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Cronaca

Fanghi smaltiti illecitamente: interviene il Noe

Sequestro preventivo di 24 ettari di terreni agricoli dove mezzi pesanti nelle scorse settimane hanno depositato fanghi di depurazione illecitamente

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I carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Lecce, hanno effettuato un specifico servizio di controllo ambientale a Melendugno, con la collaborazione della polizia locale.


Qui, in località masseria “Epifani”, a seguito di segnalazioni di cittadini che avevano notato il sospetto transito di mezzi pesanti, le forze dell’ordine hanno proceduto a verificare se lo scarico in zona di fanghi, risultati provenire da impianti di depurazione della provincia, fosse o meno corretto.


unnamed (2)Dopo aver acquisito la relativa documentazione presso gli uffici comunali – da cui era partita una ulteriore segnalazione al Noe di Lecce – e dopo un sopralluogo, i militari e la polizia municipale hanno sottoposto a sequestro preventivo d’urgenza 24 ettari di terreni agricoli sui quali, nel periodo tra il 7  ed il 21 febbraio scorso, erano state depositate e successivamente sparse diverse tonnellate di fanghi di depurazione (in corso di quantificazione). Il tutto in violazione della normativa vigente in materia di utilizzazione agronomica degli stessi,  con particolare riferimento alla  mancata osservanza della fascia di rispetto dei pozzi d’acqua esistenti ed in uso a civili abitazioni e ad aziende agricole.


Sono attualmente al vaglio della Procura della Repubblica di Lecce le posizioni del legale rappresentante della ditta che ha effettuato lo spandimento dei fanghi di depurazione e quella del conduttore dei terreni agricoli oggetto dello spandimento; le ipotesi di reato contestate sono quelle del deposito incontrollato e dello smaltimento illecito di rifiuti speciali non pericolosi sul suolo e nel sottosuolo.

Le autorità giudiziaria ed amministrativa sono state informate dell’avvenuto sequestro dal Noe di Lecce che continuerà nell’approfondimento di alcuni aspetti dell’ indagine da chiarire; ancora in corso, tra l’altro, sono le indagini relative all’analogo sequestro effettuato nel mese di febbraio a Scorrano, per il quale la Procura ha già provveduto ad emettere il provvedimento di convalida.


Il valore complessivo dei terreni sequestrati è pari a circa centocinquantamila euro.


Cronaca

Smantellato laboratorio clandestino di fuochi d’artificio

Nel locale, gli Artificieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Lecce hanno accertato una situazione potenzialmente estremamente pericolosa, dovuta alla presenza di polveri e sostanze caratterizzate da elevata volatilità ed estrema infiammabilità, conservate in modo del tutto inidoneo

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I Carabinieri del NOR hanno tratto in arresto in flagranza di reato un uomo di 55 anni, residente a Monteroni di Lecce, già noto, ritenuto responsabile del reato di illecita detenzione di materiale esplosivo artigianale.

L’attività si pone in linea di continuità con i recenti risultati conseguiti nel territorio salentino, tra cui il sequestro effettuato nei giorni scorsi a Scorrano, dove i Carabinieri hanno rinvenuto circa mezza tonnellata di artifizi pirotecnici illegali, alcuni dei quali non classificati, manomessi e alterati, occultati all’interno di un garage in area urbana.

Nel corso di una perquisizione domiciliare presso l’abitazione del 55enne, effettuata nella mattinata del 24 dicembre, i militari hanno rinvenuto un laboratorio artigianale clandestino, destinato alla realizzazione di materiale esplodente e ubicato nel pieno centro abitato. 

La scena presentatasi agli operanti lasciava chiaramente intendere la presenza di un laboratorio in piena attività, con sostanze, materiali e attrezzature pronti per la lavorazione, circostanza che ha fatto immediatamente emergere un quadro di elevato rischio operativo e di serio allarme per la sicurezza pubblica.

Nel locale, gli Artificieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Lecce hanno accertato una situazione potenzialmente estremamente pericolosa, dovuta alla presenza di polveri e sostanze caratterizzate da elevata volatilità ed estrema infiammabilità, conservate in modo del tutto inidoneo.

In particolare, sono state rinvenute sostanze precursori quali polvere di alluminio, nitrato e perclorato di potassio, la cui miscelazione consente di ottenere composti esplodenti artigianali.

Secondo quanto rilevato dagli Artificieri dell’Arma, la conservazione di tali miscele all’interno di un ambiente chiuso, privo delle necessarie condizioni di sicurezza e con modalità del tutto improprie, le rende soggette a variazioni fisiche e chimiche tali da aumentarne sensibilmente l’instabilità e, conseguentemente, il livello di rischio. Anche il minimo attrito, urto o innesco accidentale avrebbe potuto determinare una reazione improvvisa, con conseguenze gravissime non solo per l’occupante dell’immobile ma anche per le abitazioni circostanti e per l’intero quartiere.

Al termine delle attività sono stati sottoposti a sequestro complessivamente circa 600 chilogrammi di materiale pirotecnico, dei quali oltre due quintali costituiti da materiale esplodente non classificato, nonché 60 chilogrammi di sostanze utilizzabili come precursori per la produzione di esplosivi pirotecnici.

Il Pubblico Ministero di turno ha disposto la misura degli arresti domiciliari in attesa della convalida dell’arresto. 

Nel settore dei cosiddetti “botti illegali”, infatti, non è mai agevole risalire alla figura del cosiddetto “maker”, ossia del soggetto che materialmente realizza gli ordigni, poiché la filiera è spesso frammentata e caratterizzata da elevata clandestinità. Si tratta del primo caso in Salento in cui, nonostante i frequenti sequestri di materiale esplodente illegale effettuati negli ultimi anni, l’attività di contrasto ha consentito di individuare e smantellare un intero laboratorio di produzione.

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Cronaca

Taurisano, rubato il Gesù bambino dal Presepe

E’ successo tutto nella notte della vigilia di Natale…

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Natale non è Natale senza Gesù Bambino.

Questo avrà pensato il benpensante quando ha portato via la statuina del Bambino Gesù dal presepe allestito in piazza Castello, dalla curia e don Gionatan, un’opera realizzata con materiali di riciclo.

E’ successo tutto nella notte della vigilia di Natale. 

Ad accorgersene è stato il parroco, don Gionatan De Marco, che ha affisso un cartello accanto al presepe: “C’è tanto bisogno di Gesù, siamo contenti che qualcuno se lo sia portato a casa!“. 

Un messaggio ironico, che fa pensare ma che porta alla riflessione e alla vergogna.

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Cronaca

Tragica viglia di Natale per un ottantenne

Il conducente dell’altra auto coinvolta, un 19enne, non ha riportato ferite gravi…

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Tragica vigilia di Natale a Leverano. Uno scontro tra due auto a causato il decesso di un uomo del posto di 80 anni.

Le auto coinvolte sono Mercedes e una Opel Corsa, sulla quale viaggiava un uomo di 80 anni.

Una volta arrivati i mezzi di soccorso del 118 e i Vigili del Fuoco, hanno tentato invano di rianimare l’uomo ma hanno dovuto constatarne il decesso.

Il conducente dell’altra auto coinvolta, un 19enne di Leverano, non ha riportato ferite gravi, anche se è rimasto scioccato da quanto accaduto.

I Carabinieri del luogo sono intervenuti per accertare le cause e capire la dinamica dell’impatto.

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