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Cronaca

Tricase: carrubo ultracentario divorato dalle fiamme

Il maestoso albero vittima di un incendio forse doloso divampato in “Zona Papi” nella fascia collinare immediatamente precedente la marina

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Hanno destato molto scalpore (e tanto dispiacere) le immagini che da ieri circolano sui social di un antico carrubo praticamente distrutto dalla fiamme.


È successo nel pomeriggio di ieri in Zona Papi, nella fascia collinare immediatamente precedente la marina : un incendio divampato in un terreno privato ha attecchito sul maestoso albero fino a divorarlo.


L’allarme è stato dato da Manuela Roberto, una donna americana che per tutto il lockdown ha vissuto in una casa sita in quella zona.


Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Tricase che, visto anche il posto impervio da raggiungere, hanno faticato non poco a domare l’incendio.


Alla fine della giostra il danno è stato però subito evidente con il povero carrubo rimasto sventrato.


Sul posto anche alcuni volontari dell’associazione tricasina CleanUp, assai dispiaciuti per la sorte del secolare guardiano: “La circonferenza del tronco, ad 1,50 metri di altezza”, ci hanno spiegato, “è di 5,60 mt (“giusto per rendere l’idea la famosa Quercia “Vallonea” alla stessa altezza ha una circonferenza di 4,20 mt”) a testimonianza della longevità di questa bellezza della natura. Ora purtroppo è stato distrutto dalle fiamme”.

Il carrubo è un albero che può essere assai longevo: il più grande e il più antico carrubo del mondo si trova a Rosolini (RG) e, con una circonferenza di 18 metri, conta 2mila anni di vita.


L’albero andato in fiamme era sicuramente ultracentenario e secondo alcuni avrebbe avuto all’incirca 600 anni nel corso dei quali ha resistito praticamente a tutto fino a ieri quando si è dovuto arrendere alle fiamme.


Fiamme che potrebbero anche essere state appiccate volontariamente.


Resta forte, infatti, il dubbio che l’origine dell’incendio possa essere dolosa.



Cronaca

Tragica viglia di Natale per un ottantenne

Il conducente dell’altra auto coinvolta, un 19enne, non ha riportato ferite gravi…

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Tragica vigilia di Natale a Leverano. Uno scontro tra due auto a causato il decesso di un uomo del posto di 80 anni.

Le auto coinvolte sono Mercedes e una Opel Corsa, sulla quale viaggiava un uomo di 80 anni.

Una volta arrivati i mezzi di soccorso del 118 e i Vigili del Fuoco, hanno tentato invano di rianimare l’uomo ma hanno dovuto constatarne il decesso.

Il conducente dell’altra auto coinvolta, un 19enne di Leverano, non ha riportato ferite gravi, anche se è rimasto scioccato da quanto accaduto.

I Carabinieri del luogo sono intervenuti per accertare le cause e capire la dinamica dell’impatto.

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Cronaca

La GdF dona duecento capi contraffatti alla Caritas idruntina

Accertate le condizioni e la corretta custodia della merce che era destinata alla distruzione, ha autorizzato la devoluzione in beneficenza…

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I finanzieri i Lecce hanno donato, alla sede magliese della Caritas diocesana Idruntina, oltre 200 capi di abbigliamento e accessori, facenti parte di un sequestro di merce contraffatta ad opera dei militari della Compagnia di Maglie, in occasione dei servizi posti in essere durante le recenti tradizionali fiere di paese.

La competente Autorità Giudiziaria, valutata positiva l’iniziativa avanzata dalla Guardia di Finanza, e accertate le condizioni e la corretta custodia della merce che era destinata alla distruzione, ha autorizzato la devoluzione in beneficenza ai cittadini più bisognosi della comunità.

Al termine delle operazioni di consegna, avvenute presso la sede della Compagnia Guardia di Finanza di Maglie, il Presidente ha espresso parole di vivo apprezzamento e sincera gratitudine verso le Fiamme Gialle per l’importante iniziativa solidale.

L’attività si inserisce in un più ampio clima di solidarietà, esprimendo la forte vocazione sociale delle istituzioni e la volontà di essere vicini, con gesti concreti, ai cittadini più disagiati, anche attraverso il compimento di iniziative che rafforzano la coesione mediante la condivisione dei propri valori fondanti.

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Cronaca

Caccia illegale nel parco, segnalazione ai carabinieri forestali

Presenti centinaia di bossoli. A rischio uno scrigno di biodiversità…

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“Un tappeto di cartucce da caccia nel cuore del Parco Naturale Regionale “Litorale di Ugento”. Centinaia di bossoli. Una vergogna inaccettabile, non solo per l’inquinamento provocato ma perché è assolutamente vietato praticare la caccia all’interno di un parco o di un’area protetta”.

È la denuncia che arriva dal Coordinamento a tutela del lupo e della fauna nel Salento, che ha mostrato sui social, tramite un video e delle fotografie, la massiccia presenza di bossoli all’interno del parco protetto, che lascia immaginare l’attività di caccia illegale all’interno dell’area. Non un luogo qualsiasi il litorale di Ugento, un vero e proprio scrigno di biodiversità.

“Il litorale di Ugento costituisce un complesso ecologico di grande interesse faunistico, in particolare come punto di transito e sosta sulle rotte migratorie, sia per quanto riguarda lo svernamento sia per la nidificazione degli uccelli acquatici – prosegue il commento del Coordinamento – pensiamo all’airone bianco maggiore, l’airone rosso, il germano reale, il martin pescatore, il cigno reale, e di notevole importanza conservazionistica la presenza della moretta tabaccata, specie inserita nella lista rossa delle specie in pericolo di estinzione.

Sono solo alcune delle specie presenti, che rendono questo luogo uno scrigno di biodiversità che dovrebbe essere inviolabile. Così, evidentemente, non è. Qui sono presenti uccelli protetti assolutamente non cacciabili e la notevole presenza, all’interno del parco, di cartucce di fucili da caccia evidenzia una condotta assolutamente illegale.

Ricordiamo, inoltre, che la presenza di bacini e aree umide espone a una forte contaminazione da piombo, sostanza altamente tossica, sia le acque e sia la fauna presente, con rischi di carattere ambientale e sanitario. Facciamo un appello alle istituzioni, al presidente del Parco – conclude il Coordinamento nella sua nota – e faremo una segnalazione ai Carabinieri Forestali, affinché aumentino i controlli all’interno di quest’area”.

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