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Casarano

Depuratore Aqp a Casarano: ma ai casaranesi conviene?

Camion che portano e riportano compost (nemmeno buono per la campagna) e nessun benefit: sono questi gli elementi su cui sarebbe bello confrontarsi; non in maniera aprioristica ma per prendere decisioni condivise

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di Antonio Memmi





Un tempo, a Napoli, prima che re Ferdinando istituisse le cosiddette “banche dell’acqua”, c’era la figura dell’acquaiolo; si trattava di un ambulante che portava a spalla un otre pieno d’acqua e, bicchiere dopo bicchiere, ne vendeva il contenuto agli avventori.
Da qui la famosa frase: “Acquaiò… l’acqua è fresca?” e lui di rimando: “comm’ a neve”.
Ecco, mettete da parte questa pillola di storia spicciola, perché tra un attimo vi servirà.





Nell’ultimo numero di questo giornale, pur parlando di Acquedotto Pugliese, non abbiamo propriamente parlato di acqua fresca quanto piuttosto di quella sostanza che le pere e le prugne stimolano in ognuno di noi e del trattamento che, sempre l’Acquedotto, ha deciso di farne nelle campagne di Casarano: essiccarla all’interno di una serra e depositarla in un silos per poi caricarla su dei camion e smaltirla.





Quell’articolo, punzecchiava sicuramente il sindaco (e la maggioranza) per aver deciso un qualcosa di “impegnativo” per la comunità, sia in termini di impatto paesaggistico (certo), sia in termini di impatto ambientale (potenziale) e senza che la comunità stessa ne fosse cosciente (e senza che oltretutto ne avesse alcun tornaconto).





Ma punzecchiava anche le minoranze consigliari per esser state forse disattente e sicuramente poco “coinvolgenti”, come ci si sarebbe aspettato, nei confronti dell’opinione pubblica.





Tempo fa, un tale Baldwin scrisse che: “Se quando scrivi nessuno si arrabbia, allora vuol dire che non hai scritto nulla”; evidentemente noi qualcosa, invece, l’abbiamo scritta perché ci sono state le reazioni, tanto del sindaco, quanto delle opposizioni.





Partendo da queste ultime, va dato atto che, già leggendo gli interventi verbalizzati nel corso del consiglio comunale, soprattutto la consigliera Antonella Barlabà (che tra l’altro fa anche parte della commissione chiamata ad esprimersi in merito), ebbe modo di esprimere tutte le sue perplessità per un’autorizzazione che, pur non avendo i crismi dell’urgenza, fu presentata in quattro e quattr’otto per essere approvata in consiglio, dopo un intervento dei progettisti in commissione (in un collegamento fortunoso in videocall) e dopo la promessa, non mantenuta, di incontrarsi di persona per degli approfondimenti.





Oltre a questo, alcuni contatti diretti con gli abitanti della zona, un paio di post del PD sui social e l’argomento ripreso da un quotidiano, non sono stati, però, sufficienti per provocare una benché minima reazione (nei soliti apatici casaranesi che, se non è tondo e non rotola su un prato verde, non si scompongono nemmeno se gli costruiscono una discarica sotto casa) e la cosa… con il rammarico della stessa consigliera, cadde così.




Un po’ più articolata invece la presa di posizione del sindaco che, dopo aver precisato che l’attuale depuratore già prevedeva i liquami di Matino e Parabita, elenca quelli che sono i vantaggi di avere a Casarano un impianto come quello proposto dall’Acquedotto Pugliese, che ha avuto l’ok di Arpa (che al massimo però ti dice se un progetto inquina o meno e non se impatta sul panorama o se magari, puzza nei giorni di scirocco) e che, secondo le relazioni dei progettisti non emette odori, fa risparmiare nello smaltimento, ecc.





Probabilmente avrete già capito che la frase dell’acquaiola in apertura… va messa proprio qui: e cioè, se chiedo ai progettisti quanto è buono il loro progetto, ci sono buone probabilità che me lo descrivano senza difetti e come l’impianto che tutti vorrebbero nel proprio giardino.





