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Attualità

Xylella: nano-vettori hi-tech riducono carica batterica

Primi risultati positivi dal progetto “Demetra”. Le prove sono state condotte confrontando alberi infetti non trattati, con alberi infetti trattati con nanoparticelle di carbonato di calcio “nude” ed alberi infetti trattati con nanoparticelle col prodotto

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Nano vettori hi-tech per traghettare fertilizzanti e formulati capaci di contenere il batterio che ha fatto strage di milioni di ulivi in Puglia.


Sono i promettenti risultati (illustrati in un webinar)  del progetto “Demetra”, dedicato al design e alla sperimentazione di tecnologie innovative per contrastare l’avanzata di Xylella, durato due anni (si concluderà a febbraio) e che ha coinvolto 4 enti di ricerca e 4 aziende.


Ricercatori ed agronomi hanno fatto il punto dello stato dell’arte del progetto. Un dato incoraggiante su tutti: i nano-vettori hi-tech sembrano avere un ruolo importante nel contenimento o addirittura nella riduzione di xylella fastidiosa.


In particolare, Enza Dongiovanni del Centro di Ricerca, Sperimentazione e Sperimentazione in Agricoltura (CRSFA) “Basile Caramia”, ha illustrato i risultati riguardanti la sperimentazione in campo (a Surbo e a Gallipoli) delle nanoparticelle di carbonato di calcio sulle quali è stato adsorbito un prodotto naturale, selezionato per la sua nota attività antimicrobica. Le prove sono state condotte confrontando alberi infetti non trattati, con alberi infetti trattati con nanoparticelle di carbonato di calcio “nude” ed alberi infetti trattati con nanoparticelle col prodotto. I primi risultati hanno dunque rilevato una riduzione della carica batterica nelle piante trattate, per questo si proseguirà con la sperimentazione per avere maggiori dati empirici.


Ed ancora, la riduzione della carica batterica grazie all’uso di fertilizzanti organici su un oliveto di Surbo colpito da Xylella è stata rilevata dalla sperimentazione di cui hanno parlato gli agronomi Filippo Piacente e Carlo Alberto Antoniazzi di “Ebf”.


Parallelamente alle prove in pieno campo, prove sperimentali sono state eseguita presso il Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali dell’Università della Tuscia, in provincia di Viterbo, area indenne da xylella, dove il professor Giorgio Mariano Balestra  di “Dafne” ha coordinato prove in vaso anche esse dai risultati incoraggianti.


Della produzione industriale dei vettori-hi tech per traghettare nelle piante bio molecole anti xylella ha infine parlato la dottoressa Alessandra Truppi dell’azienda Tct Nanotech.


L’incontro on-line è stato moderato dal professor Giuseppe Ciccarella, del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche ed Ambientali e UdR INSTN di Unisalento, coordinatore tecnico-scientifico di “Demetra”.


Il grande valore del progetto, al di là dei risultati delle sperimentazioni, è stato quello di mettere insieme vari enti di ricerca”, commenta Ciccarella, “un grande sforzo sinergico per una battaglia comune che è la lotta a xylella. I risultati sono incoraggianti: le prove con nano-formulati hanno rilevato una batteriostasi, se non proprio una diminuzione della carica batterica ma dobbiamo essere cauti perché occorrono ulteriori sperimentazioni che porteremo avanti nei prossimi anni”.


Il professor Giuseppe Ciccarella


 Il progetto Demetra

Il progetto “Demetra”, finanziato da Regione Puglia nell’ambito del bando PO FESR-FSE 2014-2020, ha previsto la prototipazione e sperimentazione di nuove tecnologie al fine di affrontare l’emergenza fitosanitaria causata da xylella fastidiosa.


Il progetto è partito in data 17/01/2019 e si concluderà il 07/02/2021.


