Attualità
«Vinci il male con il bene»
Diario dal confine con la guerra. Padre Luca Bovio della Missione della Consolata: «In questi giorni ho potuto constatare non solo qui in Polonia ma anche dagli altri Paesi che il genere umano è ancora capace di tanta bontà e tanta solidarietà». Anche l’attore Sean Penn in fuga dall’Ucraina verso la Polonia. Come dare un contributo per affrontare l’emergenza umanitaria dei profughi di guerra
In Ucraina si combatte, le notizie e le immagini che si rincorrono sui social non lasciano spazio a speranze di una fine più o meno immediata del conflitto anche se oggi in Bielorussia, ci sarà un nuovo incontro tra le delegazioni di Putin e quella ucraina e la speranza è sempre quella che si possa rinsavire, soprattutto sul fronte russo.
I bombardamenti dei russi sono sempre più brutali, stanno cercando di avanzare in tutte le direzioni colpendo indistintamente case, ospedali, asili, strutture di trasporto. Il numero dei civili morti è sempre in aumento, le cifre del governo ucraino parlano di 2000 civili uccisi e 1.684 feriti.
Intanto si ha notizia che il procuratore della Corte penale internazionale dell’Aia ha annunciato ieri sera che avrebbe “immediatamente aperto” un’indagine sulla situazione in Ucraina, per indagare su presunti crimini di guerra commessi dalla Russia, dopo aver ricevuto il via libera da 39 Stati parte della Corte. Il lavoro di raccolta delle prove “è già iniziato”.
Intanto oltre ai filmati e ai racconti che testimoniano dei tank russi e dei combattimenti nelle principali città dell’Ucraina gli effetti di quest’ultima orrida guerra arrivata fin nel cuore dell’Europa si vedono ai confini della patria del Presidente Volodymyr Zelenskyy.

Sean Penn in fuga dall’Ucraina si dirige a piedi verso il confine con la Polonia
Anche il Premio Oscar Sean Penn, che si era recato in Ucraina, per girare un documentario all’ìaggravarsi della crisi tra Russia e Ucraina è dovuto fuggire. In fila con altre migliaia di persone in direzione del confine con la Polonia ha abbandonato la sua auto e proseguito a piedi come testimonia la foto in questa pagina.
Soprattutto al confine con la Polonia (Łomianki, città della contea di Varsavia occidentale, nel voivodato di Masovia, città di circa 20mila abitanti) dove opera la Missione della Consolata ed è in prima linea Padre Luca Bovio per fornire assistenza umanitaria alle persone che scappano dalla guerra.
Come già anticipato ieri, sono soprattutto donne, bambini e anziani mentre gli uomini, anche dopo aver accompagnato i loro familiari, preferiscono tornare indietro e porsi a baluardo della liberà della propria Patria.
«Fino a ieri erano arrivate 600 persone», ci ha raccontato questa mattina presto Padre Luca, «che abbiamo provveduto a sistemare grazie alla cristiana carità delle persone del posto».
Con un’altra emergenza nell’emergenza come ci ha raccontato Padre Luca: «Abbiamo la necessità di reperire anche delle famiglie che in riescano a comunicare in inglese perché se ucraini e polacchi in qualche modo riescono a comunicare tutto si complica in quei casi e ce ne sono tanti in cui i profughi sono personae di altra nazionalità che erano in Ucraina per lavorare o anche per studiare e sono dovuti scappare quando è iniziata l’invasione russa. Sono giunte da noi anche famiglie dall’Africa: solo nelle ultime ore abbiamo accolto due ragazzi nigeriani di 23 anni con il loro neonato di 4 mesi e una famiglia del Ghana composta da marito, moglie, sorella della moglie e tre bambini di 10, 9 e 3 anni».
Padre Luca ha anche annunciato l’avvio di un progetto al confine con la Bielorussia, proprio nella zona dove oggi si incontreranno le delegazioni russe ed ucraine. Quella stessa zona di confine dove l’emergenza umanitaria per il passaggio dei profughi era già scoppiata ben prima della guerra: «A Białystok stiamo operando in cooperazione con la Caritas locale. Potete immaginare da soli la situazione in un posto così grande di frontiera dove già sono passati 450 mila profughi»
Freddo, neve, mancanza di cibo, fuga dalla guerra: sembra di essere ripiombati in un incubo che pensavamo confinato nei lirbi di storia. Per fortuna, come dice Padre Luca, che «Ad un grande male, l’umanità risponde sempre con un grande bene. In questi giorni ho potuto constatare non solo qui in Polonia ma anche dagli altri Paesi che il genere umano è ancora capace di tanta bontà e tanta solidarietà».
Nel frattempo però l’emergenza continua ed è importante è continuare ad aiutare, ognuno per quanto gli è possibile.
