Alessano
Omicidio Noemi: chiesti 18 anni per Lucio
Per il pubblico ministero Lucio Marzo sarebbe l’unico colpevole e non sarebbero coinvolte altre persone. Chiesti anche altri 18 mesi di carcere per reati collaterali: ricettazione, furto, lesioni personali e danneggiamento di un’autovettura
Diciotto anni per omicidio più un anno e mezzo per reati collaterali: è questa la condanna richiesta dal pubblico ministero Anna Carbonara al processo con rito abbreviato, aperto questa mattina, a carico di Lucio Marzo, il 18enne di Montesardo (Alessano), fidanzato della povera Noemi Durini di Specchia, uccisa a 16 anni il 3 settembre del 2017 nelle campagne di Castrignano del Capo.
Il processo è in corso di svolgimento presso il Tribunale dei Minori di Lecce perché all’epoca dei fatti, il ragazzo era ancora minorenne.
Al dibattimento era presente anche lo stesso Lucio Marzo (detenuto in Sardegna), accusato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e per aver agito con crudeltà per motivi abietti e futili e di aver poi occultato il cadavere.
Ricordiamo che il corpo della ragazza fu rinvenuto dieci giorni dopo la sua uccisione, sotto un cumulo di pietre in aperta campagna.
18 anni di carcere, dunque la richiesta del Pm, più un altro anno e mezzo per altri reati. I cosiddetti reati collaterali, confluiti nel fascicolo e che secondo l’accusa sono: ricettazione, furto, lesioni personali (avrebbe picchiato Noemi) e danneggiamento di un’autovettura.
Il Pubblico Ministero durante la sua requisitoria ha ricostruito quanto accaduto in quei giorni di settembre di un anno fa dalla denuncia di scomparsa presentata da Irma Rizzo, la mamma di Noemi, fino al macabro ritrovamento di 10 giorni dopo. Nel frattempo la Carbonara ha evidenziato i vari tentativi di depistaggio di Lucio e le contraddizioni nelle quali il ragazzo sarebbe caduto. Ragazzo, secondo il pubblico ministero, unico colpevole dell’omicidio. Non ci sarebbe a suo avviso, dunque, il coinvolgimento di altre persone.
Francesco Zacheo, legale della famiglia di Nomei, ritiene la pena richiesta “non congrua, perché è stata uccisa una ragazza di 16 anni con crudeltà”.
L’avvocato difensore di Lucio, Luigi Rella ha, invece, dichiarato all’Ansa: “Una richiesta di pena troppo alta. Lucio ha avviato un percorso di ravvedimento, è maturato ma le problematiche che si porta dietro sono ancora tante. Sta meglio ma non è guarito. Avevano riproposto la messa alla prova ma il gup l’ha disattesa non ritenendo il ragazzo ancora maturo. La pena richiesta è alta, ci sono le aggravanti, ma domani cercheremo di aggiustare il conto presentato dal pm, perché il conteggio deve essere fatto secondo me in maniera più attenta, più equilibrata”.
Alessano
Utilitaria si ribalta, feriti due giovani
Il sinistro intorno alle 16 del pomeriggio sulla strada che da Alessano conduce a Presicce – Acquarica. Mentre per il ragazzo sono state sufficenti le cure sul posto, per la ragzza è stato necessario il ricovero all’ospedale di Tricase, ma non corre pericolo di vita
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Sinistro stradale nel pomeriggio sulla strada che da Alessano conduce a Presicce – Acquarica.
Una Lancia Ypsilon 10, con a bordo un ragazzo e una ragazza, si è ribaltata lungo la Porvinciale 79 e gli occupanti sono rimasti feriti.
Per cause ancora in corso di accertamento, l’autista dell’utilitaria ne ha perso il controllo e l’auto si è ribaltata.
I primi soccorsi sono arrivati dagli automobilisti di passaggio che hanno anche chiamato il 112.
