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Attualità

Salento, gasolio “infetto”, come tutelarsi?

Federconsumatori Lecce a disposizione degli automobilisti per fornire consulenza e assistenza

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Le “impurità” del gasolio stanno causano notevoli danni ai malcapitati automobilisti che hanno fatto rifornimento nei giorni tra Natale e Capodanno in diversi distributori del Salento. Negli ultimi giorni molti automobilisti (non ci sono, al momento, dati ufficiali) si sono rivolti a meccanici e officine lamentando il malfunzionamento dell’impianto di alimentazione della propria auto. In alcuni casi i malcapitati sono finiti in panne durante un viaggio. Le riparazioni effettuate dalle officine hanno evidenziato guasti all’impianto di alimentazione e filtri intasati.


Il tutto dovuto, secondo quanto certificato in molti casi dagli stessi riparatori, alla presenza di ”gasolio sporco” nel serbatoio e, quindi, nell’impianto dell’auto. «Sulla veridicità dei fatti così riportati saranno, naturalmente, le autorità competenti a doversi pronunciare», dice Antonio Moscaggiuri, presidente provinciale di Federconsumatori.


Eni con una nota ufficiale ha chiarito che: «Il gasolio spedito dalla raffineria di Taranto rispetta tutti i requisiti di qualità previsti, per cui si esclude categoricamente che le presunte anomalie possano essere imputabili alla raffineria. Sono tuttora in corso approfondimenti sulla catena di distribuzione a valle per accertare le cause dei disservizi subiti».


I controlli stanno procedondo su più fronti. Da un lato quelli della multinazionale, dall’altro quelli della Guardia di Finanza, che proprio nei mesi scorsi aveva scoperto diverse irregolarità proprio negli impianti di distribuzione carburanti. Su 136 controlli in tutta la Puglia, 27 avevano rilevato anomalie; sequestrato 3.900 litri di carburante.


Tra le illegittimità contestate anche l’aver «allungato» benzina e gasolio con l’acqua. Un metodo che potrebbe essere stato utilizzato anche durante questo periodo natalizio, da titolari di pompe che hanno approfittato della gran ressa di automobilisti per guadagnare illecitamente.

«Il tam-tam tra coloro che hanno subito simili danni ha condotto gli stessi a rivolgersi a Federconsumatori per segnalazioni e richieste di assistenza. Come tutelarsi: innanzitutto, è necessario dare prova che il danno subito sia stato causato dall’immissione, nell’impianto della propria auto, del cosiddetto ”gasolio sporco”. Questa certificazione può essere richiesta alla stessa officina che ha effettuato la riparazione», spiega Moscaggiuri.


«Altro aspetto fondamentale è provare presso quale distributore abbiamo effettuato il rifornimento di carburante. La richiesta di risarcimento dovrà, infatti, essere inoltrata al distributore. La prova può essere data, ad esempio, dalla stessa ricevuta rilasciata dal rifornitore. Può essere ricavata anche nel caso di pagamento effettuato mediante bancomat o carta di credito».


«A questo punto», secondo il presidente di Federconsumatori Lecce, «possiamo procedere con il primo passo diretto a far valere i nostri diritti. Ossia, inoltrare, mediante raccomandata con ricevuta di ritorno, una richiesta di risarcimento indirizzata al distributore e alla compagnia petrolifera allegando copia della documentazione in nostro possesso come

la ricevuta comprovante l’avvenuto rifornimento presso il distributore cui inoltriamo la richiesta, la certificazione tecnica comprovante l’imputabilità del danno riportato al rifornimento di gasolio e la ricevuta della riparazione dell’auto, necessaria alla quantificazione dell’importo da risarcire. Resta salva la possibilità di chiedere il risarcimento di ulteriori danni che proviamo aver subito. Si tenga presente che le compagnie petrolifere e i distributori, solitamente, stipulano polizze assicurative che coprono anche questi danni. In tal caso sarà più facile ottenere il risarcimento in tempi rapidi. Federconsumatori, presente su tutto il territorio provinciale, è a disposizione per fornire consulenza e assistenza».


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Il sindaco di Maglie revoca la nomina di assessore ad Antonio Fitto

Rottura storica con l’ex primo cittadino magliese con cui Toma ha avuto un rapporto amministrativo e politico durato complessivamente oltre vent’anni

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Il sindaco di Maglio Ernesto Toma comunica di aver disposto, con proprio decreto, la revoca della nomina di assessore ad Antonio Fitto, ponendo fine a un rapporto amministrativo e politico durato complessivamente oltre vent’anni.

La spiegazione nelle parole del primo cittadino: “Antonio Fitto ha guidato la città come Sindaco per dieci anni con questa maggioranza e, successivamente, ha ricoperto il ruolo di Assessore nelle Giunte da me presiedute. In questo lungo arco temporale ha partecipato in modo diretto e continuativo a tutte le principali scelte politiche, amministrative e finanziarie del Comune, assumendosene pienamente la responsabilità.

