Cronaca
Rimozione rifiuti abbandonati: a Nardò 50mila euro
Rientra tra i 39 comuni eletti quali meritevoli dalla Regione Puglia che corrisponderà i fondi
Dalla Regione Puglia arrivano, a Nardò, 50mila euro da destinare alla rimozione di rifiuti abbandonati in strade e aree periferiche della città.
Nardò, infatti, compare nell’elenco dei 39 Comuni pugliesi le cui istanze risultano meritevoli di finanziamento sull’apposito avviso per la concessione di contributi per la rimozione di rifiuti abbandonati su aree pubbliche.
“Si tratta di risorse molto utili nell’opera di contrasto al desolante fenomeno dell’abbandono dei rifiuti”, scrivono dal comune di Nardò, “un problema che incide sul decoro e sugli equilibri ambientali del territorio e nei confronti del quale l’amministrazione comunale è già impegnata con continue azioni di vigilanza (anche tramite fototrappole) e repressione. Come emerge dalla relazione al progetto elaborato da tecnici e funzionari dell’ufficio Ambiente (con il supporto degli Ispettori ambientali), ci sono alcuni siti dove sono presenti criticità significative relative alla presenza di rifiuti di ogni tipo e dove sono necessari interventi di rimozione particolarmente onerosi dal punto di vista finanziario. L’individuazione di questi siti è stata resa possibile anche grazie all’utilizzo di Sistemi Informativi Geografici (GIS). Si tratta di strada masseria Termite, località Santo Stefano, strada vecchia Sallentina, strada di servizio tra via Margheriti e via Mangani e l’area della ex falegnameria (edificio abusivo utilizzato per anni come rifugio dei braccianti stranieri e demolito dal Comune nel 2016). La tipologia dei rifiuti presente è molto varia: imballaggi in cartone, ingombranti, vetro, pneumatici, cavi, teli utilizzati in agricoltura, materiali di costruzione e tanto altro”.
“Sono risorse che saranno utili alla bonifica di cinque aree particolarmente critiche – spiega il consigliere delegato ai Servizi Ecologici Pierpaolo Giuri – dove incivili senza ritegno hanno abbandonato di tutto. Infischiandosene del paesaggio, dell’ambiente, delle regole e del senso civico. È un problema molto vasto, che l’amministrazione cerca di fronteggiare con i mezzi di cui dispone, ma l’enorme estensione del nostro territorio rende questo compito particolarmente gravoso. Ripulire è utile, così come vigilare e sanzionare i trasgressori, ma serve una rivoluzione culturale. Abbandonare i rifiuti è costosissimo dal punto di vista ambientale, organizzativo ed economico, spero davvero che tutti arrivino a capirlo”.
La Regione stanzia 2 milioni
L’iniziativa della Regione nasce da una proposta dell’Assessore all’Ambiente Anna Grazia Maraschio, grazie alla quale sono stati stanziati dalla Giunta Regionale due milioni di euro da destinare ai Comuni per interventi di risanamento ambientale e paesaggistico necessari per la rimozione di rifiuti abbandonati su aree pubbliche.
“Nonostante i continui sforzi organizzativi e finanziari della Regione Puglia e dei Comuni pugliesi ” , ha dichiarato l’Assessora Maraschio ”il territorio regionale è, purtroppo, ancora interessato da un rilevante fenomeno dell’abbandono indiscriminato di rifiuti, provenienti sia da utenze domestiche che da utenze non domestiche, che interessano aree pubbliche, zone periferiche, aree a verde e costiere, zone industriali, strade comunali, provinciali e statali”.
“Un fenomeno”, continua l’Assessora Maraschio, “di grande impatto sul territorio e non può che trovare una ferma condanna da parte di tutti noi. Serve una forte campagna di comunicazione che abbia come obiettivo il diffondere nella comunità la consapevolezza che abbandonare rifiuti è un gesto molto grave e una pratica incivile. È necessario, quindi, il coinvolgimento e la sensibilizzazione dei cittadini e il rafforzamento dell’infrastruttura necessaria al corretto conferimento dei rifiuti e delle attività di vigilanza, controllo e repressione di detto fenomeno”.
A seguito della pubblicazione dell’Avviso a sportello, sono stati ammessi al contributo gli interventi di rimozione, trasporto e conferimento ad impianti autorizzati dei rifiuti abbandonati ed è stata prevista una premialità per i Comuni più virtuosi, che abbiano raggiunto o superato una Raccolta Differenziata pari o superiore al 65%, ai quali verrà riconosciuto l’intero costo sostenuto per la rimozione dei rifiuti abbandonati.
Per i Comuni con Raccolta Differenziata sotto la richiamata percentuale potrà essere riconosciuto l’80% dei costi sostenuti. Ai fondi stanziati potranno beneficiare quei Comuni che abbiano provveduto, entro la pubblicazione del richiamato Avviso, al completamento e alla rendicontazione di interventi già finanziati in occasione dei precedenti avvisi riguardanti la rimozione di rifiuti abbandonati.
