Connect with us

Cronaca

Truffe online, occhio alle… citazioni in tribunale!

La Polizia Postale e delle Comunicazioni ricorda che nessuna forza di Polizia, o altra Autorità dello Stato, contatta direttamente i cittadini, tramite e-mail o messaggi, per richiedere pagamenti in denaro con la minaccia di procedimenti penali a suo carico

Pubblicato

il

L’ultima allerta in ordine di tempo contro le truffe segnalata dalla Polizia Postale sul suo sito istituzionale a riguarda le “false citazioni in tribunale”.


La Polizia Postale e delle Comunicazioni fa sapere che quotidianamente ricevono numerose segnalazioni di false email, apparentemente provenienti da Uffici di Polizia, contenenti una presunta citazione in tribunale.


A molte persone è capitato di ricevere delle email apparentemente provenienti da autorità istituzionali, contenenti una falsa citazione in tribunale per gravi violazioni commesse attraverso la rete Internet, legate ai reati di molestie sessuali su minori.


Nel documento si minaccia il malcapitato di inoltrare le prove ad un non ben specificato procuratore e ai media, invitandolo a fornire giustificazioni entro 72 ore.


Il passo successivo è una richiesta di denaro per far decadere le accuse e l’indicazione delle coordinate bancarie verso le quali corrispondere le somme estorte.


Si tratta di una truffa molto diffusa in Europa, soprattutto in Francia, Austria, Spagna, Belgio e Italia.

La leva principale è la paura che viene trasmessa alla vittima utilizzando moduli con falsi loghi di Forze di polizia e dei ministeri dell’Interno e della Difesa italiani, affiancati a quelli di agenzie internazionali quali Europol ed Interpol.


Sui moduli non mancano le firme di autorevoli vertici istituzionali come il capo della Polizia, il comandante generale dell’Arma dei carabinieri, il direttore del Servizio polizia postale, tutte regolarmente false.


La Polizia Postale e delle Comunicazioni ricorda che nessuna forza di Polizia, o altra Autorità dello Stato, contatta direttamente i cittadini, tramite e-mail o messaggi, per richiedere pagamenti in denaro con la minaccia di procedimenti penali a suo carico.


Si tratta di un’efficacie allerta che per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” «può evitarci molti grattacapi».


«Nel caso siate comunque incappati in una frode di questo tipo», annuncia il presidente dello “Sportello dei Diritti”  potrete rivolgervi agli esperti della nostra associazione tramite i nostri contatti: email info@sportellodeidiritti.org o segnalazioni@sportellodeidiritti.org per valutare immediatamente tutte le soluzioni del caso per evitare pregiudizi».


Cronaca

Disvelata l’epigrafe dedicata a Vittorio Aymone

Dopo il convegno, tenutosi sempre a Tricase, presso la Sala del Trono, di palazzo Gallone, dove sono intervenuti: il sindaco di Tricase, Antonio De Donno, a far gli onori di casa; il professor Hervè Cavallera…

Pubblicato

il

È stata disvelata questa mattina, sabato 13 dicembre 2025, presso la dimora natale, sita in Largo Sant’Angelo, a Tricase, un’epigrafe dedicata all’avvocato Vittorio Aymone.

Dopo il convegno, tenutosi sempre a Tricase, presso la Sala del Trono, di palazzo Gallone, dove sono intervenuti: il sindaco di Tricase, Antonio De Donno, a far gli onori di casa; il professor Hervè Cavallera, docente dell’Università del Salento e presidente dell’erigenda epigrafe; Antonio De Mauro, presidente dell’ordine degli avvocati di Lecce; l’avvocata Viola Messa, vicepresidente del consiglio distrettuale di disciplina; e il magistrato Vittorio Raeli, di Tricase,  presidente della Corte dei Conti in Emilia-Romagna.

Presenti anche, oltre ad stuolo di avvocati amici e parenti, il sindaco di Matino, Giorgio Salvatore Toma e il senatore Rosario Giorgio Costa, sempre di Matino.

Nell’epigrafe dedicata al compianto avvocato, si legge: “Maestro nella scienza del Diritto espresse nell’oratoria forense. Nell’impegno politico ed in quello accademico l’immagine classica del vir bonus acque dicendi peritus dando lustro a Tricase, al Salento, all’Italia”.