Demetra ha coinvolto 8 partner, di cui 4 imprese (TCT s.r.l., Agro.Biolab Laboratory s.r.l., E.B.F. Euro-Bio Fert s.r.l., Lab. Instruments s.r.l.) e 4 organismi di ricerca (INSTM- Consorzio interuniversitario nazionale per la scienza e tecnologia dei materiali, Politecnico di Bari – Dicatech, IPSP-CNR Istituto per la protezione sostenibile delle piante, Centro di ricerca, sperimentazione e formazione in agricoltura “Basile-Caramia”). Il capofila per i rapporti con la Regione Puglia è la società TCT s.r.l.


L’obiettivo del progetto è stato quello di ottenere protocolli fito-terapici per il disseccamento degli ulivi, caratterizzati dall’applicazione di prodotti nano-strutturati con elevata biodisponibilità, rilascio controllato nel tempo, massima efficacia e bassissimo impatto ambientale.


 L’efficace lotta al patogeno presuppone anche l’esigenza di rilevarne la presenza sin dalle prime fasi della malattia. L’approccio scelto per la diagnosi precoce è quello della metabolomica, ossia lo studio di piccole molecole espresse dal patogeno target o dalla pianta stessa in seguito all’innesco della risposta di difesa. L’attività di testing prevista ha consentito la valutazione delle condizioni di certificazione a metodo ufficiale. L’approccio Living Lab è stato attuato mediante l’istituzione di Focus Group in grado di definire i fabbisogni e di progettare il concept finale grazie al continuo coinvolgimento dell’Utente finale. Sono stati istituiti due sott-Living Lab, Diagnosi e Terapia, atti rispettivamente alla sperimentazione di innovativi agrochemical nano-formulati e di un nuovo metodo diagnostico per X. fastidiosa.


 Il progetto Demetra ha avuto tra gli obiettivi anche la divulgazione delle attività scientifiche al fine di diffondere le finalità e i risultati non solo in ambito accademico, ma a tutti gli stakeholder, ovvero gli attori principalmente coinvolti, tra cui gli agricoltori.


Nell’ambito dei due Workshop conclusivi di progetto verranno esposti i risultati raggiunti da entrambi i Living Lab.


Sito internet del progetto DEMETRA: http://www.progettodemetra.com/


 


 


Attualità

Il sindaco di Miggiano dal Papa

Udienza speciale per l’ANCI: Michele Sperti in udienza con Leone XIV

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Il primo cittadino miggianese Michele Sperti ha incontrato sua santità Leone XIV nel corso di un’udienza speciale per l’ANCI.

Di seguito le emozioni che il sindaco di Miggiano ha affidato ai social.

“Un’esperienza unica, un’emozione autentica e difficile da descrivere, destinata a rimanere per sempre nel mio cammino umano e istituzionale.

Nel suo sguardo ho colto vicinanza, ascolto e profonda umanità: l’autorevolezza e, insieme, la dolcezza di un grande pastore d’anime.

Ho raccontato al Santo Padre della nostra terra straordinaria che è il Salento e di Miggiano: del capo della direzione sanitaria del Vaticano, nostro concittadino, e che dal nostro paese sono arrivate le scarpe ortopediche per i suoi predecessori.

Un dettaglio semplice, ma ricco di significato, che ha reso ancora più forte il legame tra la nostra comunità e la Santa Sede.

É stato un grande onore, ma soprattutto un’esperienza personale e spirituale profonda che desidero condividere con voi, perché ogni traguardo vissuto da un sindaco appartiene, prima di tutto, alla sua comunità”.

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Tricase, nuove rotatorie e vecchi pasticci stradali

Non conosciamo quale sia la scelta operata, quale Genio della Lampada abbia pensato bene di ridurre un’arteria principale per il deflusso ordinato del traffico della città…

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di Luigi Zito

Si avvicina il periodo delle elezioni e, come sempre, si moltiplicano in città (a Tricase), le opere da completare o quelle da portare a termine: dalle strade da ri-asfaltare a quelle da finire; da quelle da ridisegnare (leggi via Stella d’Italia, i lavori sarebbero dovuti iniziare circa 2 anni fa), a quelle in fase di completamento come via Fratelli Allatini, per intenderci la strada che porta all’ACAIT e alla caserma dei Carabinieri, quella che volge a Caprarica (rione di Tricase), chiusa da ormai un mese, in pieno periodo di feste.