Appare pertanto doveroso ristabilire la verità dei fatti di fronte ai cittadini: le recenti dichiarazioni con cui Antonio Fitto invoca oggi un “rilancio dell’attività amministrativa” risultano politicamente contraddittorie e poco credibili, poiché rivolte contro un’azione di governo che egli stesso ha contribuito a costruire, sostenere e approvare per due decenni. Non più tardi di pochi giorni fa, lo stesso Assessore ha votato in Giunta il Bilancio comunale, condividendone senza riserve contenuti, scelte e indirizzi strategici.

La scelta di candidarsi, senza nemmeno discuterlo con la propria maggioranza, alla carica di Sindaco di Maglie, con un progetto politico alternativo e dichiaratamente in contrapposizione all’attuale Amministrazione rappresenta una legittima ambizione personale, ma segna una rottura politica netta e non più compatibile con il ruolo di Assessore. Non è possibile, soprattutto in una fase pre-elettorale, amministrare una città e al contempo condurre una campagna politica contro l’Amministrazione di cui si fa parte. La revoca del decreto di nomina è quindi un atto di chiarezza politica, di rispetto istituzionale e di correttezza nei confronti dei cittadini, chiamati a scegliere tra progetti alternativi senza ambiguità, doppiezze o operazioni di scarico di responsabilità.

L’Amministrazione comunale continuerà il proprio lavoro fino alla conclusione naturale del mandato con coerenza, serietà e senso delle istituzioni, rivendicando con orgoglio il percorso compiuto e rimettendo, come è giusto che sia, il giudizio finale agli elettori”.

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Scuola Smart al Comprensivo “Pascoli” di Tricase: “Più dinamici e inclusivi”

Grazie ad una donazione dalla Fondazione Pietro De Francesco, l’Istituto Comprensivo Pascoli di Tricase ha allestito un innovativo ambiente collaborativo plurifunzionale.

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Grazie ad una donazione dalla Fondazione Pietro De Francesco, l’Istituto Comprensivo Pascoli di Tricase ha allestito un innovativo ambiente collaborativo plurifunzionale. Questo nuovo spazio, già a disposizione di tutte le classi, è stato progettato per trasformare la didattica quotidiana in un’esperienza sempre più dinamica e inclusiva.
L’ambiente è stato dotato di strumenti all’avanguardia:
• Arredi modulari: 24 banchi trapezoidali, un tavolo collaborativo e 25 sedie, pensati per favorire il lavoro di gruppo.
• Tecnologia di ultima generazione: 25 Chromebook con relativo carrello caricatore e un monitor touch interattivo da 65 pollici.
• Formazione: Nei prossimi mesi i nostri docenti parteciperanno a corsi specifici sull’uso dei nuovi dispositivi e sulle metodologie didattiche collaborative digitali.
La Dirigente Annamaria Turco spiega: “La Fondazione con questo dono ha voluto fornire ai nostri alunni gli strumenti necessari per lo sviluppo di competenze digitali, di problem solving e di comunicazione, competenze ormai essenziali per i futuri cittadini europei, come indicato dal quadro di riferimento europeo Digicomp 2.3.
Gli arredi e i dispositivi sono pensati nell’ottica della Classe 4.0, promossa dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), e che rappresenta un nuovo modello di ambiente di apprendimento che si discosta dalla tradizionale impostazione trasmissiva per una didattica innovativa, attiva e centrata sullo studente.
I ringraziamenti ufficiali sono stati espressi con profonda gratitudine il 16 dicembre 2025 durante il nostro Recital di Natale alla Dott.ssa Tina De Francesco e alla Dott.ssa Mariangela Martella, rappresentanti della Fondazione, per il loro concreto sostegno alla crescita dei nostri ragazzi. Il nostro plauso va anche alla Prof.ssa Laura Accoto, progettista dell’ambiente collaborativo“.
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Dal Salento spicca il volo “Il sogno di Flip”

Un albo illustrato per parlare ai bambini di inclusività e fiducia in sé, toccando il tema del bullismo

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“Il sogno di Flip” è l’albo illustrato, con testi e disegni di Alessia Urso, illustratrice e grafica di Marittima, pubblicato da Curcio Editore.

Ambientata al Polo Nord, la storia racconta di Flip, un piccolo elfo con una disabilità che sogna di lavorare nella fabbrica di Babbo Natale.
Dopo un episodio di bullismo, grazie alla creatività e all’incontro con un’amica speciale, Flip trova la forza di non arrendersi e costruisce un braccio artificiale che diventa simbolo di riscatto e fiducia in sé. Un racconto dolce e luminoso che parla ai bambini di coraggio, amicizia e inclusione. Disponibile su Amazon

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