Cronaca
Specchia dopo la denuncia del sindaco: favorevoli e contrari
In paese non si parla d’altro. Reazioni e commenti
A Specchia continua a tenere banco la clamorosa denuncia del sindaco Anna Laura Remigi. Molti i commenti e le reazioni della gente comune. Come spesso accade oltre che nei capannelli in piazza e negli altri luoghi di condivisione del paese la discussione si è dipanata sui social.
Molti i messaggi di sostegno e solidarietà alla prima cittadina: «Grazie Sindaco, avanti con forza e coraggio. Non abbiamo paura» (Federica Francesca Ricchiuto); «Andate avanti questa è la strada giusta e noi vi sosterremo sempre, la legalità va sempre salvaguardata» (Roberta Ricchiuto); «Che i cittadini onesti e coraggiosi siano da scorta all’azione del sindaco e della sua amministrazione» (Antonio Francesco Branca); «Non abbiate paura; portate avanti con coraggio le vostre battaglie per fare rispettare le regole che fanno parte di una convivenza civile, i cittadini onesti sono dalla vostra parte» (Adelino Marcato); «Era ora un po’ di legalità in questo paese mandiamo anche la finanza» (Antonio De Siena).
C’è anche però chi non ha gradito come Antonio Lia: «Cara Sindaco Remigi, ho letto con attenzione il tuo post sulla legalità», scrive l’ex sindaco, «noi abbiamo plaudito quando l’hai richiamata nei tuoi comizi e ne hai fatto un cavallo di battaglia che ha convinto molti di noi a seguirti proprio per fermare i tanti abusi che all’interno e fuori del Municipio venivano e vengono perpetrati a danni dei cittadini e del Comune. Ho capito, da quello che hai scritto nel post, che qualcuno ha fatto affiggere dei manifesti non autorizzati dall’Ufficio affissioni, per questo c’era proprio bisogno di scomodare Polizia e Carabinieri? Sindaco, bastava che l’Ufficio addetto alle affissioni ordinasse di rimuoverli.
Sindaco, se ti fossi trovata quando questo paese era sottoposto a ricevere mafiosi in soggiorno obbligato (pezzi da novanta) come avresti reagito? In silenzio e con decisione, chiedendo anche l’intervento dell’esercito furono mandati via i mafiosi e poi si fece escludere Specchia dall’elenco dei comuni per soggiornanti obbligati. La legalità’, Sindaco, non sta solo in azioni muscolari che qualcuno vuole imporre, bisogna combattere anche quella, ma legalità vuol dire anche fare gare pubbliche trasparenti, giuste e non doverle annullare perché’ l’anti corruzione scopre vizi e procedure errate. Legalità, sindaco, vuol dire difesa del patrimonio comunale dal danno, dall’abbandono, dalla distruzione e chi ha la responsabilità per la manutenzione e trascura quel bene che gli è stato affidato deve risponderne. Sindaco, mi è capitato di leggere un altro tuo post, dove sei con un elmetto in testa e tuta azzurra e che dice siamo alla scoperta di Specchia sotterranea, quella Specchia sotterranea fu scoperta 20 anni fa e quei frantoi ipogei furono ristrutturati proprio perche’ si voleva offrire ai turisti e anche agli specchiesi un percorso nelle visceri del paese per rendere più interessante e intrigante la visita di questo Borgo che doveva essere pilota tra i borghi più’ belli d’Italia. Con i miei migliori auguri di buon lavoro».
Ha scritto in redazione anche Gianluca Pappadà per dire la sua, facendo riferimento ad un post, sempre su Facebook, di Francesco Pappadà: «Impossibile non replicare per onore di verità alle affermazioni gravissime propalate con troppa leggerezza da una amministrazione comunale che si autoinveste dei principi di legalità e trasparenza negli ultimi giorni si sono verificati nel nostro Comune fatti di una gravità inaudita che troveranno il loro necessario epilogo dinanzi alla magistratura. Ma l’amministrazione comunale, nelle persone del sindacoe di diversi altri collaterali ha voluto rendersi onore per aver affrontato e eradicato comportamenti definiti “mafiosi” ed “intimidatori”, di fatto, puntando su una falsa propaganda di asserita “legalità”. Sui post pubblicati dal sindaco si denunciano fatti gravi di chiaro rilievo penale ma non si identifica il responsabile, lasciando, così, all’opinione pubblica la “intuizione fatale”. Sarebbe doveroso sapere, invece, che chi denuncia fatti così gravi in onore alla legalità non deve solo lanciare la pietra ma anche mostrare la mano, indicando fatti e individui certi. Se tutto ciò dovesse risultare una barbara ed indecorosa montatura ci saranno gravi ripercussioni sulla regia. La legalità non si impone con la prova di forza avvalendosi della Forza Pubblica che si limita ad una attività “inutile” di osservazione ma si costruisce quotidianamente prestando orecchio alle istanze dei cittadini e finalizzandole al bene comune e non certo creando spaccature e fazioni in lotta tra di loro».
