salute dei cittadini al centro”
Da una nota del Comitato no Burgesi, si apprende che: “Il 3 settembre scorso si è tenuta presso il TAR di Bari l’udienza in Camera di Consiglio relativa ai ricorsi presentati dai Comuni di Presicce-Acquarica e Ugento contro il provvedimento dell’AGER Puglia, che autorizza il conferimento di rifiuti presso la discarica di Burgesi, annessa all’impianto di biostabilizzazione.
Il Comitato “No Burgesi”, impegnato nella tutela della salute dei cittadini e dell’ambiente, ha affidato la propria difesa all’avv. Giacomo Massimo Ciullo, costituendosi in giudizio con un intervento ad adiuvandum a sostegno dei ricorsi dei due Comuni contro Regione Puglia, AGER e la società Progetto Ambiente Bacino Lecce Tre S.u.r.l., concessionaria della gestione dell’impianto. Al termine della discussione, il Collegio giudicante non si è espresso sulla richiesta di sospensiva, rinviando l’esame della controversia alla fase di merito”.
“Durante la seduta”, si legge ancora “il Presidente del TAR ha riconosciuto che la questione riveste una notevole complessità e incide sul destino e sulla salute delle comunità.
Prova ne è l’intervento ad adiuvandum delle associazioni del Comitato che si è rivelato utile ai fini della dimostrazione, della sensibilità e dell’interesse collettivo.
Nel corso dell’udienza, l’avv. Ciullo ha, inoltre, richiesto l’adozione di una ordinanza istruttoria per disporre accertamenti indipendenti sull’impatto ambientale e sanitario dell’impianto, invocando la terzietà del TAR per garantire un’analisi imparziale.
Il Presidente ha ritenuto la richiesta degna di considerazione, precisando che un’eventuale ordinanza potrà essere adottata solo nella fase di merito e non in quella cautelare”.
“Al termine è stato annunciato”, chiude il comunicato “che prossimamente sarà fissata un’udienza pubblica, data l’urgenza e la rilevanza della vicenda. La Regione Puglia non si è costituita in giudizio, mentre la difesa di AGER e della società Progetto Ambiente Lecce, ha chiesto il rigetto dei ricorsi e dell’atto di intervento delle associazioni”.
“Il rinvio al merito è per noi un segnale positivo” – ha dichiarato Antonio Nuzzo, referente del Comitato “No Burgesi. Il TAR ha riconosciuto la complessità della vicenda e la sua rilevanza per la salute dei cittadini. Continueremo a vigilare e a batterci, certi che la verità sull’impatto della discarica emergerà con chiarezza».
Antonio Nuzzo, Referente “Comitato No Burgesi”
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