Cronaca
Operazione “Tornado”: revocata licenza a Donato Mega
Intrecci con Padreterno ed il sodalizio mafioso per il nuoto fuochista, Intanto si sono costituiti i tre ragazzi di “Padreterno” ancora latitanti. Interrogato il sindaco Stefanelli, ipotesi scioglimento per il Comune di Scorrano
Colpiti da ordine custodia cautelare nell’ambito dell’Operazione Tornado, si sono presentati presso la caserma di Maglie, accompagnati dai propri difensori di fiducia, gli ultimi tre ricercati a cui i carabinieri non erano ancora riusciti a notificare il provvedimento restrittivo
Si tratta di: Marco Cananiello, detto “Bravo”, 21enne magliese, Gianpiero Gallone, 28 anni di Scorrano, e Luca Rosato, 24 anni, anche lui di Scorrano.
I primi due sono stati associati presso la Casa Circondariale di Lecce, mentre Rosato è agli arresti domiciliari.
I tre facevano capo al leader Giuseppe Amato, detto Padreterno e Bravo, al secolo Marco Cananiello avrebbe anche partecipato al raid punitivo scaturito con l’omicidio di Mattia consumatosi a Maglie nella notte tra il 24 e il 25 aprile.
I carabinieri di Maglie intanto hanno anche notificato un’informazione interdittiva antimafia e un provvedimento di revoca della licenza di deposito e vendita di esplosivi, disposti dal Prefetto di Lecce, nei confronti di Donato Mega, 37 anni, amministratore unico della nota società “Francesco Mega S.R.L.” di Scorrano, arrestato nell’ambito dell’operazione “Tornado” per concorso esterno in associazione mafiosa.
Mega, secondo le accuse avrebbe messo a disposizione del sodalizio criminale il materiale esplosivo e le proprie competenze tecniche. Comprovata anche la sussistenza di un intreccio di relazioni tra Mega e Padreterno Amato.
Questa mattina il sindaco di Scorrano, Guido Nicola Stefanelli, indagato a piede libero per concorso esterno in associazione mafiosa è stato ascoltato dai pubblici ministeri. Un interrogatorio durato circa un’ora e mezza, nel corso del quale il Sindaco ha risposto alle domande dei giudici per chiarire la propria posizione.
Massimo riserbo sul contenuto dell’interrogatorio.
Resta da valutare ora se il sindaco deciderà o meno di dimettersi.
Intanto il prefetto Maria Teresa Cucinotta dovrebbe nominare a breve i funzionari della commissione d’indagine, che avrà i poteri di accesso agli atti dell’inchiesta e per valutare se sia il caso o meno di sciogliere il Comune di Scorrano per infiltrazioni mafiose.
Cronaca
Due ventenni italiani si accaniscono contro due iracheni: calci, pugni e… ospedale
Uno dei due aggrediti ha riconosciuto i presunti autori tra le immagini pubblicate sui social del locale e ha presentato denuncia allegando gli screenshot a supporto…
La Polizia identifica e denuncia due giovani per l’aggressione a due cittadini stranieri
Nella serata del 25 ottobre scorso, due giovani cittadini iracheni sono stati vittime di un’aggressione mentre si trovavano all’interno di un noto locale a Lecce.
Secondo quanto denunciato, i due ragazzi sono stati avvicinati da un giovane che, in modo provocatorio e con atteggiamento ostile, li ha accusati di “fissare” lui e il suo gruppo di amici, intimando loro di allontanarsi.
Nel tentativo di evitare lo scontro, i due si sono allontanati dal locale ma sono stati raggiunti dallo stesso ragazzo che poco prima li aveva affrontati che ha colpito al volto uno dei due con un oggetto affilato, provocandogli una ferita allo zigomo.
Contemporaneamente, un altro giovane del gruppo ha aggredito fisicamente anche l’altro ragazzo con calci e pugni, le due vittime sono poi state circondate e malmenate anche quando sono rovinate per terra.
