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Cronaca

Prepotenza e minacce agli amministratori: “Ma Specchia non si piega all’illegalità”

La sindaca: “Necessaria scorta per l’affissione dei necrologi su manifesti abusivi, ma non abbiamo paura”

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La sindaca di Specchia, Anna Laura Remigi, prende posizione contro gli atteggiamenti di quei pochi che spesso finiscono, con comportamenti che sfociano nell’illegalità, per sopraffare i cittadini onesti.





Con un lungo accorato messaggio, la prima cittadina ha raccontato degli attacchi all’amministrazione. Pressioni di quanti pensano di poter piegare, con le loro condotte, la realtà ai propri interessi.





Durante la nostra campagna elettorale abbiamo più volte sottolineato il nostro impegno a favore della legalità. La nostra non era una promessa di facciata, uno slogan campato in aria, divulgato tanto per riempire le pagine del programma elettorale, ma un’intenzione seria, decisa e forte. Da tempo, quasi giornalmente, ci troviamo ad affrontare situazioni al limite della legge, prepotenze varie e minacce“, racconta la Remigi.




Anna Laura Remigi




“Non abbiamo mai avuto paura nè abbiamo mai ceduto, anzi. E questo ci ha portati a diversi attacchi, non ultimo quello subito dalla nostra Presidente del Consiglio Comunale colpevole di aver segnalato al comando dei vigili l’ennesima situazione di illegalità e prepotenza a protezione dei cittadini onesti. Ma questi individui non ci piegano, Federica è donna forte e di sani principi che certo non si piega di fronte alla tracotanza di questi personaggi. Nella giornata di stamattina abbiamo avuto accanto a noi la presenza di pattuglie della Polizia e dei Carabinieri in un’azione coraggiosa rivolta a ristabilire la legalità. E’ stato necessario scortare con le forze dell’ordine la ditta che ha proceduto all’affissione di manifesti funebri da collocare su manifesti illegittimi, oscurandoli, che divulgavano notizie fuorvianti attinenti a prodotti aziendali impossibili da prestare per la venuta meno della relativa licenza aziendale.
Lo Stato, nelle sue varie forme: Amministrazione Comunale e Forze dell’ordine, stavolta ha mostrato la propria presenza in difesa della collettività tutta. Solo così si può, definitivamente, sconfiggere l’illegalità che, quando è dilagante, quando è costante e, soprattutto, quando è avallata da pezzi dello Stato, può inquinare sia il quieto vivere civile, sia la libertà delle attività economiche in tutte le sue forme, sia la serenità delle persone.
La guerra alla illegalità è appena cominciata. Non dovete avere paura. Il Sindaco la Giunta e tutta la maggioranza consiliare è unita con coraggio in questa lotta e tutti insieme proteggeremo questa comunità fatta da tante persone oneste, sane e libere”.





Un forte ringraziamento”, conclude la sindaca, “al Vicario del Questore di Lecce, al Commissario di Taurisano, al Comandante provinciale dei Carabinieri, ai Carabinieri di Specchia ed infine all’amico Don Antonio Coluccia, sempre vicino in queste difficili battaglie” .


Cronaca

Dramma a Depressa: 61enne perde la vita in campagna

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Drammatico ritrovamento nel pomeriggio di oggi a Depressa: un uomo di 61 anni, Rocco Esposito, ex militare in pensione, ha perso la vita mentre era impegnato in dei lavori in campagna.

L’uomo si era allontanato da casa nella mattinata di oggi attorno alle ore 10, per raggiungere un proprio appezzamento di terreno nell’agro della frazione tricasina.

Nel pomeriggio, non vedendolo rientrare, i familiari hanno fatto scattare l’allarme.

All’arrivo dei soccorsi sul posto, purtroppo, non c’era più nulla da fare. Il 62enne avrebbe perso la vita mentre conduceva un trattore.

Hanno raggiunto della tragedia i carabinieri della Compagnia di Tricase, i vigili del fuoco del Distaccamento di Tricase, ed un’auto medica del 118, il cui personale non ha potuto che constatare il decesso.

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Cronaca

Lavoratori in nero al ristorante, sanzioni salate

Ispezione in due ristoranti della provincia, sospensioni dalle attività imprenditoriali e sanzioni amministrative

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I Finanzieri della Sezione Operativa Navale di Otranto hanno avviato una serie di controlli finalizzati al contrasto del lavoro sommerso e alla verifica del rispetto della normativa in materia di salute e sicurezza dei lavoratori.

Un’ispezione durante la giornata dedicata alla Festa delle Donne delle Fiamme Gialle a due ristoranti nella provincia di Lecce ha consentito di identificare venti lavoratori alle dipendenze della società ispezionata, accertando che dieci di loro erano di fatto assunti in nero.

A seguito delle irregolarità riscontrate, è stata avanzata la proposta di sospensione dell’attività imprenditoriale in quanto il personale irregolare superava il 10% della forza lavoro regolarmente assunta.

Il datore di lavoro, inoltre, risulta responsabile di violazioni amministrative che oscillano tra un minimo di 19.500 euro e un massimo di 117.000 euro.

Analoga attività di controllo era stata condotta nella ricorrenza di San Valentino nei confronti di un ristoratore.

Anche in tale occasione, i Finanzieri hanno accertato l’impiego di quattro lavoratori assunti in nero che di fatto costituivano la totalità della forza lavoro presente.

Oltre alla proposta di sospensione dall’attività imprenditoriale, sono state contestate all’imprenditore sanzioni amministrative che oscillano tra un minimo di 7.800 euro e un massimo di 46.800 euro.

L’operazione rientra in un più ampio piano di controlli avviato dalla Guardia di Finanza in quanto il sommerso pregiudica gli equilibri economici e finanziari del Paese, essendo orientato alla riduzione illegale dei costi di “struttura” (fiscali, organizzativi e del lavoro) per massimizzare i profitti e ottenere vantaggi competitivi impropri.

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Cronaca

Nube su Galatina, Colacem: “Fuoriuscita di materiale inerte”

Nella versione dei fatti arrivata in una nota, si sarebbe trattato di un problema tecnico all’impianto; sopralluogo effettuato dai funzionari di ARPA Puglia

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Dopo la nube anomala levatasi su Galatina sabato scorso, lo stabilimento della Colacem dà la sua versione dei fatti.

Secondo la società capofila del Gruppo Financo, si sarebbe trattato di un “problema tecnico all’impianto che ha determinato il rilascio di polvere di calcare e argilla”.

Ciò avrebbe creato le condizioni perché si verificasse “un evento anomalo e non prevedibile nello stabilimento di Galatina. Un componente della torre a cicloni si è intasato, provocando la fuoriuscita di una miscela, di calcare e argilla macinati, non ancora sottoposta a processo di cottura. Calcare e argilla sono materiali naturali e inerti provenienti dalle aree estrattive del territorio”.

L’evento”, si legge ancora nella nota, “è stato tempestivamente risolto dai nostri tecnici e dopo il ripristino della funzionalità del componente la situazione è tornata nella assoluta normalità. Le autorità competenti sono state informate e funzionari di ARPA Puglia – DAP Lecce hanno prontamente effettuato un sopralluogo in impianto, acquisendo tutti i dati necessari!”.

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