Alliste
Maltrattamenti, armi, droga, truffe, evasioni: arresti e denunce
Ancora carabinieri in azione: giro di vite nel territorio della Compagnia di Casarano

A Melissano i carabinieri della locale stazione hanno arrestato in flagranza di reato Gianni Manni, 51 anni. L’uomo si è reso
responsabile nel tempo di maltrattamenti nei confronti della madre, culminati con il tentativo di aggressione all’interno della propria abitazione, scongiurato dal pronto intervento dei carabinieri. Per l’arrestato si sono aperte le porte della casa Circondariale “Borgo San Nicola” si Lecce.
Sempre a Melissano i carabinieri del posto hanno deferito in stato di libertà:
un uomo, poiché seguito perquisizione personale è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico;
un uomo ed una donna che, in concorso tra loro, dopo aver pubblicato on line annunci di vendita, mediante artifizi e raggiri, si sono fatti versare sulle rispettive carte dagli ignari acquirenti 500 euro per la vendita di un elettrodomestico e 160 euro per la vendita di alcuni capi di abbigliamento, senza mai consegnare la merce;
fermato anche un uomo che, sottoposto al regime arresti domiciliari ad Alliste, si era allontanato arbitrariamente dalla propria abitazione fino a giungere a Melissano.
I carabinieri di Racale hanno denunciato: un uomo, che nonostante fosse agli arresti domiciliari, in seguito a perquisizione domiciliare è stato trovato in possesso di 0,88 grammi di eroina, nonchè vario materiale per il confezionamento ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti; un uomo, già detenuto agli arresti domiciliari, è stato sorpreso dai carabinieri in compagnia di una un pregiudicato, violando gli obblighi impostigli dall’autorità giudiziaria.
A Ruffano, i carabinieri locale stazione hanno deferito in stato di libertà un uomo sottoposto al regime degli arresti domiciliari che si era arbitrariamente allontanato dalla propria abitazione.
A Taviano denunciati:
una donna, già agli arresti domiciliari, ed un uomo che, a seguito di perquisizione personale e domiciliare, sono stati sorpresi in possesso di 3 involucri per un peso complessivo di 0,80 grammi di cocaina.
un uomo, dopo che da perquisizione personale e veicolare è stato colto in possesso di un involucro contenente 1,2 grammi di cocaina nonché somma in contanti di euro 55 provento dell’attività di spaccio;
un uomo sorpreso alla guida della propria autovettura sprovvisto di patente di guida mai conseguita.
Ad Ugento i carabinieri locale stazione hanno deferito in stato di libertà:
un uomo ed una donna sorpresi in possesso di 24 grammi di marjuana, 3 piante di marijuana, un bilancino, 6 proiettili cal. 6.3, nonché sostanze da taglio e materiale per il confezionamento di sostante stupefacenti;
un uomo che, a seguito di un sinistro stradale con propria la autovettura, sottoposto ad accertamenti, è risultato con tasso alcolemico di 2,5 gr./l., superiore ai limiti consentiti (patente di guida di guida ritirata).
Arrestato Lulzim Kransniqi, 46 anni, nato in Albania e residente a Matino. Già sottoposto all’affidamento in prova ai servizi sociali per aver reati in materia di stupefacenti, è stato sorpreso a violare reiteratamente le prescrizioni imposte dalla misura in atto, non rientrando a casa negli orari prestabiliti e giungendo ad infastidire una donna residente nello stesso paese. L’arrestatoora è in carcere a Lecce.
Sempre a Matino i Carabinieri della locale stazione hanno denunciato a piede libero un uomo, poiché, a seguito perquisizione personale e domiciliare, è stato trovato in possesso di 24 cartucce cal. 22, 2 ogive per f.a.l. e 2 cartucce cal. 9, tutte illegalmente detenute.
Segnalato, infine, alla Prefettura di Lecce 6 giovani per “uso non terapeutico di sostanze stupefacenti”.
Alliste
Colpo grosso della Guardia di Finanza
Sequestrati un chilo di cocaina, drone, tanti contanti, un diamante ed un Rolex GMT Master II…

