Connect with us

Cronaca

Dai maltrattamenti in famiglia alla masturbazione davanti ai nipoti: denunciato

Un crescendo di aggressioni fisiche e verbali ha portato un 70enne di Leverano ad essere allontanato dalla propria abitazione dalle autorità

Pubblicato

il

Una storia di maltrattamenti, insulti, violenza, protratta per anni fin sul piano fisico. E poi quella morale, costante, spinta persino sul piano sessuale. Senza risparmiare congiunti minorenni.


G.M, 70 anni, stando alla denuncia di sua moglie era diventato una sorta di incubo per la vita sua e dei parenti che vivevano sotto lo stesso tetto. Un incubo cominciato una quindicina di anni prima in circostanze occasionali e peggiorato di anno in anno, ad opera di una sorta di “padre padrone” che avrebbe cercato costantemente di imporre ogni suo volere in casa, compresi vessazioni e atteggiamenti intollerabili. Al punto da spingere la donna, dopo lunga sopportazione, a denunciare tutto ai carabinieri della stazione di Leverano, le cui indagini sono ora giunte al traguardo.


Il G.I.P. del Tribunale di Lecce, dott. Alcide Maritati, su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica, dott.sa Stefania Maria Mininni, ha infatti applicato all’uomo la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare. Reati contestati: lesioni aggravate, maltrattamenti in famiglia e corruzione di minorenne.


Insomma, il 70enne non solo ha dovuto immediatamente andarsene dall’abitazione in cui viveva (e ci potrà rimettere piede solo su autorizzazione del giudice), ma non potrà avere con la moglie medesima contatti di alcun tipo, né si potrà avvicinare a meno di 150 metri dai luoghi da lei frequentati.

Questo, come detto, l’esito di una storia fatta di insulti pesanti, schiaffi, percosse, aggressioni verbali e fisiche, finanche minacce, tutto originato da una questione economica: in un periodo di grave esposizione debitoria, l’uomo avrebbe sottoscritto delle cambiali usando indebitamente la firma dell’ignaro figlio. Scopertolo, la moglie lo avrebbe rimproverato, subendone una reazione violenta. Da allora, la denuncia della vittima parla di un crescendo pressoché quotidiano di maltrattamenti, sfociati anche in un episodio di minaccia con un coltello e in un altro in cui è finita a farsi medicare al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Copertino.


1738053191-300x225Ma la donna non era l’unica destinataria di certe “attenzioni”. Anche i figli della coppia e le rispettive mogli, ascoltati in merito dagli investigatori, hanno confermato la versione della denunciante, a cui tutela in varie occasioni sarebbero intervenuti. Un “padre padrone”, appunto, protagonista di un clima irrespirabile condito anche da particolari scabrosi: l’abitudine di circolare nudo per casa, per esempio, incurante della presenza dei familiari. O addirittura – fatto accaduto più volte – il masturbarsi, sempre in presenza di altri familiari tra cui – in una occasione – persino due suoi nipoti minorenni (uno aveva meno di 10 anni).


I carabinieri leveranesi hanno voluto vederci chiaro e, sotto la direzione del P.M. Dott.ssa Mininni, hanno raccolto un quadro indiziario di insieme che il G.I.P. ha valutato attendibile e meritevole di accoglimento. Di qui l’adozione del provvedimento cautelare di allontanamento dalla casa familiare.


Cronaca

Sicurezza sul lavoro, sommerso e caporalato: 40 persone deferite

I carabinieri hanno controllato 51 aziende in provincia, sospeso 16 attività ed elevato ammende per 220 mila euro e sanzioni amministrative per 63.500 euro

Pubblicato

il

Nel quadro di un’attività ispettiva programmata dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro – Direzione Centrale per la Tutela, la Vigilanza e la Sicurezza del Lavoro, i militari del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Lecce, insieme al personale della Direzione Territoriale del Lavoro di Lecce, con il supporto dell’Arma Territoriale, hanno portato a termine una significativa attività di controllo.

L’attività ha avuto come finalità principale il contrasto al lavoro irregolare, all’intermediazione illecita e al caporalato, oltre alla verifica del rispetto delle normative vigenti in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.

