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Cronaca

Maxi squalo avvicina pescatore salentino: i video

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Un altro avvistamento mozzafiato in Salento di un pescatore dilettante. E’ di ieri mattina la notizia della presenza di un esemplare di squalo elefante nel Mar Adriatico, al largo della costa di Torre Chianca, marina di Lecce (due video a fine articolo).





Ne dà notizia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”. che sottolinea come “lo stato di salute delle nostre acque meritano la massima protezione e tutela da ogni forma di aggressione umana”. Il Salento, insomma, si conferma terra ospitale, habitat ideale per molte rare specie. Ieri mattina, infatti, ha fatto capolino sulla superficie piatta di un mare quasi olio a causa delle ottime condizioni atmosferiche, un ormai abituale abitante delle nostre acque territoriali: un esemplare di squalo elefante di circa 9 metri che si muoveva placido, quasi a pascolare e cibarsi di plancton a solo un miglio dalla costa. Una scena che è durata oltre mezz’ora e che è stata videoripresa da un diportista. Un esemplare tanto impressionante nella sua mole, ma altrettanto innocuo e placido come il mare ancora generoso e quindi ancor più da proteggere. Lo squalo elefante, infatti, è il secondo pesce più grande al mondo, dopo lo squalo balena e rimane una specie ancora poco conosciuta e difficile da osservare e studiare. È facilmente riconoscibile grazie alla bocca che viene distesa al massimo quando si nutre. Questo squalo è assolutamente innocuo per l’uomo. Ecco i video.









Cronaca

Terrazzo vista… marijuana

Rinvenuta coltivazione artigianale di canapa indiana. Arrestato un uomo a Monteroni di Lecce

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Un’operazione condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Lecce ha portato all’arresto in flagranza di un uomo di Monteroni di Lecce, sorpreso con numerose piante di canapa indiana all’interno della propria abitazione.

Durante la perquisizione domiciliare, i militari dell’Arma hanno rinvenuto una vera e propria coltivazione artigianale di marijuana: sul terrazzo dell’abitazione erano state allestite 40 piante di canapa indiana, alte da uno a un metro e settanta, ben curate e nascoste alla vista con teli frangivento.

Accanto alla coltivazione, i carabinieri hanno trovato anche circa 120 semi di cannabis, conservati in bustine, provette e flaconcini, oltre a un frigorifero di piccole dimensioni e lampade utilizzate per l’accudimento delle piante.

Tutto il materiale è stato sottoposto a sequestro.

L’uomo, dopo le formalità di rito, è stato condotto presso la propria abitazione in regime degli arresti domiciliari come disposto dal PM di turno della Procura della Repubblica di Lecce che conduce le indagini.

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Copertino

Ennesimo incidente sulle strade: muore centauro 36enne

Forse c’è stato un impatto fra due moto del gruppo di sette motociclisti che viaggiava in direzione Gallipoli…

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Muore un uomo di 36 anni, Mauro Carafa, di Monteroni di Lecce bordo della sua moto, una BMW 1000.

Forse c’è stato un impatto fra due moto del gruppo di sette motociclisti che viaggiava in direzione Gallipoli, ha provocato il coinvolgimento degli altri centauri, compresa la moto su cui viaggiava la vittima. 

Immediati i soccorsi dagli automobilisti di passaggio che hanno chiamato il 118. 

Gli otto feriti (sette conducenti e un passeggero), sono stati portati negli ospedali di Lecce e Copertino con ferite non gravi. 

Nessuno degli altri motociclisti sarebbe in pericolo di vita.

Si indaga sulle cause dell’incidente.

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Cronaca

Malta, stupro di gruppo: coinvolto anche salentino

Indagati cinque studenti pugliesi per violenza sessuale. I giovani hanno dai 17 ai 19 anni, 4 sono della provincia di Brindisi, uno di quella leccese. A denunciarli una 19enne trevigiana in vacanza sull’isola. La violenza sarebbe stata filmata da un telefonino

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Una serata che però sarebbe sfociata nell’ennesimo episodio di violenza sessuale. Cinque ragazzi (quattro brindisini ed un leccese), di età compresa tra i 17 e i 19 anni, sarebbero indagati dalla procura di Brindisi con l’accusa di violenza sessuale aggravata di gruppo.

Le indagini, riferiscono i media italiani, è partita dopo la denuncia presentata da una 19enne di Treviso, che ha raccontato di aver subito abusi mentre si trovava in vacanza a Malta alcune settimane fa.

Secondo quanto denunciato, la ragazza avrebbe conosciuto la comitiva di ragazzi pugliesi durante il suo soggiorno a Malta e, al termine di una serata trascorsa con loro in alcuni locali dell’isola, avrebbe accettato l’invito di seguirli nel loro appartamento, dove, secondo il suo racconto, sarebbe stata costretta a subire rapporti sessuali contro la sua volontà.

Secondo la ragazza, la violenza sarebbe stata anche ripresa con il cellullare di uno degli indagati.

La procura di Brindisi starebbe conducendo accertamenti tecnici sui dispositivi elettronici dei cinque ragazzi e della presunta vittima, per verificare i fatti e raccogliere ulteriori elementi utili all’inchiesta.

Si dice che gli indagati siano tutti studenti che si trovavano a Malta per festeggiare la maturità.

Il gruppo pare aver respinto con fermezza le accuse, sostenendo che la ragazza fosse consenziente.

Al momento, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, non sarebbero stati adottati provvedimenti cautelari, mentre si attendono gli esiti delle analisi tecniche e delle testimonianze per chiarire la dinamica della vicenda e per acquisire ulteriori elementi ai fini investigativi.

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