Ma a parte questo (non secondario) dettaglio, facciamo insieme alcune considerazioni…
“AqP” è una S.p.a. e quindi (legittimamente) persegue scopi di lucro e non di beneficenza per cui, se sta investendo 6 milioni di euro in totale per disseminare la Puglia di serre di essicamento, di sicuro non lo farà per migliorare le condizioni panoramiche ed ambientali di Casarano o degli altri comuni ma per fare lucro, risparmiando sullo smaltimento e dalla lavorazione del prodotto delle pere e delle prugne, e tuttalpiù (auspicabilmente) senza fare danni.





Nominalmente poi questo impianto dovrebbe servire “solo” Parabita, Matino (forse tirittuppete) e Casarano ma, volendo fare i conti in tasca ad AqP, ci si può legittimamente chiedere: sarebbe davvero pagante un tale investimento per soli tre comuni?





E poi: cosa spingerebbe una S.p.a. ad impegnare così tanti soldi e proprio in tre città geograficamente “strategiche” come Brindisi, Copertino e Casarano (guarda caso potenzialmente in grado di raccogliere materiale da tutti i comuni che ne costituiscono l’hinterland), se non l’obiettivo di guadagnarci il più possibile?





“Chi” controllerà che Acquedotto Pugliese, una volta costruito l’impianto a Casarano, non ne faccia confluire anche tutti i liquami del basso Salento? E, alla fine, i casaranesi cosa ne guadagnerebbero? Nessuno sconto in bolletta, nessun benefit, camion che portano e riportano compost (nemmeno buono per la campagna) e chissà se anche o meno la puzza a tutto ciò connessa.





Anche i controversi termovalorizzatori ad esempio, a fronte di un inquinamento minimo, offrono almeno vantaggi tangibili in materia di smaltimento dei rifiuti, di tasse relative risparmiate e di riscaldamento gratuito ma queste serre… cui prodest? Ecco, sono questi gli elementi su cui sarebbe bello confrontarsi; non per dire “no” in maniera aprioristica ma per prendere decisioni quantomeno condivise.


Casarano

Serpi con il veleno in coda

Casarano raggiunto all’ultimo minuto di recupero dal Latina. Dopo il goal del “solito” Chiricó padroni di casa non chiudono la gara e subiscono la beffa finale

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CASARANO-LATINA 1-1
Reti: 6′ Chiricò (C), 96′ Gagliano (L)

di Giuseppe Lagna

Accade al Casarano quello che è da temere, allorquando il risultato a favore rimane di corto muso fin quasi al termine: e si parla giustamente di “beffa”.

Viene definito anche “episodio“, a meno che non si ripeta spesso e quindi si tratta di prendere provvedimenti.

Di certo c’è che da qualche tempo a gonfiare la rete avversaria ci sta pensando fortunatamente Mino Chiricò, altrimenti con quella difesa colabrodo (30 reti in 17 incontri) per il Casarano sarebbero alla maniera di Lino Banfi
volatili per diabetici“.

Ordunque, quando mancano ormai soltanto due giornate al termine del girone di andata (a Crotone e l’Altamura in casa) e in vista del ritorno notoriamente più impegnativo, sicuramente la Società potrà e saprà porre rimedio alla situazione sconveniente sopra descritta.

La posizione in classifica dei Rossoazzurri è ancora buona, in piena zona playoff e a nove punti dai temibili playout,
ma occorre guardarsi bene dalla brama di risalita delle squadre in difficoltà, alcune delle quali dimostrano di non stare certo a guardare.

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Alessano

Utilitaria si ribalta, feriti due giovani

Il sinistro intorno alle 16 del pomeriggio sulla strada che da Alessano conduce a Presicce – Acquarica. Mentre per il ragazzo sono state sufficenti le cure sul posto, per la ragzza è stato necessario il ricovero all’ospedale di Tricase, ma non corre pericolo di vita

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Sinistro stradale nel pomeriggio sulla strada che da Alessano conduce a Presicce – Acquarica.

Una Lancia Ypsilon 10, con a bordo un ragazzo e una ragazza, si è ribaltata lungo la Porvinciale 79 e gli occupanti sono rimasti feriti.

Per cause ancora in corso di accertamento, l’autista dell’utilitaria ne ha perso il controllo e l’auto si è ribaltata.

I primi soccorsi sono arrivati dagli automobilisti di passaggio che hanno anche chiamato il 112.

Così sul posto sono intervenute due ambulanze provenienti dal Punto di primo intervento del presidio territoriale di Gagliano del Capo e dall’ospedale “Ferrari” di Casarano.