Nella serata di ieri, la Guardia di Finanza della Compagnia di Gallipoli, con il supporto dei cani antidroga “Roma” e “Goran” del Gruppo di Lecce e dei militari di Casarano, Tricase e Leuca, hanno portato a termine un’operazione antidroga nel comune di Alliste.
L’intervento ha permesso di scoprire circa 1 kg di cocaina, occultata all’interno di intercapedini ricavate nel pavimento, nei cassonetti delle tapparelle e in tubazioni interne dell’abitazione.
Lo stupefacente, in parte ancora confezionato in panetti all’ingrosso e in parte già suddiviso in dosi, è stato sottoposto a sequestro insieme alla strumentazione per la preparazione e vendita della droga sulla piazza di spaccio.
Inoltre, sono stati trovati; un drone e un sistema di videosorveglianza per gestire in sicurezza l’attività criminale; circa 10.000 euro in contanti; una busta di oltre 10 kg di monete; un orologio Rolex GMT Master II; e un diamante, tutto sottoposto a sequestro.
Sono stati sequestrati anche quattro smartphone, due tablet e altri dispositivi, tutti al vaglio degli esperti per un’accurata analisi forense, utile per il prosieguo delle attività investigative.
Sentita l’Autorità Giudiziaria inquirente, i militari hanno proceduto all’arresto dei tre soggetti accusati di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio, in concorso tra loro, e tradotti in carcere a Lecce.
Alliste
Felline: simbolo delle SS su monumento dei Caduti!
«Vergogna! Un gesto vile, ignobile, che offende la memoria di chi ha sacrificato la vita per la libertà. Chi ha compiuto questo scempio deve essere identificato e punito»

«Vergogna! Con un atto infame, il monumento ai Caduti di Felline è stato imbrattato con il simbolo delle SS naziste. Un gesto vile, ignobile, che offende la memoria di chi ha sacrificato la vita per la libertà. Chi ha compiuto questo scempio deve essere identificato e punito. A Felline non c’è spazio per il neofascismo né per chi disprezza la storia».
Con questo post su Facebook il consigliere di opposizione Manlio Palese ha denunciato quanto avvenuto nella piazza principale della frazione di Alliste.
Anche il sindaco Renato Rizzo ha esternato il suo «sdegno» ed ha incaricato la polizia locale di avviare le indagini per risalire ai responsabili. Per questo saranno visionate le immagini di telecamere della zona che potrebbero aver ripreso i colpevoli.
Nel frattempo, sono già state avviate le operazioni per la rimozione del simbolo nazista dalla lapide.
Un gesto certamente ignobile e vile e, altrettanto sicuramente, figlio dell’ignoranza che resta l’elemento più violento nella nostra società.
Non ci sorprenderebbe che l’autore (o gli autori) di tale vigliaccata neanche sia(no) a conoscenza di cosa abbia voluto dire e ancora voglia dire quel simbolo.
Del resto, si sa, l’ignoranza fa più danni della cattiveria.
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Alliste
Un ettaro di discarica abusiva
Carabinieri forestali a tutela del vincolo paesaggistico. Ad Alliste sequestrata vasta area quadri utilizzata come discarica di rifiuti anche pericolosi. Denunciato il proprietario

I Carabinieri Forestali del Nucleo di Gallipoli sono intervenuti ad accertare una situazione di gestione di rifiuti, su una vasta area in zona tutelata per il paesaggio, ai sensi del Piano Paesaggistico Territoriale Regionale (categoria “Immobili ed aree di notevole interesse pubblico” del cosiddetto “Codice Urbani”), risultata del tutto illecita.
L’ episodio riguarda un terreno in località Perni in agro di Alliste, della superficie di quasi un ettaro (9mila metri quadri), per due terzi ricoperto da rifiuti di ogni tipo, in parte livellati e spianati.
I materiali abbandonati al suolo erano composti prevalentemente da scarti di demolizioni edili, compresi infissi in legno, ferro e plastica, pannelli in cartongesso, nonché rifiuti pericolosi come contenitori con residui di vernici, solventi, silicone.
Al margine di questo piazzale di rifiuti erano stati realizzati un locale in lamiera della superficie di 30 metri quadri, ad uso deposito, e un altro in pietra a secco, con antistante pavimentazione in piastrelle e tufo granulare.
A parte la gestione illecita dei rifiuti, le suddette opere sono risultate abusive, mancando qualsiasi titolo autorizzativo.
Per di più, come detto, in area sottoposta a vincolo paesaggistico, e caratterizzata da vegetazione spontanea a macchia mediterranea.
Ad evitare il protrarsi degli abusi, i Carabinieri Forestali hanno sottoposto a sequestro preventivo l’ intera area, e denunciato alla Procura della Repubblica di Lecce il proprietario, un 70enne del posto.
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