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Cronaca

Merce contraffatta, navette abusive e obblighi fiscali: blitz della polizia a Gallipoli

Rinvenute oltre 200 paia di scarpe, circa 80 borse e oltre 30 borsellini, tutti falsamente griffati Gucci, Louis Vuitton, Prada e Moncler. Riscontrati veicoli adibiti sulla carta di circolazione ad uso proprio ed invece impropriamente usati come navette per il trasporto di persone, veicoli NCC non sottoposti a revisione annuale e altri carenti di iscrizione alla Camera di Commercio e targhetta identificativa. Denunciato anche un 41enne di Lequile che, in possesso di un coltello a scatto automatico ed in evidente stato di ubriachezza, ha preteso da un venditore ambulante di panini presente di essere servito prima di altri

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In occasione dei tre giorni di festeggiamenti civili in onore di Santa Cristina, compatrona della città di Gallipoli, ed in considerazione del sempre crescente afflusso di turisti in città, sono stati intensificati i controlli della Polizia di Stato che hanno interessato, oltre al contrasto di spaccio, anche il contrasto alla contraffazione della merce ed il rispetto degli obblighi fiscali, e la tutela dell’ordine pubblico.


Il lavoro sinergico portato avanti nei giorni scorsi dagli agenti del Commissariato, e dagli agenti del Reparto Prevenzione Crimine presenti sul territorio come aliquote di rinforzo estivo, insieme ai militari della Guardia di Finanza di Gallipoli ha portato i seguenti risultati operativi.


A Baia Verde i poliziotti e le fiamme gialle hanno sequestrato circa 200 bottiglie, tra birre e bibite varie, ed un banco artigianale posizionato all’ingresso di una nota discoteca e sanzionato i due venditori abusivi del posto, controllato tre locali di aggregazione giovanile i cui accertamenti sono stati finalizzati anche a verificare la regolarità della licenza per lo svolgimento di intrattenimento musicale.


Sono in corso i dovuti accertamenti.


Nel centralissimo Corso Roma, proprio durante l’esposizione delle varie bancarelle, i militari delle fiamme gialle hanno rinvenuto un notevole quantitativo di merce recante marchi contraffatti, tra cui le note case di moda Gucci, Louis Vuitton, Prada e Moncler.


Nello specifico, sono stati sottoposti a sequestro, a carico di ignoti perché i venditori abusivi alla vista dei militari si sono subito dati alla fuga, rendendosi irreperibili e abbandonando tutta la merce per terra, oltre 200 paia di scarpe, circa 80 borse e oltre 30 borsellini, tutti falsamente griffati.


Inoltre, sempre nell’ambito dell’intensificazione dell’azione di contrasto all’economia illegale e sommersa durante la stagione estiva 2022, al fine di contrastare il sovraffollamento abitativo, che provoca anche problematiche di disturbo della quiete pubblica, i militari della Guardia di Finanza e gli agenti della Polizia di Stato hanno sottoposto ad attività ispettiva quattro appartamenti, preventivamente individuati nel centro di Gallipoli, all’interno dei quali è stata riscontrata complessivamente la presenza di circa 30 giovani turisti, provenienti da numerose Regioni d’Italia.


Al riguardo, è in fase di riscontro l’osservanza dell’ordinanza regionale concernente il divieto di affollamento, la quale prevede, nel caso di superamento dei parametri di densità abitativa (rapporto tra numero di inquilini e superficie abitabile), l’irrogazione della sanzione amministrativa, in misura ridotta, pari a 350,00 euro per ogni persona in eccedenza.


Sono stati altresì elevati tre verbali per la mancata emissione di scontrini fiscali nei confronti di tre differenti esercizi commerciali ed è stato redatto un verbale per il mancato pagamento del canone Rai nei confronti di una pizzeria.


Sono scattati serrati controlli anche nei confronti delle navette abusive.


Duranti i controlli, sono stati riscontrati veicoli adibiti sulla carta di circolazione ad uso proprio ed invece impropriamente usati come navette per il trasporto di persone, veicoli NCC non sottoposti a revisione annuale e altri carenti di iscrizione alla Camera di Commercio e targhetta identificativa.


Per tutti i 5 trasgressori, è scattata la sanzione, la sospensione della carta di circolazione ed il fermo amministrativo del veicolo che può arrivare anche fino a 8 mesi.


I controlli di polizia giudiziaria operati dagli agenti di polizia hanno portato invece alla denuncia di un 41enne di Lequile che, in possesso di un coltello a scatto automatico ed in evidente stato di ubriachezza, ha preteso da un venditore ambulante di panini presente di essere servito prima di altri.


È scattata la denuncia per minacce e possesso ingiustificato di armi bianche. 






Cronaca

Ambulanze sporche e personale non autorizzato: chiesta revoca autorizzazione

Il mezzo oggetto della verifica era in pessime condizioni igieniche e denotava mancanza di manutenzione, pulizia e sanificazione periodica. Autista soccorritore e ausiliario non hanno poturo esibire i titoli autorizzativi. L’ambulanza controllata presso il nosocomio di Tricase effettuava il servizio di trasporto di dializzati presso i centri di emodialisi nel distretto di Gagliano del Capo

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L’Asl chiede di fermare le Ambulanze per la dialisi perché non rispondono ai requisiti igienici richiesti e il personale non è autorizzato.