Continua a Leggere

Cronaca

Presicce-Acquarica: droga, spari e morte

Un uomo è deceduto per un malore dopo aver aggredito i poliziotti durante la perquisizione. Nella stessa operazione arrestati un uomo del posto e la sua compagna. I controlli erano stati innescati da segnalazioni in merito a recenti sparatorie riconducibili a contrasti tra personaggi coinvolti nel traffico di droga

Pubblicato

il

Gli agenti della Polizia di Stato hanno svolto un articolato servizio di controllo del territorio di Presicce-Acquarica, a seguito di informazioni che segnalavano recenti sparatorie riconducibili a contrasti tra persone coinvolte nel traffico di sostanze stupefacenti.

L’attività, condotta dal Commissariato di Pubblica Sicurezza di Taurisano con il supporto dei Reparti Prevenzione Crimine e della Squadra Mobile della Questura di Lecce, ha permesso di effettuare una serie di perquisizioni domiciliari.

Nel corso dell’intervento, all’atto dell’accesso in una delle abitazioni oggetto di controllo, Stefano Urso (risultato poi residente a Salve), presente all’interno ha aggredito gli operatori di polizia.

Durante le concitate fasi, l’individuo ha improvvisamente accusato un malore, perdendo conoscenza.

Gli agenti hanno prestato i primi soccorsi in attesa dell’arrivo del personale sanitario.

Nonostante i tentativi di rianimazione, l’uomo è deceduto. L’Autorità Giudiziaria ha disposto gli accertamenti medico-legali per chiarire le cause del decesso.

Le attività di perquisizione hanno intanto consentito di rinvenire crack per un totale di 36 grammi e oltre 800 euro probabile provento di spaccio, strumenti di pesatura di precisione, e di accertare un allaccio abusivo alla rete elettrica.

All’esterno dell’abitazione è stato sequestrato anche un veicolo che presentava fori e segni d’arma da fuoco, elemento coerente con le segnalazioni iniziali relative alle sparatorie.

Al termine delle operazioni, due persone sono state arrestate in flagranza per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e furto aggravato.

Si tratta di Antonio Viola e della sua compagna Alessia Potenza, entrambi del posto, condotti dagli agenti al carcere di Lecce.

Proseguono gli accertamenti investigativi per ricostruire il contesto di tutti gli accadimenti.

Continua a Leggere

Cronaca

Poggiardo: «L’ultimo regalo»

Un manifesto a firma del Coordinamento Civico per la difesa di Ambiente e Salute di Poggiardo e Vaste, apparso in città, conferma il malcontento generale per la proroga decisa a Bari

Pubblicato

il

Sull’impianto di trattamenti dei rifiuti recentemente oggetto di una (ulteriore) proroga interviene il Coordinamento Civico per la difesa di Ambiente e Salute di Poggiardo e Vaste.

Nelle ultime ore in città è apparso un manifesto sull’argomento (immagine in basso alla pagina)

«Non potevamo restare ancora silenti», aggiungono dal Coordinamento Civico, «dinanzi all’ultimo affronto subito dalla nostra comunità per mezzo dell’ultima delibera della giunta regionale con la quale – probabilmente confidando di passare inosservati essendo tutte le attenzioni dell’opinione pubblica rivolte alla tornata elettorale – presidente ed assessori regionali uscenti hanno ulteriormente prorogato fino al 31 dicembre 2026 le attività dell’impianto di Trattamento Meccanico Biologico di Poggiardo la cui chiusura era prevista per il 2 giugno 2025».

«Il fallimento della politica di gestione dei rifiuti, incapace dopo 15 anni di trovare soluzioni e alternative valide ed efficaci», proseguono, «non può ricadere sulla salute e sulle tasche dei nostri cittadini i quali, dopo aver subito quest’anno un aumento della tassazione, si apprestano a subire ulteriori rincari a causa dell’avvio del nuovo servizio di raccolta dei rifiuti i cui costi paradossalmente risultano cresciuti rispetto a prima così come appurato in Consiglio comunale».

Segui il GalloLive News su WhatsApp  clicca qui

Continua a Leggere
Pubblicità
Pubblicità

Più Letti