Il conto corrente per aiutare
Per chiunque volesse testimoniare concretamente la propria vicinanza alla popolazione ucraina, ricordiamo che è a disposizione un «conto corrente in valuta euro della nostra comunità»:
Dom zakonny Misjonarzy Matki Bożej Pocieszenia
23 1240 6061 1978 0010 3433 2112
Ul. Rolnicza 219
05092 Kielpin
swift PKOPPLPWXXX.
Cosa ne sarà dei soldi raccolti
Gli aiuti saranno incanalati nelle seguenti direzioni.
Accoglienza dei profughi: «Sono già partite delle macchine dalla parrocchia dirette al confine con lo scopo di portare qui i primi profughi. Dalle informazioni che abbiamo si tratterebbero di madri con bambini. Stiamo organizzando l’accoglienza presso le famiglie che si dichiarano pronte per questo. Anche la nostra comunità si è resa disponibile».
Raccolta di generi di aiuto: «I beneficiari dei generi raccolti sono sia le persone qui ospitate nelle nostre case, sia le persone rimaste nel paese. Iniziamo a raccogliere cibo che non si deteriori, indumenti in buono stato (anche per bambini), prodotti per la pulizia della casa, medicinali, ecc…».
Offerte in denaro: «I soldi raccolti serviranno a coprire i costi per i servizi resi alle persone qui sul luogo e in Ucraina come ad esempio, pagamenti d’affitto di casa se c’è ne fosse bisogno, aiuto dato a famiglie che ospitano ma che non hanno le possibilità economiche, cure mediche, ecc…».
Giuseppe Cerfeda
Attualità
Una donazione che sa di nascita e rinascita
Cuore e mani aperte dona un letto da parto e l’umanizzazione pittorica di tre sale parto del “Vito Fazzi”. Un investimento concreto per il benessere delle mamme
Un gesto di solidarietà che acquista un significato ancora più profondo perché compiuto in prossimità delle festività natalizie, periodo simbolo di nascita e rinascita.
In questo clima di rinnovamento, l’Organizzazione di Volontariato Cuore e mani aperte ODV presenta due importanti donazioni destinate all’Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia del Presidio Ospedaliero “Vito Fazzi” di Lecce, inserendosi pienamente nella missione dell’associazione: umanizzare le cure e gli spazi ospedalieri affinché ogni persona si senta accolta, rispettata e accompagnata.
La conferenza stampa di presentazione si terrà giovedì 11 dicembre, alle ore 10,30, presso l’Aula riunioni del Presidio (piano rialzato).
Grazie alla collaborazione con Deghi S.p.A., l’associazione dona un letto da parto modello AVE2, una dotazione tecnologica di alto livello e dal valore economico rilevante. Il letto, progettato per migliorare comfort, sicurezza ed ergonomia, contribuisce a rendere l’esperienza del parto più serena e centrata sulle esigenze della donna.
Al valore tecnologico si aggiunge un investimento dall’impatto psicologico profondo: l’umanizzazione pittorica di tre sale parto, resa possibile grazie ai contribuenti che hanno scelto di destinare il 5×1000 a Cuore e mani aperte ODV.
Le sale, ispirate ai fiori narciso, viola e peonia, sono state trasformate in luoghi più accoglienti, distensivi e armoniosi, capaci di ridurre ansia e stress, favorire il benessere emotivo e offrire alle future mamme un ambiente che parla di delicatezza, cura e speranza.
Un intervento che sottolinea come la qualità dell’assistenza non dipenda solo dai dispositivi clinici, ma anche dagli spazi e dall’atmosfera che circondano le persone in un momento intenso come quello del parto. E proprio nel periodo dell’anno che celebra la nascita, questa iniziativa vuole essere un segno tangibile di vicinanza, bellezza e umanità.
Alla presentazione di giovedì previsti gli interventi di: Stefano Rossi, Direttore Generale ASL Lecce; Dott. Fabrizio Domenico Totaro Aprile, Direttore U.O.C. Ostetricia e Ginecologia; Nadia De Virgilio, Coordinatrice Ostetrica; Don Gianni Mattia, Presidente di Cuore e mani aperte ODV; Dott. Alberto Paglialunga, CEO e fondatore Deghi S.p.A.
Modererà la giornalista Fabiana Pacella.
L’iniziativa conferma il ruolo di Cuore e mani aperte ODV come realtà che, da quasi venticinque anni, porta speranza e umanità nei luoghi di cura, ricordando che anche un ambiente bello, accogliente e ben progettato può essere parte integrante del processo di guarigione e del benessere delle persone.
L’Associazione Cuore e mani aperte OdV è stata fondata nel 2001 e non si è mai discostata dall’amore verso l’altro.
Lo spirito di carità cristiana gli ha permesso di riscoprire nel più fragile l’amore più grande.
Uno sguardo sempre attento e gentile rivolto con particolare attenzione e sensibilità alle esigenze di natura socio-sanitaria.
