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Cronaca

Sei contagi “collegati a casi già noti”: c’è anche Cutrofiano

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Il Direttore Generale Asl Lecce, Rodolfo Rollo, fa subito chiarezza sui casi di positività al Covid odierni in provincia di Lecce:

“I casi odierni registrati in provincia di Lecce sono connessi a casi già individuati nei giorni scorsi. Due sono legati al gruppo di giovani pugliesi rientrati dalla Grecia, 1 giovane rientrato da Malta, due sono stranieri domiciliati nelle aree di isolamento di un centro di accoglienza gestito dalla Croce Rossa. La situazione è sotto controllo, il Dipartimento di Prevenzione prosegue le attività di tracciamento e ha isolato tutte le persone con cui i soggetti positivi sono entrati in contatto”.





Il bollettino





Il presidente della Regione Puglia, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi martedì 11 agosto 2020 in Puglia, sono stati registrati 1.981 test per l’infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 20 casi positivi: 9 in provincia di Bari, 2 in provincia di BAT, 1 in provincia di Foggia, 6 in provincia di Lecce, 2 in provincia di Taranto.





Non sono stati registrati decessi.





Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 258.978 test.





3977 sono i pazienti guariti.





229 sono i casi attualmente positivi.





Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 4.760, così suddivisi:





1.547 nella Provincia di Bari;





384 nella Provincia di Bat;





676 nella Provincia di Brindisi




1.240 nella Provincia di Foggia;





597 nella Provincia di Lecce;





284 nella Provincia di Taranto;





32 attribuiti a residenti fuori regione.





I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.





Il bollettino epidemiologico Regione Puglia 11.8.2020 è disponibile al link: http://rpu.gl/csRBR





La mappa del contagio





L’analisi della mappa della diffusione del Coronavirus in provincia vede Cutrofiano tornare nella lista dei paesi con positività. Il range è quello tra 1 e 5 casi.





Spiccano invece Lecce e Surbo con una colorazione da zona rossa: tra 21 e 50 casi. Mentre per Lecce il dato trova riscontro nei numeri, per Surbo dovrebbe trattarsi di un errore di colorazione della mappa, essendo il territorio surbino completamente circondato ed inglobato da quello di Lecce e non avendo nel tempo, il paese, avuto focolai tali da ricondursi ad un tale indice di contagio.





Resta invariata la situazione negli altri Comuni.






Cronaca

Si ubriaca e picchia moglie e figli, arrestato

Violenza di genere e maltrattamenti aggravati. Il marito violento, si ubriacava e colpiva la moglie minacciando di aggredirla con coltelli e cacciaviti; poi se la prendeva con i figli, minorenni, tanto che il fratello maggiore ha dovuto fare scudo alla sorellina

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La Polizia di Stato a Lecce su richiesta della locale Procura della Repubblica ha tratto in arresto un uomo di 37 anni, per maltrattamenti aggravati contro i familiari.

L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Lecce e condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Lecce, ha consentito di individuare specifiche responsabilità dopo un’intensa attività investigativa sviluppata a seguito della denuncia della vittima.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, l’indagato sarebbe stato protagonista di una molteplice serie di azioni violente ai danni della moglie e dei suoi due figli minori.

Dall’attività svolta è emerso un marito violento, che vive di lavori saltuari, lasciandosi mantenere dalla moglie e che, non solo non contribuisce alle spese domestiche, ma si appropria dello stipendio della donna, dedicandosi all’alcool di cui abusa.

Senza contare i comportamenti violenti, che illustrano una forte aggressività, posto che l’uomo, quando è ubriaco, non solo colpisce la moglie e minaccia anche di aggredirla con coltelli e cacciaviti, ma dirige la propria aggressività contro i figli minori tanto che, il fratello maggiore, abituato ad essere percosso, in una circostanza, avrebbe anche protetto la sorellina, dalle azioni del padre.

L’attività degli investigatori della Polizia di Stato ha permesso in tempi rapidi di individuare specifiche responsabilità penali e interrompere il clima di violenza dilagante nel predetto ambito familiare.

L’uomo è stato rintracciato alle prime ore dell’alba e, dopo le formalità di rito, tradotto presso la casa circondariale a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Con questo intervento la Polizia di Stato conferma l’impegno costante nel contrasto ai reati di genere e contro la persona, garantendo nel modo più efficace possibile, la tutela delle vittime più fragili.

