Attualità
Casarano e gli angeli della porta accanto
Un antico adagio dice che il Natale esisterà sempre finché ci teniamo mano nella mano ed il cuore nel cuore. Quest’anno, quelli che ne capiscono, insieme a quelli che ci governano, hanno deciso che mano nella mano non potremo proprio tenerci ma il Natale, ed il suo particolarissimo spirito, possiamo comunque salvarli perché mai nessun DPCM potrà vietarci di mettere in contatto i nostri cuori.
Le raccolte di viveri in questo periodo di crisi non sono certo una novità: dalle associazioni ai club calcistici, dalla Croce Rossa ai Lions fino alle suore, sono mille le occasioni che mettono in luce quanto cuore e quanta bontà ci sia in giro e di tutto ciò ne abbiamo spesso già parlato.
Così come colpisce e preoccupa la protesta quando non è organizzata ma nasce spontanea nelle piazze, allo stesso modo colpisce e commuove la bontà che nasce e si organizza spontanea perché vede e tocca le necessità di chi vive nella porta accanto.
Simona e Anastasia
Oggi vi parleremo di due ragazze di Casarano, Anastasia e Simona; loro, così come tanti altri volontari, da anni sono impegnate nella beneficenza pur non facendo parte di nessun ente formalmente organizzato. C’è però una particolarità che rende diversa l’iniziativa di cui stiamo parlando.
La beneficenza viene infatti quasi sempre distribuita a pioggia, andando a soddisfare i bisogni primari del maggior numero possibile di persone bisognose ma riuscendoci solo in maniera purtroppo effimera. Sono azioni bellissime ed importantissime, che donano solo un alito di ossigeno ma che non costituiscono quasi mai una soluzione definitiva o, quantomeno, in grado di donare un po’ di tranquillità a chi ne ha bisogno, per un periodo più o meno lungo. Anastasia e Simona hanno deciso invece di cambiare questo modo di agire. Loro hanno cominciato in piccolo, adottando solo un paio di famiglie, conosciute direttamente, alle quali si sono avvicinate con molta discrezione per non mortificare la dignità di persone che non avevano nemmeno il coraggio di chiedere aiuto. Avete presente quelle famiglie in cui la mamma fa finta di star male di stomaco pur di lasciare ai figli il poco cibo disponibile? Sono solo un paio di famiglie alle quali queste ragazze intraprendenti non hanno solo donato qualche pasto ma hanno cercato (riuscendovi) di donare un po’ di serenità, un po’ come dire: “Mentre tuo marito cerca lavoro per pagare l’affitto e le bollette, tu non preoccuparti del cibo e dei vestiti, dei colori e dei quaderni per i tuoi figli; non è molto ma a questo ci pensiamo noi”.
Aiutarsi a vicenda fa bene al cuore
Per riuscirci hanno deciso di creare un gruppo Facebook dal significativo nome “Aiutarsi a vicenda fa bene al cuore” e, utilizzando le proprie abitazioni come magazzini improvvisati, hanno cominciato a raccogliere tutto ciò che il cuore di alcuni conoscenti prima e di perfetti sconosciuti poi, voleva donare vestiti, giocattoli, materiale scolastico ed ovviamente cibo per poter essere la soluzione alle notti insonni di queste famiglie ma il cuore dei salentino riserva sempre delle sorprese bellissime e la raccolta è andata ben oltre le originarie aspettative tanto che, oltre alle due famiglie, di tanta bontà hanno cominciato a beneficiarne anche altre persone come anziani con la pensione minima e giovani coppie disoccupate.
«È commovente essere contattate da perfetti sconosciuti che offrono spontaneamente quello che hanno», dichiarano questi angeli della porta accanto, «così come è bello essere ripagate da un sorriso dolce e riconoscente di chi ha perso il lavoro ma non la dignità; e poi, quando aiuti gli altri, ti senti bene tu».
L’invito quindi è quello di essere sempre più numerosi in questa gara di solidarietà. il contatto è il gruppo Facebook; non si accetta denaro contante (per evitare qualunque commento e fugare qualunque dubbio) ed ovviamente ai beneficiari è garantito il più totale anonimato.
“Dobbiamo essere grati alle persone che donano felicità, sono gli affascinanti giardinieri che fanno fiorire la nostra anima”. (Marcel Proust).
