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Attualità

Le cinque traiettorie di Taviano

Approvato il bilancio di previsione. Il sindaco Giuseppe Tanisi indica gli obiettivi: «Sviluppo e benessere del lavoro, questione ambientale, cura della città, marina di Mancaversa e nuovo turismo, conti in ordine ed l’equilibrio finanziario» Tante le opere in cantiere. L’assessore Germano Santacroce: «Finanziamenti come mai era accaduto in passato».

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Un consiglio comunale denso di pathos, l’ultimo svoltosi a Taviano.


Sotto il profilo umano, per il ricordo commosso dei sue avvocati ed ex amministratori Domenico Macrì e Antonio De Lorenzo di recente e prematuramente scomparsi, attraverso i discorsi commemorativi del sindaco Giuseppe Tanisi, del presidente della Camera Forense di Casarano, avv. Massimo Fasano, e del già presidente del Tribunale di Lecce Roberto Tanisi, nonché per l’ attestato di onorificenza al dottor Marcello Longo, medico di famiglia da qualche mese in pensione per limiti di età.


Sotto il profilo politico ha tenuto banco la vivace discussione del bilancio di previsione pluriennale 2024 – 2026.


Germano Santacroce


Un bilancio che, come affermato dall’assessore al ramo Germano Santacroce,  «non è un semplice documento riassuntivo delle entrate e delle spese, ma piuttosto la carta d’identità della nostra amministrazione e il cuore pulsante della nostra attività amministrativa, dal momento che contempla la realizzazione di molte opere pubbliche, con grandi finanziamenti di natura esogena che», continua Santacroce, «in questi anni l’amministrazione è stata capace di aggredire, presentandosi a tutti i bandi, come mai era accaduto in passato».


Opere pubbliche che si aggiungono alle tante già realizzate, da parte dell’amministrazione Tanisi, e che comprendono la ristrutturazione della Scuola Media A. De Blasi“, per un importo di quasi 3 milioni di euro.


«Già questo», secondo le valutazioni espresse dalla consigliera Paola Cornacchia nel corso della seduta, «sarebbe un motivo necessario e sufficiente all’approvazione di questo bilancio, poiché investire sulla Scuola significherebbe investire sul futuro».


Paola Cornacchia

Di seguito la ristrutturazione del Parco Ricchiello e degli impianti sportivi all’interno, per un importo di un milione di euro, la realizzazione di un ecocentro nella zona industriale per un importo di 700mila euro, la ristrutturazione degli impianti sportivi di Mancaversa, la riqualificazione del campo sportivo San Giuseppe“, la realizzazione di un centro di accoglienza con una nuova delegazione comunale a Mancaversa, il recupero del centro storico con il rifacimento del basolato di via Immacolata, il riasfalto di altre strade cittadine oltre alle numerose già riasfaltate in questi anni, la realizzazione di una Casa di Comunità (oltre due milioni di euro), l’estensione della rete idrica e fognaria a Mancaversa e a Taviano per quasi dieci milioni di euro, l’innovazione e la digitalizzazione della pubblica amministrazione ed altre opere di minore entità.


«A ciò si aggiunga, per quanto riguarda le entrate», così come sottolineato dallo stesso assessore al bilancio Santacroce, che «negli anni delle nostre consiliature, ovvero dal 2017 ad oggi, si è registrata una inversione di tendenza relativamente agli introiti derivanti dalla gestione dei due mercati, floricolo e ortofrutticolo, e della farmacia comunale, e un aumento delle entrate si registra inoltre in seguito ad una azione di recupero dell’ evasione intrapresa in questi anni, come atto di giustizia e di pace sociale. Le spese invece sono espressione di una oculatezza nella gestione delle risorse, volta a salvaguardare i conti, ad un equilibrio di bilancio, e tuttavia a potenziare tutti i servizi che sono stati certamente confermati ed anche implementati rispetto al passato».