Il Dipartimento Prevenzione Sisp Sud dell’azienta sanitaria leccese che in carico la “Disciplina per l’autorizzazione e la vigilanza per il trasporto di infermi e feriti”, ha dato seguito alla relazione di servizio a firma dei Tecnici della Prevenzione del S.I.S.P. Area Sud-Maglie.

Tutto è iniziato con un esposto al Dipartimento di Prevenzione presentato nel giugno scorso e con il quale veniva segnalato, da parte della ditta incaricata, il trasporto infermi e feriti (dializzati) con mezzi non idonei e da personale non qualificato.

Così qualche giorno dopo la segnalazione, personale ispettivo del Servizio Igiene e Sanità Pubblica – Area Sud Maglie del Dipartimento di Prevenzione, si è recato presso il Centro Emodialisi dell’ospedale di Tricase e ha sottoposto a controllo i mezzi di trasporto infermi in arrivo presso il nosocomio.

Era il 3 luglio e, intorno alle 7,20, sopraggiungeva un’ambulanza che trasportava un paziente dializzato.

Dalle verifiche effettuate sul posto, risultava che il mezzo, condotto da un uomo che dichiarava di avere anche la qualifica di ausiliario, e di proprietà di un’associazione di volontari convenzionato con l’Asl.

Sul mezzo era presente un altro uomo nella sua dichiarata qualità di autista soccorritore.

I due, però, non erano in grado di esibire la specifica autorizzazione né di produrre i titoli relativi alla qualifica di autista soccorritore.

Tali titoli non sono stati prodotti neanche successivamente.

Entrambi, quindi, risultavano sprovvisti di documentazione attestante l’idoneità per l’espletamento di tali mansioni.

Peraltro, il già menzionato personale «non risultava conforme ai dettami stabiliti dall’art.3, comma 3, della L.R.15.12.1993, n.27 e s.m.i.».

Il mezzo oggetto della verifica, poi, era in pessime condizioni igieniche e denotava mancanza di manutenzione, pulizia e sanificazione periodica.

Inoltre, dalla carta di circolazione è risultato come la revisione periodica del mezzo risultasse scaduta a marzo 2025, più di 3 mesi prima del controllo.

Dalle successive verifiche, effettuate presso di Distretto Socio Sanitario di Gagliano del Capo è stato evidenziato come al momento dell’accertamento l’ambulanza effettuasse il servizio di trasporto di dializzati presso i centri di emodialisi per conto di una società cooperativa sociale omonima alla ditta proprietaria del mezzo.

Quindi il Dipartimento prevenzione Sisp Sud dell’Asl, preso atto chel’associazione volontari titolare di autorizzazione per il trasporto di infermi e feriti Tipo “B” concedeva l’uso della propria ambulanza autorizzata, peraltro in pessime condizioni igienico-sanitarie e con revisione periodica scaduta in marzo 2025, a altro soggetto giuridico sprovvisto della prescritta autorizzazione».

Per questo ha poposto la revoca dell’autorizzazione al trasporto infermi e feriti con ambulanza Tipo “B” all’associazione titolare.

Associazione che, dalla richiesta di revoca (1° ottobre), ha tempo 60 giorni per ricorrere al Tribunale Amministrativo di Lecce o, in alternativa, 120 giorni per proporre un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica.

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Cronaca

Blitz antimafia dei carabinieri

Una ventina di arresti per associazione mafiosa, droga, rapina, estorsione e lesioni personali. Tutte accuse aggravate dal metodo mafioso. L’operazione dei militari dell’Arma si è concentrata soprattutto nella zona tra Gallipoli, Nardò, Galatone, Sannicola e Seclì

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Colpo durissimo alla criminalità organizzata del Salento con una maxioperazione dei Carabinieri in corso dalle prime luci dell’alba.

Il blitz è condotto Comando Provinciale di Lecce in tutto il Salento e in particolare tra Gallipoli, Nardò, Galatone, Sannicola e Seclì.

I militari dell’Arma stanno eseguendo provvedimenti restrittivi emessi dal Gip del Tribunale di Lecce, su richiesta della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, a carico di una ventina di persone gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di associazione finalizzata al traffico illecito di droga, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, rapina a mano armata, tentata estorsione, incendio, lesioni personali con l’aggravante dalla deformazione dell’aspetto.

Per tutte le accuse l’altra aggravante è quella del metodo mafioso.

L’operazione coinvolge più di 120 militari del Comando Provinciale di Lecce, con il supporto di unità specializzate, tra cui militari dell’11° Reggimento Carabinieri “Puglia”, del Nucleo Cinofili Carabinieri di Modugno (BA), dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Puglia” e dal 6° Nucleo Elicotteri di Bari Palese.

 

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Cronaca

Due ordigni a Presicce-Acquarica: ladri rubano bancomat

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Un boato ha squarciato la notte di Presicce-Acquarica dove ignoti hanno fatto saltare in aria, con due ordigni, lo sportello bancomat della Banca Sella di via Roma.

Colpo devastante e riuscito: danni notevoli quelli che si sono ritrovati davanti i carabinieri accorsi sul posto. Ed un grande buco nel muro. Quello lasciato dallo sportello per il prelevamento dei contanti, che i malviventi hanno portato via.

Le forze dell’ordine sono sulle tracce dei ladri, al momento ancora a piede libero. Il bottino è in fase di quantificazione.

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