Cronaca
Smantellato laboratorio clandestino di fuochi d’artificio
Nel locale, gli Artificieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Lecce hanno accertato una situazione potenzialmente estremamente pericolosa, dovuta alla presenza di polveri e sostanze caratterizzate da elevata volatilità ed estrema infiammabilità, conservate in modo del tutto inidoneo
I Carabinieri del NOR hanno tratto in arresto in flagranza di reato un uomo di 55 anni, residente a Monteroni di Lecce, già noto, ritenuto responsabile del reato di illecita detenzione di materiale esplosivo artigianale.
L’attività si pone in linea di continuità con i recenti risultati conseguiti nel territorio salentino, tra cui il sequestro effettuato nei giorni scorsi a Scorrano, dove i Carabinieri hanno rinvenuto circa mezza tonnellata di artifizi pirotecnici illegali, alcuni dei quali non classificati, manomessi e alterati, occultati all’interno di un garage in area urbana.
Nel corso di una perquisizione domiciliare presso l’abitazione del 55enne, effettuata nella mattinata del 24 dicembre, i militari hanno rinvenuto un laboratorio artigianale clandestino, destinato alla realizzazione di materiale esplodente e ubicato nel pieno centro abitato.
La scena presentatasi agli operanti lasciava chiaramente intendere la presenza di un laboratorio in piena attività, con sostanze, materiali e attrezzature pronti per la lavorazione, circostanza che ha fatto immediatamente emergere un quadro di elevato rischio operativo e di serio allarme per la sicurezza pubblica.
Nel locale, gli Artificieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Lecce hanno accertato una situazione potenzialmente estremamente pericolosa, dovuta alla presenza di polveri e sostanze caratterizzate da elevata volatilità ed estrema infiammabilità, conservate in modo del tutto inidoneo.
In particolare, sono state rinvenute sostanze precursori quali polvere di alluminio, nitrato e perclorato di potassio, la cui miscelazione consente di ottenere composti esplodenti artigianali.
Secondo quanto rilevato dagli Artificieri dell’Arma, la conservazione di tali miscele all’interno di un ambiente chiuso, privo delle necessarie condizioni di sicurezza e con modalità del tutto improprie, le rende soggette a variazioni fisiche e chimiche tali da aumentarne sensibilmente l’instabilità e, conseguentemente, il livello di rischio. Anche il minimo attrito, urto o innesco accidentale avrebbe potuto determinare una reazione improvvisa, con conseguenze gravissime non solo per l’occupante dell’immobile ma anche per le abitazioni circostanti e per l’intero quartiere.
Al termine delle attività sono stati sottoposti a sequestro complessivamente circa 600 chilogrammi di materiale pirotecnico, dei quali oltre due quintali costituiti da materiale esplodente non classificato, nonché 60 chilogrammi di sostanze utilizzabili come precursori per la produzione di esplosivi pirotecnici.
Il Pubblico Ministero di turno ha disposto la misura degli arresti domiciliari in attesa della convalida dell’arresto.
Nel settore dei cosiddetti “botti illegali”, infatti, non è mai agevole risalire alla figura del cosiddetto “maker”, ossia del soggetto che materialmente realizza gli ordigni, poiché la filiera è spesso frammentata e caratterizzata da elevata clandestinità. Si tratta del primo caso in Salento in cui, nonostante i frequenti sequestri di materiale esplodente illegale effettuati negli ultimi anni, l’attività di contrasto ha consentito di individuare e smantellare un intero laboratorio di produzione.
Cronaca
Taurisano, rubato il Gesù bambino dal Presepe
E’ successo tutto nella notte della vigilia di Natale…
Natale non è Natale senza Gesù Bambino.
Questo avrà pensato il benpensante quando ha portato via la statuina del Bambino Gesù dal presepe allestito in piazza Castello, dalla curia e don Gionatan, un’opera realizzata con materiali di riciclo.
E’ successo tutto nella notte della vigilia di Natale.
Ad accorgersene è stato il parroco, don Gionatan De Marco, che ha affisso un cartello accanto al presepe: “C’è tanto bisogno di Gesù, siamo contenti che qualcuno se lo sia portato a casa!“.
Un messaggio ironico, che fa pensare ma che porta alla riflessione e alla vergogna.
Cronaca
Tragica viglia di Natale per un ottantenne
Il conducente dell’altra auto coinvolta, un 19enne, non ha riportato ferite gravi…
Tragica vigilia di Natale a Leverano. Uno scontro tra due auto a causato il decesso di un uomo del posto di 80 anni.
Le auto coinvolte sono Mercedes e una Opel Corsa, sulla quale viaggiava un uomo di 80 anni.
Una volta arrivati i mezzi di soccorso del 118 e i Vigili del Fuoco, hanno tentato invano di rianimare l’uomo ma hanno dovuto constatarne il decesso.
Il conducente dell’altra auto coinvolta, un 19enne di Leverano, non ha riportato ferite gravi, anche se è rimasto scioccato da quanto accaduto.
I Carabinieri del luogo sono intervenuti per accertare le cause e capire la dinamica dell’impatto.
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