Il documento di programmazione economica è stato approvato con 13 voti favorevoli in consiglio, dal momento che ai voti della maggioranza di Taviano Insieme si è aggiunto anche quello del gruppo consiliare di minoranza  Taviano Futura: rappresentato da Leonardo Tunno, ha risposto all’appello alla cooperazione, rivolto nel corso dell’assise, dal sindaco Giuseppe Tanisi che, riprendendo un’espressione del filosofo francese Jean Luc Nancy, ha stigmatizza come “tale documento esprime una strategia di sviluppo, passando dalla coniugazione dell’Ego Sum, identitario di sé, alla coniugazione dell’ Ego Cum, ovvero dell’ essere con e per gli altri. Inoltre esso», ha continuato Tanisi, «per essere un bilancio di previsione pluriennale, traccia, con i numeri che lo compongono, cinque traiettorie: lo sviluppo e il benessere del lavoro, la questione ambientale, la cura della città, la Marina di Mancaversa e un nuovo turismo e in ultimo la traiettoria dei conti in ordine e dell’equilibrio finanziario».


Giuseppe Tanisi


Il primo cittadino ha poi spiegato che «tale atto si caratterizza di voci che, secondo lo schema di un grande economista e ministro del governo De Gasperi, non possiamo non considerare come degli “investimenti convenienti”, intendendo per convenienza, nella concezione di Vanoni, come la capacità di dare risposte ai problemi collettivi pur non riuscendo a soddisfare del tutto i bisogni individuali. Uno schema che era apprezzato anche da un altro grande economista come Luigi Einaudi, perché ispirato al realismo e al buon senso».


All’affermazione dell’assessore Santacroce, che parla di «capacità di questa amministrazione di risolvere problemi che la città si trascinava da decenni», il sindaco Tanisi ha aggiunto che «tale realtà è confermata da quel tesoretto, ovvero da quel patrimonio di progetti e opere pubbliche di questi anni, un patrimonio a cui la visione lungimirante di un grande statista come Amintore Fanfani legava il riscatto morale, civile e sociale di uno Stato come anche di una comunità».


 


Appuntamenti

Tutto il Salento con Francesco De Siena

The Voice Senior, domani la finale, in prima serata su Rai Uno. Il musicista e cantante di Morciano di Leuca in gara tra i 12 finalisti del talent condotto da Antonella Clerici

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Il Salento è pronto a tifare (e televotare!) per Francesco De Siena, musicista e cantante di Morciano di Leuca (Le), tra i 12 finalisti dell’ultima puntata di The Voice Senior, in programma in diretta domani, venerdì 19 dicembre, in prima serata su Rai 1 (ore 21.30).

Classe 1966, insegnante di musica diplomato al Conservatorio di Lecce in viola e in violino a quello di Matera, musicista con una grande esperienza in orchestra in numerosi eventi nazionali, De Siena sarà protagonista del programma condotto da Antonella Clerici con una nuova attesa performance live, su un nuovo brano.

Dopo aver conquistato pubblico e giudici nel corso delle puntate precedenti, ha guadagnato il suo posto nella finale grazie al coach Nek, che non ha mai dubitato della sua grande capacità interpretativa e che lo ha scelto per rappresentare la sua squadra in finale.

L’ATTESA PER IL NUOVO BRANO

Il talent show dedicato a cantanti over 60 avrà, dunque, il suo clou domani sera: i 12 finalisti si esibiranno per conquistare un posto tra i 4 superfinalisti, che torneranno poi sul palco per l’ultima sfida.

A differenza delle puntate precedenti, dove erano i coach (Nek, Loredana Bertè, Arisa e la coppia Clementino-Rocco Hunt) a scegliere chi portare avanti, il vincitore della sesta edizione sarà decretato esclusivamente dal pubblico da casa attraverso il televoto.

l sistema prevede due sessioni di voto distinte e separate: la prima per selezionare i 4 superfinalisti tra i 12 concorrenti, la seconda per decretare il vincitore.

Le votazioni non saranno cumulative e i conteggi ripartiranno da zero all’apertura della seconda sessione.

Francesco De Siena ha conquistato la finale giovedì 12 dicembre, durante i Knockout (le semifinali del programma), con un’intensa interpretazione de “La sera dei miracoli” di Lucio Dalla.

