Cronaca
Gestore di centro scommesse arrestato per spaccio
Pochi grammi ci cocaina indosso, il resto nel rispostiglio della cucina di casa. Nei guai 46enne di Salice Salentino

I carabinieri del NORM della Compagnia di Campi Salentina hanno portato a termine un’importante operazione nella lotta contro le piazze di spaccio di sostanze stupefacenti, culminata nell’arresto di un uomo di 46 anni, gestore di un centro scommesse situato a Salice Salentino.
L’operazione è iniziata con un controllo di routine presso il centro scommesse, durante il quale i militari dell’Arma hanno trovato addosso all’operatore un quantitativo di tre grammi di cocaina.
Ciò ha spinto i Carabinieri ad effettuare una perquisizione domiciliare presso l’abitazione del sospettato.
All’interno di un ripostiglio della cucina, i militari hanno rinvenuto ulteriori 150 grammi cocaina, materiale per il confezionamento e una somma di denaro contante di 1.500 euro, ritenuta probabile provento dell’attività di spaccio.
Dopo le formalità di rito e in conformità con le disposizioni del PM di turno della Procura della Repubblica di Lecce, che conduce le indagini, l’uomo è stato arrestato e condotto presso il proprio domicilio in regime di arresti domiciliari.
📍 Segui il Gallo
Live News su WhatsApp 👉 clicca qui
Cronaca
Colpito da un fulmine, 42enne muore sulla SS275

Il violento maltempo che si è abbattuto nel primo pomeriggio sul Basso Salento ha lasciato il segno. Non solo danni, anche una vittima registrata.
Un uomo di 42 anni, originario di Roma, Marco Zampilli il suo nome, è morto mentre era alla guida della sua moto BMW.
Stava percorrendo la strada statale 275 nel territorio di Nociglia quando è stato colpito da un fulmine.
Sul posto sono accorsi i soccorritori in ambulanza e auto medica ma non hanno potuto che constatare il decesso.
Il temporale ha provocato anche degli allagamenti in diversi Comuni. Oltre a tenere alcune zone in blackout per lungo tempo. A Ruffano la luce è mancata per quasi due ore.
Cronaca
Trasportava organi pronti per il trapianto: multato dall’autovelox
Multato sulla statale dall’autovelox e l’ASL chiede di pagare la multa per non aver comunicato i dati del conducente…

Corsa contro il tempo con l’auto dell’ASL per trasportare organi appena espiantati dal Vito Fazzi di Lecce al Policlinico di Bari?
Viene multato sulla statale dall’autovelox di Trepuzzi e l’Asl chiede di pagare la multa per non aver comunicato i dati del conducente. Lo “Sportello dei Diritti”: “salvare vite umane non è più un’esimente? Sì cancellino le multe”
Se è la legge a stabilire che lo “stato di necessità” è un’esimente che scrimina il trasgressore da eventuali violazioni del codice della strada forse non lo è più per l’Asl Lecce?
C’è da chiederselo perché se non rientra nel concetto di “stato di necessità” il salvare vite umane destinatarie di organi per la speranza di un trapianto, allora siamo veramente al paradosso così da interpretare le norme solo in senso afflittivo e non in quello per cui sono state create.
È ciò che è accaduto all’autista di un’autovettura dell’Asl di Lecce che a causa di una corsa contro il tempo con l’auto aziendale, con a bordo personale medico per trasportare organi appena espiantati dal Vito Fazzi di Lecce sino al Policlinico di Bari, dove ad attendere c’era un paziente pronto per il trapianto, ha appreso negli scorsi giorni non solo di essere stato multato sulla statale Lecce – Brindisi dal famigerato autovelox di Trepuzzi, ma anche che l’Asl chiede di pagare la multa per non aver comunicato i dati del conducente.
Un fatto a dir poco singolare che merita una più attenta valutazione da parte dell’Asl affinché chieda un intervento da parte del Comando di Polizia di Trepuzzi per annullare i verbali in questione.
Dovrebbe essere noto anche ai profani che l’articolo 4 della L. 689/81 ha stabilito testualmente la non punibilità per colui che ha commesso il fatto nell’adempimento di un dovere o nell’esercizio di una facoltà legittima ovvero in stato di necessità o di legittima difesa.
Il concetto di stato di necessità è contenuto nell’articolo 54 del codice penale che testualmente stabilisce che: “Non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di salvare sé od altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, pericolo da lui non volontariamente causato, né altrimenti evitabile, sempre che il fatto sia proporzionato al pericolo.”
Ora, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, se il trasporto di organi destinati a salvare vite umane non costituisce “stato di necessità” ce lo dovranno dire l’Asl e il comando di Polizia Locale di Trepuzzi cui ci rivolgiamo per un’opera di sensibilizzazione affinché non ricada più su nessuno dei dipendenti impegnati nel proprio lavoro, per l’appunto di “salva vita”, anche i costi del proprio personale sacrificio per un’attività che è indispensabile per la collettività quale quella del trasporto di organi.
Cronaca
Aereo decollato da Corfù con 273 passeggeri, costretto ad atterrare a Brindisi
Pochi minuti dopo il decollo dall’aeroporto dell’isola, uno dei motori del Boeing 757-300 ha preso fuoco…