Il ragazzo è stato medicato sul posto, mentre per la giovane donna, vittima di fratture e contusioni, sono stati necessari il trasferimento al pronto soccorso dell’ospedale “Cardinale Giovanni Panico” di Tricase e il successivo ricovero.

Secondo quanto si apprende, le sue condizioni non sarebbero gravi ma i medici non hanno sciolto la prognosi e continuerebbero a tenerla sotto osservazione.

Dopo quando avvenuto, erano circa le 16 di questo pomeriggio, la strada è rimasta chiusa la traffico per un’ora.

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Appuntamenti

“Tra le tue braccia”: la storia della piccola Angelica in un’opera teatrale

A Casarano va in scena la prima dell’opera teatrale dedicata ad Angelica Pirtoli, la più piccola vittima di mafia d’Italia, e a sua madre Paola Rizzello. E avverrà domani, dicembre, nel giorno del suo compleanno. Successivamente, lo spettacolo sarà riproposto nelle scuole e nei luoghi di aggregazione giovanile

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Un’opera teatrale inedita, ispirata e dedicata alla memoria di Angelica Pirtoli, la più piccola vittima di mafia in Italia, e a sua madre Paola Rizzello.

Tra le tue braccia”, opera inedita di e con Giustina De Iaco, andrà in scena domani, venerdì 5 dicembre (sipario alle ore 18,30), presso l’Auditorium Comunale “prof. Gino Pisanò” di Casarano.

L’opera è stata realizzata grazie al fondamentale contributo dell’avviso pubblico regionale “Futura – La Puglia per la Parità – Terza Edizione” e nasce dalla volontà dell’Associazione “Angelica Pirtoli” di rinnovare la memoria attraverso il teatro, le arti, la musica, promuovendo il dialogo sulla giustizia sociale e la legalità coinvolgendo in particolare le giovani generazione.

La data scelta è fortemente simbolica: il 5 dicembre 1989 è il giorno in cui Angelica è nata; il 5 dicembre 2024 è il giorno in cui l’associazione “Angelica Pirtoli – Semi di giustizia e rinascita” è nata.

Com’è noto, la bambina venne uccisa a Parabita il 20 marzo 1991, all’età di due anni, assieme alla mamma Paola Rizzello, ritenuta testimone scomoda dal clan Giannelli.

I loro corpi vennero ritrovati solo molti anni dopo, grazie alle dichiarazioni di due collaboratori di giustizia: quello di Paola nel 1997, quello della figlioletta nel 1999.

«Con questa opera teatrale», sottolinea Nadia Rizzello, zia di Angelica e presidente dell’associazione, «vogliamo restituire voce e dignità a Paola e Angelica, due vittime innocenti di mafia, strappate alla vita da una brutalità che non possiamo e non dobbiamo dimenticare. Questa rappresentazione non è solo memoria e resistenza culturale, è semina di giustizia. È un tentativo di trasformare il dolore in un impegno, in un modo per dire ai giovani che la legalità si costruisce anche con l’arte, con la conoscenza, con la bellezza. Ringrazio Giustina De Iaco per aver raccolto con delicatezza e profondità la nostra storia e tutti coloro che hanno creduto e reso possibile questo nostro progetto. Continueremo a lottare perché nessun’altra madre e nessun’altra bambina debbano più subire simili atrocità nel silenzio e nell’omertà».

L’opera sarà preceduta da un prologo musicale, mentre a seguire ci sarà un dibattito sul tema “L’antimafia sociale e il ruolo delle donne”, che vedrà protagoniste diverse personalità del mondo della cultura, dell’impegno civile e rappresentanti delle istituzioni.

Dialogheranno: Nadia Rizzello; Loredana Capone, presidente del Consiglio regionale della Puglia; Anna Toma, presidente della Commissione provinciale Pari Opportunità; Angelo Pansini della Fondazione Stefano Fumarulo.

Presenterà la serata Roberto Molentino, socio fondatore dell’associazione “Angelica Pirtoli”.

Dopo la prima a Casarano, l’opera sarà presentata martedì 9 dicembre al Teatro Renata Fonte di Ruffano e,in seguito, nelle scuole e nei luoghi di aggregazione giovanile, continuando a seminare giustizia, nel ricordo di Paola e Angelica.

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