Antonio Memmi
Attualità
Casarano, l’Associazione Placemaking boccia i lavori in centro
Placemaking una preparazione professionale ce l’ha e, in maniera documentata, interviene nel dibattito di questi lavori (che, ricordiamolo, sono finanziati con fondi PNRR per circa 3,5 milioni di Euro).
di Antonio Memmi
Quando iniziarono lavori di Piazza San Domenico e giardini William Ingrosso a Casarano, il mondo era diverso: Trump non era stato ancora rieletto, non era ancora cominciato il conflitto israelo-palestinese e chat GBT era riservata a pochi eletti.
Si sa: i lavori pubblici non finiscono, entrano nella leggenda.
In un modo o nell’altro però, fra imprecazioni dei cittadini ed esercizi commerciali chiusi (anche) per l’impossibilità di raggiungerli, pare che almeno i primi abbiano trovato una conclusione. Tutti quindi contenti? Assolutamente NO!
I commenti sui social si rincorrono fra coloro che ne parlano male (tanti) e coloro che vedono qualcosa di positivo (pochi) ma, come sempre accade sui social, la maggior parte dei commentatori non ha alcuna preparazione tecnico artistica per parlare ed il tutto rimane confinato nel gradimentopersonale.
L’Associazione Placemaking invece una preparazione professionale ce l’ha e, in maniera documentata, interviene nel dibattito di questi lavori (che, ricordiamolo, sono finanziati con fondi PNRR per circa 3,5 milioni di Euro).
Nel documento, firmato dalla presidente arch. Loredana Manco, l’Associazione solleva una critica tecnica e civica, non politica, al metodo progettuale adottato e agli esiti degliinterventi.
Il nodo centrale è l’assenza di una reale coprogettazione con i cittadini: le piazze, secondo l’associazione, non sono semplici superfici da pavimentare, ma luoghi sociali, storici e simbolici che richiedono ascolto e partecipazione autentica.
Viene ricordato come le normative nazionali ed europee, comprese quelle legate al PNRR, promuovano processi partecipativi strutturati e trasparenti, non consultazioni di facciata ed evidenzia inoltre che i fondi PNRR non sono “regali”, ma debito pubblico che graverà sulle future generazioni, rendendo ancora più necessaria una visione strategica di lungo periodo.
Secondo Placemaking Casarano, i due interventi si sono invece limitati a una riqualificazione estetica, senza creare nuove funzioni, opportunità sociali o sviluppo economico, e particolarmente critiche sono le valutazioni su Piazza Umberto I, dove la fontana viene definita un elemento puramente scenografico, e su Piazza San Domenico, giudicata invece priva di una logica urbana, mancando allineamenti, assi civici e gerarchie spaziali.
Un altro punto centrale è poi l’assenza quasi totale di verde, ritenuto un grave errore in termini di sostenibilità climatica e qualità dello spazio pubblico così come viene criticata anche la demolizione del bar storico, sostituito poi da un edificio anonimo, considerato uno strappo all’identità del luogo.
L’Associazione infine contesta le modifiche alla viabilità e la discrepanza tra il progetto realizzato e quello presentato, sottolineando come la piazza rischi di perdere il suo significato simbolico; il tutto porta quindi verso una conclusione che è una bocciatura netta: le critiche, aggiunge, non sono un attacco politico, ma un atto di cittadinanza attiva.
E così, dopo anni in cui si attende l’inaugurazione più come una liberazione, si comprende come non sempre ciò che dura a lungo lascia il segno… qualche volta lascia solo domande.
Attualità
I carabinieri portano la magia del Natale in reparto
L’iniziativa ha coinvolto in particolare i piccoli pazienti dei reparti di Oncologia, Chirurgia, Reumatologia, Immunologia e Pediatria Generale…
Un gesto che scalda i cuori in pieno periodo natalizio: i Carabinieri di Lecce hanno portato la magia delle feste nel Reparto di Pediatria dell’Ospedale “Vito Fazzi”, donando giocattoli e materiale didattico ai bambini ricoverati.
L’iniziativa ha coinvolto in particolare i piccoli pazienti dei reparti di Oncologia, Chirurgia, Reumatologia, Immunologia e Pediatria Generale, dove opera con dedizione Suor Alessandra Notaro.
Grazie alla preziosa collaborazione della dott.ssa Roberta Tornese e della direzione sanitaria, l’evento è stato accolto con grande entusiasmo da grandi e piccini.
Presenti i responsabili dei reparti – tra cui la dott.ssa Assunta Tornesello, la dott.ssa Lucia Russo e la dott.ssa Adele Civino, oltre ad una folta rappresentanza di operatori sanitari.