Così sul posto sono intervenute due ambulanze provenienti dal Punto di primo intervento del presidio territoriale di Gagliano del Capo e dall’ospedale “Ferrari” di Casarano.
Il ragazzo è stato medicato sul posto, mentre per la giovane donna, vittima di fratture e contusioni, sono stati necessari il trasferimento al pronto soccorso dell’ospedale “Cardinale Giovanni Panico” di Tricase e il successivo ricovero.
Secondo quanto si apprende, le sue condizioni non sarebbero gravi ma i medici non hanno sciolto la prognosi e continuerebbero a tenerla sotto osservazione.
Dopo quando avvenuto, erano circa le 16 di questo pomeriggio, la strada è rimasta chiusa la traffico per un’ora.
Alessano
L’Ass. Naz. Carabinieri di Tricase a scuola contro bullismo e cyberbullismo
Domattina l’incontro con gli studenti del Comprensivo Specchia-Alessano
Domani, mercoledì 19 novembre, la Sezione Tricase dell’Associazione Nazionale Carabinieri incontrerà studenti e studentesse del Comprensivo Specchia-Alessano per discutere di bullismo e cyberbullismo.
L’evento è diviso in due fasce orarie, per permettere alle classi di entrambi dei plessi situati nei due Comuni di beneficiare dell’iniziativa.
Interventi e dettagli di seguito in locandina.

Alessano
In Cammino da Tricase ad Alessano
Il corteo, partito alle 14,30 da piazza Pisanelli a Tricase, ha attraversato il paese per giungere alla collina della Chiesetta della Madonna di Fatima. Più di 150 studenti hanno sfidato la stanchezza e ascoltato con attenzione tutti gli interventi, segno che la condivisione è parte di quel vocabolario della pace tanto caro al nostro Vescovo
In Cammino prima della Marcia.
In attesa della Marcia per la Pace sulla via di don Tonino Bello (in programma domani dalle 9,30), si è svolto il quinto cammino da Tricase ad Alessano, sulla tomba di don Tonino.
Promosso dal gruppo parrocchiale “don Tonino” della Chiesa della Natività di Tricase, in collaborazione con la Fondazione “Don Tonino Bello”, il cammino ha coinvolto gli istituti scolastici di Tricase ed Alessano, con il consueto entusiasmo dei ragazzi.
Dopo il saluto del parroco don Gianluigi, il corteo, partito alle 14,30 da piazza Pisanelli a Tricase, ha attraversato il paese per giungere alla collina della Chiesetta della Madonna di Fatima.
Assistiti prima dalla Polizia municipale di Tricase e poi da quella di Alessano, grandi e piccini hanno condiviso quasi sette chilometri di strada, tra periferie e campagne, ulivi e cave dismesse.
All’arrivo, ad attendere i pellegrini sulla tomba del Venerabile, c’erano Stefano Bello, nipote di don Tonino, il sindaco Osvaldo Stendardo, il presidente della Fondazione Giancarlo Piccinni, i dirigenti Chiara Vantaggiato dell’Istituto G. Salvemini e Rina Mariano del Comprensivo Tricase – Via Apulia.
Protagonista del momento di approfondimento, l’ingegnere Vito Alfieri Fontana, testimone e pacificatore che, da produttore di armi, è diventato sminatore.
Tante riflessioni e domande da parte dei ragazzi degli istituti scolastici, che hanno trovato risposte certe nella scelta di un uomo che ha abbracciato la pace.
Più di 150 studenti hanno sfidato la stanchezza e ascoltato con attenzione tutti gli interventi, segno che la condivisione è parte di quel vocabolario della pace tanto caro al nostro Vescovo.
In chiusura, Maria Grazia Bello, rappresentante del gruppo “don Tonino”, ha ringraziato i partecipanti e le istituzioni coinvolte, consapevole delle difficoltà di svolgere iniziative che coinvolgono gli studenti in orario extrascolastico. Ma ne è valsa la pena perché l’insegnamento di don Tonino è proprio questo: «In piedi, costruttori di pace!».
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