Non conosciamo quale sia la scelta operata, quale Genio della Lampada abbia pensato bene di ridurre un’arteria principale per il deflusso ordinato del traffico della città – quella è la via che accompagna verso il centro chiunque ritorni dalla zona delle scuole, in quella parte insistono tre Istituti scolastici molto frequentati: il liceo Stampacchia, il don Tonino Bello, e l’Istituto comprensivo di via Apulia, ad un budello, dove si circolerà a senso unico unico di marcia e costringerà i residenti delle vie adiacenti a indire un concorso a premi ed estrazione per trovare parcheggio, uscire di casa in sicurezza e poter anche solo lasciare sull’uscio un secchio dell’immondizia senza il rischio di venire asfaltati.

Già in quella parte della città La Politica di 50-60 anni fa aveva pensato bene di disegnare (e costruire) strade di 6-8 metri di larghezza – forse hanno avuto una premonizione del film Blade Runner, dove le auto volano e atterrano dove occorre – che traslate al mondo d’oggi si sono ridotte ad un parcheggio davanti l’uscio di casa e ad uno spazio asfittico che permette appena di entrare in casa in sicurezza prima che ti “stirino i pantaloni”, ci chiediamo: cosa succederà ora che la circolazione principale dovrà transitare per quei budelli di strade?

Dicevamo del Genio della Lampada e le scelte che ha partorito per la nuova via F.lli Allatini: sarà stato il voler agevolare chi, senza regole, parcheggia a sbafo davanti alle poche attività commerciali che sono in quella parte della città?

Il nuovo marciapiede allargato servirà a far arrivare in sicurezza i dipendenti comunali che, a piedi, transiteranno dal palazzo municipale fino ai nuovi uffici all’interno dell’Acait?

O forse, lo si è fatto per evitare ingorghi, attese e liti con chi si intestardisce a voler continuare a fumare e deve parcheggiare e scendere proprio davanti al tabaccaio per comprare le sigarette, alla faccia di chi rispetta le regole?

Ora che avranno un paio di parcheggi dedicati, la strada a senso unico, e un marciapiede allargato, liti e contese potranno trasferirsi sulle vie attigue, essere declassate a diverbi più amabili, e magari avverrà pure qualche scambio di fiori.

Ora anche i pruriti per il Centro di Gravità Permanente sono venuti a galla – partono i lavori per l’adeguamento dell’intersezione tra le via Pirandello, via Cattaneo e via Aldo Moro, una zona che indubbiamente aveva esigenza di essere messa in sicurezza e di restyling -, la sopita speranza è che lo stesso Genio di cui sopra abbia valutato attentamente quello che sta per fare per quello che è uno snodo centrale per Tricase. 

E poi ancora, ci associamo, a quanti nostri lettori ci segnalano da mesi, nel chiedere: chi è obbligato a transitare per quelle vie, quelle percorse e frequentate da decine di pullman che ogni giorno conducono centinaia di studenti (e auto) fino a scuola, via Peano, via Manin, e limitrofe, quando potranno vedere la luce, e viaggiare in sicurezza? 

Soprattutto dopo le piogge dei giorni scorsi, strade fuse come emmental d’asfalto,  parcheggi a fantasia e guida spericolata sono divenuti il giusto mix per incidenti e rotture di assi.

In tutto questo, dopo aver formulato i miei auguri per l’anno nuovo, nella certezza che qualcuno mi risponderà, lasciatemi spendere una sola parola sulla nuova truppa di Vigili Urbani  che lavorano a Tricase: dove sono? Quanti sono? Vivono anche loro la città? Che orari fanno? Come regolano il traffico cittadino? Transitano sulle stesse vie di noi comuni mortali o come in Blade Runner, volano alto?