I militari, in veste di Babbo Natale, hanno testimoniato l’attenzione costante dell’Arma verso i più piccoli, augurando a ciascun bambino di vincere la propria battaglia contro la malattia. Questo impegno va oltre le attività istituzionali di tutela e sicurezza, rafforzando il legame con il territorio attraverso gesti di prossimità verso le fasce più fragili.
Dal Comando dei Carabinieri si sottolinea come la sinergia tra Arma e personale sanitario trasformi l’ospedale in un luogo di speranza e solidarietà autentica, dimostrando il valore della vicinanza umana nelle azioni quotidiane.
Aradeo
Serie di misure della Polizia: tra fogli di via, truffa nei confronti di anziani e rissa
Sono state allertate le forze di Polizia e sul posto sono arrivati gli agenti del Commissariato di Galatina e i Carabinieri di Aradeo che hanno riscontrato evidenti segni della colluttazione, mentre il ferito veniva trasportato d’urgenza presso il pronto soccorso…
Le attività di controllo del territorio della Polizia di Stato nella trascorsa settimana hanno dato luogo all’emissione di diverse misure di prevenzione
I report dei controlli dell’ultima settimana della Polizia vedono l’emissione di diverse misure di prevenzione tra le quali: due ammonimenti del Questore, uno nei confronti di un 38enne e l’altro di un 34enne, entrambi per atti persecutori nei confronti delle rispettive ex-compagne;
Tre fogli di via obbligatori: uno per truffa aggravata e continuata in concorso in danno di anziani nei confronti di un 42 enne di Napoli che vieta di fare ritorno nel comune di Aradeo per tre anni;
un altro di 3 anni nei confronti di un 44enne originario di Napoli per truffa aggravata in concorso che fingendosi un appartenente all’Arma dei Carabinieri, tentava insieme a un complice, una truffa in danno di anziani a Cursi;
il terzo foglio di via vieta l’ingresso ad Uggiano la Chiesa per due anni ad un 23enne di Scorrano che, alla guida di un’auto sprovvisto di patente, non si fermava all’alt dei Carabinieri innescando una fuga che creava pericolo tra gli abitanti del predetto paese.
Due Daspo: uno di tre anni nei confronti di un 47enne di Bagnolo del Salento e uno di due anni per un 17enne di Carovigno (Br) a seguito dei fatti occorsi durante l’incontro di calcio “Polis Bagnolo Vs Città di Carovigno” il 16 novembre u.s. disputatosi presso lo stadio comunale di Otranto, dove alcuni tifosi delle opposte tifoserie hanno dato luogo ad un pericoloso lancio di oggetti in cui una bottiglia in vetro si è infranta in direzione delle forze dell’ordine.
Inoltre è stato notificata un Dacur per i fatti occorsi in un bar di Aradeo il 15 novembre u.s. quando nel locale si è verificata una violenta rissa tra alcuni avventori, scaturita da futili motivi riconducibili all’abuso di sostanze alcoliche.
Durante l’alterco, uno dei soggetti coinvolti ha estratto un coltello colpendo al fianco sinistro un altro avventore, provocando una ferita con abbondante perdita di sangue.
Sono state allertate le forze di Polizia e sul posto sono arrivati gli agenti del Commissariato di Galatina e i Carabinieri di Aradeo che hanno riscontrato evidenti segni della colluttazione, mentre il ferito veniva trasportato d’urgenza presso il pronto soccorso.
Tutti i soggetti coinvolti risultano gravati da precedenti di polizia, incluso l’autore dell’accoltellamento, un 49enne del posto, deferito in stato di libertà per lesioni personali e porto illegale d’arma.
L’episodio, avvenuto in orario preserale in un locale aperto al pubblico, ha generato particolare allarme sociale, determinando una concreta minaccia all’ordine e alla sicurezza pubblica, per tali motivi l’autore dell’aggressione è stato colpito dalla misura di prevenzione del Dacur, che vieta al responsabile la frequentazione dell’esercizio commerciale teatro dei fatti, nonché di altri bar e locali pubblici situati nel centro abitato di Aradeo.
La Divisione Anticrimine della Questura di Lecce ha avviato una specifica istruttoria finalizzata all’adozione di ulteriori misure di prevenzione nei confronti di altri soggetti coinvolti nella rissa.
Parallelamente, la Squadra Amministrativa della Questura ha avviato il procedimento per la sospensione, per dieci giorni, della licenza a carico del titolare del locale.
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