Accompagnandosi al pianoforte come nella precedente esibizione, ha toccato il cuore di tutti con il brano scelto dal suo coach Nek, che lo ha voluto in finale dichiarando: «Ha volato sulla canzone, l’ha resa come certamente avrebbe voluto Lucio».

Anche Clementino con Rocco Hunt e Loredana Bertè hanno apprezzato la performance, condividendo la scelta di Nek.

DECIDE IL TELEVOTO

Il percorso di De Siena nel programma era iniziato il 28 novembre, quando la sua versione di “Avrai” di Claudio Baglioni al pianoforte aveva fatto girare tutti e quattro i giudici.

Il primo, dopo appena 20 secondi, era stato Nek, seguito da Arisa e Loredana Bertè, e infine da Clementino e Rocco Hunt. Conquistato dall’esibizione e dalle capacità del cantante salentino, Nek aveva usato lo strumento del blocco per escludere Loredana Bertè e assicurarsi De Siena nella sua squadra.

COME SOSTENERE FRANCESCO

Per sostenere e televotare Francesco De Siena basta chiamare il numero verde 800.834.834 da telefono fisso o mobile.

La chiamata è completamente gratuita.

Ogni utenza potrà esprimere un massimo di 5 voti per sessione, digitando il codice a due cifre che verrà assegnato a ciascun finalista durante la trasmissione.

DE SIENA STORY

De Siena ha suonato in orchestra per diverse edizioni del premio Barocco e per il premio della regia Televisiva nel teatro Ariston di Sanremo.

Nel 1993 è stato anche finalista al festival di Castrocaro.

Ha anche partecipato in orchestra ad un concerto diretto dal Maestro Vessicchio, a Marsciano, vicino Perugia, con protagoniste Giorgia e Ornella Vanoni.

Lo scorso otto marzo è stato protagonista insieme alla sua band di un progetto musicale dedicato al grande Lucio Dalla al Teatro Italia di Gallipoli, progetto che ha avuto un seguito con un tour durante la passata stagione estiva nelle piazze pugliesi.

Dal suo profilo Instagram @francescodesiena si deduce che De Siena e la sua Band stanno lavorando anche per un nuovo progetto dedicato ai grandi cantautori italiani, “Piazza Grande Tour 2026”.

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Nek e Francesco De Siena

 

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Attualità

La cucina che ti… AMA

Ogni piatto è una storia. Ogni storia, un gesto d’amore: dialoghi di gusto a Muro Leccese, un invito a riscoprire la cura, l’ascolto, la gentilezza dei gesti

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Anna Maria Altamura, salentina di origine (è nata a Otranto), ha vissuto e lavorato a lungo lontano dal Salento, con il sogno mai nascosto di poterci tornare un giorno e mettere in pratica l’amore sconfinato che nutre per la propria terra.

Dopo aver incontrato (e sposato) Enrico Mercanti, che l’ha sempre sostenuta, ha potuto realizzare quel suo sogno.

Così è nato AMA, dialoghi di gusto.

Un luogo che non è solo destinazione gastronomica, ma approdo dell’anima, sintesi di un cammino personale e professionale che, da Milano al Salento, ha trovato qui il suo punto di compimento.

La storia di AMA inizia molto prima dell’apertura.

Prende forma nei corridoi veloci della vita metropolitana, dove Anna Maria, direttrice marketing nel settore del lusso, ed Enrico, direttore generale di banca, si accorgono che il tempo per ciò che davvero conta si stava assottigliando.

È allora che nasce la domanda che cambia tutto: «E se cambiassimo vita?».

Una semplice frase, capace di riportare entrambi al ritmo lento e autentico del Sud, alla terra di origine di Anna Maria, dove i ricordi profumano di mare, tradizione e famiglia.

Il destino li conduce a Muro Leccese, cuore pulsante del Salento, borgo dal fascino discreto e dalle radici millenarie.