 

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Cronaca

Lei cerca casa, lui la violenta

Stupro ai danni di una ventenne a Galatina. Ha subito violenza da un uomo di 48 anni che si era offerto di aiutarla. L’uomo ora è indagato per violenza sessuale, sequestro di persona e rapina

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Nella giornata dedicata alla lotta contro la violenza di genere, corre l’obbligo di puntare i riflettori ancora una volta su un episodio di abuso avvenuto in provincia di Lecce.

Nell’attività svolta dalla Questura di Lecce sotto il profilo della prevenzione e della repressione del fenomeno sono in netta crescita i che ha visto l’emissione di 95 ammonimenti da parte del Questore nell’anno corrente.

L’ultimo episodio in ordine riguarda la vicenda di violenza sessuale subita da una ventenne residente a Galatina.

La giovane si è presentata presso gli Uffici del Commissariato di Galatina raccontando di aver subito violenza sessuale ad opera di uno sconosciuto.

I poliziotti hanno accompagnato immediatamente la ragazza presso l’Ospedale di Galatina dove è stata presa in cura dai sanitari che hanno attivato il protocollo previsto per casi di violenza.

La mattina seguente, a dimissioni avvenute, la malcapitata ha presentato querela presso gli uffici della Squadra di Polizia Giudiziaria e ha raccontato di aver cercato casa per le vie del centro storico di Galatina.

Nell’occasione, sarebbe stata avvicinata da un uomo che con una banale domanda dapprima l’ha approcciata, carpendone alcune iniziali informazioni, poi si è reso disponibile ad aiutare la denunciante riferendo di avere a disposizione, nella casa dove viveva con gli anziani genitori ed un nipote, una stanza libera, dicendo alla ragazza che i suoi genitori sarebbero stati felici di conoscerla anche subito.

I due si sono incamminati verso tale abitazione dove però la giovane, una volta entrata, ha avuto l’amara sorpresa di non trovare altre persone.

L’uomo dopo aver chiuso a chiave la porta e trattenuto con sé la chiave, sotto la minaccia di male fisico e dopo averle sequestrato anche il cellulare, ha abusato di lei.

Gli investigatori, dalla descrizione dell’uomo e dei luoghi, hanno subito nutrito sospetti verso un 48nne, già noto alle forze dell’ordine, sottoposto alla detenzione alla pena della detenzione domiciliare.

Sono stati individuati e acquisite registrazioni di impianti di videosorveglianza utili alle indagini e dalla cui visione si è giunti all’autore delle violenze.

Alla luce degli elementi emersi a suo carico, il Tribunale di Sorveglianza ha sospeso la misura alternativa ordinando l’immediato accompagnamento dell’arrestato presso il carcere di Borgo San Nicola.

Attualmente il 48nne è indagato per violenza sessuale, sequestro di persona e rapina, nonché resistenza e minaccia a Pubblico Ufficiale, visto che ha assunto comportamenti tali da ostacolare di fatto l’esecuzione minacciando gli operanti e opponendosi all’esecuzione dell’arresto.

*immagine in lato di repertorio

 

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Cronaca

Neonato positivo alla cocaina alla nascita, tolto ai genitori

Il piccolo, nato lo scorso 17 ottobre, presentava tremori sospetti alla nascita, subito dopo il parto è stato ricoverato e tenuto sotto osservazione nel reparto di Neonatologia… 

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Il Tribunale per i minorenni di Lecce dispone l’affidamento provvisorio a dei parenti di un neonato trovato positivo alla cocaina., dopo i test tossicologici.

Ora si cercherà di capire, coadiuvati dai servizi sociali, se i genitori sono idonei a far crescere il piccolo con loro.

Il piccolo, nato a Lecce al “Vito Fazzi”, lo scorso 17 ottobre, presentava tremori sospetti alla nascita, subito dopo il parto è stato ricoverato e tenuto sotto osservazione nel reparto di Neonatologia. 

Dopo settimane di controlli, ritenuto il bimbo ormai fuori pericolo, è stato dimesso ed affidato ai parenti.

A destare preoccupazione nel personale medico, al momento della nascita, erano stati i tremori sospetti del piccolo, la madre, invece, era risultata negativa.

I sanitari non escludono che la donna sia potuta entrare in contatto con la cocaina diversi giorni prima del parto, questo avrebbe permesso di annullarne le tracce, mentre sarebbero rimaste nel corpo del neonato.

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