Questi, per ora, gli ultimi capitoli di una vicenda che, visti il clamore e la rilevanza sociale, merita approfondimenti da chi di dovere. Non ci sorprenderemmo se quanto accaduto avrà strascichi legali, di sicuro porterà con sé una lunga scia di polemiche.
Alliste
Diamo i voti ai cimiteri del Salento: criticità, sufficienze ed eccellenze
Con l’avvicinarsi della Festa dei Morti abbiamo voluto verificare la situazione dei luoghi sacri dove tutti ci rechiamo in visita ai nostri cari defunti. Spesso, per come sono tenuti, nonostante la sacralità del luogo, i cimiteri sono stati oggetto di (giuste) critiche….
Con l’avvicinarsi della Festa dei Morti abbiamo voluto verificare la situazione dei luoghi sacri dove tutti ci rechiamo in visita ai nostri cari defunti.
Spesso, per come sono tenuti, nonostante la sacralità del luogo, i cimiteri sono stati oggetto di (giuste) critiche.
Per questo a ridosso del 2 novembre abbiamo fatto un giro (random) in alcuni camposanti della provincia.
Sarà per l’avvicinarsi della ricorrenza, ma la situazione è (quasi) dappertutto decisamente confortante.
Nessun problema ad Alliste, Felline, Matino e Racale.
Negli ultimi due centri abbiamo assistito personalmente ai lavori in corso per la tosatura delle siepi e la sistemazione degli arredi a verde.
A Matino abbiamo anche incontrato il consigliere comunale Aldo De Donatis che ci ha spiegato come da tre anni sia cambiata la gestione dei servizi e la situazione oggi sia decisamente buona.
Stesso discorso per Castrignano del Capo, Giuliano di Lecce, Salignano.
In queste località il servizio è (ben) curato dalla stessa cooperativa che fa capo al 31nne Thomas Chiffi.
Decoro salvo anche a Maglie, dove, in vista delle celebrazioni dei defunti, tutto appare pulito e ordinato. Sembra tutto in ordine anche a Ruffano, sia nella parte “vecchia” che nella nuova ala, sorta all’alba del millennio in corso per accogliere i nuovi defunti.
L’area va via via popolandosi e ha subìto aggiornamenti di anno in anno a seconda delle necessità.
A Tricase resta critica e indecorosa la situazione del vecchio cimitero.
Sebbene non preveda più tumulazioni sin dal 1984, il Monumentale resta comunque meta di tante persone.
La situazione strutturale e di manutenzione degli arredi non è conciliabile con la sacralità del luogo e con il rispetto che si deve a chi va a far visita ai propri cari trapassati.
Non ci sono particolari problemi, invece, al cimitero nuovo anche se, almeno dal punto di vista del decoro si può e si deve fare meglio. Tanti viali non sono protetti dall’asfalto o dal cemento come quello principale e pochi altri e, spesso, si è costretti a mettere i piedi nel fango.
La vegetazione, poco o per nulla curata, invade gli stessi viali, costringendo i visitatori a farsi spazio tra le fronde.
Per evitare che ci siano defunti di serie A e B sarebbe opportuno intervenire presto.
Questa la situazione in provincia, almeno fino a qualche giorno prima del 2 novembre…
Cronaca
Scaricavano liquami puzzolenti, beccati grazie ai droni
Determinante si è rivelato l’utilizzo dei droni e delle dashcam in dotazione all’Arma dei Carabinieri, che hanno documentato con chiarezza le condotte illecite, fornendo un supporto tecnologico decisivo alle attività investigative…
I DRONI DEI CARABINIERI INDIVIDUANO AUTORE DI SVERSAMENTI ILLECITI A PORTO CESAREO
Grazie all’impiego delle più moderne tecnologie investigative e alla preziosa collaborazione dei cittadini, i Carabinieri di Porto Cesareo hanno individuato e segnalato alla Procura di Lecce, che conduce le indagini, un imprenditore locale ritenuto responsabile di sversamenti illeciti di liquami nella rete fognaria del comune di Porto Cesareo.
Le indagini, avviate a seguito delle segnalazioni pervenute da residenti preoccupati per la presenza di persistenti cattivi odori, hanno permesso di accertare che, nelle prime ore dei giorni scorsi, l’uomo avrebbe effettuato lo scarico di liquami attraverso un autospurgo nei tombini fognari, causando malfunzionamenti alla rete e la diffusione di odori nocivi.
Determinante si è rivelato l’utilizzo dei droni e delle dashcam in dotazione all’Arma dei Carabinieri, che hanno documentato con chiarezza le condotte illecite, fornendo un supporto tecnologico decisivo alle attività investigative.
Il veicolo utilizzato, di proprietà di una società di leasing ma nella disponibilità dell’impresa riconducibile all’indagato, è stato sottoposto ad accertamenti.
L’operazione dei militari dell’Arma rappresenta un chiaro esempio di come innovazione tecnologica e pronta risposta dell’Arma, unita alla collaborazione attiva dei cittadini, possano fare la differenza nella tutela dell’ambiente e del decoro urbano.
IL FILMATO DELL’OPERAZIONE
Alezio
Il calendario degli autovelox di novembre in Salento
Occhio alle multe, comune per comune tutte le postazioni…
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