Qui, tra vicoli che narrano secoli di storia e una piazza barocca considerata tra le più belle della regione, scoprono un palazzo del 1600

Varcando quella soglia, comprendono di essere arrivati a casa.

Da allora Palazzo Muro Leccese è diventato un progetto di vita totale: un Relais di Charme con cinque camere uniche, una corte antica che conserva tracce del passato, un giardino ombreggiato da jacarande in fiore e un’area wellness ricavata in spazi cinquecenteschi.

Un luogo dove il tempo rallenta e le relazioni tornano centro dell’esperienza.

Oggi, quel percorso evolutivo aggiunge il suo tassello più emozionante: AMA, dialoghi di gusto.

Un ristorante che racchiude l’essenza del verbo “amare”, un invito a riscoprire la cura, l’ascolto, la gentilezza dei gesti.

Per Anna Maria, chef e anima creativa del progetto, la cucina è sempre stata un linguaggio intimo, un modo per accogliere e raccontare.

Accanto a lei, Enrico, sommelier AIS specializzato in vino, olio, birra e bollicine, trasforma ogni cena in un incontro armonico tra sapori e calici.

AMA è una filosofia prima ancora che un luogo.

È appartenenza alla comunità e alla storia.

È accoglienza che avvolge, armonia che guida, autenticità che nutre.

È ascolto profondo tra cucina e ospite, tra memoria e creatività, tra materia ed emozione.

Ogni piatto è un dialogo, ogni ingrediente una parola scelta con cura.

Tradizione e innovazione si intrecciano, dal Salento alla Sardegna passando per le esperienze che hanno segnato la formazione della Chef, tra l’eleganza tecnica del maestro Luca Montersino e la generosità dello chef sardo Luigi Pomata.

Il risultato è una cucina gentile, mai gridata, che abbraccia chi la assapora e onora chi la prepara.

AMA vive in due sale in pietra con volte imponenti durante l’inverno, mentre nella bella stagione si apre alla corte e al giardino dove jacarande e melograni custodiscono la magia delle sere estive.

Tutto è pensato per restituire equilibrio e bellezza, per permettere agli ospiti di ritrovarsi, parlare, emozionarsi. Perché da AMA il cibo non è consumo, ma relazione.

«AMA è ciò che siamo e ciò che desideriamo donare», racconta Anna Maria, «un luogo che invita a rallentare, ad ascoltarsi e ad amarsi. Un ristorante, sì, ma soprattutto un gesto d’amore verso la terra, verso chi siede a tavola con noi, verso il tempo speso bene».

AMA, dialoghi di gusto apre quest’oggi all’interno di Palazzo Muro Leccese – Relais de Charme & Wellness, a pochi passi dalla luminosa Piazza del Popolo.

Un ristorante che nasce dal cuore e al cuore vuole tornare.

Info: AMA, dialoghi di gusto, via Roma 5, Muro Leccese, tel. 375 6274887, amailristorante.it; aperto a cena da martedì a sabato, domenica a pranzo, su prenotazione, chiuso domenica sera e lunedì.

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Attualità

Housing Temporaneo di Gagliano, l’Open Day  

Attività e percorsi del progetto socioassistenziale di contrasto alla marginalità sociale

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Si è svolto presso la sede dell’Housing Temporaneo di Gagliano del Capo, un Open Day dedicato alla presentazione delle attività e dei percorsi del progetto socioassistenziale di contrasto alla marginalità sociale.

Nel corso della giornata sono stati illustrati gli aspetti della vita quotidiana all’interno della struttura e l’impegno dei beneficiari nel migliorare la propria condizione personale e favorire un percorso di reinserimento sociale.

Il progetto, finanziato con i fondi del PNRR missione 5 componente 2 linea 1.3.1, con il supporto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, della Regione Puglia e della Prefettura di Lecce e gestito dalla FIA Puglia Cooperativa Sociale, si inserisce nelle politiche di inclusione promosse dall’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo, con l’obiettivo di rafforzare la rete dei servizi e sostenere le persone in situazione di fragilità.

L’iniziativa ha rappresentato un momento di informazione e condivisione con la comunità e le istituzioni del territorio.

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