Con grande difficoltà, i due sono riusciti a fuggire e a richiedere aiuto ai familiari che hanno allertato la Polizia e chiamato i soccorsi sanitari, che li hanno accompagnati presso l’ospedale “Santa Caterina Novella” di Galatina per le cure del caso.
Successivamente, uno dei due aggrediti ha riconosciuto i presunti autori dell’aggressione tra le immagini pubblicate sui social network del locale e ha presentato denuncia allegando gli screenshot a supporto.
Le indagini condotte dalla Polizia hanno permesso di identificare i due giovani aggressori residenti in provincia di Brindisi, rispettivamente di 22 e 20 anni.
Quest’ultimo ha reso dichiarazioni spontanee, ammettendo le proprie responsabilità nell’aggressione, mentre il secondo si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Entrambi sono stati deferiti in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria per il reato di lesioni personali aggravate.
Cronaca
15 anni scomparso da poco. Chi l’ha visto?
Francesco vive a Specchia indossava un giubilo nero con scarpetta ginnastica nere, pantalone e tuta di colore chiaro, capelli neri
l coordinamento provinciale del Volontariato della Protezione Civile, ha diramato, qualche ora fa, un post dove si chiede di avvisare il 112 nel caso qualcuno vedesse questo ragazzo.
Francesco Romano, di 15 anni, si è allontanato ieri, 18 dicembre 2025, da Santa Cesarea Terme.
Francesco vive a Specchia quando si è allontanato indossava un giubino e scarpe da ginnastica nere, pantalone e tuta di colore chiaro, capelli neri, corporatura esile, altezza un metro e 75.
Non ha denaro con se, si sposta a piedi o chiedendo passaggi. Probabile direzione Potenza.
Cronaca
Quattro arresti e maxi-sequestro di droga
Gli agenti della Squadra Mobile avevano notato movimenti anomali nei pressi di un’abitazione di Tuglie, con l’arrivo ravvicinato di più veicoli e persone che entravano ed uscivano dall’immobile in tempi molto brevi
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Rilevante operazione antidroga che ha portato all’arresto di quattro persone (due pregiudicati e due incensurati) e al sequestro di un ingente quantitativo di sostanze stupefacenti.
Nel pomeriggio, personale della Squadra Mobile, impegnato in attività di vigilanza e prevenzione, ha notato movimenti anomali nei pressi di un’abitazione di Tuglie, con l’arrivo ravvicinato di più veicoli e persone che entravano ed uscivano dall’immobile in tempi molto brevi.
Il comportamento osservato, unito all’atteggiamento guardingo dei soggetti e alla presenza di individui già noti alle forze dell’ordine, ha insospettito gli operatori, che hanno deciso di procedere a un controllo più approfondito.
All’uscita dall’abitazione, i quattro uomini sono stati fermanti e identificati, quindi informati delle operazioni di polizia in corso.
La successiva perquisizione personale e domiciliare, ha dato esito positivo.
All’interno dell’abitazione sono stati rinvenuti, nascosti in diversi ambienti: oltre 14 chilogrammi di hashish, suddivisi in numerosi panetti; circa 230 grammi di cocaina; bilancini elettronici e materiale per il confezionamento; denaro contante, ritenuto provento dell’attività di spaccio.
L’ingente quantitativo di droga sequestrata, unitamente alle modalità di occultamento e frazionamento, ha fatto emergere un’attività di spaccio pronta a rifornire il mercato illecito locale e provinciale.
Le verifiche sono state estese anche ai veicoli e ai domicili dei coinvolti, consentendo di recuperare ulteriore sostanza stupefacente.
Al termine degli accertamenti, i quattro uomini sono stati condotti presso la Questura di Lecce per gli adempimenti di rito.
Su disposizione del Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica di Lecce, gli stessi sono stati arrestati in flagranza e associati presso la Casa Circondariale di Lecce – Borgo San Nicola, in attesa di convalida.
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