Nel corso delle ispezioni sono state controllate complessivamente 51 aziende attive in diversi settori, tra cui edilizia, commercio e agriturismo/ristorazione.

A seguito delle irregolarità riscontrate – tra cui l’impiego di lavoratori “in nero e gravi violazioni in materia di sicurezza – sono state disposte 16 sospensioni di attività imprenditoriali.

Le autorità competenti hanno inoltre irrogato ammende per un totale di 220mila euro e sanzioni amministrative pari a 63.500 euro. Complessivamente, 40 persone sono state deferite in stato di libertà per le violazioni accertate, in conformità alla normativa vigente.

L’operazione si inserisce nel più ampio impegno volto a tutelare i diritti dei lavoratori e a contrastare pratiche illecite che compromettono la regolarità del mercato del lavoro e la sicurezza degli ambienti lavorativi.

Le violazioni emerse hanno riguardato soprattutto l’inosservanza dei requisiti minimi di sicurezza, quali: mancata formazione dei lavoratori, assenza di misure antincendio adeguate, carenze negli accessi ai posti di lavoro in quota, mancata sorveglianza sanitaria, inadeguate condizioni igieniche dei luoghi di lavoro, mancata redazione del Piano Operativo di Sicurezza e mancato aggiornamento del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR).

Continua a Leggere

Cronaca

Si mimetizza tra le statue del presepe: arrestato uomo sfuggito a mandato d’arresto

In stato confusionale, si era rifugiato nella natività a grandezza d’uomo a Galatone: a Bologna era ricercato per scontare oltre 9 mesi di reclusione

Pubblicato

il

Segui il GalloLive News su WhatsApp  clicca qui

A Galatone il presepe monumentale di piazza Crocifisso è stato teatro di una vicenda surreale, che sta facendo il giro delle pagine di cronaca nazionali.

Tra le figure a grandezza naturale, il sindaco Flavio Filoni ha notato una presenza che sembrava perfettamente integrata nella scenografia.

Una sagoma scura, immobile solo in apparenza, capace però di muoversi e parlare.

Martedì mattina, mentre attraversava la piazza, il primo cittadino si è reso conto che qualcosa non tornava.

Avvicinandosi, ha scoperto che quella che sembrava una statua era in realtà un uomo in difficoltà, convinto che la capanna fosse la sua abitazione e deciso a restare nel presepe.

Filoni ha quindi contattato la polizia locale.

L’uomo, 38 anni, originario del Ghana, sarebbe arrivato a piedi da Galatina ed avrebbe scelto la scenografia natalizia come rifugio improvvisato.

Dopo un primo tentativo di spostamento nel vicino santuario, gli agenti sono riusciti a condurlo al commissariato di Nardò per l’identificazione.

È lì che è emerso l’epilogo inatteso.

L’uomo era destinatario di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura di Bologna: doveva scontare 9 mesi e 15 giorni per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali aggravate.

La situazione si è complicata ulteriormente quando, invitato ad allontanarsi dal presepe, il 39enne ha avuto una crisi: arrivato alla chiesa del Crocifisso si è denudato, rendendo necessario un nuovo intervento delle forze dell’ordine.

Accertata la sua posizione, è stato arrestato e trasferito alla casa circondariale di Lecce, dove sconterà la pena prevista.

Continua a Leggere

Cronaca

Scontro tra due auto: muore un uomo a Taurisano

Pubblicato

il

Mortale nel centro abitato di Taurisano questa mattina, sulla strada che porta a Casarano.

Due auto si sono violentemente scontrate: una Ford Fiesta e una Fiat Panda.

L’urto ha provocato il ribaltamento di quest’ultima ed il decesso del suo conducente, un uomo di 72 anni, Salvatore Melileo.

Sono interventi a sul posto i sanitari del 118 ed i vigili del fuoco.

Alle forze dell’ordine il compito di ricostruire la dinamica per chiarire le responsabilità dell’accaduto.

Segui il GalloLive News su WhatsApp  clicca qui

Continua a Leggere
Pubblicità
Pubblicità

Più Letti