I 273 passeggeri del volo Condor DE3665 da Corfù a Düsseldorf hanno vissuto momenti di terrore nelle prime ore di sabato scorso.
Pochi minuti dopo il decollo dall’aeroporto dell’isola, uno dei motori del Boeing 757-300 ha preso fuoco.
L’incidente è stato testimoniato da decine di residenti e turisti dell’isola che hanno ripreso le fiamme sull’aereo con i loro telefoni cellulari, mentre sono state numerose le segnalazioni di un suono forte e assordante, simile a un’esplosione, udito dall’aereo.
Secondo quanto riportato, durante il decollo e a un’altitudine di circa 1.500 piedi, il motore destro dell’aereo iniziò a prendere fuoco e i piloti lo spensero. In quel momento l’aereo stava sorvolando il porto di Corfù e cittadini e visitatori hanno sentito un rumore assordante, come riportato.
Poi, secondo le prime informazioni, l’aereo ha effettuato una virata e si è mosso parallelamente alla pista.
L’aeroporto di Corfù è stato immediatamente messo in stato di allerta e sono state adottate tutte le misure previste dai protocolli di sicurezza in caso di atterraggio di emergenza.
Tuttavia, i piloti hanno deciso di proseguire con l’altro motore. L’aereo si è diretto a nord-ovest di Corfù, a quote comprese tra 6.000 e 8.000 piedi, verso l’aeroporto di Brindisi, in Italia dove è atterrato sano e salvo circa un’ora dopo, alle 21:15 ora locale.
A bordo dell’aereo c’erano 273 passeggeri e 8 membri dell’equipaggio. I passeggeri, hanno trascorso la notte la notte in un albergo della zona.
-
Castrignano del Capo3 settimane fa
Porto turistico di Leuca abbandonato: “Avviata decadenza della concessione”
-
Attualità3 settimane fa
Ospedale di Tricase: via il 118, è caos
-
Cronaca2 settimane fa
Dramma a Tricase: uomo ritrovato senza vita in casa
-
Cronaca2 settimane fa
Dramma a Tricase Porto: muore un bagnante
-
Cronaca3 settimane fa
Olio lampante nelle mense scolastiche e per anziani
-
Attualità4 settimane fa
Dramma a Tricase: uomo ritrovato senza vita in campagna
-
Cronaca4 settimane fa
Animali travolti dalle fiamme a Depressa: ne muoiono 70
-
Appuntamenti3 settimane fa
Suoni diVini con Patrizia Conte a Specchia