Negli ultimi anni si è soffermata con attenzione a esplorare il concetto della cura che passa anche attraverso l’umanizzazione delle cure e degli spazi ospedalieri.
In questo ambito si inseriscono numerose iniziative: dalla Bimbulanza allo Spazio Benessere, da una Casa di Accoglienza per i parenti dei degenti a diverse umanizzazioni pittoriche di risonanze magnetiche, tac e intere unità operative pediatriche.
Segui il Gallo
Live News su WhatsApp clicca qui
Attualità
Non abbattete quella scuola, fermate questa scellerata operazione!
L’abbattimento della scuola, contro cui tanto ci siamo spesi in questi anni, e che forse in troppi hanno creduto non si sarebbe realmente concretizzato, è ormai alle porte….
Attualità
Centrosinistra tricasino spaccato: la posizione di “Tricase, che fare?”
La presidente Sonia Sabato: “Avevamo fermamente ribadito la necessità delle primarie. Avevamo chiesto più ampia e democratica partecipazione”
Era primavera, lo scorso mese di aprile, quando il centrosinistra di Tricase si annunciava definitivamente riunito con queste parole: “Insieme per un percorso collettivo. Pronti a raccogliere la sfida del futuro”.
Firmatari di questo patto d’unità erano il PD cittadino, Cantiere Civico, Alleanza Verdi-Sinistra Tricase e Tricase, che fare?.
Otto mesi dopo, il fronte non è più lo stesso. Manca all’appello “Tricase, che fare?”, gruppo politico presieduto da Sonia Sabato e rappresentato in consiglio comunale da Giovanni Carità, Armando Ciardo ed Antonio Luigi Baglivo.
Proprio queste quattro firme oggi diffondono un comunicato per chiarire la loro posizione all’interno del valzer di centrosinistra. Lo fanno nel weekend caldo del PD che, dopo l’annuncio da parte del circolo cittadino della candidatura di Vincenzo Chiuri a sindaco per le prossime amministrative, ha registrato le dimissioni dal partito del consigliere comunale Minonne e le critiche dapprima del consigliere regionale Stefano Minerva (cui poi lo stesso Partito Democratico ha risposto) e poi di un altro potenziale candidato: Andrea Morciano.
Ecco quindi la nota a firma della presidente Sonia Sabato. Un intervento col quale “Tricase, che fare?” prende la parola proprio per far chiarezza su questo percorso di riunificazione del centrosinstra tricasino azzoppato, ed oggi finito sotto i riflettori.
La nota
Sollecitati ad intervenire sulle ultime vicende politiche che interessano la nostra città, crediamo necessario solo chiarire che per il nostro modo di intendere e praticare la politica, non riteniamo opportuno e, soprattutto, corretto entrare nel merito delle personali e libere scelte di alcune componenti del centrosinistra cittadino. Chi ha deciso di percorrere una strada lo ha fatto liberamente, come altrettanto liberamente noi abbiamo scelto di non condividerla.
La nostra storia è sotto gli occhi di tutti, eletti per stare all’opposizione lì siamo rimasti, con coerenza e trasparenza, da sempre distanti da vincoli clientelari, ingerenze esterne e trasformismi vari.
Che sarebbe stato necessario passare dallo strumento delle primarie è stato dal nostro gruppo fermamente e costantemente ribadito. Come da sempre abbiamo chiesto di lavorare ad una più ampia e democratica partecipazione.
Ci fa piacere, ma allo stesso tempo ci rattrista, apprendere dalla stampa che anche altri, solo oggi, siano del nostro stesso parere. Preso atto di questo, ribadiamo per la premessa fatta, che noi mai entreremo nelle vicende interne di altri partiti o rappresentanze. Chi compie una scelta è libero di farla e di portarla avanti in piena coscienza, ma anche nella piena assunzione di responsabilità.
Auspichiamo, per quello che può servire, che nell’agire di tutte le parti politiche ci sia sempre l’obbiettivo finale di un impegno sano, lungimirante e coraggioso per il futuro della nostra città e del nostro territorio.
-
Cronaca3 settimane faColpo alla criminalità organizzata: 22 arresti
-
Cronaca3 settimane faTricase: sequestrata villa con piscina
-
Attualità4 settimane faDolcemente, di Tricase, eccellenza italiana della pasticceria
-
Cronaca1 settimana faBrutto scontro all’incrocio: due auto ko a Tricase
-
Cronaca4 settimane faRitrovata a Morciano l’auto rubata al sindaco di Tricase
-
Casarano3 settimane faLecce, Gallipoli, Casarano, Taurisano e Tricase: un arresto, denunce e segnalazioni
-
Attualità4 settimane fa“Prima di restaurare la piazza comunale, la ditta mette in vendita i cordoli su Facebook”
-
Cronaca7 giorni faDoppio furto d’auto, tre arresti