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La Caritas esprime preoccupazione per il nuovo gioco d’azzardo “Win for Italian Team”

Quando lo Stato continua a utilizzare l’azzardo come leva fiscale, i cittadini pagano un prezzo altissimo in termini economici, psicologici e sociali…

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riceviamo e pubblichiamo

Le quattro Fondazioni Antiusura della Puglia, – Fondazione San  Nicola e Santi Medici di Bari, Fondazione Buon Samaritano di Foggia, Fondazione San Giuseppe Lavoratore di Lecce e Fondazione Mons. Vito De Grisantis di Tricase –  e le 19 Caritas della Puglia, condividono la grande preoccupazione della Consulta Nazionale Antiusura San Giovanni Paolo II per l’ennesima scelta di introdurre un nuovo gioco d’azzardo “Win for Italia Team”, trasformando ancora una volta la fragilità dei cittadini in una fonte di entrate. È inaccettabile che, di fronte a un’emergenza sociale ormai conclamata, le istituzioni continuino a considerare l’azzardo come una leva fiscale, ignorando deliberatamente le conseguenze devastanti che questo sistema produce nelle famiglie italiane.

Ancora più grave è associare un nuovo gioco d’azzardo all’evento sportivo per eccellenza come le Olimpiadi. Lo sport dovrebbe rappresentare vero divertimento e svago che mette al centro l’impegno individuale e di squadra nel rispetto delle regole e dell’altro, per una crescita personale e collettiva. L’azzardo non ha nulla di tutto questo. Legare il mondo olimpico a un meccanismo che genera povertà significa macchiare un ambito che dovrebbe invece educare, ispirare e dare speranza.

In Italia il gioco d’azzardo ha raggiunto dimensioni allarmanti: la raccolta nazionale ha superato i 157 miliardi di euro, con perdite per i cittadini vicine ai 23 miliardi. Numeri che raccontano un fenomeno trasversale, che compromette anziani, giovani (anche molti minori di età), studenti e le loro famiglie. L’azzardo è oggi una delle principali cause di indebitamento, e troppo spesso l’indebitamento sfocia nell’usura, come dimostrano gli ascolti in costante aumento presso le Fondazioni antiusura, dove ogni giorno arrivano persone che hanno perso tutto: risparmi, relazioni, fiducia, dignità.

Quando lo Stato continua a utilizzare l’azzardo come leva fiscale, i cittadini pagano un prezzo altissimo in termini economici, psicologici e sociali. È una contraddizione che non può più essere ignorata: da un lato si parla di prevenzione dell’azzardopatia o si promuove il cosiddetto gioco responsabile, dall’altro si moltiplicano le offerte di giochi che alimentano dipendenza, povertà e disperazione.

In un momento in cui migliaia di famiglie sono in difficoltà, il Paese avrebbe bisogno di tutt’altro: educazione finanziaria, percorsi di prevenzione dell’indebitamento, strumenti per un accesso al credito più efficaci, politiche di tutela dei più vulnerabili. Non di un nuovo gioco che rischia di diventare l’ennesima porta d’ingresso verso la rovina economica e psicologica.

Le quattro Fondazioni della Puglia condividono, insieme alla Consulta Nazionale Antiusura San Giovanni Paolo II l’ennesimo appello chiaro al Governo: faccia un gesto che risponda al vero spirito delle Olimpiadi rispettando la tregua olimpica, ritirando questa misura. Fermare l’ennesimo gioco d’azzardo significa proteggere le famiglie, difendere la dignità delle persone, restituire allo sport il valore che merita.

La Puglia nel 2024 ha speso quasi 12 miliardi  di euro per il gioco d’azzardo, più di 3mila euro per abitante compresi bambini.

Fondazione Mons. Vito De Grisantis

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